Visualizzazione post con etichetta ricostruire su macerie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ricostruire su macerie. Mostra tutti i post

12.12.17

Battista Liserre Prof in Francia: “Scappate dall’Italia, dove i politici hanno distrutto tre generazioni di giovani”

  da  https://www.ilfattoquotidiano.it/ del 10\12\2017

Nel 2012 Battista Liserre è partito da Cosenza per fare un dottorato a Marsiglia e non è più tornato. E adesso insegna civilizzazione italiana al campus dell’Essca e all’università di Aix-Marseille. "In Italia a 30 anni sei considerato un ragazzino. Qui, a quell'età, si ricoprono ruoli di grande responsabilità"


di Elisa Murgese | 10 dicembre 2017

Prof in Francia: “Scappate dall’Italia, dove i politici hanno distrutto tre generazioni di giovani”




“Finita l’università avevo due strade: restare in Italia a casa dei miei genitori, aspettando che qualche scuola del nord mi chiamasse per una supplenza, o tentare la mia chance all’estero”. Così, nel 2012, Battista Liserre è partito da Cosenza per fare un dottorato a Marsiglia e non è più tornato. “Vista la situazione italiana non avevo molta fiducia. In Italia le poche borse per fare un dottorato sono destinate a figli, parenti e amici dei professori. E anche quando hai la fortuna di entrare nelle grazie di un docente lavori gratis o, con qualche borsa di studio, arrivi al massimo a 900 euro al mese”. Eppure, per ben due anni il 33enne calabrese ha lottato per non abbandonare la nostro penisola, partecipando a bandi di dottorato in tutta Italia. Peccato che la prima risposta è arrivata da un istituto francese, l’Università Aix-Marseille


Un primo traguardo che gli ha aperto “possibilità inimmaginabili per il nostro paese”, come insegnare all’università ad appena 28 anni. “Quando ritornavo in Italia nessuno mi credeva, mi prendevano per pazzo, perché lì a 28 anni sei considerato ancora piccolo e impreparato per il mondo del lavoro”. E mentre in Italianon credevano alla sua carriera francese, Battista preparava le mosse per il suo scacco matto visto che oggi è riuscito a diventare insegnante di civilizzazione italiana nel prestigioso campus dell’Essca (école de management) a Aix en Provence, oltre ad essere da ben quattro anni chargé de cours (ovvero professore a contratto) della stessa materia all’università di Aix-Marseille.
“Il paradosso è che mentre in Italia sotto i 30 anni ti considerano un ragazzino, qui in Francia molti miei colleghi trentenni lavorano già da sette anni ricoprendo ruoli di grande responsabilità”. Infatti Battista, appena arrivato in Francia, si sentiva addirittura a disagio di iniziare la sua carriera accademica a 28 anni compiuti. Un imbarazzo che mese dopo mese si è sciolto, fino ad permettergli di ricoprire l’ambita carica di docente.
La Francia, secondo Battista, “non è il mondo dei sogni ma unpaese normale in cui lo stato aiuta davvero i suoi cittadini. Solo che, per come siamo trattati in Italia, a noi gli aiuti francesi sembrano del tutto innaturali”. Un esempio? I trasporti pubbliciche, stando alla sua esperienza, funzionano benissimo e non sono quasi mai in ritardo. Oppure il riconoscimento della professione del docente, che lo porta a guadagnare il 35% in più dei suoi colleghi italiani. “Sono finiti gli anni in cui per viaggiare o permettermi quello che desideravo dovevo passare per i miei genitori”. Inevitabile quindi per Battista vedere in un possibile ritorno in Italia un “fallimento”, a meno che questo non avvenga dopo la pensione. Tanto che, a 33 anni, l’insegnante francese d’adozione arriva a considerarsi “privilegiato” se pensa a molti suoi amici della sua età che “abitano ancora a casa con i loro genitori, avendo perso la speranza di trovare un lavoro”.
“Non è facile lasciare tutto e ricominciare. Purtroppo non abbiamo deciso noi di partire, ma è l’Italia a non fare nulla per trattenerci
“Non è facile lasciare tutto e ricominciare. Purtroppo non abbiamo deciso noi di partire, ma è l’Italia a non fare nulla per trattenerci”. Un meccanismo ormai noto che porta i giovani a formarsi in Italia a non trovare un altrettanto valido collegamento tra università e mondo del lavoro. “Inoltre, la nostra è una protestacontro lo stato italiano, una specie di guerra culturale”, continua il 33enne. “Infatti, spero che grazie a noi che viviamo all’estero e rimpolpiamo le statistiche sui giovani che lasciano il nostro paese, i governi riflettano sulla drastica situazione d’invecchiamento della nostra penisola. Anche se non si fa nulla di concreto almeno si apre il dibattito”.
Italiani all’estero che non vogliono sentirsi dire che lasciano affondare la loro terra, sentendosi ambasciatori del proprio paese in terra straniera. “I miei coetanei, a causa di politiche sbagliate , non si meritano di non avere un futuro come ogni nostro concittadino europeo”. Il consiglio che dà a chi si sta affacciando sul mondo del lavoro? “È triste dirlo ma scappate da una classe politica che sta uccidendo tre generazioni di giovani – che mai nessuno ridonerà al nostro paese – e andate all’estero a realizzare i vostri sogni. Andare a lavorare fuori dall’Italia è ormai l’unica strada percorribile”.

31.1.16

Ma il rinnovamento di dylan dog è solo distruzione ? a quando ricostruire ? mie proposte . Occhio SPOILER n 353 di dylan Dog

Come da titolo è quello che mi chiedevo  leggendo gli ultimi 3\4 numeri di Dylan Dog . Ora è vero che un abbattimento e trasformazione di Dylan Dog andava fatta , perchè alcune caratteristiche erano ormai diventate degli stereotipi e degli orpelli ormai inutili che appesantivano le storie . Ma ora basta cosa aspetta alla Bonelli a ricostruire e a far entrare nel vivo i nuovi personaggi creati ?
A dirlo direttamente o indirettamente non sono solo alcuni fans ma anche, il viscerale,intrinseco d'odio,l'ultra reazionario,polemico,ipercritico,non schierato e non allineato comixarchive , in questo interessante anche se fazioso articolo ,  ma lo si vede tutti giorni seguendo i due gruppi di Facebook ( qui maggiori dettagli ). Infatti ecco come viene commentata sulla pagina ufficiale fb di Dylan Dog l'ultimo numero

SPOILER 

Nicola Lona Sto notando ultimamente su alcuni albi bonelli, tra i quali dyd e nuovo mondo che il 90% dell'albo è dedicato alla trama in costruzione, che cresce forte, si sviluppa benissimo... e per il restante 10% si butta li un finale sbrigativo, quasi svogliato.. come se stesse per andare in stampa mentre lo si scrive e disegna... ed è un peccato perchè nonostante siano albi belli con belle trame e bei momenti, il ricordo che ti rimane è quello del finale "rovina albo".

SPOILER

il che mi fa sembrare molto verosimile quanto   si dice in rete  sul fatto  che : gli autori cavalcano i temi maggiormente diffusi nel dibattito sociale nella speranza di attirare l'attenzione. Ma  resta l'alternarsi  di storie, trame e sceneggiature ai minimi livelli   con   storie buone  ma  bruciate  dal finale    troppo affrettato .  A mio  modo di vedere, Dylan Dog è stato affidato in gestione ad autori privi della necessaria esperienza sul personaggio  e  le  sue tematiche  . La Bonelli può contare su sceneggiatori di altissimo profilo che, per ragioni ignote, da quando è iniziato il rilancio di Dylan Dog,  chi sa per  quale arcano  motivo sono stati allontanati  anzichè essere  integrati    e  fornire  d'aiuto  alle  nuove leve  alcuni anche promettenti  . Il risultato   per   il momento  sembra  non una gestione disapprovata dallo  zoccolo duro  dei  fans  e dei vecchi   lettori. Il problema maggiore di Dylan Dog è tornato ad essere l'indifferenza. Perfino sulla pagina ufficiale ci sono pochissimi commenti dei soliti . 
Mi sembra , ma forse mi sbaglio , che  quasi tutte le avventure  di Dylan Dog   di questa  nuova  gestione  sembrino progetti rifiutati della passata gestione. O idee non portate avanti in quel periodo, come suggeriscono alcuni elementi intravisti, per esempio   nel 352 

in cui un plot stentato e senza filo logico, spezzettato e privo di collegamento, sembra essere stato costruito per riempire 96 pagine . Quindi sarebbe ora di passare dalla fase di decostruzione e di smantellamento e ricostruire   cercando un equilibrio tra  vecchio e  nuovo  , enza  snaturare  troppo Dylan Dog .
Ecco i mie consigli  da lettore  , contando anche  il periodo  a  " scrocco  d'amici\che che lo leggevano  pluri ventennale  .
1)   Sviluppare  i nuovi  personaggi  per  ora  appena abbozzati di John Ghost,raccontandone le origini e cercando in macera originale senza scendere se è possibile nel banale e nel ridicolo ( la versione \ la nuova identità di di Xabaras o fratello segreto ) .Tyron Carpenter, il nuovo ispettore capo, tutt'altro che compiacente ed ostile a tutto ciò che è esoterico e paranormale , spiegando magari il perchè tale odio che poi ha sfogato verso dylan ., L'agente   Rania Rakim. ed  il suo  interesse   a tutto ciò che  è irrazionale   2  ) parlare   non  solo indirettamente  come è stato fatto  fin ora , ovviamente  senza  svelare  tutto subito di  alcuni misteri ruotano attorno al suo assistente Groucho, personaggio su cui finora non si era mai indagato e  darli un ruolo non soltanto  di mero  lanciatore  di pistola   e  d accogliere  gli ospiti  ma  a nche  un ruolo attivo   3)  Creare   e mettere in atto   all'annunciato ( e mi pare fin ora rinviato ) crossover tra Dylan e Dampyr  che  è  stato annunciato per il futuro e dovrebbe avvenire attraverso la pubblicazione, in rapida successione, di due storie, una sulla serie regolari dell'indagatore dell'incubo e l'altra su quella del cacciatore di vampiri.
4)  Far  ritornare,se è possibile ,magari in veste  nuova o  anche  solo  per  fargli dare  l'addio  ,   i vecchi personaggi  5)  far  rientrare  nei ranghi  insieme alle nuove leve  le colonne portanti  sia  sceneggiatori    che  disegnatori   .  Per  quanto riguarda  il fatto   , già accennato  prima ,  delle storie che  iniziano e  si sviluppano  in maniera  eccelsa  ma poi  si concludendo troppo frettolosamente\ forzatamente    ,  la  situazione per  risolverlo o quanto meno farlo diventare   men frequente  ed  a livelli    fisiologici     sarebbe quello di  :  pubblicare certe  storie    lunghe    negli speciali oppure  come  ha  fatto e  sta  facendo  Martin Mystere    1)   numeri bis  ., 2)  uscita  della serie regolare   bi mensile  anziché mensile   .
  Cosi  sarà  un rinnovamento coerente   e  non il gettare  il bambino  con l'acqua sporca  . Perché   se  non si  può essere  pedissequi  , ed è per  questo che condivido il rinnovamento e  il far si che il personaggio si  rimetta  in discussione  . Ma almeno per  ora  si  sta  solo distruggendo  o quasi  . Bisogna   si   andare  avanti rispettando  e  senza  dimenticare ,  il passato . Infatti bisogna  innovare  con coraggio  e  fin qui    sta  andando bene  ma  senza cancellare la tradizione  stravolgere  troppo  i protagonisti   come sembra  stia avvenendo .  


17.3.15

a volte bastano pochi numneri per dire che è un capolavoro . Il caso della II serie di Orfani o Orfani-Ringo + accenni -- Spoiler -- al n 6

Lo che  per  dare  un giudizio sulla  seconda stagione di Orfani    dovrei aspettare ad  arrivare alla  fine     come  consiglia  su  la pagina facebook di  orfani  più precisamente  qui  

Giacomo Carboni Penso sia ancora troppo presto per giudicare. Mancano ancora 6 numeri alla fine della seconda stagione ed e` prevista anche una terza sempre di 12 numeri
e non da metà  . Ma     è più forte di me  e  poi  , salvo ulteriori colpi di scena    più  frequenti  e  più sorprendenti rispetto alla prima stagione , gli elementi ci sono tutti   ed il quadro   comincia ad essere  più chiaro   .  . Infatti Orfani si rivela (   almeno   fin ora  )  come nella prima stagione, un qualcosa di molto più sfaccettato di quel che a molti appare ad una prima visione. Sarebbe facile fermarsi ad osannare gli estratti del libro della Juric (che a questo punto si rimpiange non esser un vero libro: lo avrei comprato) ma l'approfondimento dei personaggi è un qualcosa che non passa per classici spiegoni ma ritrova e si ritrova nei momenti in cui tutti e 4 sono quasi "distratti" dall'azione principale. I loro sogni, i loro incubi, ciò che vedono e ciò che non vedono. Tavole che tentando di protagonista hanno una serie di risvolti impensati sotto forma di scarabocchi. Un numero che colpisce. Come tutti. In un modo o nell'altro.
Uzzeo, ma non solo lui  ovviamente  , riesce a sviscerare i pensieri dei protagonisti riuscendo ad annientare la pioggia che rende ogni istante decisamente più malinconico.
  Infatti Qui invece l’impressione è quella di una giornata di libertà, nella quale al netto di combattimenti e fughe disperate, possiamo soffermarci a vedere cosa i quattro protagonisti hanno da dirsi e come si comportano in un contesto diverso da quello "rivoluzionario e  guerrigliero"  nel quale siamo abituati .
In conclusione, un episodio che mi piace, lento  ma  alo stesso  tempo   dinamico ma non banale nella narrazione e dal punto di vista artistico. Orfani: Ringo si conferma un ottimo prodotto per la casa editrice milanese, non ci resta che continuare a scoprirlo fino... all'ultimo respiro  visto  che ogni numero ricco  di sorprese  e  di  colpi di scena  . Forse meno immediati  ,  rispetto  alla  prima serie  , ma   non per  questo  fieri ed  indigesti  che non fa sconti a nessuno  . come sembrano  preanunciare  le  anteprime    di quello che  ci aspetterà in questa serie  nel corso  dell'anno  .  ...  e  qui mi fermo altrimenti   rovino la suspense    .   comunque  chi volesse farsi del male  qui sul sito  della bonelli  ulteriori news
Storia  bellissima , onirica  , un po' di pace   ma mica  tanto  visto  che anche  senza  armi e  senza   si combatte  lo stesso   .
Alcune cose non mi sono chiare...    dovrò rileggerlo poltre  la classica  seconda   lettura  . Innanzitutto erano tutti collegati? Ognuno era conscio del sogno dell'altro ? Il sogno di Ringo artista (che ricorda tantissimo Leonardo DiCaprio in Titanic che dipinge una nuda Kate Winslet) era del Pistolero o di Rosa ?Se erano tutti sogni, cosa ci fanno i fogli da disegno nella realtà nelle vignette finali? secondo Davide Pepe  "ragno" burattinava coi loro sogni, quindi ha unito e separato le loro coscienze come più gli faceva comodo, e ha lasciato che Ringo disegnasse nel sonno a mo di sonnambulo. Bellissime comunque le scene del quadretto familiare Ringo-Rosa-Barbara e quella di un Pistolero in ginocchio per aver riportato alla cruda realtà i suoi orfani .Cibcirdio  con 
Gianni Zazzarini Questo numero è un gioiello. Nella sequenza iniziale sembra di sentire il rumore della pioggia. Belle atmosfere, bella storia, bei disegni. 

non sapevo che mettere un manifesto antifascista pacifico e senza offesa fosse reato

  non sapevo che esporre ( per giunta è nipote di una medaglia d'oro della resistenza ) un manifesto pacifico d'antifascis...