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3.6.24

DIARIO DELLA SETTIMANA N 54 ANNO II .il due giugno spiegato ad un bambino di prima elementare ., Una manager perde il lavoro ( licenziata ) dopo uno stupro di gruppo ., Salva la cugina 15enne dal matrimonio combinato viene picchiato dagli zii genitori della ragazza., I Metallica suonano a Milano e in scaletta compare "Acida" dei Prozac., PALESTINA, L’EQUAZIONE FALSA COL TERRORISMO E LA DECIMA VANNACCI, morti candati alle europee



#Salvini e Borghi attaccano #Mattarella che parla di "sovranità Europea ". #Tajani è solidale. #Conte e #Schlein contro la lega .#Meloni tace : ecco cpme spiegate ad un bambono di 5\6 anni la festa del 2 giugno

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stop violenza sulle donna, intimo reggiseno buttato sul pavimento© Fornito da News Mondo

Una manager perde il lavoro dopo uno stupro di gruppo: offerti 5mila euro e licenziamento per giustificato motivo.

Dopo aver subito una terribile violenza di gruppo, una manager torinese di 32 anni è stata licenziata dalla sua azienda.
Come riportato da Leggo.it, sembrerebbe che l’azienda abbia offerto circa 5mila euro per cessare il contratto di lavoro con la dipendente.

violenza su una donna© Fornito da News Mondo

Una manager viene violentata e perde il lavoro: il lungo calvarioLa sera del 16 marzo 2023, una donna torinese di 32 anni è stata vittima di uno stupro di gruppo a Milano, mentre si trovava ai Navigli con tre persone che considerava amici.
Dopo una serata trascorsa a bere alcol, la manager è stata aggredita dai tre uomini, che sono stati successivamente identificati e arrestati. Da quel momento, per la donna è iniziato un percorso di visite mediche, ricoveri, e sedute psicologiche e psichiatriche.
Dopo sei mesi di convalescenza, la manager ha tentato di tornare al lavoro, pur non sentendosi ancora pronta. “La mia vita quella notte è cambiata, però ce la farò, mi serve solo un po’ di tempo, ne sono sicura“, aveva confidato all’azienda. Tuttavia, l’11 marzo scorso, l’azienda della donna le ha inviato una lettera di licenziamento per “giustificato motivo“.


Il licenziamento della 32enne: la difesa dell’azienda
La comunicazione, come riportato da La Stampa, recitava: “In un’ottica di maggior efficienza abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività, sopprimendo la posizione da lei attualmente ricoperta” Continua, la lettera: “La informiamo che, dopo attenta verifica, abbiamo constatato l’impossibilità di adibirla ad altre mansioni“. Secondo l’avvocato della vittima, l’azienda non voleva attendere il recupero completo della donna, né rischiare di perdere credibilità a causa di alcuni video della violenza finiti su delle chatL’avvocato ha inoltre aggiunto: “Quello che l’ha davvero distrutta è stato il modo in cui è stata silurata: le sono stati offerti cinquemila euro per chiudere il rapporto di lavoro “o firmi adesso o mai più’“.
L’azienda, da parte sua, ha respinto le accuse, affermando che la decisione è stata presa esclusivamente per motivi di riorganizzazione interna.


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 proprio mentre leggo che è stata arrestata in Pakistan Nazia Shaheen la madre di Saman Abbas: trovata in un villaggio ai confini con il Kashmir qui un ritratto che riepiloga la vicenda


 leggo   mi pare  su repubblica.it    questa news che oltre a denunciare i fanatici religiosi ed identitari sfatta un luogo comune che tutti gli immigrati sono cosi . Luogo comune \ stereotipo inculcatoci per 30 anni da questa estra sia parlamentare che extraparlamentare ma che ancora nonostante sia sempre più minoritaria ha lasciato ancora le sue scorie e ha permesso che sia al governo e che anche chi non è di destra ne subisce l'influenza Salva la cugina 15enne dal matrimonio combinato, picchiato al supermercato dai genitori della ragazza . Gli zii hanno organizzato il pestaggio e lo hanno filmato per fare sapere a tutti di averla fatta pagare al nipote. Quel video li ha incastrati. Indagine dei carabinieri nel Bolognese, 40enne finisce ai domiciliari anzichè in carcere come dovrebbe

 BOLOGNA - Ha aggredito e picchiato il nipote, colpevole secondo lo zio di avere mandato a monte il matrimonio combinato che lui e la moglie avevano deciso per la figlia, una ragazzina di 15 anni. Il cugino ha avvisato i servizi sociali, che l'hanno tolta alla famiglia e affidata a una comunità per minori. E' la vicenda avvenuta in un paese del Bolognese e scoperta dai carabinieri, che hanno arrestato un 40enne, finito ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per i reati di atti persecutori e lesioni personali. L'aggressione da cui è partita l'indagine è avvenuta lo scorso 24 aprile in un supermercato di Zola Predosa, dove si trovavano il nipote 20enne dell'indagato insieme alla fidanzata. Lo zio e la moglie li hanno raggiunti e, davanti a cassieri e altri clienti, hanno cominciato a picchiarli, facendoli finire al pronto soccorso con traumi cranici, contusioni varie e 8 giorni di prognosi. Lo stesso 40enne aveva filmato la scena con il telefonino e pubblicato su un social network il video del pestaggio. Un gesto fatto dall'uomo forse a scopo dimostrativo, per fare sapere a tutti di averla fatta pagare al nipote. Quel video gli si è però ritorto contro, quando gli investigatori hanno cominciato a indagare sull'aggressione, scoprendone il retroscena: si era trattato di una rappresaglia nei confronti del nipote e della fidanzata, ritenuti responsabili di essersi intromessi nel matrimonio combinato tra la figlia 15enne e un coetaneo, facendolo saltare. Era stata probabilmente la stessa ragazzina a confidare al cugino di non volersi sposare con il giovane scelto dalla famiglia. Lo stesso cugino ha deciso di aiutarla e ha raccontato tutto ai servizi sociali, che sono intervenuti togliendo la minore alla famiglia. Il padre della ragazza ora è ai domiciliari e lei al sicuro in una comunità. Una vicenda che ricorda quella, tragica, di Saman Abbas uccisa a Novellara per essersi opposta a nozze combinate.


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I Metallica suonano a Milano e in scaletta compare "Acida" dei Prozac I Metallica suonano a Milano all'Ippodromo La Maura e dedicano un tributo ad una canzone italiana. Durante il concerto, unica data italiana del tour, il gruppo di heavy metal ha interrotto la scaletta per suonare "Acida" dei Prozac+.c

 Un fuoriprogramma che ha stupito anche il pubblico della band. E' stato Rob Trujillo a spiegare ai fan di aver pensato di suonare un brano italiano: «Se conoscete le parole, cantatela» ha detto prima di iniziare a suonare.


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a proposito di scrupoli di coscienza, pur non essendo persona informata dei fatti, un interrogativo su tutt’altro argomento, vorrei (con ogni scrupolo, si intende) proporlo, pensando alla vicenda palermitana dell’ingegnere Angelo Onorato: ma davvero a Palermo in campagna elettorale un delitto di mafia deve diventare un suicidio? Se sbaglio chiederò scusa, ma l’idea di tacere i miei dubbi lasciando soli i familiari a non credere alla tesi del suicidio mi inquieta. E tanto.
pensavano in tanti   che, con la morte di B., sarebbe cessato anche il berlusconismo, trascinato nella tomba insieme alle sue spoglie, ma invece si sono sbagliati ancora una volta. Infatti, B. si appresta ora a risorgere anche sulle prossime schede elettorali per le imminenti elezioni europee. Non contenti di aver confermato sul simbolo di Forza Italia il suo nome, ora si invitano gli elettori addirittura ad esprimere, come prima preferenza, il suo nominativo. Non un candidato, ma una mummia.

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PALESTINA, L’EQUAZIONE FALSA COL TERRORISMO E LA DECIMA VANNACCI

Negli ultimi anni in Italia, complice il dibattito sui due conflitti che stanno funestando il mondo, si è rafforzata una pratica tanto longeva quanto insopportabile: l'automatismo a stravolgere qualsiasi gesto che prenda una posizione, vestendolo d'ignominia anche quando non ce ne sarebbe motivo o dipingendolo come un'implicita incitazione alla violenza o come un benestare indiretto al cattivo di turno. La confusione di merito già riscontrata nel dibattito sulla guerra in Ucraina, si sta ripetendo in maniera uguale e diversa sul tema del conflitto israelo-palestinese. L'argomentazione indistinta e violentissima per cui chi dichiara la propria contrarietà all'operato d'israele e manifesta la propria solidarietà alla Palestina viene etichettato come antisemita e apologeta del terrorismo é quantomai viziata e pelosa; eppure il timore di sentirsi riversare contro un'accusa tanto grave inibisce molti dal manifestare apertamente il proprio pensiero. Ha dunque mostrato coraggio Matteo Lepore, sapendo a cosa sarebbe andato incontro, quando ha deciso di esporre la bandiera palestinese da una finestra di Palazzo d'accursio. Il sindaco di Bologna, a cui è immediatamente piovuto addosso quel protocollo di critiche preconfezionate di cui sopra, non solo non ha retrocesso dalla sua azione, ma ha saputo replicare mettendo l'accento proprio sulla pratica della critica infamante usata per ridurre i cittadini al silenzio: “Voglio respingere qui e smentire l'interpretazione che esporre la bandiera del popolo palestinese rappresenti oggi un sostegno ai terroristi e un gesto antisemita. È veramente una cosa falsa che va rigettata e respinta... Evitiamo di accusare l'amministrazione comunale e la città di Bologna di essere al fianco dei terroristi solo perché abbiamo un'opinione e vogliamo aprire uno squarcio nel silenzio che ci si chiede di rispettare: chiederci di stare in silenzio significa chiederci di accettare un massacro”. Non lasciarsi intimorire dal fango delle accuse strumentali, ma smontarle e restituirle al mittente, è un buon modo di fare politica. Oggi ce n'è particolarmente bisogno.ANTISEMITA A CHI?
Se avesse voluto raccontare il vero senso della campagna elettorale che sta portando avanti, Matteo Salvini avrebbe dovuto parafrasare lo slogan scelto dalla Lega “Più Italia, meno Europa” e declinarlo soggettivamente: meno Capitano, più Generale. Negli ultimi giorni pre voto lo scritturato Vannacci sta dando il meglio di sé: tra un invito a votare mettendo una Decima sul simbolo della Lega e una citazione de “Il gladiatore” (il solito “Al mio via scatenate l'inferno”), l' 'intruso' sta sbigottendo l'intero ceto politico del Carroccio, che assiste alla sua performance imbarazzato e cerca di evitare commenti per scongiurare la tragedia pre voto. Mentre questo accade il segretario se ne sta un passo indietro, parla di pace, promette condonucci edilizi e guarda orgoglioso la sua creatura scalmanarsi. L'obiettivo? Essere gladiatori senza perdere del tutto la faccia.
MENO CAPITANO, PIÙ GENERALE : Se avesse voluto raccontare il vero senso della campagna elettorale che sta portando avanti, Matteo Salvini avrebbe dovuto parafrasare lo slogan scelto dalla Lega “Più Italia, meno Europa” e declinarlo soggettivamente: meno Capitano, più Generale. Negli ultimi giorni pre voto lo scritturato Vannacci sta dando il meglio di sé: tra un invito a votare mettendo una Decima sul simbolo della Lega e una citazione de “Il gladiatore” (il solito “Al mio via scatenate l'inferno”), l' 'intruso' sta sbigottendo l'intero ceto politico del Carroccio, che assiste alla sua performance imbarazzato e cerca di evitare commenti per scongiurare la tragedia pre voto. Mentre questo accade il segretario se ne sta un passo indietro, parla di pace, promette condonucci edilizi e guarda orgoglioso la sua creatura scalmanarsi. L'obiettivo? Essere gladiatori senza perdere del tutto la faccia.Voto: Vedremo cosa ne dicono le urne

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pensavano in tanti   che, con la morte di B., sarebbe cessato anche il berlusconismo, trascinato nella tomba insieme alle sue spoglie, ma invece si sono sbagliati ancora una volta. Infatti, B. si appresta ora a risorgere anche sulle prossime schede elettorali per le imminenti elezioni europee. Non contenti di aver confermato sul simbolo di Forza Italia il suo nome, ora si invitano gli elettori addirittura ad esprimere, come prima preferenza, il suo nominativo. Non un candidato, ma una mummia.

PALESTINA, L’EQUAZIONE FALSA COL TERRORISMO E LA DECIMA VANNACCI

Negli ultimi anni in Italia, complice il dibattito sui due conflitti che stanno funestando il mondo, si è rafforzata una pratica tanto longeva quanto insopportabile: l'automatismo a stravolgere qualsiasi gesto che prenda una posizione, vestendolo d'ignominia anche quando non ce ne sarebbe motivo o dipingendolo come un'implicita incitazione alla violenza o come un benestare indiretto al cattivo di turno. La confusione di merito già riscontrata nel dibattito sulla guerra in Ucraina, si sta ripetendo in maniera uguale e diversa sul tema del conflitto israelo-palestinese. L'argomentazione indistinta e violentissima per cui chi dichiara la propria contrarietà all'operato d'israele e manifesta la propria solidarietà alla Palestina viene etichettato come antisemita e apologeta del terrorismo é quantomai viziata e pelosa; eppure il timore di sentirsi riversare contro un'accusa tanto grave inibisce molti dal manifestare apertamente il proprio pensiero. Ha dunque mostrato coraggio Matteo Lepore, sapendo a cosa sarebbe andato incontro, quando ha deciso di esporre la bandiera palestinese da una finestra di Palazzo d'accursio. Il sindaco di Bologna, a cui è immediatamente piovuto addosso quel protocollo di critiche preconfezionate di cui sopra, non solo non ha retrocesso dalla sua azione, ma ha saputo replicare mettendo l'accento proprio sulla pratica della critica infamante usata per ridurre i cittadini al silenzio: “Voglio respingere qui e smentire l'interpretazione che esporre la bandiera del popolo palestinese rappresenti oggi un sostegno ai terroristi e un gesto antisemita. È veramente una cosa falsa che va rigettata e respinta... Evitiamo di accusare l'amministrazione comunale e la città di Bologna di essere al fianco dei terroristi solo perché abbiamo un'opinione e vogliamo aprire uno squarcio nel silenzio che ci si chiede di rispettare: chiederci di stare in silenzio significa chiederci di accettare un massacro”. Non lasciarsi intimorire dal fango delle accuse strumentali, ma smontarle e restituirle al mittente, è un buon modo di fare politica. Oggi ce n'è particolarmente bisogno.ANTISEMITA A CHI?
Se avesse voluto raccontare il vero senso della campagna elettorale che sta portando avanti, Matteo Salvini avrebbe dovuto parafrasare lo slogan scelto dalla Lega “Più Italia, meno Europa” e declinarlo soggettivamente: meno Capitano, più Generale. Negli ultimi giorni pre voto lo scritturato Vannacci sta dando il meglio di sé: tra un invito a votare mettendo una Decima sul simbolo della Lega e una citazione de “Il gladiatore” (il solito “Al mio via scatenate l'inferno”), l' 'intruso' sta sbigottendo l'intero ceto politico del Carroccio, che assiste alla sua performance imbarazzato e cerca di evitare commenti per scongiurare la tragedia pre voto. Mentre questo accade il segretario se ne sta un passo indietro, parla di pace, promette condonucci edilizi e guarda orgoglioso la sua creatura scalmanarsi. L'obiettivo? Essere gladiatori senza perdere del tutto la faccia.
MENO CAPITANO, PIÙ GENERALE : Se avesse voluto raccontare il vero senso della campagna elettorale che sta portando avanti, Matteo Salvini avrebbe dovuto parafrasare lo slogan scelto dalla Lega “Più Italia, meno Europa” e declinarlo soggettivamente: meno Capitano, più Generale. Negli ultimi giorni pre voto lo scritturato Vannacci sta dando il meglio di sé: tra un invito a votare mettendo una Decima sul simbolo della Lega e una citazione de “Il gladiatore” (il solito “Al mio via scatenate l'inferno”), l' 'intruso' sta sbigottendo l'intero ceto politico del Carroccio, che assiste alla sua performance imbarazzato e cerca di evitare commenti per scongiurare la tragedia pre voto. Mentre questo accade il segretario se ne sta un passo indietro, parla di pace, promette condonucci edilizi e guarda orgoglioso la sua creatura scalmanarsi. L'obiettivo? Essere gladiatori senza perdere del tutto la faccia.Voto: Vedremo cosa ne dicono le urne

13.2.24

san valentino Le più grandi bugie sull'amore a cui (quasi) tutti credono

deliberamente tratto da https://www.msn.com/it-it/lifestyle/  di qualche mese  fa  

 Le false convinzioni sull'amore che sono amore malato ed ne casi maggiori ed patologici anticamera di femminicidio ed violenza di genere









Non esiste una singola formula o un elenco di regole sull'amore. Ogni relazione è unica e tutti si comportano e si relazionano con l'amore in modi diversi. La base di qualsiasi relazione è la fiducia e il rispetto, sebbene ci siano molte idee false (ma popolari) su come amare un'altra persona. Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, molte di queste idee fuorvianti sembrano romantiche, ma in realtà potrebbero essere piuttosto tossiche.

  • Se sei geloso, sei pazzo di me!


Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, quando il nostro partner è estremamente geloso, è un segno che ha bisogno di aiuto. La gelosia rivela un'insicurezza profonda, una bassa autostima e può essere un segno di un disturbo ossessivo.



  • Amore a prima vista

L'amore è reciproco e richiede duro lavoro, accettazione e perdono. Secondo la specialista, nasce dall'apprezzamento e dalla fiducia reciproci.



  • Ora che ti ho conquistato, sei mia !!


Conquistare l'altro è un processo quotidiano he dura tutta la vita perchè niente è eterno ed per sempre . Infatti l'amore , in questo caso , è eterno finche dura . Non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi, e le persone non sono possedimenti.






  • Se non mi chiami dopo un primo appuntamento, non mi ami


Calma !! Nessuno si innamora ( o se ciò avviene è rarissimo ) a prima vista. Anche se l'appuntamento è stato incredibile per entrambe le persone, non chiamare il giorno successivo non significa necessariamente che l'altra persona non sia interessata o ti ami per forza . Secondo Margarida Vieite, l'amore implica conoscere e scoprire chi è l'altra persona. Richiede tempo. Infatti può anche anche essere un avventura o un tentativo

  •  La mia altra metà è là fuori da qualche parte...


Non sempre è necessario avere bisogno di un'altra persona per sentirsi completo. Molto spesso lo siamo già e magari non lo sappiamo o non vogliamo ammetterlo



  • Dici che ti piaccio, ma devo fare pressione su di te per stare con me


Se qualcuno ama davvero un'altra persona, troverà il tempo per stare con lei anche se è impegnato, secondo i terapeuti familiare.



  • Credo che tu mi ami, ma mi critichi, incolpi e ridi di me





Alcune persone hanno idee distorte sull'amore. Mettere giù un'altra persona, ridere di loro o incolparla per qualcosa su cui non hanno il controllo non è sicuramente amore ma è scaricabarile





  • Se mi ami, fai tutto quello che dico


Amare un'altra persona non la rende tua schiava. Significa ascoltare i loro desideri, bisogni e priorità, senza sacrificare i propri interessi, sogni e obiettivi, Ed cercare eventualmente un punto in comune .

  • Amore significa non avere differenze


Tuttavia, quando le differenze riguardano principi, valori, stili di relazione e obiettivi di vita, può essere difficile mantenere una relazione duratura




  • È possibile amare senza fiducia


Una  delle   bugie  più   grosse  . La base di una relazione ( non solo d'amore ) sana è l'onestà, il rispetto e la fiducia. Gli psicologi  ma   l'alto numero  di  divorzi  ed  tradimenti  confermano  che se non puoi fidarti del tuo partner, non potrai mai donarti completamente a lui e amarlo per quello che è
Litigare significa che non vi amate
  • È accettabile avere dei litigi. 

Certo  è  accettabile     che  co  siamo    dei litigi   .  Infatti  Quando le emozioni diventano intense, è importante cercare di rimanere calmi e ascoltare il punto di vista dell'altra persona possibilmente  


  • Se fai pressioni su di me per fare sesso, è perché mi ami


Una persona che spinge continuamente un altro ad avere rapporti sessuali non ama né rispetta la volontà del proprio partner.


  • L'amore che condividiamo rimarrà sempre lo stesso


Grossa bugia Il cambiamento è una parte naturale della vita. Le relazioni e l'amore sono in continua evoluzione. Se l'amore è sano e ben nutrito, crescerà e diventerà più forte nel tempo, anche se ci sono giorni in cui una persona mette in dubbio il proprio amore per il proprio partner.

  • Amore significa non esprimersi per paura che la relazione finisca


L'amore richiede trasparenza, verità, rispetto e dignità. Se nascondi parti importanti e pesanti di te stesso per evitare di ferire o spaventare il tuo partner, finirai per vivere in una prigione invece che in una relazione.



  • Le relazioni a distanza sono destinate a fallire


Il terapeuta familiare ha affermato che quando le relazioni a distanza falliscono, non è necessariamente perché la coppia non è determinata a farlo funzionare. Significa che ci sono stati segnali che sono passati inosservati o sono stati interpretati male. Quindi dipende da noi se fallisce o dura . Non si può dire cosi a priori


  • Passi ore a parlare con altre persone online, ma so che mi ami


Se il tuo partner trascorre ore a parlare con le persone sui social media quando potrebbero essere con te, potrebbe aver bisogno di un promemoria su dove sono le sue priorità. Infatti può voler dire che non sei cosi importante



  • Amore significa sofferenza

L'amore non è uguale alla tortura e alla sofferenza. Anche se ci sono momenti difficili, la tua relazione non dovrebbe mai sembrare un peso costante .


  • Non poter vivere senza di loro


Una cosa è amare una persona e un'altra dipendere da essa per la sopravvivenza, sottolinea Margarida Vieite. . Poi dipende da persona a persona e dal grado d'amore e dal tempo che con cui si è vissuto con quella persona


  • Non abbiamo una vita insieme come coppia, ma il nostro amore può ancora tornare


Se una coppia non trascorre del tempo insieme e invece soffre per salvare la propria relazione, è probabile che l'amore non ritorni e la mancanza di affetto aumenterà solo la distanza, la rivolta e la rabbia tra le due persone.

  • Avere una relazione è sinonimo di essere amati ed essere felici


Ci sono milioni di persone nel mondo che hanno una relazione ma non si sentono amate né felici, e viceversa. In molti casi, queste persone hanno paura di rimanere sole.

  • Puoi vivere senza amore

Si Può sempre basta volerlo , anche se non è semplice visto che si può avere paura dell'ignoto e provare ansia e insicurezza riguardo al futuro, porre fine a una brutta relazione. Infatti Altri motivi per cui qualcuno non ha il coraggio di porre fine a una relazione sono: avere paura di ciò che penseranno gli altri, sentirsi in colpa per la fine della relazione e credere che la mancanza di amore non sia una ragione sufficiente per porre fine a una vita costruita insieme .Ecco  uno  dei  motivi   per  cui  molte   persone non interrompono una relazione perché hanno paura di stare da sole e di non trovare nessun altro che le ami.



  • Per salvare la relazione, devo sforzarmi e ferirmi di più


Ci  sono   casi    in cui  una delle parti non è il solo  responsabile del successo o  dell'insuccesso  della relazione.  Infatti  quando una persona dà molto di più, può creare uno squilibrio nella relazione e rendere la discrepanza ancora più chiara, secondo i  terapeuti familiare.


  • Posso amare per entrambi

9.3.23

le donne devono difendersi oltre dal patriarcato anche dalle stesse donne succubbi d'esso - di icia Azara

 “Ma che bel pancino, sei in attesa?”

“E tu quando te lo fai un figlio? Guarda che se aspetti ancora poi non potrai più averne!” Ieri chiacchieravo con delle colleghe speciali e ironizzavamo su queste frasi inopportune che ancora oggi le donne si sentono rivolgere, quasi sempre da altre donne. È per questo che mi sono soffermata a pensare non tanto a cosa rappresenti la donna oggi, quanto a cosa non dovrebbe rappresentare: un utero a servizio della società. Perché, vedete, il dono della vita è appunto un dono, e come tutti i doni si può scegliere se accoglierlo oppure no. Come quando una persona ha una capacità, una particolare abilità. A volte decide di sfruttarla, di investirci e di metterla a frutto. A volte preferisce lasciarla là, per mille personali motivi.





Si tratta di scelte, si tratta semplicemente di scelte. E le scelte dovrebbero essere insindacabili. Insomma, se sono particolarmente brava nella pittura, ma decido di non sfruttarla, non mi si può accusare di depauperare la società e la cultura. Allo stesso modo se io donna decido di non avere un figlio, non posso sentire addosso il senso di colpa legato a quel dovere morale e sociale di cui veniamo caricate. Per non parlare poi delle donne che desiderano un figlio e che purtroppo non possono averlo. Là, oltre al disatteso dovere e oltre alla sofferenza provocata da quelle domande inopportune, si infligge alla donna anche un senso di inadeguatezza o incapacità. Come se lei fosse stata creata solo per mettere al mondo dei figli.
Aberrante !
Vi svelo un segreto: se la società si estinguerà non sarà certo per le donne che scelgono di non avere figli, ma per le scelte scellerate che ogni giorno investono l’ambiente, le relazioni tra le nazioni e i sistemi produttivi. Mi piacerebbe, quando si parla di donne, che si ricordassero i passi in avanti fatti e quelli ancora da fare nell’interpretazione dei ruoli all’interno della società, nella netta e inutile suddivisione dei compiti tra uomo e donna. Mi piacerebbe ricordare i successi politici e imprenditoriali di molte donne negli ultimi anni e l'imbarazzo nel considerare ancora come straordinari questi successi. Parlerei delle fatiche che ancora molte di noi devono fare per raggiungere alcuni ruoli in svariati ambiti lavorativi. Mi piacerebbe inoltre ricordare tutte le donne che purtroppo, ancora oggi, aspirano a vedersi riconosciuti diritti che per noi sono inviolabili e scontati, mentre per loro sono ancora un miraggio. Il valore di una donna non dipende dalla vita che può portare in grembo, dipende dal valore della sua vita, da quanto riuscirà a renderla unica per sé e anche a favore degli altri. Una donna, ribadisco, non è un utero a servizio della società e la gravidanza è una questione privata, oltre che una scelta insindacabile.

9.3.21

sfatiamo sulla musica classica in particolare quella sinfonica . Il caso dei notturni di chopin

 Infatti  chi non conosce  la  musica  classica     e  in particolare  quella  sinfonica   definendola  anticaglia  o  la  conosce  appena   perchè magari    avrà sentito   qualche pezzo come  colonna  sonora  di un film  , esempio  la nona  di Beethoven    ne  film    in Arancia Meccanica  di Stanley Kubrick      pensano  sia  scherzando  ma  [  sic ]  alcuni  anche  seriamente    che  i notturni   di  F.  Chopin (  1810-1849 ) 

    

 siano   ascoltabili   di notte    prima  di prendere  sonno  oppure   : << [...] ascoltate i Notturni chopiniani nel silenzio, ascoltateli fin tanto che dura quel sacello ovattato di sensazioni, quell’impalpabile dondolio di segreti, quel canto sinuoso. Che è la notte >>  (da https://www.digressioni.com/tenero-e-il-notturno-se-e-di-chopin/  )  . 
A  quanto    dice   l'articolo  sopracitato un fondo  di verità  c'è perchè  
  • Per la realizzazione di queste opere, Chopin prese spunto da composizioni che si adattavano facilmente alla sua indole sognante e tipicamente romantica.In un primo momento egli trasse la sua ispirazione dalle opere dell'irlandese John Field; tuttavia, diversamente da questi, componeva per esprimere le sue più intime sensazioni, piuttosto che per assecondare il pubblico.Le composizioni di Chopin sono il trionfo del canto, del bel suono e dell'espressione; esse sono per lo più opere in forma di una monodia accompagnata strutturate in A-B-A a volte con una breve coda con carattere di Berceuse.Il maestro polacco le insegnò spesso ai suoi allievi affinché imparassero che cosa intendesse per suono e per tocco.Rispetto a quelli di Field, i Notturni di Chopin hanno (spesso, ma non sempre) la peculiarità di essere divisi in più sezioni tematiche contrastanti: troviamo accostate varie espressioni di stati d'animo (dolci, tenere, sognanti, ma anche violente) ed inoltre un uso più raffinato degli abbellimenti che ora si fondono totalmente con la melodia. Tema ricorrente sono lo spirito polacco e il Bel Canto italiano, legati indissolubilmente a tutte le opere del compositore.                                       [...] da https://it.wikipedia.org/wiki/Notturni_(Chopin)

Ma   comunque   si va a gusti, e dunque ci si può immergere come non mai nel piacere del soggettivo,  infatti   , io  la  penso     come   l'introduzione    citata  sopra    di  wikipedia  .  Infatti  mi   chi lo ha detto che tale bellissime musiche debbano essere ascoltate solo di notte ? A volte , come oggi , basta un cielo cupo e piovoso . Ma anche un " litigio " con tanto di cancellazione da parte di un contatto social a cui tenevi , per certe sue posizioni retrograde sula musica contemporanea giovanile vede le polemiche suscitate dai Maneskin e da Achille Lauro a questa edizione di San remo . Infatti gli ho scritto : << che la sua posizione mi ricorda mia prozia di 105 anni >> e d'impulso \ a caldo dimenticandomi che lke parole sono un ar,ma << l'autore di questo post sembra un seminarista mancato ? >> Trovate qui https://bit.ly/3cf3pGj in questo suo post il nostro scazzo.  
concludo   , sempre  rimanendo in  tema  con  questo bellissimo  pezzo   di  un mio  contatto

18.1.18

"Giovane studentessa poco social e poco internet bollata come 'antiga'"

 chi  lo dice  che  tutti  gli adolerscienti  siano bimbiminkia  e ormai internizzatiignora  che   ci sono anche chi  a  13  anni  tenta  di resistere  all'internet  precoce . Infatti  sulla   rubrica lettere del cuore unionedelcuore@unionesarda.it dell'unione sarda del 17\1\2018  ho lettoquesta  email  


"Cara Unionedelcuore
vengo spesso sbeffeggiata dai miei amici e compagni di scuola perché non ho mai voluto affezionarmi ai social o alle varie chat di gruppo da cui ormai dipendono tutti. Per quanto abbia un profilo sia su FB che su Twitter, non sono particolarmente attiva, li utilizzo quando ho tempo e quando mi va, e se c'è qualcosa di urgente che mi chiamino !!
A volte rispondo ai messaggi privati anche dopo tre giorni o una settimana e non partecipo alle discussioni nelle bacheche altrui. Questo fa molto ridere chi invece è onnipresente e risponde in tempo reale a chiunque, da qualunque pc o telefono in qualunque posto si trovi.
Mi chiedo se per essere considerati al passo coi tempi si debba essere schiavi di queste dinamiche, secondo me deleterie. Io ho imparato a gestire le prese in giro di chi mi chiama 'antiga' o 'bidduncula', ma mi chiedo - e capisco - cosa possa provare una tredicenne che si comporta come me e magari viene anche emarginata dal gruppo, sempre che le prese in giro non diventino veri e propri atti di bullismo verso chi appare fragile e stupido solo perchè non ha 1000 like o 200mila follower.
Ma come si fa a far capire che andare controcorrente o più semplicemente fare ciò che veramente si desidera può anche non coincidere con ciò che fa la maggioranza di noi? E come si può spiegare che non seguire il gregge può essere sinonimo di intelligenza e personalità?
A scuola i docenti ci parlano di questo, e io sono perfettamente d'accordo con loro. Ma anche qui vengo addittata perché di norma 'non si può essere d'accordo con chi è già vecchio e non capisce di queste cose'.
E in tema di cuore sembra che non essere 'social' sia un vero punto a sfavore, come se per conoscersi e avere opportunità sentimentali si debba per forza passare da lì. Io invece credo che conti più il tempo passato insieme nella realtà non virtuale. Sbaglio?"
                                                 Francesca C.(Sassari)

28.10.13

come se non bastassero i soliti luoghi comuni su noi sardi adesso anche mafiosi ci fanno diventare : << L'Isola in vetrina per i turisti è rappresentata da 2 mafiosi>>

  da  www.unionesarda.it 

La Sardegna secondo i produttori di souvenir: un uomo con la coppola in testa, i baffi, una cravatta rossa sulla camicia bianca e un completo nero.




Il tutto accompagnato da una scritta: "u mafiusu". Sotto, per completare il quadro, spuntano anche le canne di un fucile. Che, a occhio e croce, potrebbe sembrare una lupara. La donna accanto? Velo nero in testa, vestito tradizionale bianco e rosso. Anche lì c'è una didascalia: "a mafiusu". Nel piedistallo, bianca su sfondo marrone, la dicitura: Sardegna. Un po' di confusione: vero che si parla sempre del pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma, a quanto raccontano gli esperti, nell'Isola la mafia, in pianta stabile, non c'è e non c'è mai stata".
L'Ansa ha scoperto la statuina tra le tante messe in vendita in un negozio di souvenir in via Baylle, nel cuore della Marina, a pochi passi dal porto di Cagliari. Un errore che sicuramente non farà fare salti di gioia ai puristi dell'identità sarda. Il souvenir -si trova in mezzo ad altri prodotti dello stesso tipo in cui l'essenza della Sardegna è rappresentata dai soliti clichè: un faro sul mare azzurro, una pecora, un nuraghe o un cestino con vino e pecorino.
CAGLIARI. Un tempo in Sicilia si vendevano ai turisti le statuine di Turiddu, "u mafiusu" e Mara, "a mafiusa". Quei souvenir, in versione riveduta, cioè solo senza i nomi di battesimo, sono arrivati anche a Cagliari, e sulla base di u mafiusu e a mafiusa c’è scritto SARDEGNA. I commercianti, tutti stranieri, giurano di essere vittime: Kabir, originario del Bangladesh, a Cagliari dal 1998, guarda e riguarda quell’oggetto che ha messo in vetrina nel suo negozio di via Baylle, a pochi passi dal porto. «Non mi praxiri» (non mi piace) dice in casteddaio stretto. Forse c’è da credergli dal momento che vive qui da quindici anni e la mafia, ma anche l’intolleranza razziale, da queste parti, non l'ha mai vista.Ad avere responsabilità sono certamente i produttori di quella statuina in vendita nelle botteghe della Marina. Da lontano, in una fabbrica di chissà quale continente, hanno scambiato un’isola con l’altra e anche abbigliamento e particolari dato che l' uomo del souvenir sardo ha la coppola in testa, non la berritta, i baffoni neri e porta una cravatta rossa sulla camicia bianca e pantaloni e giacca neri e una lupara.La donna accanto ha il velo nero in testa e il vestito tradizionale bianco e rosso della Sicilia. Non sembra proprio un costume sardo. Ma anche lei è accompagnata dal bollo di mafiusa. La confusione insomma sembra tanta, la pubblicità per la Sardegna in ogni caso pessima, se questo è il ricordo che devono o possono portare via i turisti che arrivano da altri Paesi.È vero che si parla spesso del pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, che viene denunciato l’arrivo dei mafiosi, ma a quanto sostengono gli esperti, Cosa nostra qui non ha ancora messo radici. Resta quindi il caso della statuina che si trova in mezzo ad altri prodotti dello stesso tipo, e sempre di pessima fattura, in cui l'essenza della Sardegna è rappresentata da un faro sul mare azzurro, da una pecora, da un nuraghe o da un cestino con vino e pecorino.L’errore sicuramente farà torcere il naso a più di un sardo che non troverà la faccenda spiritosa. Kabir, intanto, è mortificato. «È sbagliato – dice – prometto che non le comprerò mai più. Quante ne ho venduto? Mi sembra nessuna, forse solo una, a un turista». Di certo non si è ricoperto d'oro: il souvenir costa appena un euro. «I sardi – si affretta ad aggiungere il venditore – brava gente: mi sono trovato benissimo qui. Peccato (e strofina il pollice con l'indice) che i soldi in giro siano pochi».Ma da dove arriva l’oggetto incriminato? «L'ho comprata all'ingrosso», dice. Ergo, non è il solo a venderlo. Anche se non è in vetrina, infatti, è in esposizione nelle botteghe degli stranieri della zona. E dunque basta girare l'angolo ed eccone un' altro identico.La titolare del negozio è una cinese. E anche lei prende le distanze: «Sbagliato, sbagliato – si affretta a dire – volevamo rimandare indietro».Tutti si giustificano, come se non vedessero quello che comprano, mentre cominciano ad arrivare le prime reazioni politiche. Federico Ibba, portavoce regionale Udc, interviene su facebook e sollecita meno buonismo e un fermo intervento da parte del Comune e della Regione.«Facciano luce su questo episodio gravissimo e soprattutto provvedano a creare le condizioni affinché almeno i nostri souvenir vengano ideati e prodotti in Sardegna – dice – . Immagino le migliaia di turisti che arrivano con le navi da crociera e che portano a casa questa rappresentazione dei sardi. Se gli oggetti fossero prodotti da aziende dell’isola, questo non accadrebbe».
ci  stiamo preparando ad essere colonizzati ulteriormente  dalle mafie  vistpo che  nlle carceri sarde  ci stanno mandando  mafiosi  al  41 bis  o si tratta   di  un errore o creazione  di pessimo gusto  ?



11.1.12

dedicato a paolo villaggio chi di pecora colpisce di pecora ferisce

 Il popolare attore genovese Paolo Villaggio durante la trasmissione Brontolo condotta da Oliviero Beha su Rai 3 fa una battutaccia sulle abitudini sessuali dei sardi:" Nascono pochi figli in quella regione perché si accoppiano con le pecore

ed ecco alcune  risposte  satiriche   prese  dal gruppo di fb  sardipersempre







infine  nonnricordo il sito  perchème  l'ahnno mandata  via  email 

vieni villaggio vieni !!!!!!!! i sardi ti aspettano !!!!!!!!

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...