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il crepuscolo anzi meglio il tramonto dei quotidiani cartacei

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 Non sono  giornalista   ne pubblicista   ma  mi piace  scrivere  e fare  contro inchieste   o colaborare  con esse  come h o  fatto in passato  . Chi  mi segue   lo  sa .  Quindi condivio     l'articolo   , riportato   sotto  ,  di Massimo  fini   dice  la  verità   oltre   a  confermare  il perchè non ho  , anche se  l'avevo semre  desiderato  ,   scelto di  diventare  giornalista   vero e proprio .  Inoltro anch'io  sono legato  ai giornali di carta   essendoci nato e  cresciuto con essi                                             Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2024 Con un documentato articolo sul Fatto Nicola Borzi ha confermato, dati alla mano, quel fenomeno che per la verità tutti noi sperimentiamo ogni giorno ictu oculi: la crisi delle edicole. Nell’ultimo quadriennio le edicole sono scese da 16mila a 13.500 circa, ma il fenomeno ha radici molto più lontane, nel 2002 i punti vendita in Italia erano 43mila, ora sono scesi a 23mila. Nella mia zona, piazza Repubblica e d

Gli sms? Cose superate. Roba da antiquari. - Giampaolo Cassita

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Gli sms? Cose superate. Roba da antiquari. Oggi si naviga con WhatsApp, Instagram, Messenger, tik tok, telegram ed altre piccole diavolerie. Mandare un sms è davvero molto “vintage”. Certo, roba vecchia, penseranno in molti. Ne è passato del tempo. Ma quanto? Esattamente 30 anni. Solo 30 anni. Il primo sms (acronimo di Short Message Service, in italiano servizio messaggi brevi) viene inviato il 3 dicembre del 1992 ed è un ingegnere britannico a scrivere sulla rete GSM Vodafone: “Merry Christmas”. Eppure, a pensarci bene, nel 1992 non possedevo neppure un cellulare che acquistai solo nel 1995: un gigantesco Nokia con tanto di antenna detraibile che faceva molto “James Bond”. Vivevo all’Asinara e il telefono cellulare era davvero una necessità e il suo avvento fu salutato con molta enfasi e felicità. Si poteva, davvero, comunicare tra una diramazione e l’altra senza passare per la radio. Era possibile, tramite telefono, raggiungere chiunque in qualsiasi momento. Poi, il mio numero 368 di

OLTRE AI PEDOFILI CHE ADESCANO I BAMBINI SUI SOCIAL E SUL CELLULARE WATSAPP E TELEGRAM SI DOVREBBE PUNIRE I GENITORI CHE LASCIANO NEL WEB BAMBINI DI 6-9 ANNI

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 DI COSA  STIAMO PARLANDO   Ragazzini adescati sul web tramite una piattaforma di gioco: 12 perquisizioni e 2 arresti per pedopornografiadi Carlotta Rocci Le vittime avevano tra i 6 e i 9 anni   chimatemi pure  fascista , antimodernista  , ecc  ma  non sopporto  i piagnistei ed  l'ipocrisia  . Cazzo non si possono lasciare armi come ormai è diventato il cellulare soprattutto  i social  ed  appp  come  telegram e  watsapp  in mano ad un bambino di quell'età . dovrebbero condannare per abbandono di minore   o  correità   visto  che  molti genitori  mettono le  foto   dei figli o con loro o  da  soli e  chiedono  la pena  di orte  ocastrazione  chimica  per i pedofili  quando sono loro che gli offrono  l'esca  . Oppure  se  fanno dei giochi  mortali   imitando stupdi giochi o stupide sfide   piangono lacrime di coccodrillo .  O   si asciano convincere   a fare  filmati intimi e poi li condividono  con amici  o  li mettono in  rete , si lamentano 

Io, infiltrato tra i No Vax per bloccare i gruppi che diffondono falsità online"

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repubblica 24 agosto . dove no riesce la polizia postale riescono loro iweb attivisti .   Io, infiltrato tra i No Vax per bloccare i gruppi che diffondono falsità online" di Federica Cravero Una manifestazione anti-Green Pass  Francesco, 30 anni, torinese, e altri attivisti guidati dall'anonimo "Capitan banana" sono riusciti a far chiudere 21 diramazioni locali della rete No Green Pass su telegram Francesco ha trent'anni, è torinese e ha un nickname che protegge quasi al pari della sua identità perché è quello con cui si è infiltrato assieme ad altri amici di tutta Italia in una serie di gruppi negazionisti, si è accreditato ai loro occhi fino a diventarne amministratore e poi li ha chiusi a tradimento.Finora ne hanno sabotati una trentina e il  coup de théâtre  è stato un paio di settimane fa, quando hanno chiuso contemporaneamente ben 21 diramazioni locali della rete No Green Pass Italia: Roma, Torino, Alba, Legnano, Asti, Rivoli, Valli di La

Telegram provano a incriminarlo sempre e comunque. Il capro espiatorio perfetto.[ gli editori ..... II parte ]

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DI COSA STIAMO PARLANDO \ ANTEFATTO  Facciamo un passo indietro, telegram è sotto i riflettori per due fatti, un reportage magistrale    di vero giornalismo  d'inchiesta  non quello  del  classico  maistream  di Wired sul dilagare del “revenge porn ” e    dell'appello    della  FIEG (la Federazione italiana editori giornali) che si lamenta dei mancati introiti causa copie piratate su telegram, così si legge su il Corriere. e non solo in merito a  ciò leggi anche     la  prima parte  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/04/glki-editori-anzi-che-correggere-i-loro.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/04/ma-larticolo-21-della-costituzione.html Ora I fronti di attacco sono due, i gruppi spontanei e femministi che si sono accaniti contro il revenge porn e pedofilia ed  in particolare la  pedopornografia  ( ndr: battaglie sacrosante giuste per  le  geravi  conseguenze  che  porta  a  chi ne   è  vittima ) e la FIEG, in entrambi gl

gli editori anzi che correggere i loro errori che inducono la gente a scaricare e a cercare online i giornali cosa fanno chiedono la chiusura e la censura di telegram

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il  post  d'oggi  conferma  quello che  dicevo ieri  sull'artioclo 21  con  la  scusa   che  danneggia  l'editoria  . Ora   sarà anche  vero soprattutto   per   :  i piccoli   editori indipendenti  che   non hanno partiti e  finanziamenti  pubblici diretti o indiretti  dallo stato e  dai partiti   ed  si finanziano   con abbonamenti o  donazioni  .,    per  la gli stampatori  , distributori  ed   rivendite   dei  giornali  cartacei . Ma  qui  usano  solo    repressione   anzichè  correggere   gli errori  di gestione :  1)  allegati inutili .,  2)  troppe  edizioni  locali   diverse  da  zona  a  zona   all'interno    di  una stessa regione  , esempio  la nuova  sardegna , 3)  invio poche  copie   di  mensili  o  settimanali  .,  4) obbligo di comprare  il  quotidiano  o   altra  rivista   con inserto o allegato   che  inducono la  gente  a  scaricare   o   a mettere  online  per  tutti i giornali  non solo i quotidiani    cosa  fanno  organizzano  la repressione  ed