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C’è una storia, commovente, che è riemersa in queste ore dal ghiacciaio della Marmolada. È quella di Tommaso Carollo, 48 anni, una delle undici vittime accertate.

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   Non è vero che non ho  rispetto per  le vittime   soprattutto quelle   che  come la storia    riportata  sotto  , nel precedente post   : <<   che  palle adesso   con la  tragedia  della  marmolada parte  la retorica   di corpi  che non hanno sepoltura  e    i familiari una tomba  su cui piagerli >>  io  criticavo la  pornografia del dlore    ed  la retorica   d'aver una  tomba  su  cui piangere    a  tutti i costi  e  di  come  un morto soprattutto  tragedie naturali    come  questa   può  anche essere  pianto  ed  ricordato dentro il tuo cuore  .  Tommaso stava affrontando, insieme alla compagna Alessandra De Camilli e ai compagni di cordata, uno dei sentieri per tornare a valle quando il seracco si è staccato. Prima le ha urlato: “Via, via!”, poi l’ha spinta via per proteggerla dall’urto, salvandole, di fatto, la vita. “Io ho tutto un lato del corpo con fratture sparse, ma gli organi vitali sono integri. Mentre lui è stato preso in pieno dalla valanga, alla schi

dalla morte rinasce la vita Tertenia, l'ultimo dono di Isabella è per il parco giochi dei bambini

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L'UnioneSarda.it » Cronaca  del 11.5.2016                                   Isabella Contu Una donazione per il sociale, in memoria di Isabella Contu. Il marito dell'assistente sociale di Tertenia, Antonello Loi, ha versato 2.500 euro al Comune per completare la riqualificazione del parco giochi che la moglie aveva contribuito a far rivivere insieme a tante altre mamme del paese con l'attività del gruppo di azione sociale Tertenia in meglio. All'indomani della scomparsa della donna, il 13 febbraio scorso, il gruppo è stato ribattezzato "Tertenia in meglio per Isa". Isabella Contu, che negli ultimi anni aveva guidato i Servizi sociali del Comune, era stata colpita l'8 febbraio scorso da aneurisma cerebrale poco prima che terminasse il servizio in Municipio. È morta sei giorni dopo all'ospedale di Nuoro. Aveva 40 anni. d

quando il lasciarsi morire o continuare a vivere con sofferenza è gioia . il caso di anziana di treviso che rinuncia al trapianto di rene e muore: "datelo a chi è più giovane di me"

 da http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/6/28  Da sedici lunghi anni era costretta a sottoporsi a dialisi tre volte alla settimana. Poi, dopo una lunga battaglia e dopo aver resistito così a lungo, era giunto il momento che tanto aspettava, quello del trapianto di rene. Rina Zanibellato, 79enne di Paderno in provincia di Treviso, ha però deciso di rinunciare: “No, datelo a chi è più giovane di me, io la mia vita l’ho fatta”, ha detto al marito, al figlio e ai parenti, lasciando tutti a bocca aperta. Un incredibile gesto di generosità e di sacrificio, fatto per permettere che a ricevere il rene della salvezza fosse un giovane, uno dei tanti ragazzi che aveva incontrato negli anni di dialisi. Alla proposta di sottoporsi al tanto atteso trapianto, quindi, la signora ha risposto di no e ha continuato, senza mai lamentarsi, con la dialisi che faceva ormai da oltre quindici anni. Ha continuato fino a ieri, quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello.