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29.3.24

Il Venerdì santo in cui bisogna difendere la Chiesa dai cattolici o almeno da quelli più intransigenti il caso dell'accoltellamento di Andrea Saltini

 ha ragione ANTONIO GURRADO  su il  foglio del 29 MAR 2024 



Strano Venerdì santo, quello in cui permane l’eco dell’assalto di un giovane ultracattolico ad Andrea Saltini, reo di avere esposto nel museo diocesano di Carpi un’opera reputata blasfema dal gruppo di riferimento dell’aggressore. Strano che si debba commentare come novella notte di san Bartolomeo un atto in fin dei conti grottesco, nella sua drammaticità, compiuto con parrucca, spray e anello contundente. Un atto contro la gerarchia ecclesiastica, visto che il placet alla mostra era stato dato dal Vescovo: e, se il Vescovo è vescovo, capirà in materia qualcosa di più rispetto noi fedeli comuni. Un atto contro la libertà del singolo, in generale dell’uomo e in particolare dell’artista, che costituisce la spina dorsale del cristianesimo. [...] 


a proposito dell'assalto di un giovane ultracattolico ad Andrea Saltini, reo di avere esposto nel museo diocesano di Carpi un’opera Riporto la foto a destra non per farle pubblicità ma per dovere di cronaca e perchè voi tutti\e possiate farvene un idea in merito ) reputata blasfema .
Infatti le polemiche che hanno anticipato tale gesto sono contro il testo del Vangelo, dove Gesù accoglie prostitute e pubblicani mentre ammonisce: chi è senza peccato scagli la prima pietra.
« Un atto ---- sempre secondo il foglio ---- contro la grandezza della Chiesa, che per secoli si è fondata sulla committenza di opere anche scandalose ad artisti anche scandalosi da parte perfino di Papi scandalosi, nel cattolicissimo tentativo di comprendere tutto e fondere tutto; ma che i bigotti vorrebbero rimpicciolire a colpi di acquerelli edificanti e canzoncine da oratorio.» Strano Venerdì santo, quello in cui bisogna difendere la Chiesa dai cattolici.Infatti inaugurata a marzo, l’esibizione è diventata immediatamente oggetto di ampie discussioni e polemiche, ma anche di una denuncia per “offesa alla religione cattolica, blasfemia e mostra di opere ritenute blasfeme in un contesto sacro“, presentata dall’avvocato Francesco Minutillo a nome di un gruppo di credenti di Bologna, Ravenna e Forlì.E  fin qua niente  di  nuovo in quando  rientra  pur  non condivisibile nel loro  diritto .  Ma quello  che  da   fastidio e indigna   ancor  di più  è che Lo stesso Minutillo oggi non risparmia una buona dose di victim blaming rivolta a Saltini:


[..] “Non commento il merito dei fatti di cronaca avvenuti oggi. Certo è che, dopo le migliaia di firme di protesta e dopo i numerosi esposti depositati e l’apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica, uno spirito di sana prudenza cristiana avrebbe suggerito di togliere almeno quel quadro dalla mostra”   [...] da https://www.gay.it/
come se fosse   solo colpa  sua  e no  anche   loro    che  hanno   con la richiesta  di censura   alimentato  il clima  d'odio . Infatti parallelamente, il giornale ultra  cattolico   La Nuova Bussola Quotidiana, insieme all’associazione Pro Vita e Famiglia, ha nelle scorse settimane anche avviato una raccolta firme con una petizione online che si oppone alla presenza di arte considerata blasfema negli spazi ecclesiastici, arrivando a oltre 22.000 adesioni.



16.3.24

Il pene di Rocco Siffredi spaventa utenti Netflix: pioggia di disdette ed altre forme di perbenismo censorio ed uspolitico strumentale dellòa cancel culture

Supersex, la nuova serie di Netflix dedicata alla storia di Rocco Siffredi, ha fatto e sta facendo infuriare diversi spettatori con la semplice visione della clip promozionale. Il colosso dello streaming ha pubblicato su Instagram una breve scena della serie italiana, che ha suscitato lamentele per il suo
contenuto esplicito. Il breve video mostrava la star dello spettacolo, l’attore italiano Alessandro Borghi, mentre si metteva a suo agio con diverse donne poco vestite. Infatti La clip fatta sparire dall’Instagram di Netflix
US dopo poche ore. Non è chiaro però se sia stato rimosso a causa di reclami o feedback negativi. La serie, basata sulla vita del famoso attore adulto italiano Rocco Siffredi, ha già sconvolto alcuni abbonati Netflix. Le persone hanno criticato sia Netflix per aver rilasciato Supersex che Instagram per aver consentito la pubblicazione della clip . Mah neella clip, Borghi è a torso nudo su un divano rosso con una donna poco vestita in grembo, mentre altre donne li circondano. Anche se Borghi e la donna andavano su e giù, non era chiaro se stessero facendo qualcosa di volgare, e tutti i personaggi sembravano vestiti, anche se solo un po’. Ma gli spettatori si sono riversati sui social media per lamentarsi, criticando sia Netflix per aver mandato in onda lo spettacolo, sia Instagram per averne consentito la condivisione sulla loro piattaforma. Andando su X un fan ha detto: “Ora abbiamo il porno anche su Netflix? Sto cancellando l’account mentre parliamo, i miei figli non possono vederlo”.
Un altro ha scritto: “Stiamo rendendo il porno mainstream adesso? È piuttosto disgustoso che non ci siano avvertimenti su contenuti espliciti come questo”. Un terzo ha detto: “Che diavolo. Non è inappropriato per una piattaforma in cui i BAMBINI TI SEGUONO ?!”. Mentre un altro fan infastidito ha detto che la clip volgare potrebbe non aiutare coloro che hanno sofferto di dipendenza dal porno. Molte persone hanno incolpato Instagram per aver permesso che il contenuto venisse mostrato, e diversi utenti irritati si sono anche lamentati del fatto che i loro post sulla guerra tra Israele e Palestina fossero stati censurati. Ma il post sfacciato di Netflix non lo era.

Ora concordo l'indignazione pewrchè ci sono stati due pesi e due misure e che a chi come il sottoscritto soffre ed lotta contro la sua pornodipendenza possa creare problemi ma mi danno fastidoi benpensanti ipocriti infatti



per lo più visto che Sex Education è serie televisiva britannica, di 4 stagioni creata da Laurie Nunn per il servizio on demand Netflix non ha creato scandalo . Quindi invece di proibirlo , o disdire l'abonamento spiegate senza preconcetti e tabù erchè non è adatto a loro , la censura è inutile perchè andrà a vederselo d'amici o ricorrerà ad un abbonamento pirata per vederselo , come facevo io con i fumetti , giornali , film per adulti .


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L'ipocrisia culturale della sinistra: cancella in Natale, celebra il Ramadan
di Francesco Giubilei • 5 ora/e




quando la cancel culture è usata come scusa la destra accusa il pd milanese per aver augurato buon ramadam alla comunità islamica .
Mah per me non si tratta d'ipocrisia in quantro nnon si sta elogiando la religione islamica \ mussulmana a scaito di quella cristiano \ cattolica , ma si sta semplicemente augurandogli buon ramadam . quindi quanto riportato da ilgiornale


<< Ricordare le nostre radici cristiane, celebrare il Natale ed esporre il crocifisso nei luoghi pubblici viene ormai considerato dalla sinistra un attacco alla laicità dello Stato ma, elogiare il Ramadan, è consentito . [...] Si tratta di un passaggio significativo perché aiuta a comprendere la mentalità che anima la sinistra italiana (e occidentale). La solerzia con cui si spendono per ricordare e celebrare le tradizioni musulmane è pari solo all'attenzione dedicata a cercare di cancellare le nostre tradizioni.>> Risulta strumentale e fazioso . Cosi come è a mio avviso inesistente la tesi sostenuta da il giornale che arriva a citare il pensatore conservatore inglese Roger Scruton definisce fenomeni come questi «oikophobia», odio per la propria casa e perciò per l'identità occidentale. Si tratta di un fenomeno non più solo culturale e politico ma anche antropologico in una parte della popolazione occidentale che tende a vedere in modo negativo i valori occidentali e a volerli perciò cancellare esaltando al contrario tutto ciò che arriva da altre culture. A forza di essere inclusivi con gli altri abbiamo finito per odiare noi stessi.






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"La mostra in chiesa è blasfema". E i fedeli presentano un esposto in procura





© dal web

La mostra d'arte attualmente in corso presso la chiesa di Sant'Ignazio a Carpi continua a non riscontrare il favore dei fedeli, perlomeno stando a quel che riporta la stampa emiliana. Uno, in particolare, il quadro che viene contestato e reputato blasfemo. E nelle scorse ore, su istanza di alcuni parrocchiani (e non solo) è stato trasmesso un esposto alla procura della Repubblica di Modena, che invita i magistrati ad indagare l'arcivescovo Erio Castellucci e i suoi collaboratori per vilipendio della religione cattolica, bestemmia ed esposizione di immagini blasfeme in luogo sacro. Questo è quanto riporta il sito web ModenaToday, a proposito di una vicenda che sta facendo discutere e che promette di travalicare i confini regionali. Ad essere finita nell'occhio del ciclone è l'esposizione artistica "Gratia Plena", dell'artista Andrea Saltini: molti non avrebbero in particolare gradito un dipinto nel quale si vede un uomo chino sul corpo del Cristo morente. La testa dipinta all'altezza del pube lascerebbe a loro dire intendere come la persona ritratta di spalle sia impegnata nel praticare una fellatio. “Ho trasmesso alla procura competente i primi atti nei quali si precisa come tali rappresentazioni costituiscono pubblica, palese ed esplicita offesa della fede cattolica - ha spiegato l'avvocato Francesco Minutillo, che assiste i fedeli - realizzando il vilipendio tanto della fede stessa quanto delle migliaia di fedeli, che giustamente scandalizzati ed indignati, hanno già sottoscritto appelli di chiusura e rimozione della mostra e partecipato a pubbliche preghiere di riparazione.

Fin qui niente da eccepire in quanto la mostra s'è tenuta in un luogo sacro e se ne sarebbe offesa la sensibilità . Ma da li avanzare anche la richiesta del sequestro delle opere affinché venga immediatamente fermato lo scempio in corso”.Mi sembra proprio censura bella e buona

6.12.23

Sanremo, polemica per la band in gara per volere di Amadeus: sufficiente leggere i loro testi per capire che saranno i nuovi cattivi maestri dei nostri ragazzi

 ho letto da  poco    Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024.  E'  vero   che   che    in un paese  dove  i  femminicidi  e la  violenza  di genere  sono 

ormai   all'ordine   del  giorni  e  che nei festival  musicali  e   c'è un’assoluta ipocrisia: "Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire certi   brani ('Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**', e 'ti sco**** solo per strapparti il cuore', per citarne due tra tanti ) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia.Come  è vero   che  come  ho già spiegato   in due    precedenti post  :   << non è censurando le opere misogne e sessiste che s'affronta il femminicidio e la cultura dello stupro ma opponendoli la cultura del rispetto e della legalità e in  << “Oscurate le loro canzoni” Fedez, Sfera e altri sedicenti cantanti denunciati per i testi osceni e indegni delle loro canzoni. A chiederlo il Codacons, che in tal senso ha presentato una formale istanza al Governo, alla Siae e a Youtube >>  la censura  ed il boicotaggio  non sono  una  soluzione  ma  : una panacea  , un nascondere  la  testa  sotto la  sabbia  . Soprattutto perchè in un festival musicale  si dovrebbe  giudicare  un gruppo o  individuo per  i  testi  che  porta   in concorso   e non  (  almeno non  solo  ) per quelli scritti in precedenza  .  Inoltre tale  crociata   pubblicitaria  , perchè   se   vuole   combattere  \  contrastare  tali  fenomeni  culturali  lo  si deve  fare  proponendo  un altro tipo di cultura  . Ora mi  faccio la  domanda  e mi   do  la  risposta  finirà tutto  a  taralucci  e vino  come  qualche  anno  fa  quando     non si voleva  far partecipare  un trapper   semre  al festival   per  i suoi  testi   misogeni e  violenti  ma  poi  dopo un estenuate    tiura  e  molla      lo facerò paertecipare  lo  stesso  ? io penso  di  no  dopo  il  caso di giuliachettin   . e  voi  ?  

29.11.14

Milano Proietta in classe video choc sull'aborto Professore di religione sospeso dall'insegnamento

Leggendo    tale  storia   

da unionesarda  online  Venerdì 28 novembre 2014 10:08

E' accaduto a Milano, all'istituto superiore Cardano.
Sospensione dall'insegnamento e via alla procedura di revoca dell'idoneità per un professore di religione che in classe ha mostrato un documentario su un aborto chirurgico.
l'istituto in questione 
Succede a Milano, all'istituto superiore Cardano: G.N., 50 anni, da 8 insegnante di religione cattolica nella scuola, ha proiettato "L'urlo silenzioso", girato dal ginecologo americano Bernard Nathanson nel 1984: nelle immagini, presentate con la frase: "Per la prima volta guarderemo un bambino mentre viene dilaniato, smembrato, disarticolato, stritolato e distrutto dai gelidi strumenti d’acciaio dell'aborzionista", si vedono in dettaglio le procedure per l'eliminazione di un feto. L'intento sarebbe stato quello di convincere le ragazze a non praticare l'aborto. Gli studenti, sconvolti, hanno raccontato ai genitori quanto accaduto e questi hanno contattato la direzione della scuola. Il prof per il momento è stato sospeso e attende la decisione della Curia.
 
La  sospensione  dall'insegnamento   mi sembra  esagerata  . Capisco  che  ai ragazzi al di sotto dei  14  anni  sono sconsigliate  tali immagini    ma  
 

Quindi  mi chiedo con tutte le schifezze che guardano in rete e\o in tv o al cinema perché i genitori non se li controllano come dovrebbero, non credo che un video su cosa sia un aborto sia così terribile o peggiore   di molta  violenza  gratuita   .Ed  è vero   che  ormai   A 11 anni fanno già di tutto  , voisto l'uso sempre  più diffusio dei cellulari con internet  e  la presenza  sempre  più massiccia  ( basta truccare  il form in cui si compilano i dati  )   di minori sui  social  . Ma  poi però i genitori sono i primi a fare tanto i puritani e non vedono (o fanno finta di non vedere) cosa fanno i loro figli. O peggio li difendono  . ?
  Meno ipocrisia e più responsabilità. Quindi è giusto parlarne , proiettare tali video se utili e funzionli alla tua causa . Ma dev'essere fatto però a 360° cioè con un contraddittorio altrimenti è solo propaganda e  speculazione  ideologica 

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...