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11.10.25

DIARIO DI BORDO N 151 ANNO III . IDIOZIE POLITICHE IL CASO DI Francesco Vincenzi primo cittadino di Inverigo , SCUOLA MATERNA E IL burnout , ARTE ALL'ARIA APERTA IL CASO DI BRUNO PETRETTO , Un anno fa la tragedia alla Sailboard: «Dedico la laurea a mio padre»

colonna sonora Di. cosa stiamo parlando https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/07/sindaco-inverigo-rimuove-striscione-pace-notizie/8152645/ Va benenon essere della stessa opinione \ schieramento ma qui si esagera si è su posizioni negazioniste . Infatti la sa tira di Makkox descrive benissimo la ossessione al dissenso ( vedere link sopra ) e il video sotto  

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   da  https://www.today.it/storie/lettera-insegnante-clara-holt.html

 "Mio padre dice che la gente come te non conta più, non hai nemmeno un TikTok": l'addio di una maestra d'asilo Il monito affidato ai social è lo specchio di un fenomeno tutt'altro che isolato: il burnout nel settore dell'insegnamento è sempre più esplosivo

 "Dopo quarant’anni passati a insegnare l’ABC ai bambini, la mia carriera non si è conclusa con una festa o con un applauso, ma con una piccola, tagliente frase pronunciata da un bambino di sei anni: ‘Mio padre dice che la gente come te non conta più’." È amaro lo sfogo di una maestra neo pensionata che ha trascorso la propria vita professionale insegnando in un asilo alla periferia di Denver, metropoli statunitense capitale del Colorado. La riflessione è firmata Clara Holt, probabilmente uno pseudonimo dato che non risultano insegnanti con questo nome. Tuttavia lo sfogo lasciato sui social è diventato virale a inizio ottobre 2025, cupo riflesso della svalutazione della professione di insegnante in America (ma non solo). Un monito che sottolinea ciò che sta andando perduto nel mondo dell’istruzione. Clara non invoca colpevoli, ma chiede rispetto - non per sé - per la funzione insostituibile che ogni insegnante svolge: prendersi cura dei bambini, della loro fiducia, del loro desiderio di scoprire. A innescare la riflessione è la tagliente frase pronunciata da un bambino di sei anni mentre lei si preparava a impilare negli scatoloni i ricordi di una vita da insegnante: "Mio padre dice che la gente come te non conta più" dice, per poi aggiungere senza sarcasmo. "Non hai nemmeno un TikTok". “Sanno scorrere app sul display prima ancora di impugnare un pastello” Clara, maestra d'asilo Quando iniziò la sua carriera nei primi anni Ottanta, Holt ricorda come l'insegnamento fosse vissuto come una promessa condivisa: "Ciò che facciamo conta". Le sere erano dedicate a ritagliare fogli colorati, applicare glitter, costruire angoli di lettura. I genitori portavano biscotti alle serate scolastiche. I bambini consegnavano biglietti fatti a mano con cuori diseguali. Il riconoscimento era nei gesti piccoli, non nei numeri. Negli ultimi anni, però, quel mondo è cambiato. “Mio padre dice che persone come te non contano più” Clara descrive un sistema che l’ha risucchiata in procedure burocratiche, in schermate da compilare per difendersi da lettere arrabbiate, in genitori che urlano davanti ai figli mentre uno registra con il cellulare. I bambini stessi arrivano già esausti, ansiosi, abituati alla luminosità degli schermi: sanno scorrere app sul display prima ancora di impugnare un pastello. E l’insegnante è chiamata a essere tutore emotivo, psicologo, operatore sociale, riparatore di traumi e alunna del curriculum. "Tutto in sei ore, con risorse esigue". "Un giovane preside una volta mi disse: “Clara, forse sei troppo affettuosa. Il distretto vuole risultati misurabili”. Come se la gentilezza fosse un deficit". Eppure, Clara è restata. Per quegli attimi che nessun foglio Excel può catturare: un alunno che le sussurra "Mi ricordi mia nonna"; un biglietto tremolante con scritto "Mi sento al sicuro qui"; un bambino che, per la prima volta, alza lo sguardo e dice "Ho letto l'intera pagina". Ma Clara ha visto anche crescere l'aggressività, il silenzio prendere il posto delle risate nella sala insegnanti. Le colleghe, dice, sono scomparse una dopo l’altra, piegate da un burnout crescente. E lei stessa si è sentita sparire "come gesso cancellato dopo troppe lavate". Secondo gli ultimi dati dell'associazione degli insegnanti americani negli Stati Uniti ogni anno l’8 per cento degli insegnanti abbandona la professione, e sono i più giovani quelli che sarebbero a rischio più elevato. In Italia oltre la metà dei docenti manifesta sintomi di burnout o livelli significativi di stress denunciando di lavorare fino a tre ore in più rispetto al pattuito. La lettera d'addio di “Clara Holt” Nell'impacchettare le ultime cose prima di andare in pensione ha infilato in una scatola decine di biglietti ricevuti in trent’anni. Nel fondo di un cassetto ha trovato una lettera di una studentessa del 1998: "Grazie per avermi voluto bene quando ero difficile da amare". Clara si è seduta sul pavimento e ha pianto. L'addio senza cerimonie, senza applausi. Solo la stretta di mano sommessa di un giovane preside assorto nel suo smartphone. "Se conoscete un insegnante, qualsiasi insegnante, ringraziatelo - conclude - Non con una tazza o un buono. Ma con parole, rispetto, consapevolezza che dietro ogni voto c’è un cuore che ha provato. Perché in un mondo che spesso li dimentica, gli insegnanti sono quelli che non dimenticano i nostri bambini". -- "Mio padre dice che la gente come te non conta più, non hai nemmeno un TikTok"

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LA  NUOVA  SARDEGNA  11\10\2025 


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LA  NUOVA  SARDEGNA  11\10\2025 
La storia
Un anno fa la tragedia alla Sailboard: «Dedico la laurea a mio padre»
di Marco Bittau

L’olbiese Anna Maria Campus discute una tesi ispirata alla veleria di famiglia

Olbia
La prima pagina della sua tesi di laurea è un foglio bianco, in alto una piccola dedica in corsivo: «A mio padre». E già così è un colpo al cuore. Anna Maria Campus – olbiese, neodottoressa in economia aziendale all’Università di casa, la “fabbrica” dei manager del turismo – per completare gli studi ha scelto la via dell’emozione forte, dell’orgoglio di famiglia e della gioia di fare un regalo al padre che non c’è più, Giancarlo Campus, velista e imprenditore conosciutissimo in città, titolare della veleria Sailboard nell’area industriale di Olbia. Proprio un anno fa aveva perso la vita nel suo capannone, un tragico incidente sul lavoro, che ha posto i tre figli (Anna Maria, Nicola e Mattia) di fronte alla realtà di un’azienda da mandare avanti, di un progetto d’impresa da sviluppare e della memoria di un padre-imprenditore da consegnare alla piccola grande storia degli olbiesi di mare. Pochi ma buoni. Il tema della tesi la dice lunga: “Il passaggio generazionale nelle imprese familiari: il caso Sailboard”. Cioè, la veleria avviata dal padre Giancarlo. Inevitabile che la tesi di laurea a questo punto diventi anche la storia della propria famiglia, spezzata da una tragedia, ma ripresa di petto e di studio, perché la vita non si ferma.
La mia tesi – racconta Anna Maria – è dedicata al tema del passaggio generazionale nelle imprese familiari, un argomento di grande rilevanza per l’economia italiana e sarda, dove la maggior parte delle aziende è a conduzione familiare. Il lavoro analizza le sfide e le opportunità che accompagnano il ricambio generazionale, approfondendo gli aspetti economici, organizzativi e relazionali che influiscono sulla continuità dell’impresa».
«Una parte del lavoro – aggiunge – è dedicata al caso Sailboard, la veleria di famiglia, utilizzato come esempio concreto per comprendere come il processo di transizione possa essere vissuto dall’interno di una realtà artigianale locale. Attraverso questo caso ho voluto mostrare come il passaggio generazionale non sia solo una questione di successione nella proprietà o nella gestione, ma anche di trasmissione di valori, competenze e identità aziendale, elementi fondamentali per garantire la sostenibilità e l’evoluzione dell’impresa nel tempo».
È la stessa neodottoressa a raccontare nella tesi di laurea la storia dell’impresa di famiglia: «La veleria Sailboard nasce a Olbia oltre trent’anni fa da una scelta radicale del fondatore, Giancarlo Campus, cioè abbandonare il mondo itinerante del luna park per stabilirsi in un contesto marino stabile, dove la passione per la vela potesse diventare una vera professione. Nel corso degli anni, il modello di business artigianale di Sailboard ha subìto un’evoluzione naturale guidata dalla visione e dall’intraprendenza del suo fondatore».
«Nato con l’intento di fornire servizi specializzati nel mondo della vela – prosegue Anna Maria Campus nella sua tesi – il laboratorio si è inizialmente concentrato sulla riparazione delle vele e su tutto ciò che ruotava intorno alla pratica del windsurf, disciplina molto diffusa in Sardegna già negli anni Ottanta».
Tra le intuizioni di Giancarlo Campus anche l’espansione della veleria anche fuori dal naturale ambito nautico. Nell’arredamento, per esempio. Poi nel 2021 il passaggio dal piccolo laboratorio al grande capannone in via Namibia, nell’area industriale. Oggi, un anno dopo la tragedia, nella spiaggia dello Squalo (davanti al chiosco ristorante Sa Joga, base dei surfisti olbiesi) i tre figli hanno posato nell’erba un piccolo altare con due vele al vento e una targa che spezza il cuore: «Il mare era la tua casa, il vento la tua guida, Il Capitano della nostra vita che naviga ora mari senza confini».

23.12.24

Tigri romantiche, trapianti suini, bestemmiatori fatali, smemorati fedeli, babbi Natale atletici, docenti truffaldini e omicidi su Google







Il prof di Economia si laurea in Fisica sfruttando un errore e gli esami di un omonimo

L’accademico dell’anno è il prof. Sergio Barile, docente di Economia alla Sapienza sospeso dalla sua cattedra per aver ottenuto una laurea in Fisica senza aver dato nemmeno un esame. Come ha fatto? Grazia a un incredibile caso di omonimia. La vicenda inizia nel 2018 e ha radici in un errore informatico compiuto durante la migrazione di dati accademici: due carriere universitarie, appartenenti – caso più unico che raro – a persone con lo stesso nome e data di nascita, si sono sovrapposte. Sergio Barile ha fatto il vago: nel 2019 ha sfruttato la carriera del suo omonimo, ha pagato tasse arretrate per oltre 7mila euro e si è presentato bello bello a discutere la tesi di laurea in Fisica, pur non avendo mai sostenuto un esame in quella disciplina. L’irregolarità è stata scoperta da una funzionaria  della segreteria    al momento  di  registrazione della  laurea  , Barile è stato sospeso per sei mesi, con perdita di anzianità e interdizione dagli incarichi istituzionali. Ha fatto ricorso e ha perso, mentre il caso prosegue in sede penale.


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Perde la memoria dopo una truffa, lo ritrovano sotto choc al Circo Massimo: “Ricordo solo che tifo per la Roma”



Fratello romanista, io ti credo. Repubblica Roma racconta l’incredibile storia di Luciano D’adamo: “Non ricordava più nulla, nemmeno il suo nome. Ma la fede, quella sì, impossibile da dimenticare: ‘So da’ Roma’. Il 73enne smemorato che è stato soccorso dagli agenti di polizia al Circo Massimo era uscito dalla sua casa di Primavalle venerdì lasciando un biglietto: ‘Mi tolgo di torno, non servo più a niente’. Lo aveva scritto dopo un aver subito una truffa. Aveva risposto a un sms pensando fosse la sua banca. Invece si era ritrovato con il conto svuotato dei risparmi di una vita: 18mila euro”. Lo shock l’aveva spinto a uscire di casa e camminare senza meta, dimenticando pure il proprio nome. I familiari lo hanno cercato ovunque, coinvolgendo anche Chi l’ha visto?. È stato infine soccorso dagli agenti di polizia locale, che lo hanno trovato infreddolito. Alla domanda su quale squadra tifasse, ha risposto senza dubbi e con giustificato entusiasmo. Poi purtroppo si è ricordato dei risultati.




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La tigre Boris percorre 200 chilometri attraverso i ghiacci russi per ricongiungersi alla compagna Svetlaya


Boris e Svetlaya, due tigri Amur orfane, hanno scritto una smielatissima storia d’amore felino, perfetta per la programmazione natalizia. Salvati da piccoli dopo aver perso le madri per mano dei bracconieri, i due gattoni siberiani sono stati riabilitati in un centro specializzato dove hanno imparato a cacciare e sopravvivere senza contatti con gli umani. Crescendo insieme, sembrerebbe che si siano innamorati. Oggi, liberati a oltre 100 miglia di distanza l’uno dall’altra, hanno trovato il modo di ricongiungersi: Boris ha percorso circa 200 chilometri tra foreste, fiumi ghiacciati e lunghissime valli desolate raggiungere la sua amata. Non è stato un viaggio a vuoto: le due tigri, ricongiunte, hanno già dato vita a una cucciolata, nascosta in una tana tra gli alberi. Per le tigri Amur non è solo un romanzo rosa, ma una speranza di rinascita: si tratta di una specie in grave pericolo d’estinzione, con appena 485-750 esemplari rimasti in natura.




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New York Aveva donato il suo rene alla mamma, oggi si salva grazie al trapianto di un maiale geneticamente modificato


La vita è beffarda e incredibile: aveva donato un rene alla mamma trent’anni fa, oggi le salvano la vita con un rene di maiale. L’avveniristica operazione è stata realizzata con successo il 25 novembre presso il NYU Langone di New York: l’organo del suino geneticamente modificato è stato trapiantato a Towana Looney, 53 anni, in lista d’attesa dal 2017. È il terzo xenotrapianto realizzato negli Stati Uniti, destinato a pazienti non idonei a ricevere organi umani. I primi due sono falliti. Looney aveva donato un rene alla madre negli anni ’90, ma le complicazioni di una gravidanza avevano compromesso il suo rene residuo. Grazie al trapianto, Looney non ha più bisogno di dialisi ed è stata dimessa il 6 dicembre, dotata di dispositivi per il monitoraggio costante dei parametri vitali e sottoposta a controlli quotidiani. I medici sono ottimisti: questo caso incredibile rappresenta una possibilità di raccogliere dati importanti su rigetto, durata e funzionalità negli xenotrapianti.


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Gli assassini finiscono nelle foto di Google Maps e la polizia risolve un caso di cronaca nera fermo da 2 anni

Pensavano di aver fregato tutti, invece alla fine è arrivata Google. Le immagini della Street View sono state cruciali per risolvere un caso di cronaca nera in Spagna, nella provincia di Soria: l’automobile dell’azienda di Mountain View ha involontariamente fornito le prove decisive per provare l’omicidio di un cittadino cubano, che era stato denunciato come scomparso a novembre 2023. I due presunti omicidi, un uomo e una donna, sono stati arrestati e si trovano in custodia cautelare. Grazie alle foto della Street View, gli agenti hanno trovato due immagini di diversi prima, difficili da fraintendere: una mostrava un uomo che caricava un cadavere avvolto in lenzuola nel bagagliaio di un’auto, l’altra lo ritraeva mentre trasportava il corpo con una carriola. Seguendo questi indizi, la polizia ha ritrovato la vittima sepolta nel cimitero di Andaluz. La donna arrestata avrebbe avuto una relazione sentimentale con entrambi gli uomini coinvolti. Google non ha specificato se rimuoverà le immagini del crimine.



Torino Il figlio bestemmia mentre gioca alla Playstation: la vicina di casa, esasperata, prova ad accoltellare la madre


Natale santo, ma non santissimo a Torino. Una gioviale signora di 60 anni ha accoltellato la vicina di casa dopo una lite per i continui schiamazzi del figlio trentenne della donna, che giocava alla Playstation gridando parolacce e bestemmie fino a tarda notte. Comportamento spiacevole, ne conveniamo, ma la reazione forse è un filo eccessiva. L’episodio è avvenuto in un condominio di corso Cincinnato. Infastidita dai rumori, la donna ha suonato il campanello dei vicini e ha tentato di colpire il 30enne con un coltello. La madre, cuore di mamma, si è messa in mezzo per schermare i colpi e ha riportato una ferita all’avambraccio. È stata medicata in ospedale e dimessa con pochi giorni di prognosi. La 60enne, denunciata a piede libero per lesioni, ha spiegato il suo esaurimento: “Non volevo fare del male, ma sono mesi che non dormiamo”. Anche il giovane lord passerà dei guai: la polizia ha trovato tre katana nella sua stanza, è stato denunciato per detenzione abusiva di armi.



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Kosovo In migliaia (compreso un pastore tedesco) corrono la “Run Santa Claus”, una maratona vestiti da Babbo Natale


Che caldo che doveva fare dentro quei costumi. Domenica scorsa migliaia di persone hanno partecipato alla nona edizione della maratona “Run Santa Claus” a Pristina, capitale del Kosovo. I partecipanti, vestiti da Babbo Natale, hanno corso per raccogliere fondi a scopo benefico. Cittadini e soldati: all’evento, oltre ai locali, hanno partecipato molti militari della missione di pace della NATO. Sfidare il sudore e il senso del ridicolo, ma a fin di bene: come ha spiegato l’organizzatore Jusuf Islami l’obiettivo della maratona, sin dalla prima edizione, è aiutare i bisognosi in un Paese pieno di problemi. Tra i partecipanti c’era anche Edward Berlen, un americano di Los Angeles che si trovava a Pristina per caso, in transito verso l’islanda, e si è unito alla corsa. Ha trovato curioso – dice – vedere un evento natalizio in una città a stragrande maggioranza musulmana (il 97% a Pristina). Tutti i partecipanti hanno ricevuto una medaglia, compreso un cagnone locale, un bel pastore tedesco, che ha completato il percorso insieme ai corridori.


20.6.23

caccia alle streghe dopo i fatti di Il caso degli youtuber di Casal Palocco

CANZONI CONSIGLIATE
 Bocca di Rosa/Social - dadocomics

Giro di vite - Modena city ramblers



Era inevitabile, che sarebbe successo l'attacco ai giovani , un’occasione succosa, quasi un riflesso condizionato , Il caso degli youtuber di Casal Palocco sta diventando, come fa notare Lorenzo Tosa , giorno dopo giorno, la leva perfetta per sparare a zero contro “i giovani” nel loro complesso, come se esistesse una categoria giovani, come se cinque pseudo-influencer “educati” a baciare Ferrari sul cofano e a fare soldi sul vuoto pneumatico sociale (più che social) potessero incarnare e rappresentare una generazione intera che, nella stragrande maggioranza dei casi si fa un mazzo così, dividendosi tra studio, lavoretti pagati una miseria, sacrifici enormi per permettersi un bilocale a 1000 euro. Infatti

 

E' vero che ci ci sono - e ne conosco tanti - anche della generazione di padri e nonni che hanno allevato i propri “figli” a un rapporto tossico col denaro, alla performance e a fare soldi come unico criterio per affermare chi sei, alla concezione della donna e del lusso come estensione del proprio status e potere. Tutto questo negli anni 80 \90 aveva un nome: si chiamava edonismo e “berlusconismo”. Oggi è semplicemente divntato ( salvo eccezioni o mosche bianche ) la normalità, a cui i social hanno fatto da megafono e trampolino: non sono i social il problema, e nemmeno la causa, semmai una conseguenza del'uso acritico e scriteriato che se ne fa .Ogni volta che puntiamo il dito genericamente contro i giovani e i social stiamo praticando puro auto-erotismo etico paternalistico e moraleggiante, una forma di auto-assoluzione, la più comoda. La più ipocrita che esista.Il problema è che c'è gente che segue questi individui incoraggiandoli e motivandoli. Infatti il problema è che c'è gente che segue questi individui incoraggiandoli e motivandoli. Infatti come concordo con la prima parte di questro cmmenti trovato sulla bacheca di Lorenzo tosa

[...] io li chiamerei "complici" i followers hanno la responsabilità morale di avere contribuito a fare sì che la tragedia avvenisse. Se ne avessero avuti pochi... forse chissà avrebbero cambiato idea. 

Ma  non   ne  condivido la    seconda  parter    in quanto   è proprio   la  dittatura   dei  follwer   e  dei  like  (    vedere  l'articolo  : << ribelliamoci al  domiino dei like  >>   di  vanessa  ruggeri      riportato in un precedente  post  )  che   crea  simili fenomeni e   simili  incoscienze  .  Più ne  ne  proponi  più ne  vuole  è   come    la  merda  il trash 





3.12.22

Gli sms? Cose superate. Roba da antiquari. - Giampaolo Cassita

Gli sms? Cose superate. Roba da antiquari.
Oggi si naviga con WhatsApp, Instagram, Messenger, tik tok, telegram ed altre piccole diavolerie.
Mandare un sms è davvero molto “vintage”. Certo, roba vecchia, penseranno in molti. Ne è passato del tempo. Ma quanto? Esattamente 30 anni.
Solo 30 anni. Il primo sms (acronimo di Short Message Service, in italiano servizio messaggi brevi) viene inviato il 3 dicembre del 1992 ed è un ingegnere britannico a scrivere sulla rete GSM Vodafone: “Merry Christmas”. Eppure, a pensarci bene, nel 1992 non possedevo neppure un cellulare che acquistai solo nel 1995: un gigantesco Nokia con tanto di antenna detraibile che faceva molto “James Bond”.
Vivevo all’Asinara e il telefono cellulare era davvero una necessità e il suo avvento fu salutato con molta enfasi e felicità. Si poteva, davvero, comunicare tra una diramazione e l’altra senza passare per la radio.
Era possibile, tramite telefono, raggiungere chiunque in qualsiasi momento. Poi, il mio numero 368 divenne obsoleto.
Fu l’avvento del GSM che distrusse quel mondo semplice e disinvolto ancorato al telefono, convinti che una telefonata allungasse la vita.
I primi SMS li composi su quei telefonini orribili blu “effetto puffo” che regalava la “Esso”.
Era complicatissimo scrivere perché occorreva utilizzare la tastiera con tre lettere e pigiare il tasto sino a trovare la lettera giusta.
Diventammo bravi, alcuni erano velocissimi, altri perdevano il loro tempo a ricercare la lettera e, alla fine, desistevano.
Cominciarono le abbreviazioni TVB, TVMB, ki sei? ke dici? ma qnd mai, dv ti trv e continuavano anche quelli che, come me, scrivevano tutto “per benino” virgole e punti compresi.
Sono passati solo 30 anni dal primo SMS e sembra che si parli della preistoria.
E’ stato un secolo breve e troppo veloce. C’è gente che si è detta addio con un SMS.
Pensavo fosse una cosa triste e assurda. Fino a quando non ho scoperto che c’è gente che fa l’amore con WhatsApp.
Sono rimasto all’antica e il buon vecchio sms sembra essere quasi una dolcissima poesia di Petrarca in questi momenti terribili e veloci.
TVB. Senza più passione. 

21.6.22

i genitori che fanno i bulli e gli haters su un account social di Elisa Esposito una ragazzina che non loro figlia dandogli della ..... che ..... esempio danno ai loro figli ?


Sono andato giusto ieri a vedere chi fossela tizia vedere foto sopra e video sotto

 

   di  cui si parla    in  un post  che ho trovato  sulla home generale di facebook e cosa facesse. Una volta finito il video, avrei voluto darmi fuoco alle orecchie.
Il che, immediatamente, mi ha fatto sentire molto vecchio nonostante abbia 46 anni .
Sì perché quando eravamo ragazzini ne dicevamo di assurdità ... Eccome se ne dicevamo. Ci siamo tutti inventati una lingua segreta da bambini e da ragazzini, è un gioco un  modo  si reagire  al  conformismo e  all'autoritarismo  genitoriale  . Gli adulti d'oggi   , ovveroi ragazzi  d'ieri  dimenticanoo non ricordano  , non dovrebbero.
Avevamo un modo di parlare che faceva sollevare lo sguardo al cielo ai miei vecchi genitori oltre  che  agliinsegnanti  . 
 Ed era ( ed è ) tutt'ora giusto visto che ogni generazione precedente alla tua rimproveri o rimanga ammutolito e sfotta quando non vuole sforzarsi d'aprirsi al nuovo .
Eravamo stupidi, ci comportavamo da stupidi e sono felice che lo facessimo. Era fisiologico.chi non lo  ha  mai fatto  alzi  la  mano 😃 
Ora ci siamo trasformati negli adulti, nei vecchi che ci rompevano le palle ai tempi e che eravamo noi a guardare con sufficienza. Perché se ti dimentichi di essere stato un ragazzino stupido, significa che sei diventato un adulto deficiente. Il che è molto peggio, e oltretutto non passa con gli anni a differenza della stupidità della gioventù ... .
Detto questo, mi chiedo   come    un adulto che consideri lecito  andare ad insultare una ragazzina che  peraltro  non è  un suo  familiare   per come parla mi fa orrore. È una sconfitta dell'intera società. come può venire in mente a una persona anche solo vagamente normodotata di andare sotto al video di una ragazzina che dice “amiooooo”  ed    espressione    simili   ad insultarla dandole della “puttana” ?


Voi non state mica tanto bene, gente.Cioè: quella roba è certamente   abominevole e odiosa per chiunque abbia più di 16 anni, e siamo d’accordo, ma mica deve piacere a noi   che  abbiamo  40 anni è  più 
Io, ad esempio  collegandomi  al discorso  delle  righe  precedenti  , da ragazzino, dicevo per  esempio  “tozzo” per dire “fico” ed espressioni   gergali  simili  che   andavano  di  moda per un certo periodo  e   alcune  si  sono  anche   estinte sono scomparse   . O storpiavo  o accorgiavo parole con acronimi tipo tvb o scorcia per scorciatoiaobiblio per  biblioteca , ecc .
Adesso, probabilmente, se incrociassi il me stesso di allora, sentirei l’irrefrenabile impulso di  rimproverarmi(  ed  criticare   eventuali  figli\e  )   come    facevano i miei    perchè  parlassi  bene  o  quanto meno  facessi distinzione   quando e  con chi  usarlo 
Si invecchia e si finisce per dimenticare che, molto spesso, diverse idiozie che si fanno e si dicono a quell’età, si fanno per sentirsi parte di un gruppo, di una generazione, per riconoscersi, annusarsi, per uscire dalle imposizioni de genitori , ecc
È una cosa che serve a diventare grandi. Poi cresci e vorresti tagliarti le orecchie con un ferro arroventato quando senti una che dice “amioooo”, certo. Fa parte del processo. Ed è giusto così . Ma Se, invece, senti quella roba da una persona che non è tuo figlio\a o tuo\tua nipote e decidi di andare ad fare il cazziatone ed soprattutto ad insultare pesantemente una ragazzina sul suo profilo TikTok o Instagram, usando parole pesanti come  quella   citata     mi dispiace ma il problema è solo e soltanto tuo, non suo che usa tali espressioni . Quindi cari vecchi tromboni e censori lasciamo ai giovani il loro mondo ed al loro linguaggio ( come é stato a nostra volta con modi di dire e terminologie che ora ci farebbero accapponare la pelle) senza fare i boomer maleducati su un profilo social che non ci appartiene ed  non  è neppure  di  un nostro familiare .


19.2.21

Stalketing: quando il marketing fa stalking ! Pubblicità sempre più pervasiva e insistente con metodi da stalker come resistere ed provare arginarlo - ridurlo

Se cerchiamo una parola , un autore , se visiti   e  pagine  , o url  presenti  sui social, ecc ma    anche   cliccare una volta sola su una pubblicità o banner  pubblicitario  solo  per  chiuderlo    o  un articolo   civetta  presenti purtroppo  anche  nelle portali dei  quotidiani    ti ritrovi sommerso, per giorni e giorni, da messaggi sponsorizzati di quel prodotto e anche di tutti i suoi concorrenti.  Infatti  navigando nel web, il Grande Fratello segue tutti i tuoi movimenti, per precederti in ogni passo che fai e martellarti senza fine con tutti quei messaggi pubblicitari che algoritmi sempre più precisi scelgono di indirizzare proprio a te e non a chiunque. Lo stesso meccanismo se  visiti   hard 
Ecco quindi ovunque sei, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ti segue, perché sa bene che, prima o poi, finirai per acquistare. Magari in un momento di debolezza, di tristezza o di euforia, ma qualcosa di certo comprerai. Vi  siete mai  chiesti  ,  salvo quelli \e  che non mettono i  loro dati o mettono  dati farlocchi  sui profili social perrché Facebook è gratis? Perché Google, YouTube, Instagram sono gratis? Perché il prodotto da vendere sei tu! In generale occorre tenere sempre presente che ‘gratis’ non esiste. Infatti    anche  alcune  app  e giochi    gratis  hanno  al loro interno  fra  uno schema  \ partita  successiva     delle interruzioni \  spot  pubblicitarie    o  offrono  elementi  d'aiuto o  aumenti  di punteggio  per  proseguire  la  partita     se  in cambio  guardi  dei video pubblicitari . Infatti   Se una cosa è gratis allora (   sia     che  si usi  il  sistema   suddetto  o l'opzione     vuoi  togliere la  pubblicità   passa  ala  versione premium  ) vuol dire che il prodotto che viene venduto siamo proprio noi , la semplice possibilità che tsi veda il messaggio pubblicitario  perchè  accettiamo  la  versione  gratis   \ semi gratis  . Questa è diventata la merce più preziosa che esista oggi al mondo! Diamanti, petrolio sono       roba passata ormai. Perché la tua attenzione moltiplicata per miliardi di persone genera un mercato sterminato in espansione rapidissima. 

La pubblicità si deve far notare e  serve , certo, ma sono sempre stato convinto che una buona regola è quella di cercare di non apparire fastidiosi: il rispetto non è di moda oggi e proprio per questo ha un valore grande per molte persone. 

Comunque già 30 \40 anni anni fa, con l’avvento della televisione commerciale c’erano quegli spot ripetuti in modo ossessivo che interrompevano continuamente il film che stavamo guardando. Prima in forma   soft    cioè  tra  un tempo  e  l'altro     poi   sempre  di  più  ed non solo  nelle  tv  pubbliche  .  La  colpa  è anche nostra    quando a questi  referendum  nel lontano  11 giugno 1995   
Concessioni televisive nazionali58,1%raggiunto43,1%56,9%NoAbrogazione delle norme che consentono di essere titolari di più di una concessione televisiva nazionale. Promosso da esponenti di alcune associazioni di volontariato, ambientaliste e di promozione culturale e di forze politiche e sindacali.
Interruzioni pubblicitarie58,1%raggiunto44,3%55,7%NoAbrogazione delle norme che consentono un certo numero di interruzioni pubblicitarie in tv. Promosso da esponenti di alcune associazioni di volontariato, ambientaliste e di promozione culturale e di forze politiche e sindacali.
Raccolta pubblicità radiotelevisiva58,1%raggiunto43,6%56,4%NoModifica del tetto massimo di raccolta pubblicitaria delle televisioni private. Promosso da esponenti di alcune associazioni di volontariato, ambientaliste e di promozione culturale e di forze politiche e sindacali.
                                             fonte  https://it.wikipedia.org/wiki/Consultazioni_referendarie_in_Italia

Forme di pubblicità non rispettose ci sono da tanto tempo, per non parlare   oltre  che    della posta elettronica. Al cui spam ci siamo abituati già da anni, eppure ancora oggi ogni tanto ci urta ancora. Ma forse il peggiore è il telemarketing cioè  pc  , tablet   , smartphone  ,   ecc 
Ma qual è la forma di pubblicità più rispettosa per le persone?  Ora  secondo  quest  articolo che ho consultati su www.ioacquaesapone.it : 
Quella sulla stampa. Non si impone, non urla, non interrompe nulla, la leggi solo se ti interessa e per il tempo che decidi tu. 
Ma la stampa sta morendo e le aziende stanno tagliando la pubblicità sui giornali, per riversarla su internet e i social. 
Non sono  d'accordo  .  perchè  .  Ormai  senza  pubblicità e  sponsorizzazioni non si possono fare grosse cose , vedi la breve durata o la crisi di vecchi giornali ( Il primo chiuso il secondo che sopravvive ed agonizza ) : La voce quotidiano nazionale italiano fondato e diretto da Indro Montanelli ( 1909 -2001 ) pubblicato dal 22 marzo 1994 al 12 aprile 1995 ed il manifesto è un quotidiano italiano d'indirizzo comunista fondato nel 1971 facendo seguito all'omonima rivista fondata nel 1969  ed il settimala  e  l'espresso  senza  più  piccolo    per  la  poca  \  quasi scarsa  pubblicità  . Oppure   le riviste  di nicchia    come quella  ioacqua&sapone   . Ma  soprattutto   certi   settimanali   ed  inserti  sono  pieni  di  pubblicità invasiva  o  stalking   usano  la  tecnica  di   mettere  pubblicità fin dalla   3  di copertina   ed  mettere    quindi   il sommario    con i  titoli   al centro   per  paura  che  la  gente   veda   se  gli interessa    o meno  e  possa  essere  influenzata  dal  comprarlo  o non  comprarlo  .   

  Come  ne  uscire o  quanto  meno  ridurre   ? 
per la    stampa     
  • applicando il metodo   'sti cazzi per  i giornali  soprattutto inserti \  allegati a  quotidiani o  settimanali 
per  la  tv ( anche    i programmi    tv  in streaming  o  in replica  sulle pagine   web   delle  tv   ) 
  • parlando  tra uno  spot  è  l'altro  tendo  basso il volume   
  • mettendo  il   atto   questa   vecchia  canzoncina   di Renzo Arbore 
                                                                         [...]    
Notte italiana
                                                                           C'è una luce blu
È in ogni casa
Che brilla la tivù
E tutti intorno
Seduti a guardare
Davanti a questo focolare
II padre al figlio dice
"Senti un po'
Solo un consiglio
È quello che ti do
Tu nella vita
Comandi fino a quando
C'hai stretto in mano
Il tuo telecomando"  [ .... ] 

applicando  il  silenziatore   o   facendo  zapping ovviamente  con  cronometro per  non perdere  il  filo    della trasmissione o   SIC   adeesso anche  sei servizi  giornalistici   . Facile   quando un    in differita \  replica    perchè  gli  spot   durano  30 secondi  p ideì, idem  o   quasi  , quando  essa  è messa  tra     l'inizio   di  un programma e    la  fine di  uno e  l'inizio  di un altro   .  Difficile    quando  interrompe  un film  o     un programma 

  Pe  Pc , tablet  , cellulare e  telefono   la  cosa  è più difficile  , ed   una  guerra   continua    vito  che   anche  le  APP   antispam  hanno ,  fortunatamente    non   a livello    di Stalking ,   pubblicità   nella  versione free gratis   ,  senza  pubblicità a  pagamento  . Ma  vediamo  come  :

Pc   ,  tablet ,  cellulare  con internet  e  non   usare
  •  programmi come uBlock Origin
      anche  se  ormai è talmente  usato  che certi siti   non s'aprono  o  ti mandano  un Messaggio di sbloccare  tale  estenzione      se  lo  hai   attivo 
  • programmi di navigazione   anonima  come  Tor About  
  • motori  di  ricerca  anonimi     come  DuckDuckGo o  StartPage peri  siti erotico  \ pornografici   ed   simili o   che  non  applicano la  legge  sull'uso dei  cookie  di profilazione 
  • non lasciare  il  tuo  numero di cellulare   sui social   oltre  la registrazione   o  in altri  siti     a meno  che  tu   non lo  abbia  anche  come  numero di  casa    fatti   come  si   faceva  e si  dovrebbe   fare  tutt'ora    con l'email   un  email  da battaglia   antispam   un numero  da battaglia  
  •  quando  ,   sono la maggior  parte  ,  i siti  o per   ricevere  loro  abbonamenti   e  aggiornamenti     ti  dico  accetta  i  cookie  non   dare ok  a  tutti    vedi  se  puoi scegliere    quali    autorizzare  e quali  sono  . io consiglio    di  dire  no   a quelli  che  ti propongono   che    danno i  tuoi dati  a ditte di loro  fiducia
  • stessa regola   per le  riviste  online  o  cartacee  a  cui  t'abboni e  dai il  numero di cell  , email  ,  e  social  .  
  • nn cliccate   sui  banner      ed  articoli  civetta   se  per  esempio   i  giochi  aspettate     di solito  è fra una partita  e  l'altra che  finisca  dura   30 secondi   a meno  che  non siate   sadici e  volete  continuare     per  fare punteggio o n   di  livello     quindi  ve  lo dovete  guardare  ogni volta  c he   giocate  ogni singola   partita  
  • per  dirette  o repliche  in streaming,  apertura  di  un video  di  un servizio   giornalistico   di  un quotidiano   online  purtroppo   si  è  costretti  altrimenti  non inizia  neppure   si  può  risolvere  solo  mettendo    il  silenziatore  tanto  durano  30  secondi . Oppure   dopo  10  secondi  si  può cliccare   su  salta e  quindi   vederne  solo   una parte  vedi per  esempio  youtube  e   altri  portali video   . Per le  dirette    cronometrate perchè andare  avanti  è  un mezzo casino   cosi  sapete  quando  dura    e  pote
  • per  cell    scaricate   APP   come   truecaller  , cia   e  simili   perchè   anche se   con piccoli  banner e  dei limiti per  la  versione  gratuita rispetto   a quella  a pagamento    non fastidiosi    sono   abbastanza efficiente  per  gli spam noti  o  segnalati   . Unica  rottura  e   chge  per bloccare  gli sms   spam   dovete  mettere  l'app   che controlla    il cell(   watsapp  ,   telegram  ,  , ecc    eh  si lo spam e le  catene  arrivano anche  li  )  come applicazione  predefinita  
  •   se  chiamano al cell  o  al  fisso   con un numero   di cell  o  di  fisso     che non conoscete   non rispondete  subito , almeno  che   non dobbiate   rispondere  per  lavoro  a tutte le  chiamate   ,  blòoccatelo  ormai    anch e i i  cellulari  più moderni  hanno la possibilità  di bloccare  i numeri  cercatelo  su  internet      ci sono diversi  siti  che  aiutano  nella lotta  antispam  come  per  esempio http://chistachiamando.com/ dove potete controllare se è un n spam e se non c'è in elenco potete segnarlo ed aiutare perchè in lotte come questa è importante fare squadra
non so  che  altro  dire   a presto 





26.7.19

Giovanna ha 23 anni e restaura vecchie Fiat 500 per passione: "Ho imparato su Youtube"


L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridononon si è però fermata davanti alle difficoltà anagrafiche. Così - informandosi nelle diverse comunità di appassionati - è iniziata la sua avventura nel mondo del restauro. "Guardando su internet - spiega Giovanna - ho capito che forse sarei stata in grado di farlo anche io: posterò i miei progressi del restauro su Youtube sperando possa essere d'aiuto a qualcuno". Negli spazi di Officine Zero, a Roma, Giovanna ha trovato un posto per portare avanti il suo hobby e continuare così l'avventura nel mondo del restauro delle auto d'epoca.  Ora  Tutti gli appassionati di Fiat 500 in rete la conoscono già e hanno già visto i video di Giovanna Parascandolo, della sua officina Nanna’s Garage, e delle fasi del restauro  della sua Cinquecento  e  già molti hanno espresso commenti favorevoli o contrari. Infatti viene da  chiedersi   Si tratta di una giovane e intraprendente appassionata restauratrice o di una mera trovata pubblicitaria di quello che potrebbe essere una trasmissione sul restauro delle auto d’epoca in stile “Affari a quattro ruote“?
Io , da   profano  (  ho  rapporto  particolare  d'odio e di amore   con le  auto  e  i mezzi a  motore   ma questa  è un'altra  storia     che   prima  o poi   racconterò    )  posso dire  che quando  c'è la passione  c'è  tutto  .  e che  anche  questa  è arte  . 
E non avendo  ne passione   , infatti quando  qualcuno  ( amici   , conoscenti  ,  familiari ecc ) parla di cavalli  \   cilindrate   me ne  esco  con  una battuta  : <<   ma  dove li metti tutti sti cavalli  ,   spendi un  capitale  in biada     per  dargli  da mangiare .  Vi lascio    a  questi   tre  video




 

di cui  l'ultimo  è preso  dall suo account  fb  ufficiale   e mi trova  d'accordo  con    dice :  << “Sono cresciuta con l’idea di non essere adatta a capire determinate cose. Poi mi sono resa conto che è talmente divertente che è impossibile che non piaccia a nessuna ragazza” >>Giovanna Parascandolo ha scoperto la passione per la meccanica quando pur di avere una 500 d'epoca, ha deciso di ripararne una completamente da sola. Sul suo canale YouTube documenta tutti i passaggi del restauro per avvicinare le donne al mondo delle auto, che non è solo “roba da maschi”








con questo è tutto alla prossima

18.1.18

"Giovane studentessa poco social e poco internet bollata come 'antiga'"

 chi  lo dice  che  tutti  gli adolerscienti  siano bimbiminkia  e ormai internizzatiignora  che   ci sono anche chi  a  13  anni  tenta  di resistere  all'internet  precoce . Infatti  sulla   rubrica lettere del cuore unionedelcuore@unionesarda.it dell'unione sarda del 17\1\2018  ho lettoquesta  email  


"Cara Unionedelcuore
vengo spesso sbeffeggiata dai miei amici e compagni di scuola perché non ho mai voluto affezionarmi ai social o alle varie chat di gruppo da cui ormai dipendono tutti. Per quanto abbia un profilo sia su FB che su Twitter, non sono particolarmente attiva, li utilizzo quando ho tempo e quando mi va, e se c'è qualcosa di urgente che mi chiamino !!
A volte rispondo ai messaggi privati anche dopo tre giorni o una settimana e non partecipo alle discussioni nelle bacheche altrui. Questo fa molto ridere chi invece è onnipresente e risponde in tempo reale a chiunque, da qualunque pc o telefono in qualunque posto si trovi.
Mi chiedo se per essere considerati al passo coi tempi si debba essere schiavi di queste dinamiche, secondo me deleterie. Io ho imparato a gestire le prese in giro di chi mi chiama 'antiga' o 'bidduncula', ma mi chiedo - e capisco - cosa possa provare una tredicenne che si comporta come me e magari viene anche emarginata dal gruppo, sempre che le prese in giro non diventino veri e propri atti di bullismo verso chi appare fragile e stupido solo perchè non ha 1000 like o 200mila follower.
Ma come si fa a far capire che andare controcorrente o più semplicemente fare ciò che veramente si desidera può anche non coincidere con ciò che fa la maggioranza di noi? E come si può spiegare che non seguire il gregge può essere sinonimo di intelligenza e personalità?
A scuola i docenti ci parlano di questo, e io sono perfettamente d'accordo con loro. Ma anche qui vengo addittata perché di norma 'non si può essere d'accordo con chi è già vecchio e non capisce di queste cose'.
E in tema di cuore sembra che non essere 'social' sia un vero punto a sfavore, come se per conoscersi e avere opportunità sentimentali si debba per forza passare da lì. Io invece credo che conti più il tempo passato insieme nella realtà non virtuale. Sbaglio?"
                                                 Francesca C.(Sassari)

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...