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9.6.19

Un motivo in più per chiederci ma che ci stiamo a fare nella UE o se n'esce o si riforma IL CURIOSO CASO DEL PECORINO ANTICOLESTEROLO prodotto in sardegna e riconosciuto da studi scientifci ma non dalle norme della Ue

Cercando approfondimenti all'articolo riportato  sotto  preso dalla nuova sardegna del  9\6\20019  ho trovato qualcosa   su  https://www.livefiuggi.com/il-curioso-caso-del-pecorino-anticolesterolo/

l pecorino è buono e sano, tuttavia va mangiato come un formaggio. Questo significa che bisogna stare attenti al grasso, al colesterolo…non è particolarmente indicato per i cardiopatici o per chi deve stare attento alla linea.
Diciamo che, nonostante la genuità, l’ottimo sapore e il piacere che reca ai palati di coloro che lo apprezzano, non si può consumare come frutta e verdura, tanto per dire.
arriva-cladis-il-primo-pecorino-anticolesterolo
Questa è una certezza. Eppure, tempo fa sono rimasta colpita da una notizia letta distrattamente sul web: esisterebbe un pecorino che fa bene alla salute e addirittura contribuirebbe ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. Pare si chiami Cladis e ha lo stesso sapore del formaggio tradizionale di pecora, la differenza è che risulta ricco di acido linoleico coniugato (Cla), un acido che contribuisce a proteggere l’organismo dalle malattie cardiovascolari.Il particolare formaggio è stato ottenuto mediante latte di pecore nutrite con uno speciale mangime ricco di semi di lino e pare sia stato sperimentato per diversi mesi e passato al vaglio dei ricercatori. Fautori di tale prodigio: il Dipartimento di Scienze biomediche dell’università di Cagliari, l’Asl 8, l’ospedale Brotzu e l’università di Pisa insieme all'azienda casearia Argiolas.   [...  continua  sull'url   citato   ] 




11.12.13

ecco come può andare avanti la pastorizia in sardegna . un antidoto alla disoccupazione e allo svendersi per un tozzo di pane



dall'unione sarda Edizione di mercoledì 11 dicembre 2013 - Prima Pagina


La piccola filiera di TedderiedduSotto i tassi di Tedderieddu, alle pendici di Punta La Marmora, Gigi Loi conduce al pascolo trecento capre, così come faceva suo padre, intorno al nuraghe di “Predu pisu”, nei territori montani di Arzana. E così come faceva suo padre produce, d'estate e nel periodo i
nvernale, un ottimo casu axedu, il formaggio fresco acidulo dei pastori, che profuma dei sapori dei monti del Gennargentu. Il procedimento è lo stesso, ma Gigi Loi, insieme con i familiari, ha pensato bene di andare oltre la tradizione: dopo aver raccolto il latte anche da altri allevatori che pascolano le greggi non lontano dal suo ovile, impacchetta il casu axedu e lo vende nei negozi dell'Ogliastra. Non serve granché: soltanto le vaschette e una macchina per confezionarle con il cellophan, oltre a un locale adeguato per la produzione dal punto di vista sanitario.Cosa c'è di diverso rispetto a quello che faceva suo padre? Poco, anzi nulla per quanto riguarda la produzione: stessi sapori, stessa materia prima. La differenza sta nel guardarsi intorno e capire che il mercato non è più quello del porta a porta. E soprattutto capire che fare rete, costituire una filiera, anche se nata quasi inconsapevolmente con il coinvolgimento di amici e familiari, è una scelta vincente. È così che le eccellenze finiscono sulle tavole dei consumatori. Ed è così che la pastorizia può andare avanti.

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...