Donata Marrazzo Decisione irreversibile?
Michele Santoro Sì! Una decisione sofferta e tornare indietro sarebbe un'ulteriore sofferenza. Credo che occorra finire una bella esperienza come questa quando lo si sente dentro e non quando si è ormai all'inevitabile tempo della frutta, che prima o poi arriva. Spero molto che qualcuno, meglio qualcuna, s'inventi e metta in piedi un progetto simile, magari migliore...Grazie per il quesito, buona vita!Una storia.che finisce ma che ci lascia ricchi. Grazie michele perche' ci hai insegnato l'importanza e l' accuratezza...la ricerca e l' empatia...grazie perche'ognuno di noi e' tuo testimone e ha il.compito di non dimenticare e continuare
"FACEBOOK-exit". LE STORIE INIZIANO E FINISCONO. MA È STATO BELLO.
Da lunedì 8 maggio la pagina di Saperepopolare e quella del mio profilo personale non saranno più aggiornate, per poi essere chiuse alla fine dello stesso mese. Con oltre 1600 post di rassegna stampa selezionata e più di 200 articoli "farina del nostro sacco", in quasi 5 anni di vita (e 8 di profilo personale) si è cercato, per 365 giorni all'anno, di suggerire uno stile comunicativo costituito da pochi e semplici ingredienti: sobrietà di linguaggio e ripudio di ogni volgarità, massima evidenza a notizie (spesso di nicchia) di tenore positivo, ovvero riflettori puntati unicamente sul "bello" del nostro Paese, poiché al "brutto" - che beninteso esiste, eccome se esiste... - si dedicano già in tanti, forse in troppi. Ognuno è padrone di scegliere la propria strada, noi abbiamo scelto di privilegiare le "luci" alle (tante) "ombre", poiché le prime offrono (se si vogliono davvero cogliere) soluzioni e costruiscono futuro, le seconde invece, il più delle volte, lasciano solo macerie. Come contenuti abbiamo cercato in tutti i modi di esaltare il concetto di "Patrimonio Culturale": la natura e l'alta qualità artistica del nostro Paese, i "Piccoli Musei", veri e propri tesori in miniatura, talvolta non apprezzati come dovrebbero essere e che spesso lottano ogni giorno con i denti per sopravvivere, i progetti innovativi lanciati da giovani e adulti - spesso con protagonisti persone semplici e ad un tempo speciali - e le "buone pratiche" di comunità, con un occhio privilegiato all'eco-sostenibilità. E poi i riti, le feste popolari, le antiche tradizioni delle comunità italiane e delle minoranze linguistiche che vivono in Italia. Insomma, abbiamo cercato, nel nostro (molto) piccolo, di preservare la "memoria" raccontando, nel contempo, l'Italia "solare" piuttosto che quella "uggiosa e scura". È stata un'esperienza, per certi versi, entusiasmante. Si potesse tornare indietro nel tempo, rifaremmo quasi tutto. Ma "le storie iniziano e finiscono". È giusto così, anzi, questo processo naturale è una delle poche cose "giuste" che scorgiamo dal nostro modesto, ma pur sempre significativo, osservatorio culturale. Chi vi scrive ha, di certo, ricevuto molto di più di ciò che è riuscito a dare. Serie incombenze famigliari non permettono più di assicurare una presenza quotidiana su Facebook e nelle altre piattaforme social. E, per la funzione che ci eravamo prefissi di esercitare appunto nei "social", o si è sempre presenti o non lo si è per nulla. Esserci ogni tanto, quando si ha tempo e voglia, non va proprio bene. L'8 maggio di 40 anni fa' cominciai a lavorare. È questa, quindi, l'occasione giusta per cambiare orizzonte e virare verso altri progetti con ritmi diversi, magari meno impegnativi. Un saluto affettuoso a chi abbiamo avuto la fortuna di incrociare sulla nostra strada, a chi ci ha seguito con affetto e pazienza, a Tiziana Rubano e a Nica Mammì che, per un certo periodo, hanno fatto parte dello staff di Saperepopolare, a Riccardo Mestrone che ha gestito il sito Saperepopolare con grande professionalità, a Giuseppe Scano, Roberta Masetti, Deborah Annolino e a tanti altri amici (difficile e complicato nominarli qui tutti...sorry) che ci hanno informato e suggerito notizie belle da far conoscere, valorizzare e pubblicare. Per altri sei giorni continueremo a postare questo tipo di notizie, spesso dall'Italia più profonda. Poi STOP! Che dire ancora. Diventate anche voi "cercatori di storie" belle, quelle che generano già da sole energia positiva e desiderio di "fare e sognare", perché le altre, almeno questo è il nostro giudizio, servono proprio a poco senza un vero scatto in avanti. Soprattutto se ci si limita unicamente a mescolare e rimescolare nella stessa pentola brutture e corrosione, con ricco condimento di insulti. Grazie di cuore ai nostri lettori per tutto ciò che ci hanno restituito in questi anni. Buona vita a tutti :)
pere evitare , lo so che hio fatto spam , mi chi se ne frega , ho taggato sulla mia bacheca e sul post di michel santoro e quelli che non sono riuscito a taggare li ho contattati in privato su fb ( speriamo che lo leggano perchè se non si è amici o non sia ha nessun contatto comune finisce nello spam ) che chi fosse interessato ad seguire la pagina fb e il blog
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