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13.2.24

san valentino Le più grandi bugie sull'amore a cui (quasi) tutti credono

deliberamente tratto da https://www.msn.com/it-it/lifestyle/  di qualche mese  fa  

 Le false convinzioni sull'amore che sono amore malato ed ne casi maggiori ed patologici anticamera di femminicidio ed violenza di genere









Non esiste una singola formula o un elenco di regole sull'amore. Ogni relazione è unica e tutti si comportano e si relazionano con l'amore in modi diversi. La base di qualsiasi relazione è la fiducia e il rispetto, sebbene ci siano molte idee false (ma popolari) su come amare un'altra persona. Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, molte di queste idee fuorvianti sembrano romantiche, ma in realtà potrebbero essere piuttosto tossiche.

  • Se sei geloso, sei pazzo di me!


Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, quando il nostro partner è estremamente geloso, è un segno che ha bisogno di aiuto. La gelosia rivela un'insicurezza profonda, una bassa autostima e può essere un segno di un disturbo ossessivo.



  • Amore a prima vista

L'amore è reciproco e richiede duro lavoro, accettazione e perdono. Secondo la specialista, nasce dall'apprezzamento e dalla fiducia reciproci.



  • Ora che ti ho conquistato, sei mia !!


Conquistare l'altro è un processo quotidiano he dura tutta la vita perchè niente è eterno ed per sempre . Infatti l'amore , in questo caso , è eterno finche dura . Non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi, e le persone non sono possedimenti.






  • Se non mi chiami dopo un primo appuntamento, non mi ami


Calma !! Nessuno si innamora ( o se ciò avviene è rarissimo ) a prima vista. Anche se l'appuntamento è stato incredibile per entrambe le persone, non chiamare il giorno successivo non significa necessariamente che l'altra persona non sia interessata o ti ami per forza . Secondo Margarida Vieite, l'amore implica conoscere e scoprire chi è l'altra persona. Richiede tempo. Infatti può anche anche essere un avventura o un tentativo

  •  La mia altra metà è là fuori da qualche parte...


Non sempre è necessario avere bisogno di un'altra persona per sentirsi completo. Molto spesso lo siamo già e magari non lo sappiamo o non vogliamo ammetterlo



  • Dici che ti piaccio, ma devo fare pressione su di te per stare con me


Se qualcuno ama davvero un'altra persona, troverà il tempo per stare con lei anche se è impegnato, secondo i terapeuti familiare.



  • Credo che tu mi ami, ma mi critichi, incolpi e ridi di me





Alcune persone hanno idee distorte sull'amore. Mettere giù un'altra persona, ridere di loro o incolparla per qualcosa su cui non hanno il controllo non è sicuramente amore ma è scaricabarile





  • Se mi ami, fai tutto quello che dico


Amare un'altra persona non la rende tua schiava. Significa ascoltare i loro desideri, bisogni e priorità, senza sacrificare i propri interessi, sogni e obiettivi, Ed cercare eventualmente un punto in comune .

  • Amore significa non avere differenze


Tuttavia, quando le differenze riguardano principi, valori, stili di relazione e obiettivi di vita, può essere difficile mantenere una relazione duratura




  • È possibile amare senza fiducia


Una  delle   bugie  più   grosse  . La base di una relazione ( non solo d'amore ) sana è l'onestà, il rispetto e la fiducia. Gli psicologi  ma   l'alto numero  di  divorzi  ed  tradimenti  confermano  che se non puoi fidarti del tuo partner, non potrai mai donarti completamente a lui e amarlo per quello che è
Litigare significa che non vi amate
  • È accettabile avere dei litigi. 

Certo  è  accettabile     che  co  siamo    dei litigi   .  Infatti  Quando le emozioni diventano intense, è importante cercare di rimanere calmi e ascoltare il punto di vista dell'altra persona possibilmente  


  • Se fai pressioni su di me per fare sesso, è perché mi ami


Una persona che spinge continuamente un altro ad avere rapporti sessuali non ama né rispetta la volontà del proprio partner.


  • L'amore che condividiamo rimarrà sempre lo stesso


Grossa bugia Il cambiamento è una parte naturale della vita. Le relazioni e l'amore sono in continua evoluzione. Se l'amore è sano e ben nutrito, crescerà e diventerà più forte nel tempo, anche se ci sono giorni in cui una persona mette in dubbio il proprio amore per il proprio partner.

  • Amore significa non esprimersi per paura che la relazione finisca


L'amore richiede trasparenza, verità, rispetto e dignità. Se nascondi parti importanti e pesanti di te stesso per evitare di ferire o spaventare il tuo partner, finirai per vivere in una prigione invece che in una relazione.



  • Le relazioni a distanza sono destinate a fallire


Il terapeuta familiare ha affermato che quando le relazioni a distanza falliscono, non è necessariamente perché la coppia non è determinata a farlo funzionare. Significa che ci sono stati segnali che sono passati inosservati o sono stati interpretati male. Quindi dipende da noi se fallisce o dura . Non si può dire cosi a priori


  • Passi ore a parlare con altre persone online, ma so che mi ami


Se il tuo partner trascorre ore a parlare con le persone sui social media quando potrebbero essere con te, potrebbe aver bisogno di un promemoria su dove sono le sue priorità. Infatti può voler dire che non sei cosi importante



  • Amore significa sofferenza

L'amore non è uguale alla tortura e alla sofferenza. Anche se ci sono momenti difficili, la tua relazione non dovrebbe mai sembrare un peso costante .


  • Non poter vivere senza di loro


Una cosa è amare una persona e un'altra dipendere da essa per la sopravvivenza, sottolinea Margarida Vieite. . Poi dipende da persona a persona e dal grado d'amore e dal tempo che con cui si è vissuto con quella persona


  • Non abbiamo una vita insieme come coppia, ma il nostro amore può ancora tornare


Se una coppia non trascorre del tempo insieme e invece soffre per salvare la propria relazione, è probabile che l'amore non ritorni e la mancanza di affetto aumenterà solo la distanza, la rivolta e la rabbia tra le due persone.

  • Avere una relazione è sinonimo di essere amati ed essere felici


Ci sono milioni di persone nel mondo che hanno una relazione ma non si sentono amate né felici, e viceversa. In molti casi, queste persone hanno paura di rimanere sole.

  • Puoi vivere senza amore

Si Può sempre basta volerlo , anche se non è semplice visto che si può avere paura dell'ignoto e provare ansia e insicurezza riguardo al futuro, porre fine a una brutta relazione. Infatti Altri motivi per cui qualcuno non ha il coraggio di porre fine a una relazione sono: avere paura di ciò che penseranno gli altri, sentirsi in colpa per la fine della relazione e credere che la mancanza di amore non sia una ragione sufficiente per porre fine a una vita costruita insieme .Ecco  uno  dei  motivi   per  cui  molte   persone non interrompono una relazione perché hanno paura di stare da sole e di non trovare nessun altro che le ami.



  • Per salvare la relazione, devo sforzarmi e ferirmi di più


Ci  sono   casi    in cui  una delle parti non è il solo  responsabile del successo o  dell'insuccesso  della relazione.  Infatti  quando una persona dà molto di più, può creare uno squilibrio nella relazione e rendere la discrepanza ancora più chiara, secondo i  terapeuti familiare.


  • Posso amare per entrambi

6.12.23

Sanremo, polemica per la band in gara per volere di Amadeus: sufficiente leggere i loro testi per capire che saranno i nuovi cattivi maestri dei nostri ragazzi

 ho letto da  poco    Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024.  E'  vero   che   che    in un paese  dove  i  femminicidi  e la  violenza  di genere  sono 

ormai   all'ordine   del  giorni  e  che nei festival  musicali  e   c'è un’assoluta ipocrisia: "Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire certi   brani ('Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**', e 'ti sco**** solo per strapparti il cuore', per citarne due tra tanti ) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia.Come  è vero   che  come  ho già spiegato   in due    precedenti post  :   << non è censurando le opere misogne e sessiste che s'affronta il femminicidio e la cultura dello stupro ma opponendoli la cultura del rispetto e della legalità e in  << “Oscurate le loro canzoni” Fedez, Sfera e altri sedicenti cantanti denunciati per i testi osceni e indegni delle loro canzoni. A chiederlo il Codacons, che in tal senso ha presentato una formale istanza al Governo, alla Siae e a Youtube >>  la censura  ed il boicotaggio  non sono  una  soluzione  ma  : una panacea  , un nascondere  la  testa  sotto la  sabbia  . Soprattutto perchè in un festival musicale  si dovrebbe  giudicare  un gruppo o  individuo per  i  testi  che  porta   in concorso   e non  (  almeno non  solo  ) per quelli scritti in precedenza  .  Inoltre tale  crociata   pubblicitaria  , perchè   se   vuole   combattere  \  contrastare  tali  fenomeni  culturali  lo  si deve  fare  proponendo  un altro tipo di cultura  . Ora mi  faccio la  domanda  e mi   do  la  risposta  finirà tutto  a  taralucci  e vino  come  qualche  anno  fa  quando     non si voleva  far partecipare  un trapper   semre  al festival   per  i suoi  testi   misogeni e  violenti  ma  poi  dopo un estenuate    tiura  e  molla      lo facerò paertecipare  lo  stesso  ? io penso  di  no  dopo  il  caso di giuliachettin   . e  voi  ?  

30.1.23

San Giovanni Bosco Lo spazio è curato da un insegnante in pensione In chiesa una biblioteca di periferia «La lettura per riunire il quartiere»

dal sassarese una storia in cui la chiesa rimedia o almeno ci prove alle deficenze dello stato

 

Sassari
Lo stanzone dell’oratorio è colorato dalle copertine di migliaia di libri. La parrocchia di San Giovanni Bosco ha la sua biblioteca e don Franco Manunta, il parroco, parla di un atto politico. Perché la lettura è educazione e condivisione e lo è ancora di più quando viene promossa nel cuore di un quartiere con le sue difficoltà ben radicate. Dopo aver mosso i primi passi ormai un anno fa, la biblioteca dell’oratorio della parrocchia che si affaccia su via Washington sarà inaugurata ufficialmente domani pomeriggio, proprio nel giorno in cui si festeggia don Bosco. Ricca di libri e volumi di ogni genere, è nata grazie alla passione e alla buona volontà di un insegnante di musica in pensione. Si chiama Tonino Satta e tra gliscaffali divisi per sezione sta portando avanti una vera missione.
Tonino Satta ha insegnato una vita alle scuole medie. Alla numero 5 aveva anche messo su una piccola biblioteca di mille libri. «Una volta andato in pensione, ho pensato di donare la mia dotazione alla parrocchia – racconta Satta –. Don Franco Manunta mi ha risposto che, insieme ai libri, serviva però anche un bibliotecario. E così è nato questo spazio. Nel giro di poco tempo sono stati donati tanti altri
Il bibliotecario volontario Tonino Satta
libri, adesso ne contiamo circa ottomila». La biblioteca, che sarà inaugurata domani alle 16.30, nasce proprio in una parrocchia intitolata a un santo che ha dedicato la vita ai giovani e all’educazione. «Qui non è stata spesa una lira – spiega Tonino Satta –. Ma anche in povertà si possono fare delle belle cose. Questo è un progetto della parrocchia e io sono solo al servizio». Anche altri volontari stanno dando la propria disponibilità per tenere aperte le porte la biblioteca, alla quale si accede da piazza Fondazione Rockefeller. Diversi i servizi garantiti: consultazione, prestito, aiuto alla ricerca, interscambio e anche consegna a domicilio per le persone con disabilità. I libri sono numerosi e per tutti i gusti: sezione ragazzi, religione, saggistica, narratori stranieri, narratori italiani, arte e poesia. Atto politico Quella dell’oratorio della parrocchia di San Giovanni Bosco è una biblioteca di periferia. Prende infatti forma in un quartiere alle porte della città, in un luogo privo di altri servizi di questo tipo. Un quartiere con le sue problematiche e anche le sue diversità. «Secondo me la biblioteca ha un valore politico – commenta il parroco della chiesa di via Washington, don Franco Manunta –. Io insegnavo filosofia e mi riferisco al senso platonico. E quindi al riunire il demos, il popolo, la gente. Questa biblioteca nasce in un quartiere con molte forme e tante identità e, credo, anche poco conosciuto dal resto della città. C’è la parte delle case popolari, quella delle cooperative e poi una parte più borghese. Zone che, spesso, neanche comunicano tra loro». Secondo il parroco è dunque importante che la biblioteca sia stata aperta proprio qui. «La biblioteca è formazione, istruzione, è porsi delle domande – aggiunge il sacerdote –. Per questo dico che ha una funzione politica. Il mio desiderio è che questo spazio diventi un punto di riferimento. Penso per esempio ai ragazzi che abbandonano la scuola perché non si sentono coinvolti: leggere significa pensare e riflettere».

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                                          don Gaetano Galia
Sassari 
Il 31 gennaio è la festa di san Giovanni Bosco, un grande educatore. Ne approfittiamo per riflettere su una tematica educativa a lui molto cara: il valore della riconoscenza. Don Bosco cita spesso nei suoi dialoghi e nei discorsi ai suoi ragazzi questo contenuto. Mi piace proporre questa riflessione che attiene sia alla sfera dell’etica laica che religiosa. Di fatto il grazie è sempre più merce rara. Sa dire grazie solo chi è sensibile, chi si coglie bisognoso degli altri, chi sa che la relazione è il segno del nostro
la chiesa intitolata a San Giovanni Bosco
      e il cappellano del carcere di Bancali don Gaetano Galia  autore  
dell'articolo 
limite, il sigillo della necessità della complementarità con l’altro. L’uomo è relazione e non può vivere da solo ma si   completa con l’altro. La riconoscenza, allora, consiste nel saper individuare il bene ricevuto. Si richiedono alcuni passaggi fondamentali: è necessario uscire dall’io, dal narcisismo, da quell’istinto naturale all’autosufficienza che regna in ciascuno di noi, dal nostro smisurato egocentrismo. Non può essere riconoscente chi è supponente, arrogante, superbo e quindi non percepisce il valore di ciò che gli viene donato. È un problema culturale: siamo nel tempo del tutto è dovuto e tutto è scontato. Forse dovremmo sdoganare maggiormente questo meraviglioso sentimento e ringraziare più frequentemente genitori, medici, insegnanti, negozianti, badanti, meccanici… Non dice grazie chi, con i soldi, crede di poter comprare tutto, e una volta pagato, non sente il bisogno di ringraziare! Chi crede di poter comprare anche l’amicizia, l’amore, la stima, l’affetto, Dio. Chi disprezza gli altri non ha bisogno di nessuno. Ci si accorgerà solo nel momento della sofferenza che non aver coltivato le relazioni con i propri simili porta alla solitudine e all’isolamento. Facciamo un esame introspettivo: cosa avvertiamo quando doniamo qualcosa e ci viene detto grazie? Ci sentiamo valorizzati, apprezzati, riconosciuti, incoraggiati, stimolati a fare sempre più del bene. Quando, al contrario, facciamo un bel gesto, un regalo e non veniamo ringraziati, ci percepiamo tristi, delusi, scoraggiati e perdiamo l’entusiasmo di essere generosi. È fondamentale riproporre a livello educativo la bellezza della meraviglia e del desiderio. Se i nostri figli desiderano solo oggetti e non si meravigliano più del mistero della vita, del fascino delle relazioni, dell’incanto delle emozioni, formiamo persone infelici. Persone che ricercano la felicità nell’ultimo oggetto proposto dal mercato per poi stancarsi e rincorrere il prossimo. Meravigliarsi delle cose semplici, dà un senso alla vita e gli adulti devono educare a questo, più che correre essi stessi verso l’ultimo prodotto. Dobbiamo educare i nostri figli alla riflessione e ad approfondire l’origine dei doni, il valore dei doni, l’affetto che c’è dietro un dono. Elementi che richiedono meditazione e silenzio. La fretta, la velocità, il mondo virtuale non consentono di apprezzare ciò che riceviamo. La gratitudine, quindi, è un sentimento positivo perché aumenta la nostra sensazione di benessere, di vitalità, ci aiuta a fidarci degli altri e a “donarci” al prossimo. Se prendessimo l’abitudine di usare con più frequenza la parola “grazie”, vedremmo che anche i nostri interlocutori avrebbero un atteggiamento ispirato alla cortesia, alla gentilezza, alle buone maniere, in quanto la gratitudine è un gesto che apre a rapporti umani, non formali, ma carichi di umanità. La riconoscenza è contagiosa. Ma anche non aspettarsi il grazie è un elemento di grande saggezza: il dono più bello è quello non opportunistico o strumentale, ma gratuito. L’apice della generosità matura! Il meccanismo è molto evidente nel rapporto genitori-figli. Per una parte della vita i ruoli sono chiari: i genitori danno, i figli ricevono. Poi è solo il senso di gratitudine che spinge i figli a a invertire i ruoli e a diventare a loro volta genitori di padri e madri invecchiati. Ma proprio per questo, più che mai bisognosi del nostro aiuto, della nostra riconoscenza, del nostro affetto. E della nostra gratitudine. Grazie! *cappellano del carcere di Bancali

25.6.21

Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote



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Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote David Keene è stato invitato a Las Vegas per parlare agli studenti in una scuola che in realtà non esiste. Gli organizzatori, che hanno perso il figlio nella strage di Parkland, hanno poi montato il video con gli spari e le grida delle vittime. Il numero delle sedie richiamava quello dei ragazzi uccisi che si sarebbero diplomati quest'anno
                  di Massimo Basile

NEW YORK - Quando David Keene, ex presidente della Nra, la potente lobby delle armi, e John Lott, scrittore e sostenitore del diritto all’autodifesa, sono saliti sul palco per pronunciare il loro saluto ai nuovi diplomati, non si sono insospettiti nel trovarsi di fronte una distesa di migliaia di sedie vuote. 
David Keene, ex leader dell'Nra, parla a Las Vegas davanti a 3mila sedie vuote
 (
Change the Ref)

Pensavano fosse una misura di sicurezza in tempi di pandemia. Così entrambi, con indosso gli abiti accademici, compreso il tocco, hanno lodato i nuovi diplomati, si sono congratulati, hanno parlato del diritto a difendersi con le armi, e di quanto il Secondo Emendamento avesse reso l’America un “Paese più forte”. La platea vuota davanti a loro era lì a indicare l’esatto contrario ma lo avrebbero scoperto soltanto settimane dopo, quando la cerimonia è stata messa in rete e montata in una serie di video con immagini cinematografiche, riprese con i droni, emozionanti panoramiche della platea fantasma.
La classe scomparsa del 2021
Un’organizzazione che combatte l’uso delle armi ha organizzato a Las Vegas, Nevada, la cerimonia di diplomi di una scuola che non è mai esistista, facendo parlare i due ospiti davanti a una platea di sedie bianche vuote: 3.044, tante quante sarebbero state occupate dalle giovani vittime delle armi e che si sarebbero diplomate quest’anno. La “Class Lost 2021”, la classe scomparsa, quella che non ha potuto vivere una delle giornate più importanti dell’adolescenza: la festa di fine corso.
"Change the Ref", fondata da Patricia e Manuel Oliver, che persero il figlio, Joaquin, nella strage alla scuola di Parkland, in Florida, nel 2008, hanno organizzato questa gigantesca messinscena per sensibilizzare l’America a mobilitarsi per fermare le stragi. Il gruppo ha messo in piedi la cerimonia, con tanto di palco, microfoni, luci e distesa di sedie vuote, tutte per onorare i “nuovi diplomati” della fantomatica James Madison Academy, nome, come vedremo, scelto non a caso.
Madison e il Secondo emendamento
Keene e Lott, con toni dottorali, hanno lodato il "padre fondatore della scuola", il presidente James Madison, che nel 1789 sostenne l’introduzione del Secondo emendamento, ratificato due anni dopo, che garantisce il diritto all’autodifesa, principio in realtà pensato per autorizzare i cittadini americani a difendere il Paese da un eventuale colpo di Stato, e diventato negli anni il via libera all’acquisto indistinto di armi.
Lott, che ha collaborato con il dipartimento di Giustizia sotto la presidenza di Donald Trump e scritto il libro Più armi, meno crimine, ha sostenuto che “i pacifisti e i democratici combatteranno con le unghie e con i denti, per chiedere il controllo preventivo sugli acquirenti. “Seguite i vostri sogni”, dice Keene nel video, senza sapere di rivolgersi a migliaia di studenti scomparsi. Le parole dei due relatori sono state montate assieme alle registrazioni audio delle stragi, i drammatici messaggi lanciati per telefono, le richieste di aiuto, le voci di ragazzi impauriti, e i colpi finali di fucili d'assalto.
Niente rimborso aereo
“Abbiamo perso nostro figlio tre mesi prima che si diplomasse - hanno commentato gli Oliver, spiegando il senso della beffa - conosciamo esattamente cosa si prova a essere lì a ricevere il diploma. Proprio per questo sappiamo cosa stanno vivendo migliaia di genitori come noi”. Lott ha protestato, accusando l’organizzazione di aver pubblicato "dichiarazioni fuori contesto”, e si è lamentato di aver dovuto affrontare un viaggio di quasi duemila chilometri, dal Montana, per presenziare alla cerimonia. Gli era stato promesso il rimborso del volo aereo, 495 dollari, ma non ha visto niente. Avesse messo in atto quel “controllo preventivo” a cui ha dichiarato guerra, avrebbe scoperto che la James Madison Academy non è mai esistita.

15.10.19

quando la si finirà di mettere nei necrologi di un omicidio suicidio prima il nome del suicida assasino e poi quello del vittime ? il caso della famiglia Santolupo -Curcelli di Foggia

Lo so  che   dovrei smetterla  o  al massimo limitarne l'uso  di pensieri e cose  non mie  per  esprimere    tali concetti  e commentare  tali fatti  .  Ma  a  volta   capita  che  davanti a teli fatti   cosi tristi e  terribili    non riesca   a tirare  fuori  da te   quello   che provi  . E poi   capita  che ci siano  associazioni  persone  (  quelli che io chiamo  compagni di viaggio \  di strada )    che  riescono a  esprimerlo meglio di te  .


Basta! Atroce rappresentazione della realtà.

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Questo è il manifesto funebre apparso sui muri di Foggia. Sono Teresa, Miriana e Valentina. Una mamma e le sue figlie uccise da Ciro, il marito di Teresa e padre di Miriana e Valentina. Ciro, dopo la mattanza, si è suicidato. Secondo questo manifesto Foggia piange la famiglia, piange per "la scomparsa dei cari". Ciro citato per primo. Ciro “carissimo” che ha caramente ammazzato le care figlie e la cara moglie. Sosteniamo che è anche questo un modo di coltivare una cultura #misogina e #violenta#Labodifsegnala (grazie a NarrAzioni Differenti)

16.8.16

UNO STRANO CRISTO © Daniela Tuscano


Avanza uno strano Cristo, veste da rapper, gambe da calciatore , o contadino, o entrambi. Sguardo basso e lento, persino un’aureola a incorniciare il volto immancabilmente barbuto. Alle sue spalle, avanzi di Bronx su una luce cieca. Al suo fianco, un fucile. Un Cristo armato, come in certi dipinti sudamericani.
Solo i benpensanti ne rimangono scandalizzati. Quell’arma non spara,... si difende. È una fionda, pur se uccide. Vi è costretta. Lo strano Cristo si chiama Massoud, la lotta ce l’ha nel nome. Musulmano, 28 anni, non lavora la terra ma fa l’ingegnere e ora si trova lì, in un Bronx libico chiamato Sirte. Combatte contro Daesh, “i falsi musulmani che distorcono l’Islam”. Continuerà a combattere finché non li avrà respinti. Suoi compagni sono altri giovani, ben più giovani di lui, ragazzi che cercano un futuro, già veterani di guerra. Chi ha una paura fottuta di morire, altri che se la sono fatta passare. Pensano al dopo, a quando torneranno agli studi, al lavoro. Esausti ma tenaci.
Forse non li capiremo mai del tutto. Dei loro occhi, qualche lampo c’inquieterà. Ma calpestano questa vita. Sono giovani e soli. Possiamo voltarci altrove? Un giorno, reduci, percorreranno le nostre strade. E lo faranno da cittadini.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...