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Visualizzazione dei post con l'etichetta 27 gennaio non solo shoah

la labile differenza tra Shoah ed olocausto ma stessa tragedia ed aberrazione

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Inizialmente forse sfiduciato ed amareggiato. Brutto segnale per il Paese e per i valori democratici la notizia avevo non     sollo  di  non  scrivere  più   ed  non riportare    testimonianze  e  storie  a    tema   e   di lanciare   questa provocazione Giuseppe Scano 1 2   g e n n a i o   a l l e   o r e   2 0 : 1 8    ·  Contenuto condiviso con: Tutti a questo punto , propongo provocatoriamente di abolire la settimana della memoria che inizia il 27 gennaio , tanto ormai il fascismo e il nazismo sono sdoganati e la normalità. Ci eviteremo un fiume di inutile ed ipocrita retorica — pensieroso.   Indossare la maglietta "Auschwitzland" non è reato: assolta Selene Ticchi . l tribunale di Forlì: "Il fatto non costituisce reato".          a cura della redazione repubblica  di  Bologna Ma poi è passata . E sono ritornato con i piedi per terra . E continua a fare post su tali eventi Infatti Visto che la Giornata anzi la settimana

perchè nonostante consideri ipocrita e pulicoscienza la giornata del 27 gennaio continuo a ricordare ed a parlare di tali argomenti

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So che gli assassini sono esistiti che confonderli con le loro vittime è una malattia morale ed un prezioso servigio reso ( volutamente o no ) ai negatori della verità                                          Primo levi Lo so  che  il 27  gennaio la  giornata  della memoria   (  anche  se   s'inizia,  perchè la retorica  ipocrita  e pulicoscienza  ha  capito   che  un  giorno  non serve  e   se ne parla      e    ci si lucra  ed  specula  politicamente   poco ,  a  dedicarne speciali  mediatici   da prima   e quindi  bisognerebbe  parlare  di settimana  della memoria  , lo stesso vale   per  quell'altra   giornata  del  ricordo  il  10  febbraio ovviamente  senza  metterli sullo stesso piano perchè  sono due   giornate diverse   nella  loro tragedia    )  . Soprattutto  a  livello  Italiano   . la  risiera  di San saba (  trieste  )   campo di concentramento italiano con forno crematorio    Ma  nonostante    tutto  ,  non posso fare   a meno  di  ricordare 

sarebbe bello che il 27 gennaio fosse Una Giornata della Memoria per tutte le vittime degli eccidi (non solo gli ebrei)

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accolgo la proposta  de   http://www.inuovivespri.it  che   riporto integralmente   Ignazio Coppola propone l’istituzione di una Giornata della Memoria per  tutte quelle vittime di ogni razza,di ogni colore e di ogni religione,  che sono state oggetto di stermini, massacri, deportazioni da parte di regimi criminali totalitari che, indignando le nostre coscienze, hanno insanguinato il mondo  In seguito alla risoluzione dell’ONU 60/7, il 27 gennaio di ogni anno è stata decretata la data in cui viene celebrato il giorno della memoria in ricordo della Shoah   e dello sterminio degli ebrei. In Italia a sua volta gli articoli 1 e 2 della legge 211 del Luglio 2000 definiscono le finalità e le celebrazioni del giorno della memoria e del genocidio nei campi di sterminio nazisti. Un giorno della memoria sancito dalla risoluzione dell’ONU e celebrato dagli stati membri e dallo stato italiano in ricordo dell’eccidio del popolo ebreo . Ma viene a questo punto legittimamente da chiedersi

Giuseppina Demuro, la suora che sfidò la furia nazista

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La  resistenza  e  la lotta   contro le leggi  razziali  era  anche  storie  piccole  e  sconosciute  \  semi conosciute  come  questa  a  anche   che vi  propongo oggi  tratta    quotidiano l'unione  sarda  . La storia completa nel volume "Sardegna al femminile" disponibile nello store online a questo  link N.B  le  foto prese   dall'articolo  sono fornite   gentile concessione de "La Donna Sarda" Il ritratto di Suor Giuseppina Demuro è quello di una religiosa non comune, dotata di audace carisma, di c ora ggio intrepido, e di volontà incrollabile. Figlia della Carità Vincenziana, passerà alla storia come la donna sarda che salvò antifascisti, ebrei e partigiani rinchiusi nel carcere “Le Nuove" di Torino.                              Suor Demuro nel suo ufficio nel carcere di Torino. Con le figlie delle detenute Suor Giuseppina Demuro, all’anagrafe Rosina, era una donna di media statura, con occhi illuminati da lamp

L'altro olocausto \ shoah puntata IV [ fine ] gli asociali , i politici , i malati psichici e con handicap , i militari , gli emigrati

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Prima  delle  notizier  vediamo  come  venivano  "  classificati  "  atteraverso simboli \  triangoi d'identificazioni  preso  da  https://it.wikipedia.org/wiki/Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti Un triangolo di colore rosso, rot  [1] [7] ,  identificava i prigionieri politici, politischer Vorbeugungshäftling [8] , arrestati per "fermo protettivo", Schutzhaft [9] , un pretesto per internare gli oppositori al nazionalsocialismo [10] . Erano denominati Roter secondo la lingua del lager di Mauthausen [2] . Identificava, fra gli altri, i sacerdoti antifascisti o considerati tali [11] [12] [13] un triangolo giallo [14] , o una Stella di David , Judenstern [1] [15] [16] , costituita da due triangoli di colore giallo appositamente sovrapposti, identificava i prigionieri ebrei; un triangolo di colore marrone identificava i prigionieri zingari [1] [17] . Erano denominati Brauner secondo la lingua del lager di Mauthausen [2] ; un triangolo di colore ne