come punto di partenza
- http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/02/foibe-un-ricordo-sempre-al-netto-delle.html
- http://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe
- http://www.approfondendo.it/marco/marco_storia_foibe.htm
- http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/02/10/AQ9DopkB-ricordo_riguardano_giorno.shtml ( perchè tale giorno riguarda tutti )
Cercando un incipit per non cadere nella solitra retorica celebrativa di tali eventi ho trovato e fatto mio questa parte di pensiero di http://goo.gl/y2BqZ0
Sia chiaro, non propongo alcun giustificazionismo: stragi e persecuzioni sono sempre da condannare anche quando si pretendono in risposta a torti subiti. Vorrei invece si riflettesse sul fatto che è possibile rompere lo schema per cui ognuno ricorda i propri morti, alimentando il proprio odio contro il nemico. Sarebbe invece opportuno che le giornate del ricordo riguardassero i morti che abbiamo provocato noi ad altre popolazioni, uscendo da facili autoassoluzioni che portano a proiettare sugli altri le proprie parti oscure per salvare l'immagine di sé (noi siamo buoni; sono gli altri i cattivi!)
che potrebbe essere insieme alla motizia trovata con gooogle news e proveniente dal sito del Comune di Concorezzo ( comune di 15.371 abitanti della provincia di Monza e Brianza ) un modo per ricordare senza cadere nella strumentalizzazione politica \ ideologica e nella distruzione reciproca di mostre che descrivono gli orrori in Istria - Dalmazia ( fatta dai fascisti con gli ustasia e con i nazisti ) o di targhe , vie , monumenti ,ecc dedicati alle vittime dele foibe
da http://www.concorezzo.org/cultura/shoah-e-foibe-insieme-il-sindaco-mette-fine-alle-ideologie-sui-morti-2123.html
[... ]
Care alunne e cari alunni,Quest’anno, in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, e del Giorno delle Foibe, il 10 febbraio, ho pensato di scrivervi questa lettera, immaginando di parlare direttamente con ciascuno di voi perché credo sia importante condividere qualche riflessione su quegli eventi così gravi della storia del nostro Paese e dell’Europa e sul significato di ricordarli solennemente.Il 27 gennaio di 70 anni fa, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa varcarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, liberando i pochi superstiti. Attraverso quei soldati fu il mondo, incredulo e inorridito, a spalancare gli occhi sull’atroce realtà dello sterminio nazista del popolo ebraico, perpetrato e attuato con metodo e con crudeltà disumana. Questa data in tutto il mondo ebraico celebra appunto il ricordo dell’olocausto ebraico. Il 10 febbraio è la data scelta dallo Stato Italiano per ricordare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra della complessa vicenda del confine orientale.Perché ricordare tutto ciò? Perché conservare memoria di due storie così diverse e però simili per la violenza, l’ingiustizia, l’intolleranza che ne sono state cause e sostanza? Perché valga da monito, perché tutto questo non ritorni mai più. Perché noi tutti, e voi giovani per primi, dobbiamo tenere alta la guardia contro ogni germe di sopruso e sopraffazione, esercitare ogni giorno senso di giustizia e libertà, denunciare le sopraffazioni e combatterle con ogni mezzo. Non dovete rinunciare mai a pensare con la vostra testa, anche quando può apparire più semplice o più comodo reprimere la propria coscienza e accodarsi con vigliaccheria al richiamo di prepotenti e fanatici.Per avere memoria bisogna però conoscere, e per conoscere bisogna leggere, vedere, raccogliere testimonianze, informarsi, ascoltare il passato per poter guardare con lucidità e consapevolezza il presente.Immagino che nelle vostre aule queste ricorrenze rappresentino appunto momenti di conoscenza del passato e di riflessione che i vostri insegnanti vi aiutano a costruire e a sviluppare.Ecco, il mio invito è a proseguire sulla strada di questa conoscenza, a soffermarvi su queste ricorrenze con profondità e con curiosità, a condividere anche con le vostre famiglie un’esperienza di ricordo e di riflessione rivolta anche al presente, purtroppo funestato nel mondo e anche in Europa dalla violenza e dal ritorno di terribili fantasmi che paiono non essere ancora sconfitti.Concludo dunque ringraziandovi per l’attenzione e ricordandovi che, come ogni anno in occasione di queste giornate, presso la biblioteca comunale di via De Capitani potrete trovare un’ampia bibliografia sull’Olocausto e sul dramma delle Foibe alla quale attingere per coltivare la memoria di questo nostro passato doloroso e mai sufficientemente ripensato.Il sindaco
Riccardo Borgonovo
Ora Speriamo che questa vicenda non sia 1) solo tentativo revisionista estremo , ma sopratutto comparativo di equiparare due tragedie distinte della storia frutto guasto dalle ideologie XIX e XX secolo ., 2 ) di mettere da parte il vittimismo italiano nel non volere fare i conti con il proprio passato e non ricordare a 360 ° gradi tali abberranti eventi ma solo quello che gli pare
das http://goo.gl/5VyFQi |
) e quello che ci fu dopo ( Gli eccidi contro la popolazione italiana , L'occupazione tedesca della Venezia Giulia e l'Ozak, Autunno 1944: Ritiro dei tedeschi dalla Dalmazia,Primavera 1945: l'occupazione della Venezia Giulia da parte dei comunisti , Gli eccidi a Trieste ed in Istria,situazione di Gorizia e provincia, Fiume )
Tutte situazioni specie le ultime che portano all'esodo popolazioni istriane E per finire la guerra fredda tra Usa e Urss che fece cadere il silenzio salvo che i nazionaisti italiani ) su tali argomenti . fino alla istituzione della giornata del ricordo
Ma vedendone l'altro alto della medaglia potrebbe anche essere un tentativo di guardare avanti oltre il dualismo ideologico che ha caratterizzato ( e caraterizza ) queste due date senza per questo dimenticare ciò che essi sono stati .Tutte situazioni specie le ultime che portano all'esodo popolazioni istriane E per finire la guerra fredda tra Usa e Urss che fece cadere il silenzio salvo che i nazionaisti italiani ) su tali argomenti . fino alla istituzione della giornata del ricordo
Solo cosi eviteremo o almeno ridurremo drasticamente fenomeni come :
- scontro tra ideologie
- strumentalizzazioni ed uso politico d'avvenimenti tristi e ddolori come questi
- ragazzi\e liceai che intorno al 27 gennaio di ogni anno, da qualche tempo a questa parte, masse di giovani pseudo-studenti, provenienti dalle scuole di tutta Italia, blaterano per stradao su i social , dicendo: «aeh, mi devo sciroppare un’altra volta la pippa sugli Ebrei \ o sugli infoibati ?». Opeggio fare " filone " a scuola quandi si celbreranno il 27 gennaio e il 10 febbraio ., o andranno a visitare con lke ascuole i campi di cncentramento solo per farsi una gita