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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

la bufala del selfie appena sbarcata

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Non mi stancherò mai  di  fare le pulci  ,  anche se  so che certe persone   ( chiamasi capre  )  è una  battaglia persa ,   su tali boiate  . Posso capire  all'inizio  appena  cogli la pseudo  l'informazione .  ma  poi  cazzarola   quando  trovi elementi  che la smentiscono o  un semplice  ragionamentio  a  freddo perchè  ...  continui  imperterrito   a  diffonderla  come un automa  ?   ti  potrebbe interessare  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/08/ed-hannno-anche-il-telefonino-un-altra.html Il selfie appena sbarcata Posted On 28 ago 2015 By : maicolengel butac Sta girando da poco, ma ha già totalizzato molte condivisioni questa foto: La signora che si fotografa sembra sorridere, si vede un gommone sullo sfondo, e il testo ci dice: Fuggono dalla miseria e dalla fame… …e quando sbarcano si fanno un selfie con un bel 5 pollici. La foto è vera, e si tratta per davvero di un profugo, per l’esattezza siri

dylan-dog- n 348-la mano-sbagliata la fase di rinnovamento entra nel vivo ? e si passa dalla demolizione alla ricostruzione su macerie ?

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ti potrebero interessare ( ovviamente   da saltae  per  chi odia  lo SPOILER ) http://ermetical.blogspot.it/2015/08/dylan-dog-348-la-mano-sbagliata.html https://caffesaturno.wordpress.com/2015/08/31/dylan-dog-348-la-mano-sbagliata-recensione/ erano anni che non leggevo un Dylan Dog cosi vecchia maniera . Per giunta ho seguito il consiglio dell'introduzione di Recchioni l'ho riletto con questa musica in sottofondo mi sa che stanotte dovrò prendere un pitale di camomilla per dormire . Sarebbe bello far scrivere una storia a due mani fra Barbara Baraldi / Paola Barbato o meglio con Mauro Uzzeo , lo stesso Gigi Simeoni , Werther Dell'Edera, Luca Genovese Dipinti e realtà: a dividerli, solo il sottile velo della Morte!. Bellissimo, da tempo una storia di DD non mi coinvolgeva così. Le tavole sono stupende, come elegantissime le citazioni architettoniche al cinema di Dario Argento (la facciata in stile liberty del palazzo dove vive

LA FURBONA DEL QUARTIERONE

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Quando non capisco divento nervosa. Come tanti. A me, per la verità, accade d'innervosirmi pure quando capisco (o mi sembra di capire, non voglio essere immodesta). Mi considero una persona semplice, banale. E banalmente constato che certo, adesso non si può che condividere l'orrore di Angela Merkel per tragedie inenarrabili come quella, recente, austriaca (persino le bo rghesissime bagnanti della mia spiaggia parlavano con toni accorati di "trattamento nazista"!); quando esorta ad aiutare i profughi, condanna muri e fili spinati e rammenta che l'"Europa è ricca", opportunità si possono e si devono creare per tutti. Banalmente non si può esimersi dal sostenerla nella sua lotta al dilagante populismo xenofobo e razzista, pericoloso in ogni paese, ma in Germania e dintorni un po' di più. Però - ed è qui che mi salta la mosca al naso - non posso nemmeno schivare un'altra domanda, anch'essa banale: finora tutta questa compassion

LIGURITUDINE

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 Qui, in via Morardo, è tutto un po' selvaggio. Un pittoresco anche troppo partenopeo, fin dalle facce. Se di bimbi, già fanno immaginare futuri splendori di ragazzi, imprendibili e furfanteschi. Accanto permangono volti ponentini, di fissità picassiane, e il crespo dei capelli inanella schiene d'ataviche fatiche. Qui il turista non invade ancora i carruggi. La spaghetteria “La mulattiera” ammannisce delizie d'altri tempi in mezzo a cimeli corsi, cartine preunitarie, biancheria di foggia francese, gufi e poiane, gioghi e tovaglie a quadri bianchi e rossi, su cui rosso spicca un papavero. E non stona. Esalta. Addolcisce ineffabile sapidità. Siamo, in realtà, in un suq orientale che sa di spezie e contenitori di plastica adibiti a vasi . Siamo in Italia. Siamo in un reperto anni Cinquanta. Il capolavoro del luogo è la “sala di lettura”: qui pure, un ammonticchiare assolato di grancasse, pendole, scaffali, ruote di biciclette e piastrelle da cucina. Ed è giusto, perché co

storie ai margini

 una riflessione sul sistema carcerario, affidata a una lettera che abbiamo ricevuto da Bancali ( sassari )  Dietro ognuno di noi c'è sempre una storia diversa, una società che si consideri civile dovrebbe capire cio e sapere che le carceri contengono persone umane che pagano una pena per aver commesso degli errori, nessuno di noi puo dire: io su quella pietra nn mi siedero mai, tutti siamo soggetti ad errore chi più chi meno e una persona che sta pagando una pena detentiva si deve gia considerare parte integrante della società civile quindi per me è giusto che le carceri siano rese fruibili dai cittadini liberi, con ciò nn metto in dubbio che ci possano essere carceri dove si adottano delle restrizioni per via della sicurezza per cui si debbono prendere altre misure

UN "PENSIERO RIFLESSO"... IN UN BICCHIERE DI WHISKY di Daniela Tuscano

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Filosofia come compagna di vita, come narrazione di se' e non solo del Se', come autobiografia, occasione per raccontarsi, romanzarsi, "poetarsi": questo il filo portante del lavoro di Cristian Porcino, intitolato "Pensiero riflesso". Cioè in vista, confessione scagliata e vibrante, carnale, esplicitata quasi con impudicizia. Urlo di rabbia, anche. Idea non nuova, anzi inserita nel solco della grande tradizione filosofica. Siamo noi contemporanei ad aver confinato la filosofia fra le materie astratte, o forse aride, e in una forma espressiva - quella saggistica - che richiama a un periodare pedante, scolastico e impersonale. Occorre ricordare che per gli antichi era tutto l'opposto? Che Socrate aveva appreso l'arte fra le braccia di Diotima e che i suoi trattati portavano il nome dei suoi allievi? Erano innanzi tutto dialoghi, fra un triclinio e un sospiro di passione. Perché la filosofia è spirito; quindi materia. Rinnova la materia. Non v

LEGGERA - Ricordo d'un'estate in Costa Azzurra di © Daniela Tuscano

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Quanto abbiamo attraversato? Il bello è che l'abbiamo fatto assieme: sempre. Sempre sull'onda, alla scoperta dell'umano, della ricchezza della natura, capace di sorprendere ogni volta, mai eguale a sé stessa. Abbiamo percorso secoli e luci, opere umane, spianate mediterranee, circondate da occhi e simboli, non più arcani, ma chiari e silenti; sistri d'argento non più decifrati, ma solo ascoltati. Tutto era nostro ma non possedevamo niente: ci s'immergeva. Uccelli, in particolare, con occhi di topazio, t'accolgono se ne accetti l'esistenza; e non si pongono domande. Dee e guide cristiane (dappertutto spuntano Terese d'Avila e di Lisieux). Le ville, trionfi dell'ingegno umano, sono musica. Percorsi iniziatici. Vi si affastella tutto, ceramiche boiserie panorami catturati, però poi è il giardino, questa Commedia vegetale, a introdurti fuori di te.   Passi per la porta stretta di bossi, ed è solo l'inizio. Il Paradiso terrestre, l'innocenza

Alessandra e la magica gita in Supramonte alla scoperta della natura e degli animali

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  da   www.unionesarda.it  Oggi alle 14:51 - ultimo aggiornamento alle 15:09                           Alessandra faccia a faccia con una mucca (foto Franca Loru) Cosa accade a una bambina di 2 anni che per la prima volta viene a contatto con la natura ancora incontaminata di uno degli angoli più belli e selvaggi della Sardegna? Alessandra, come tutti i bambini di oggi, ha più dimestichezza con cellulari e schermi al plasma che con gli animali che vivono liberi sulle montagne.                    Il Supramonte di Urzulei Una gita per le impervie piste del Supramonte di Urzulei è la buona occasione perché conosca dal vivo ciò che molti possono vedere solo in video.                   Alessandra fa conoscenza con un maialetto (Loru) La passeggiata inizia nella piana del Cuile Televai, ultima roccaforte dei caprai della zona. Il paesaggio si fa sempre più idilliaco ma sono ancora visibili le ferite provocate dalla grande alluvione del novembre 2013.

La didattica dell’ascolto sa risvegliare l’orecchio di numerosissimi ascoltatori. È tempo di portare la musica di qualità al pubblico del Terzo Millennio di Antonio Deiara

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E pensare che io e lui , quando lo avevo avuto come prof alle medie non andavamo d'accordo . Lo giudicavo un dittatore per la sua ( poi mi sono reso conto che aveva ragione perchè io ero troppo indisciplinato ) severità . Ed ora a distanza di 30 anni gli do ragione al 90 % specie sua musica d'oggi più precisamente in e lo chiamavano rap su quanto dice in questo post preso dal suo sito http://www.antoniodeiara.it/ in particolare su gli zanfaraioli ( ambulanti \ bancarellisti letteralmente dal gallurese secondo questo dizionario italiano -gallurese ) espressione con cui in senso figurato si definisce musica da quattro soldi quella che Guccini nella famosa ...... canzone : << colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po’ di milioni,voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni… >> Immaginate 450 ragazzi seduti sulle panche

Spirito di © Daniela Tuscano

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ti potrebbe interessare http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/08/lisis-decapita-un-anziano-archeologo-e.html Anche questo è martirio. Soprattutto questo. Khaled Asaad [foto sotto al centro  ] è morto per quelle pietre, per quella memoria litica che stava lì, a immortalare non solo l’umana vicenda, ma la peribilità degli dèi. Khaled è stato torturato per mesi da Is/Daesh nel solito silenzio complice e criminale di Turchia e Occidente, poi decapitato, appeso a una colonna – uno dei tanti simboli da lui protetti e amati – a 82 anni. La sua testa l’hanno posta al basamento con ancora indosso gli occhiali. Di questi neonazisti in versione mediorientale tutto si può dire, tutto si può e si deve maledire – e stroncarli, stroncarli senza esitazione – ma non che siano stupidi. Anch’essi usano una loro simbologia, e gli occhiali lasciati sul capo dell’insigne studioso non sono solo un’irrisione, ma il manifesto odio l’uomo colto, che osa dubitare: pure d

tutto viaggia . anche un Il messaggio in bottiglia che arriva sulla spiaggia dopo un secolo in mare e riaffiora ala menoria del passato

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https://it.wikipedia.org/wiki/Messaggio_in_bottiglia sempre  la  stessa  news   del post  d'oggi  http://goo.gl/f28wmR   A  volte  le coincidenze  trovano me  .  Stavo  mettendo   in ordine la mia  bacheca  di  fb   e condividendo  tale post   con sottofondo   Message In A Bottle  -  The   Police   ho  trovato  sull'  www.unionesarda.it    Oggi alle 17:14   questa news Il messaggio in bottiglia arriva sulla spiaggia dopo un secolo in mare                        Un messaggio in bottiglia  Dopo un viaggio di oltre un secolo tra le onde, il messaggio in bottiglia arriva a destinazione. Nelle acque davanti all'isola tedesca di Amrum una pensionata, Marianne Winkler, ha recuperato la bottiglia e attraverso il vetro ha letto una parte del messaggio inserito:"Rompere la bottiglia". La donna, curiosamente un'ex postina, dopo essersi consultata con il marito Horst ha deciso di procedere. Il foglio conteneva un messaggio scritto in inglese, tede