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Visualizzazione dei post con l'etichetta guerriglia contro culturale

san valentino Le più grandi bugie sull'amore a cui (quasi) tutti credono

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deliberamente tratto da https://www.msn.com/it-it/lifestyle/  di qualche mese  fa    Le false convinzioni sull'amore che sono amore malato ed ne casi maggiori ed patologici anticamera di femminicidio ed violenza di genere Non esiste una singola formula o un elenco di regole sull'amore. Ogni relazione è unica e tutti si comportano e si relazionano con l'amore in modi diversi. La base di qualsiasi relazione è la fiducia e il rispetto, sebbene ci siano molte idee false (ma popolari) su come amare un'altra persona. Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, molte di queste idee fuorvianti sembrano romantiche, ma in realtà potrebbero essere piuttosto tossiche. Se sei geloso, sei pazzo di me! Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, quando il nostro partner è estremamente geloso, è un segno che ha bisogno di aiuto. La gelosia rivela un'insicurezza profond

Sanremo, polemica per la band in gara per volere di Amadeus: sufficiente leggere i loro testi per capire che saranno i nuovi cattivi maestri dei nostri ragazzi

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 ho letto da  poco    Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024.  E'  vero   che   che    in un paese  dove  i  femminicidi  e la  violenza  di genere  sono  ormai   all'ordine   del  giorni  e  che nei festival  musicali  e   c'è un’assoluta ipocrisia: "Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire certi   brani ('Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**', e 'ti sco**** solo per strapparti il cuore', per citarne due tra tanti ) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia.Come  è vero   che  come  ho già spiegato   in due    precedenti post  :   <<   non è censurando le opere misogne e sessiste che s'affronta il femminicidio e la cultura dello stupro ma opponendoli la cultura del

San Giovanni Bosco Lo spazio è curato da un insegnante in pensione In chiesa una biblioteca di periferia «La lettura per riunire il quartiere»

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dal sassarese una storia in cui la chiesa rimedia o almeno ci prove alle deficenze dello stato   Sassari Lo stanzone dell’oratorio è colorato dalle copertine di migliaia di libri. La parrocchia di San Giovanni Bosco ha la sua biblioteca e don Franco Manunta, il parroco, parla di un atto politico. Perché la lettura è educazione e condivisione e lo è ancora di più quando viene promossa nel cuore di un quartiere con le sue difficoltà ben radicate. Dopo aver mosso i primi passi ormai un anno fa, la biblioteca dell’oratorio della parrocchia che si affaccia su via Washington sarà inaugurata ufficialmente domani pomeriggio, proprio nel giorno in cui si festeggia don Bosco. Ricca di libri e volumi di ogni genere, è nata grazie alla passione e alla buona volontà di un insegnante di musica in pensione. Si chiama Tonino Satta e tra gliscaffali divisi per sezione sta portando avanti una vera missione. Tonino Satta ha insegnato una vita alle scuole medie. All

Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote

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leggi anche Corsa alle armi negli Usa, il 39 percento delle famiglie ne ha almeno una dalla nostra inviata Anna Lombardi 30 Maggio 2021 Stati Uniti, la lobby delle armi finisce in bancarotta. E la procura vuole scioglierla 16 Gennaio 2021 Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote David Keene è stato invitato a Las Vegas per parlare agli studenti in una scuola che in realtà non esiste. Gli organizzatori, che hanno perso il figlio nella strage di Parkland, hanno poi montato il video con gli spari e le grida delle vittime. Il numero delle sedie richiamava quello dei ragazzi uccisi che si sarebbero diplomati quest'anno                   di Massimo Basile NEW YORK - Quando David Keene, ex presidente della Nra, la potente lobby delle armi, e John Lott, scrittore e sostenitore del diritto all’autodifesa, sono saliti sul palco per pronunciare il loro saluto ai nuovi diplomati, non si sono insospettiti nel trovarsi di front

quando la si finirà di mettere nei necrologi di un omicidio suicidio prima il nome del suicida assasino e poi quello del vittime ? il caso della famiglia Santolupo -Curcelli di Foggia

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Lo so  che   dovrei smetterla  o  al massimo limitarne l'uso  di pensieri e cose  non mie  per  esprimere    tali concetti  e commentare  tali fatti  .  Ma  a  volta   capita  che  davanti a teli fatti   cosi tristi e  terribili    non riesca   a tirare  fuori  da te   quello   che provi  . E poi   capita  che ci siano  associazioni  persone  (  quelli che io chiamo  compagni di viaggio \  di strada  )    che  riescono a  esprimerlo meglio di te  . Basta!  Atroce rappresentazione della realtà. Questo è il manifesto funebre apparso sui muri di Foggia. Sono Teresa, Miriana e Valentina. Una mamma e le sue figlie uccise da Ciro, il marito di Teresa e padre di Miriana e Valentina. Ciro, dopo la mattanza, si è suicidato. Secondo questo manifesto Foggia piange la famiglia, piange per "la scomparsa dei cari". Ciro citato per primo. Ciro “carissimo” che ha caramente ammazzato le care figlie e la cara moglie. Sosteniamo che è anche questo un modo di coltivare una cultura  # m

UNO STRANO CRISTO © Daniela Tuscano

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Avanza uno strano Cristo, veste da rapper, gambe da calciatore , o contadino, o entrambi. Sguardo basso e lento, persino un’aureola a incorniciare il volto immancabilmente barbuto. Alle sue spalle, avanzi di Bronx su una luce cieca. Al suo fianco, un fucile. Un Cristo armato, come in certi dipinti sudamericani. Solo i benpensanti ne rimangono scandalizzati. Quell’arma non spara, ... si difende. È una fionda, pur se uccide. Vi è costretta. Lo strano Cristo si chiama Massoud, la lotta ce l’ha nel nome. Musulmano, 28 anni, non lavora la terra ma fa l’ingegnere e ora si trova lì, in un Bronx libico chiamato Sirte. Combatte contro Daesh, “i falsi musulmani che distorcono l’Islam”. Continuerà a combattere finché non li avrà respinti. Suoi compagni sono altri giovani, ben più giovani di lui, ragazzi che cercano un futuro, già veterani di guerra. Chi ha una paura fottuta di morire, altri che se la sono fatta passare. Pensano al dopo, a quando torneranno agli studi, al lavoro. Esausti ma te