Infatti ecco cosda si rischia ( da questo articolo de il
http://www.fattodiritto.it/
(....)
D: Cosa rischia chi pubblica in rete video personali? E’ punibile anche chi diffonde materiale pedopornografico?
R:
La diffusione di foto e video foto attraverso internet senza
l’autorizzazione dei soggetti coinvolti comporta, oltre che la
violazione delle norme in materia di tutela della privacy con le
relative sanzioni e possibilità di risarcimento danni, anche il reato di diffamazione qualora si diffondano immagini di a contenuto diffamatorio, cioè tali da ledere la reputazione e l’onorabilità della persona.
Inoltre
se alcuno dei soggetti coinvolti è un minore, come in questo caso, è
ravvisabile anche il reato di pornografia minorile che punisce chiunque,
con qualsiasi mezzo, anche in via telematica, distribuisce, divulga,
diffonde o pubblicizza materiale pedo-pornografico ovvero distribuisce o
divulga notizie o informazioni finalizzate all’adescamento o allo
sfruttamento sessuale di minori degli anni 18 (la pena prevista è quella
della reclusione da 1 a 5 anni e la multa da 2.582 euro a 51.645 euro).
Il
codice penale punisce anche chi al di fuori della ipotesi sopra detta
cede ad altri, anche a titolo gratuito, il materiale pornografico che
coinvolge minore degli anni 18 con la reclusione sino a 3 anni oltre una
multa.
D: Viene punita anche la detenzione di materiale pedopornografico?
R:
Sì, il nostro codice penale prevede la punizione di chi detiene
materiale pornografico realizzato con minorenni con la reclusione fino a
3 anni ed una multa.
D:
Il fatto che in questo caso sembrerebbe che le minorenni avessero
volontariamente dato il materiale hard ai compagni, esclude la
punibilità.
R: No, perchè viene integrata comunque e punita la diffusione a terzi.
D:
I genitori in questa vicenda, potrebbero finire nei guai per omesso
controllo o scarsa vigilanza dei figli avendo messo in mano di
adolescenti quindi non ancora responsabili giuridicamente delle proprie
azioni delle fotocamere sofisticate e potenzialmente pericolosi?
R: No,
assolutamente no.Non si può certo richiedere al genitore di limitare le
possibilità offerte ad un figlio – come può essere lo svilupparsi di un
hobby bello come la fotografia- per paura del cattivo uso che lo stesso
potrebbe fare dello strumento tecnologico.
D:
Visto che gli inquirenti sono risaliti alla Biblioteca comunale quale
luogo di provenienza del sito, il Comune potrebbe chiedere un
risarcimento per i danni d’immagine alla famiglia del 14enne?
R: Teoricamente
potrebbe chiederli, ma dubito fortemente che un giudice potrebbe mai
accogliere la domanda perchè in realtà si è capito sin da subito che la
biblioteca comunale era solo il luogo di immissione del materiale nel
circuito informatico da parte di terzi, quindi non si è prodotto alcun
concreto danno all’immagine comunale.
AVV.TOMMASO ROSSI
e sempre dal scuolazoo
Nuda a 10 anni su Facebook, choc in rete -Foto-
ROMA - “Se la levo finisce sta barzelletta”, ha scritto la
bambina di
10 anni a chi le chiedeva di rimuovere dal Facebook la foto che la
ritraeva nuda. Una barzelletta, ecco cosa è per la bimba quel suo gesto
così assurdo, così poco innocente: pubblicare sul popolare social
network il proprio corpo senza veli. A riportare il gesto della
ragazzina il portale Notizie.it, che mostra, opportunamente "censurata"
dato la delicatezza del caso, la foto della
ragazzina. È la stessa foto che vi riproponiamo noi, evitando però di citare non solo il nome della piccola, ma anche le sue iniziali.
D'altronde non serve di certo altro per cogliere la "lezione" di questa triste vicenda. Una
storia che
racconta il degenerare dei tempi e getta più di un allarme su una
generazione che sembra ver smarrito qualsiasi bussola etica, in un
susseguirsi sconcertantie di gesti sempre più scioccanti, sempre più
eclatanti. Soprattutto, sempre meno innocenti.