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Cagliari, crolla edificio al
Magistero: di giorno era affollato di studenti
Collassata una struttura del polo di via Trentino che ospita la Facoltà di LingueUn edificio dell’università all’interno del Magistero, in via Trentino, è crollato nella notte a Cagliari. A collassare l’aula magna che un tempo apparteneva a Geologia, ora utilizzata dalla Facoltà di Lingue, che durante il giorno era aperta e ospitava numerosi studenti per le lezioni. continua su Cagliari, crolla nella notte un palazzo dell’università nel Magistero di via Trentino (unionesarda.it)
CAGLIARI
20 ottobre 2022 alle 11:01aggiornato il 20 ottobre 2022 alle 11:46
“La mia tesi di laurea dopo il crollo dell’Aula magna”
Francesca Alberghina, 22 anni: “Sono contenta ma il pensiero va sempre a quanto accaduto martedì sera a Sa DuchessaOggi doveva essere uno dei giorni più felici per Francesca Alberghina, 22enne di San Gavino Monreale: quello della sua laurea in Scienze della Comunicazione. La discussione della tesi era fissata nell’aula Capitini a Cagliari, ma da martedì sera tante cose sono cambiate. “Ieri a me e agli altri laureandi è arrivata una comunicazione in cui veniva spiegato che non potevamo discutere la tesi nell’aula Capitini (quella in cui gli studenti si sono riuniti, ndr) – racconta Francesca a L’Unione Sarda – Quindi ci siamo spostati nella Facoltà di Ingegneria” Attorniata da parenti e amici, la 22enne era la prima del mattino. Alle 8.30 la discussione, relatore Mario Frongia, incentrata su “Influencer e la nuova arte del persuadere”.In mezz’ora era finito tutto, voto: 101 su 110.“Sono ovviamente contenta, ma il pensiero mio e dei miei colleghi andava continuamente al crollo di lunedì. Io stessa ho seguito delle lezioni nell’aula in cui c’è stato il cedimento, e poco tempo fa erano stati eseguiti dei lavori, sapevamo che si erano svolte verifiche per accertare che la struttura fosse in perfette condizioni”.Lunedì sera è andata subito a vedere cosa fosse successo: “Anche sulle nostre chat giravano le foto, i commenti. Ci chiedevamo tutti come fosse possibile, quell’edificio doveva essere sicuro. Per questo oggi non ero serena e spensierata al cento per cento, quanto accaduto ha toccato tutti noi”.