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25.3.25

cara Anpi e sìmili

È vero che questo centro destra sono fascisti sia nel senso classico che in senso moderno e soprattutto sono in doppietto o  istituzionalizzato e a volte macchiettista /Nostalgico. Ma Quello che ancora non avete ( non siete soli purtroppo ) capito è  che cosi facendo, cioe chiedendo continuamente e a vuoto di dichiararsi antifascista fate il gioco del lupo al lupo portando l'opinione pubblica (la massa ) a stufarsi ed accettare tutto  quello che gli fanno e a non vedere /riconoscere il vero fascismo . Essa vede e continuerà a vedere nei vostri attacchi una criminalizzazione dell'avversario e del dissenso  arrivando : a un forte astensionismo elettorale o ad un aumento di consensi / voti dei loro partiti , ad approvazione silenziosa passiva ed acritica delle porcherie che fanno . Quindi finitela di vedere il fascismo dove non c'è e di chiedere a vuoto di dichiararsi antifascisti .Ma concentrate la vistra attenzione su cose su problemi più urgenti del paese,  evitando che siano usati demagocicamente  dalla destra parlamentare che extraparlamentare. Ma  soprattutto  evitiamo  in cadere  nelle provovocazioni  di questa  destra  che usa   la  tecnica  di  fare  gaffè e sparare  ....  o  sottigliezze  per  distrarre  l'opinione  pubbblica  dai reali problemi  del paese  .  come  suggerisce 

questa  vignetta 

10.2.25

se proprio vogliamo una menoria condivisa sul 10 febbraio \ giorno del ricordo ricordiamo quello che è stato a 360 gradi non solo quello che ci fa comodo

 Oggi   10 febbraio   giorno del ricordo     si celebra giustamente  le foibe  e  l'esodo   \  sradicamento     delle  polazioni italiane   o  miste   vista  la  situazione  tipica  di confini come  quelli    dove   convivevano  tra  alti e bassi    e si mescolavano \  contaminavano  etnie   diverse    fino all'esplodere   \  all'esacerbarsi    ne  nazionalismi ed  arrivare    alle brutture    delle  pulizia   etnica  . Ma   che altro dire   su  tali eventi    che  non sia  già stato detto  o  scritto   ,  che  non sia  solo retorica   nazionalista  \  patriottarda ?  Io nel mio  piccolo  posso   solo   ripetere  quanto  già  detto , da  quando  ho messo   su  il  blog  (  prima  con  splinder  poi  con  blogger )   ed in  particolare    in quest'ultimo post   scritto  di  qualche  fa   ,  quello  che da  fastidio    a  coloro  che vogliono    celebrando tali eventi   a senso  unico   e  solo  in  parte  ,  sminuendo  e  accusando   chi  fa  il  contrario   di negazionismo  \    giustificazionismo    oscurando il resto     delle  vicende 
Quindi  posso  lottare  finchè    sia  ricordato     tutto  la  pulizia  etnica   e  l'italianizzazione     forzata   e  la  cancellazione    etnica    e  le  brutalità  con i  nazisti   


 non  solo     i  crimini    del  foibe  e    del regime  di  Tito .Per  e  per  parafrasare  la  mia  patria  di Sabina  Guzzanti ( qui il testo  integrale  )   le vele al vento del mio pensiero al finche' quel vento resisterà'  e   soffierà  ancora  (   canzone   di  Pierangelo  Bertoli )   lottare  affinché   non si  speculi  con  la  scusa  di  trovare  una  memoria  condivisa  su  tali  vicende   cosi   dolorose e  "  divisive  " e   ancora   per  la politica  della  guerra  fredda   \  congiura  del silenzio  e    degli italiani  brava  gente   (  url  )   . Ma  sopraqttutto  non   siano   ogetto   propagandistico   e usato   cone  speculazione  politica  contro  gli  avversari ( destra )  e  negazionista     e  giustificazionista    con distruzione   e deturpamento  di  monumenti  e sacrari   con vergognose  scritte  





  Quindi   ho  già  detto   tutto  quello  che dovevo  dire  .   Che  altro  aggiungere    quindi ?    se  non  



oppure    visto  che  zitto non  riesco  a stare     segnalando  ( è  dell'anno  scorso ma  l'ho  scoperto  solo  oggi  )    un ottimo lavoro letterario e musicale  scevro     quasi  del tutto  dalla  retorica  patriottarda  e  nazionalista  ma  carico  di  nostalgia     esodo   



di Chiara  atzeni   qui la  sua  pagina   facebook  o  con  una  bellissima  testimonianza   da  sinistra   perché    l'esodo e lo sradicamento     da quelle    terre    riguarda  tutti e  non guarda  in faccia  nessuno

  da  

  • Il Fatto Quotidiano
  • » Adriano Sansa


  • Foibe, la memoria sia almeno giusta: tutto va ricordato e nulla giustificato

    Sono nato a Pola; il nonno era medico a Dignano: morì d’infarto in quei giorni tremendi. Fummo costretti dalle minacce e dal terrore di Tito a lasciare la nostra terra. Passammo tempi di angustie. Poi i miei genitori ricominciarono, senza troppi lamenti. Si riunivano con altri esuli ogni anno a cantare il “Va pensiero”. Ma ancora dopo decenni altri profughi meno fortunati vivevano in squallide caserme fra corde tese a separare con qualche coperta le famiglie.

    Al principio l’italia non fu sempre generosa. Il Partito comunista subiva l’egemonia sovietica, simpatizzava per Tito; gli esuli furono stoltamente chiamati fascisti, talvolta insultati e molestati. Paradossalmente il fascistume seguace del corresponsabile del loro dramma fece mostra di difenderli. Per molti anni non si parlò onestamente della tragedia istriana e dalmata.

    Tuttora, nonostante il Giorno del ricordo, e anzi proprio in questa occasione, certe analisi sono inquinate dall’ideologia. I crimini del fascismo, la persecuzione della popolazione slava richiedono giustamente una memoria e possono spiegare in parte la ferocia dei titini, le foibe, la sostituzione etnica che ne seguì. Ma non le giustificano. Gli eventi pur connessi della storia esigono uno ad uno un giudizio. Gli istriani patirono tremende crudeltà, violenze, sevizie di ogni sorta.

    Le ultime parole di mia madre furono “perché devo morir cussi’ lontan?”. Nata a Lussino, cresciuta tra Trieste e Pola, aveva insegnato nella minuscola isola di Unie. Per tanti esuli il Giorno del ricordo arriva tardi: che sia almeno giusto.


    buona celebrazione a  tutti\e 


    9.10.22

    Gli adesivi anti-schwa all’università di Torino, i militanti di Fuan-Azione: «Protestiamo contro le storpiature della lingua italiana in salsa gender» omofobia mascherata da lotta contro il politicamente corretto e l'assurdità linguistica


     Anch'io  sono ( anche se   non  condivido  completamente    , ma questo è un altro discorso , le  ultime
    tre righe  )  come ɘ

    Avverto tutte e tutti che sulla mia pagina fb non si usano i segni della lingua impronunciabile e neutra della cosiddetta inclusività:
    «-@», l’asterisco «-*», il fonema schwa ɘ e la «-u» declinativa, per significare la sigla lgbtq+, che nella versione statunitense è arrivata ormai a comprendere 28 caratteri.
    Sono un affronto alla realtà della differenza sessuale e alla corretta grammatica che la significa. I commenti di coloro che sono favorevoli a tali segni saranno cancellati.
    contro lo schwa ə ed altre deturpazioni , anche se ormai è una battagia persa o peggio contro i mulini a vento . Infatti : <<La schwa è una cagata pazzesca. >>( cit Antonio Deiana  ) o meglio un idiozia   da
    politicamente  corretto  e uguaglianza a tutti i cositi  ovvero quel  conformismo che uccide  le stesse diversità   \ identità   omologandole  oltre a mandare a affanculo ramengo  millenni di storia   di  cultura  linguistica  .
    Ma  la condivisione  finisce qui .  Infatti il modo di fare  opposizione   a tale  cosa   ed  sopratutto  ilmodo arrogante    con cui hanno replicato  alle  contestazioni che   gli si viene  rivolta 
      

    [...]
    «Questa piccola beffa futurista aveva lo scopo di protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana in salsa gender a cui assistiamo costantemente in università ormai da anni, e di difendere la dignità della lingua di Dante e D’Annunzio», hanno scritto in una nota, criticando il “pensiero unico” che si è sollevato contro la loro trovata: «La reazione immediata dei collettivi di sinistra è stata l’ennesima prova della loro arroganza e della loro assenza di argomenti reali. La stampa è intervenuta in massa, preferendo sbattere in prima pagina un inesistente “mostro omofobia” piuttosto che concedere il normale diritto di replica a studenti che portano avanti una legittima battaglia in difesa della cultura», hanno continuato i militanti.
    Che si sono scagliati anche contro Arcigay che, dopo aver denunciato la comparsa degli adesivi a opera di «organizzazioni studentesche a stampo fascista», ne aveva chiesto la rimozione, appellandosi all’Università di Torino e all’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno. «Abbiamo assistito anche all’ingerenza di potenti associazioni come Arcigay, che nulla hanno a che fare con l’università e che non dovrebbero esprimersi a riguardo di ciò che accade al suo interno. Abbiamo dimostrato come mainstream e sinistra siano sempre pronti a scatenare polveroni per difendere stupidaggini come lo schwa, ma non per discutere dei reali problemi quotidiani degli studenti. Il nostro non era un gesto discriminatorio se non contro le idiozie del politicamente corretto».

     Ecco  quindi come  dicevo  dal titolo che  la   giusta ed  comprensibilissima lotta  \   guerriglia culturale    contro le idiozie   del politicamente   corretto   a  tutti costi    diventa   omofobia in quanto la  tendenza    ad usare   le  nuove forme     grafiche  ed  ortografiche del politicamente  corretto (  vedere  post citato sopra  )  non  è  in uso solo  dal mondo  LGBT+   o  dalla  sinistra  ma   non  ha  colore  politico ideologico ma  soprattutto  lo si giustifica  con l'astrusa  teoria del  Gender  



    19.11.09

    A secco

     

    Il mio blog somiglia sempre più a un bollettino di guerra. La prima a dispiacersene è la sottoscritta.

    Quanto amerei occuparmi di racconti, poesie, piccole realtà quotidiane.

    Invece, no: senza volerlo, i blogger sono diventati uno degli ultimi avamposti della democrazia in pericolo. Per questo tentano in ogni modo di zittirci.

    Mi ritrovo, all'alba del 2010, a dover difendere diritti umani basilari, a ripetere verità un tempo scontate, a ribadire concetti ovvi, che si credevano assimilati.

    Padre Zanotelli denuncia da sempre i pericoli della privatizzazione dell'acqua.

    Ieri, l'ultima vergogna. L'ho saputo con più dolore (e rabbia, tanta rabbia) che meraviglia: con l'ennesimo ricorso al voto di fiducia, Berlusconi e la Lega hanno approvato l'art.15 del ddl Ronchi 135/09 che svenderà l'acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, agli interessi di Confindustria e delle grandi multinazionali (cfr. il testo dell'obbrobio). La scelta della destra di privatizzare l'acqua, oltre ad essere sbagliata e pericolosa in quanto fa diventare un bene essenziale e comune a tutti i cittadini un privilegio e profitto per pochi, è anche in controtendenza rispetto alle decisioni di altri Paesi che, in precedenza, avevano optato per la privatizzazione e sono poi tornati sui propri passi.

    Il Dio Mercato mostra, ogni giorno di più, il suo vero aspetto: quello di una dittatura non solo economica, ma anche e soprattutto politica, irriformabile e irrimediabile. Le prime conseguenze di questa logica perversa verranno pagate dai cittadini e dai lavoratori, attraverso l'aumento delle tariffe e la diminuzione delle manutenzioni, degli investimenti e dell'occupazione.

    In Bolivia, giunsero a privatizzare anche l'acqua piovana. In seguito, scoppiò la rivoluzione.

    Oggi, a Roma, il Forum dei Movimenti per l'acqua sarà ancora (ore 11.00) in piazza Montecitorio. E invita a una mailbombing su tutti i deputati. A Milano gli umanisti, assieme ad altre associazioni, si ritroveranno alle 16.30 in piazza Scala, per il primo presidio post-privatizzazione. Ma, ovviamente, stiamo solo contandoci. Chi comanda farebbe bene a ricordare che verrà un giorno, quando i ricchi sono troppo ricchi, in cui il disgusto li travolgerà, peggio del fango sporco e venefico che ci hanno lasciato in cambio di quest'ennesimo, infame ladrocinio. Rammento pure che "privato" è participio passato di "privare", cioè togliere. Cioè, furtare.

    Daniela Tuscano

    15.6.09

    GNI

    Avete letto o sentito parlare della Guardia Nazionale Italiana (GNI)?


    http://www.guardianazionaleitaliana.org/ 


    Su Facebook gira anche un'altra intervista del sedicente Saya con cui minaccia Il Presidente della Camera dei Deputati e altri onorevoli...sono allibito!


    Secondo questo fantomatico mister nessuno (Gaetano Saya) ci sarebbe l'On. Fini che trama dietro l'esimio Presidente del Consiglio Berlusconi.


    Insomma nel video c'e' un mix di minacce, calunnie e propositi eversivi dell'ordine democratico, tutto condito da una sana codardia e sudditanza lecchina, tipica dei primi tempi delle camice nere di Mussolini.


    E questi del GNI hanno anche l'appoggio della camice verdi della Lega Nord, cioe' la base elettorale popolare di orientamento radicale di estrema sinistra che aveva Mussolini...facciamo attenzione!!!

    complottismo e fake news perchè la gente ci crede

      come  anticipato  nella  chiusura  del  post  precedente  : <<   le  paure  ed  i  dubbi  inutili  , insieme al  complottismo e  dis...