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12.11.23

due italie il caso del libro lettera di una madre afrodiscendente alla scuola italiana di Marilena Umuhoza Delli

ringrazio la carissima Pacmogda Clémentine per     la segnalazione  del  libro    di  Marilena Umuhoza Delli  di   cui  trovate  sotto    la  copertina    ed  una piccla  introduzione presa  dalla  bacheca  di  Clèmentine  . 
·


« Sono cresciuta in due Italie. La prima è l’Italia di mio padre, un uomo bianco bergamasco la cui presenza era garanzia di privilegio, appartenenza e riguardo. Scortata da lui ricevevo i saluti della gente in dialetto, regali, sorrisi. Al suo fianco ero automaticamente parte del club “noter”, un’italiana a tutti gli effetti. Papà era letteralmente il mio passaporto.
La seconda è l’Italia di mia madre, una donna nera “immigrata” e con disabilità. La sua presenza era portatrice di razzismo, emarginazione, segregazione. Accompagnata da lei, la gente ci insultava, polizia e vigili ci fermavamo regolarmente per controllare i documenti, la gente posava le borse sui sedili vuoti del pullman (anche di fronte alla stampella di mia madre). Al suo fianco ero l’”extracomunitaria”, la straniera - anche se parlavo un italiano perfetto e masticavi il dialetto, anche se ero nata e cresciuta in Italia”. 
Credo non mi serve aggiungere altro per farvi venire la voglia di leggere questa donna che ha messo nera su bianco quello che noi genitori chiamati stranieri viviamo con i nostri figli. Nel mio caso posso aggiungere che quando sono in compagnia di mio marito e quando sono sola in giro per qualche città, il trattamento è diverso. Quando sono con mia figlia da sola in viaggio e quando siamo in tre é anche diverso. La gente è indifferente solo dove siamo conosciute. Al di fuori di dove viviamo, siamo trattate da stranieri, extracomunitari con poca importanza. Si parla di queste cose perché speriamo che qualcosa possa cambiare perché i nostri figli sono italiani e non devono soffrire perché crescendo si sentono esclusi dai loro propri connazionali. Molti vanno in depressione. Non è giusto.

8.3.15

e' razzismo o non è razzismo pretendere che chiede la cittadinanza italiana sappia anche la lingua o chiedere che essi rispettino le regole ?

         
Rispondo al  quesito    posto dal titolo  .
Se  tale  richiesta  viene usata  in maniera    civile  cioè senza  pregiudizi  e  legale  non arbitraria     Altrimenti , No  , in quanto diventa  becera  propaganda     xenofoba  ed  è  razzismo  .
Mi spiego meglio raccontando  un  fatto , con relativa  risposta  ,   successomi tempo fa  su fb . 

  Io avevo riportato flash  d'agenzia  (    dall'unione sarda  )  dando frettolosamente    ragione  per  aver  fatto aplicare  una legge  dello stato  



sotto ho fotocopiato l'articolo se nel caso l'url fosse irragiungibile



Non parla italiano, niente cittadinanza  La decisione del sindaco leghista)

                                            Il sindaco di Cairate, Paolo Mazzucchelli   
 
 

Negato il giuramento per acquisire la cittadinanza italiana a una 56enne indiana che, secondo il primo cittadino di Cairate (Varese), non parla la nostra lingua.

"Non parla italiano" e quindi, per il sindaco, non può fare il giuramento per ottenere la cittadinanza. Succede a Cairate (Varese), dove il primo cittadino leghista, Paolo Mazzucchelli, ha spiegato che la legge parla chiaro: Rani Pushpa, indiana di 56 anni, nonostante abbia compiuto tutti i passi necessari, non può diventare cittadina italiana perché non parla la nostra lingua. La donna invece lo accusa di avere nei suoi confronti un comportamento "altamente discriminatorio" e lo ha avvertito che se la vicenda non dovesse prendere una piega diversa si rivolgerà direttamente al Tribunale, "in sede civile e penale". Durante un incontro tra i due, "la figlia traduceva. Ripeto, non parla italiano - dice Mazzucchelli - e questa è invece una condizione che le regole richiedono. Io sono un pubblico ufficiale e devo far rispettare la legge". "In più occasioni sono stata sottoposta ad un arbitrario esame della lingua italiana che certamente non compete né al sindaco né agli addetti degli uffici comunali" ha spiegato Rani Pushpa ricordando sia che sta frequentando una scuola di italiano per stranieri sia di avere tutti i requisiti per accedere al giuramento. "Ho segnalato la cosa alla Prefettura - conclude il sindaco - e se il prefetto si assume la responsabilità di far giurare una persone che non parla italiano, io la faccio giurare. Ma la legge è un'altra".


Poi  giustamente  il mio  amico e  compaesano  me lo ha fatto notare  riportandomi  questo  articolo    del corriere  della sera  che " castiga  " l'imbecille  del sindaco

Cittadinanza negata, il prefetto
Il sindaco leghista Paolo Mazzucchelli si era opposto sostenendo che la 56enne non sapesse l’italiano, ma è andato oltre le sue prerogative: diritto soggettivo inalienabile


di Roberto Rotondo



                                                  Rani Pushpa (Newpress)




il  sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli (Newpress)
«Il sindaco di Cairate deve consentire il giuramento. Ho firmato io stesso lo scorso giugno il permesso, la legge non prevede che il primo cittadino abbia potere di discrezionalità». Il prefetto di Varese Giorgio Zanzi interviene sulla vicenda di Rani Pushpa, la donna indiana di 56 anni che ha fatto richiesta di cittadinanza italiana, ma che non ha potuto finora prestare giuramento in Comune perché il sindaco, Paolo Mazzucchelli (Lega Nord), ha negato la cerimonia. «Non parla italiano, non è integrata. Io sono un pubblico ufficiale - afferma il borgomastro - e devo controllare se stiamo facendo diventare italiana, una persona inserita nel territorio».

«Il sindaco non ha potere discrezionale»
Il prossimo 8 marzo scade il termine di 6 mesi, entro il quale un cittadino che ha ottenuto il nullaosta deve effettuare il giuramento in Comune. Venerdì scorso Mazzucchelli ha chiesto un parere alla Prefettura, anche perché la donna ha detto che lo avrebbe denunciato se non le avesse consentito di giurare entro i termini previsti. «Abbiamo esaminato questa mattina tutta la pratica - riferisce il prefetto di Varese - e il permesso non può essere negato. L’istruttoria è passata a giugno dai nostri uffici e sono stato io stesso a firmare l’accettazione della domanda. In realtà la signora ha chiesto un permesso per matrimonio, il marito infatti ha già la cittadinanza italiana, e si tratta di un diritto soggettivo inalienabile, per cui il sindaco non ha potere discrezionale». 



  eoltrte a  riportasre l'articolo  edel corriere   mi ha scritto

condividere link di teste di cazzo leghiste!!! Ma una minima lettura critica si riesce a fare in questo paese di merda, senza doverne fare una questione politica e di razzismo??? La notizia è molto semplice: il sindaco in questione è un leghista, ergo un coglione che dice e fa puttanate, che però fanno presa su molti razzisti. Come te caro Giuseppe. Impara a farti un'idea tua delle notizie che leggi in giro, non prendere per buone tutte le cazzate che girano in rete e che hanno il solo scopo di farci diventare antipatici dei poveri disgraziati solo perché non italiani ma sopratutto spesso poveri. L'Aga Kan non è mai stato vittima di razzismo scommetto.
Detto questo leggi le notizie correte e ricorda che se sono notizie che riguardano in qualche maniera iniziative leghiste sono puttanate a sfondo xenofobo ed elettorale.

ed ecco  in corsivo la  mia risposta 
condividere link di teste di cazzo leghiste!!! Ma una minima lettura critica si riesce a fare in questo paese di merda, senza doverne fare una questione politica e di razzismo??? La notizia è molto semplice: il sindaco in questione è un leghista, ergo un coglione che dice e fa puttanate, che però fanno presa su molti razzisti. Come te caro Giuseppe. Infatti non sempre sono dìaccordo con quello che condivido . lòo condivido per provocare \ e fare una discussione con chi la pensa diversamente e come loro . Impara a farti un'idea tua delle notizie che leggi in giro, non prendere per buone tutte le cazzate che girano in rete e che hanno il solo scopo di farci diventare antipatici dei poveri disgraziati solo perché non italiani ma sopratutto spesso poveri. >>

Infatti ciò è lontano da me se noti dal video  che  ho riportato  ( lo trovate    anche  qui  sul  blog  )   in un post precedente  http://goo.gl/x3FlPc 



 L' ho letto e di conseguenza condiviso in maniera frettolosa e senza cercare la replica del questore da te riportata . Allora si che ha ragione tu . Perchè quel coglione di sindaco ha commesso un abuso e d un arbitrio ,. utilizzando in maniera strumentale , progandistica ed in maniera malpancista una legge giusta e comprensibile .
Infatti mi sembra giusto ed logico che un cittadino \a ( non importa se ricco o povero , comunitario o extra comunitario o di un' altra nazionalità oppure discendente dei nostri emigranti che  non sa  una parola  dela nostra  lingua  però  è attaccatoall'italia   ) che viene a stabilirsi qui in Italia chiedendone  la cittadinanza italiana non ne consca la lingua . E' come se io andassi ad abitare negli Usa o in Inghilterra e  chiedessi la cittadinanza senza conoscere la lingua . Io  non sono razzista , ne tanto meno exenofobo  ,  sono se  mai   politicamente scoretto e  troppo libero   vedi il post [  
era  critico  verso il giudizio aprioristico  sconfinante   nel pregiudizio e   nel  becero razzismo   come il  video  riportato a destra    di  molti , oivviamente  senza  generalizzare     della cittadinanza   di quel paesino\  frazione  vicino ad  Alghero  o Sorso  adesso non ricordo     contro  un famiglia     che aveva  scelto  di vivere in periferia   con il loro camper  e    intavolando  ,  poi trattiva  non andata  a buon fine   per    oppossizione  del comune    dovuta  a questioni  igenico - sanitarie  ]         poi  rimosso ma  da   da  te  commentato  sui rom  postato    qui su  fb qualche  giorno  fa   perchè oltre   i  consueti stereotipi    sui rom  \  zingati   ,  non rimossi  ma lasciati  apposta   per  creare  un dibattito  stava  sconfinando  in insulti  personali e  minacce reciproche   fra  pro  rom  ed   anti rom    come quesdto cretin qua  


  >> L'Aga Kan non è mai stato vittima di razzismo scommetto. >>
che io sappia no .
<< Detto questo leggi le notizie correte e ricorda che se sono notizie che riguardano in qualche maniera iniziative leghiste sono puttanate a sfondo xenofobo ed elettorale. >>
sono d'accordo esse sono malpanciste aprioristicamente  dall'ideologia  che  le  propone  cioè quiella politica che parla alla pancia ed agli istinti più bassi della gente .

per  le regole    vale  lo stesso  discorso .  Ma   esso    viene preteso a senso unico  e  con dei pregiudizi   come   questo bando  lavorativo  fatto da      Giovanni Donzelli assessore  regionale   dela regione Toscana in quota   Pdl    già  noto   per  un decalogo del "rispetto", in cui  <<  chiedo agli immigrati di rispettare le regole. Che potete vedere QUI  >> ( dal post  del   suo blog  in  cui risponde  all'ufficio antidiscriminazioni dela presidenza del consiglio  )
Lo  stesso discorso fatto prima   vale    quando sui  cchiede  e   si pretende      che    chi venga  nel nostro paese   il rispetto  delle regole  e   non solo una  cultura  dei diritti e   dei doveri  . Infatti    c'è modo  e  modo di chiederlo   . Ecco un modo in cui   la destra  italiana  e  sic    anche  quella sinistra  che insegue  la destra e  la  genete    sembra   più abbindolata  da  discorsi   e  scritti  ( non solo cartacei )   malpancisti   lo pretendono 


dalla fogna (  che  non permette   di fare copia e  incolla    paura   di  figuracce    o di segnalazioni anti razziste   )   di http://voxnews.info/  più precisamente  da  qui




 

sarebbe più comprensibile  ed  utile  se  la   se  cultura delle regole e dei doveri. Non soltanto quella dei diritti  venga   applicata  e trasmessa  non solo   una   detterminata etnica   ma   a  tutti  gli abitanti  del nostro paese dove  queste  regole che     propone  con  pregiudizi e  generalizzazioni    (  come  se  tutti   gli esxtra  comunitari  o  emimmigrati  fossero  degli incivili    e degli ujbriaconi  ) agli extra  comunitari    sia  valide  anche  per  gli italiani  































4.2.15

censure stupide o paura da parte della disney sul fenomeno Charlie E ? tanto da cambiare copertina all'ultimo numero del settimanale topolino

La  disney  ha  imposto alla redazione del settimanale  topolino    il cambiamento  di copertina    topolino  e   loro senza  battere   ciglio   , nonostante  l'abbiano annunciata   tempo prima  sulla pagina fb    cosa  fanno  ?   la  cambiano .


                                     La  Copertina   censurata



                                              La  copertina    attuale



cosi la disney con questa sua imposizione censoria fa il gioco dei terroristi islamici radicali che vogliono che noi abbiamo paura di loro e delle loro reazioni

30.10.13

PARIGI I WRITERS SONO RISORSA MENTRE IN ITALIA VENGONO REPRESSI O CONSIDERATI SCARABOCCHI ADOLESCENZIALI IN PIENA TEMPESTA ORMONALE



mentre in italia tali opere vengono o considerate generalmente tutt'uno con semplici scarabocchi adolescenziali o da gente che è ancora in piena tempesta ormonale oppure descritti  solo come   ( quello si che è vandalismo specialmente quando viene  fatto  sugli edifici storici e non abbandonati    ) a semplici  \  complesse tag per delimitare il territorio del proprio gruppo . Quando  invece  come potete notare  dal video dell'articolo sotto  e  dai vari link  i graffiti  non sono solo tag  .


Segno che mette in evidenza una cattiva informazione ed una ignoranza ed incapacità a guardare al di là della punta del suo naso e che a proposito di graffiti non sa nulla se non le tag che si trova sotto casa.Chi dice che "i graffiti sono delle opere d'arte" sarà esclusivamente condizionato dal fatto che determinati graffiti possono sembrare belli anche ad un occhio inesperto, perchè eseguiti tecnicamente con cura metodica, il che è vero . Ma << Nel writing le due realtà coesistono allo stesso tempo; i graffiti possono essere legali o illegali; ma prescindendo da una questione puramente soggettiva, esistono graffiti illegali che sono pietre miliari della storia "artistica" dei graffiti, ed esistono graffiti legali che sono "inquinamenti visivi" degni di essere ricoperti con un buono strato di quarzite bianca.Molti writer, quasi tutti, persino i più bravi hanno un passato o un presente legato all'illegalità, ma la maggior parte delle persone collegano purtroppo il prodotto finale di un'esecuzione solo sulla base della legalità o meno in cui esse vengono ultimate. A questo proposito lavori eseguiti legalmente o illegalmente dalla stessa persona vengono definiti arte o vandalismo, belli o brutti, spesso senza sapere che dietro alle due tipologie sta la stessa persona.I writer proseguono un percorso "artistico" che li porta ad esplorare l'ambito delle lettere in una ricerca che determina uno o più stili che vengono elaborati e modificati sulla base dell'esperienza, in ciò non c'è nulla di diverso da quello che fa un artista "ordinario". I writer stessi però odiano essere definiti artisti, perchè un artista punta nella sua carriera ad essere un bravo artista, cercando di collocarsi ad un buon livello di reputazione; il writer fa la stessa cosa, con la differenza che non trae guadagno generalmente da ciò che fa, e che nel suo ambito punta ad essere il migliore e basta. E' una questione principalmente competitiva, che taglia fuori ogni altro che non sia esso stesso un writer, perchè le lettere non possono essere comprese a pieno, se non si ha una dimestichezza tale con esse data solamente dall'esercizio che ti porta ad essere un writer. Ad un writer non importa l'opinione di un non-writer, è un mondo a sè stante, per questo prescinde da regole come la legalità; perchè nessuno per un writer può capire un graffito se non è un writer egli stesso.>>( da http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070906113420AA0aJ4y  ) . 

E  visto che  come diceva Nanni Moretti in un famoso film  le parole  sono importanti non  sprechiamone  altre  troverete ulteriori news   nei  link sopra   e  andiamo al  post  vero e  proprio  

 corriere della sera del 29\10\2013

Paris 13, il paradiso dei graffiti

Quest'estate in Italia c'è stata un'escalation di repressione nei confronti dei writers, che a Milano sono stati anche condannati per associazione a delinquere. Il sindaco del 13° arrondissement di Parigi invece ha scelto un'altra strategia: trasformare questo fenomeno in risorsa.


25.1.13

ma siamo impazziti ? Usa, proposta choc: "Carcere per chi abortisce dopo strupro"

Dopo un candidato repubblicano ha dichiarato a  senato Usa  (  con  una frase  d'altri empi e  dis tampo medievale  )    che  : <<   una donna  incinta  dopo  lo stupro   è  volere  di  Dio >> , il fondamentalismo religioso    in America  colpisce  ancora  . Leggendo  la  news  sotto riportata  mi  viene da pensrae re  che  è  evidentemente  tale  persona  non ha  subito  (  e mi auguro  che non la subisca perchè non si dovrebbe mai  augurare ad  una donna  bella  o brutta   che  sia  una  simile cosa   ) o  non sa  cosa  sia  uno stupro  


fonte ilfattoquotidiano online del  24\1\2013



Usa, carcere per donne che abortiscono dopo stupro: è “inquinamento delle prove”
La proposta di legge arriva da una deputata repubblicana del New Mexico: la vittima di una violenza carnale deve portare a termine l'eventuale gravidanza perché il feto possa essere utilizzato in sede di processo come prova del reato. Difficilmente il disegno passerà, ma l'asticella della decenza è stata di certo spostata qualche metro più in là

di Marco Quarantelli | 25 gennaio 2013


La donna che decide di abortire dopo essere stata stuprata commette il reato di “inquinamento delle prove” e va punita con una pena che può arrivare fino a tre anni di carcere. Finora gli attacchi più furiosi alla libertà di scelta e le dichiarazioni più sgradevoli su stupro e aborto erano usciti da bocche maschili e repubblicane. La proposta di legge presentata il 23 gennaio al Congresso del New Mexico, invece, porta la firma di una donna, Cathrynn Brown, anche lei rigorosamente repubblicana, secondo cui la vittima di una violenza carnale deve portare a termine l’eventuale gravidanza perché il feto possa essere utilizzato in sede di processo come prova del reato. La sistematica guerra alle donne e ai loro diritti dichiarata negli Usa da una parte consistente del Grand old party non conosce soste.
New Mexico, Stati Uniti, profondo sud. “L’inquinamento delle prove – si legge nella House Bill n. 206 presentata alla Camera dei Rappresentanti – includerà l’abortire o il facilitare un aborto oppure il costringere qualcuno ad ottenere l’aborto di un feto che sia il risultato di una penetrazione sessuale criminale o di un incesto, con l’intento di distruggere le prova del crimine”. Firmato Cathrynn N. Brown, signora di 60 anni dal rotondo faccione sorridente. L’interruzione di gravidanza verrebbe così considerata reato di terzo grado, insieme a “omicidio volontario, furto, guida in stato di ebbrezza, lesioni aggravate, sequestro a scopo di riscatto”, punibili con la reclusione fino a tre anni. “Questa legge trasforma le vittime in criminali – ha spiegato all’Huffington Post Pat Davis, attivista di ProgressNow New Mexico – e le costringe a diventare incubatrici della prova per conto dello Stato”.

La repubblicana del New Mexico Cathrynn N.Brown 



Un testo controverso, che mette in discussione persino i fondamenti della teoria repubblicana in materia. “Se gli attivisti pro-life da sempre affermano che il feto è un ‘essere vivente’ fin dal momento del concepimento – fa notare Rick Ungar su Forbes – ci si domanda perché la Brown ora suggerisca che il feto non è altro che un ‘oggetto’ in grado di entrare in gioco in un processo come prova di un reato. Una prospettiva offensiva sia per i pro-life che per i pro-choice“. Senza contare poi il fatto che “in nessun caso la presenza di un feto prova che è avvenuto uno stupro. Altrimenti se ne dovrebbe dedurre che una donna che non è mai stata incinta di sicuro non è mai stata stuprata”.
Negli Usa la chiamano la “guerra alle donne”, un conflitto di trincea in cui, legge dopo legge, lo scopo è quello di guadagnare un metro all’avversario: la libertà di scelta. Il mancato rinnovo del 
Violence against women act, che dal 1994 garantiva tutele legali ed economiche alle vittime di violenza, è solo uno degli ultimi attacchi scagliati dal Grand old party. Tra il 2011 e il 2012 i repubblicani sono riusciti a far approvare 
n 30 Stati 135 leggi che limitano il diritto sancito nel 1973 dalla Corte Suprema di interrompere una gravidanza. Persino l’ultimo candidato alla vicepresidenza, Paul Ryan, nel 2011 ha firmato un controverso progetto di legge, il No taxpayer funding for abortion act, secondo cui, per accedere ai fondi federali previsti per le vittime, la donna dovrebbe dimostrare di essere stata “violentata energicamente”.
Cofirmatario di quella legge era Todd Akin: deputato del Missouri, nell’ultima campagna elettorale 
costui ha affermato che “in caso di stupro legittimo, il corpo della donna può fare in modo di evitare la gravidanza”. Il 24 ottobre toccava al candidato al Senato in Indiana, Richard Mourdock, esemplificare le idee deliranti del Gop in materia: se una donna subisce violenza e rimane incinta, disse in un dibattito, “lo ha voluto Dio”. Dichiarazioni che hanno danneggiato la corsa di Mitt Romney alla Casa Bianca, al punto da spingere John McCain, l’uomo che sfidò Obama nel 2008, a consigliare ai suoi di “lasciar perdere l’aborto”. Non è servito.
Difficilmente in un New Mexico in cui entrambe le Camere sono a maggioranza democratica, la proposta diventerà legge, ma l’asticella della decenza è stata di certo spostata qualche metro più in là. La Brown ha tentato di arginare le polemiche, spiegando che il suo scopo è quello di punire più severamente chi stupra e poi costringe la vittima all’aborto. Ma la toppa è stata peggiore del buco: il testo distingue chiaramente tra un primo soggetto (la donna) che decide di abortire e un secondo soggetto (il violentatore) che “spinge o costringe qualcun’altro ad ottenere un aborto”. Il problema è che entrambe le “condotte” sono considerate reato. “Servono leggi più dure contro gli stupratori – ha detto la Brown, difendendo il testo – con questa legge proteggeremo meglio le donne che vivono nel nostro Stato”.




18.1.13

cosa non si fa e si dice per farsi vedere Belen contro le donne che approfittano della gravidanza per stare a casa "Se stanno bene devono lavorare".

cosa  non si  fa  pur  di  far parlare di  se
 da  www.virgilio.it  del  18\1\2013
Belen Rodriguez  attacca le donne che approfittano della gravidanza per non andare a lavorare e rimanersene a casa. L'argentina si sta preparando a diventare mamma e ha svelato i suoi progetti futuri per i primi mesi dopo il parto alle sfilate di Pitti Bimbo a Firenze, dove è stata ospite speciale. La conduttrice di Italia's got talent, al lavoro in tv con il pancione, si è detta contraria "alle donne che lavorano e approfittano della gravidanza perstare a casa ed essere pagate mensilmente". Ma non è sempre così, ha precisato: "Quando la gravidanza è a rischio sono contenta che la persona stia a casa, è giusto, ma se le donne stanno bene... una volta si zappava la terra, con la pancia".
Belen ha rivelato che dopo la nascita del suo primo figlio con Stefano De Martino si prenderà una pausa dal mondo dello spettacolo. "Per cinque mesi mi ritirerò dalle danze per stare col mio bimbo, e poi comunque lo porterò con me dove potrò". In veste di madrina di Bimbus, l'argentina ha spiegato di essere "contentissima" del sesso del nascituro: "Volevo proprio un maschio. Mia madre mi ha detto che preferiva la bambina perché c'erano un sacco di cose che voleva comprare, quindi è molto delusa".   "Lo vestiro molto easy non tutto addobbato  - ha continuato Belen - mi piacciono i tessuti di cotone, ho comprato un sacco di tutine,anche quella da ginnastica".
Belen si vede benissimo nella veste di mamma e non ha intenzione di fermarsi al primo figlio: "Speriamo arrivi la femmina - ha aggiunto - perché se arriva un altro maschio mi inc...!".
 E'vero che   ci possono essere donne che  s'approfittano  di questo diritto  cioè quello  alla maternità e quindi al riposo   cosi duramente  guadagnato  con le lotte  sociali   avvenute  negli ultimi due secoli  .  ccome  testimoniano  questi due  video  di  Mondine  (  donne che raccoglievano il riso nelle  risaie   fino a  gli anni  '60  )










Ma  la sudetta   signora  ignora   che  spesso   le donne  oltre ad avere  gravidanze  difficili fanno sia  i doppi  lavori  e  spesso  (  anche    se non è più  il tempo , ma  se  continua  con questa  .... di  crisi    non ci vorrà molto  )    lavori faticosi  come quelli degli uomini    se non peggio  .
Esempio   la moglie  di un mio collega   che lavora  con in una cooperativa  che  s'occupa  d'assistenza  agli anziani non autosufficenti    è al  3  mese  e  visto il lavoro difficile   ha  ottenuto  l'aspettativa  .
Tu ( permetti  di  darti del tu  )  Bele
mia  cattura  schermata  del video  linkato sotto di  http://www.youtube.com/user/Kiows di youtube 
n  parli  per  dar fiato alle trombe  e   far  si  che i media  , ma  anche   chi  ancora  s'indegna  ( come  il sottoscritto  )   parlino  di  te  e    e  dele tue  ...... . Se proprio voleviusare  \  applicare  il  metodo  , molto in voga  nel gossip  e  adesso  [  sic  ]    nela politika ( da  non confondere con politica  )  ,  basti che  si parli di  me  bene o male  purchè  si parli oppure  come diciamo  dalle mie parti   se  non ci  socu  metteticimi  , basta  che pagassi un fotografo   o un cameran  tanto i gli  € non vi mancano a  vip e  ti facevi   vedere  zappare  .
Quindi  un Bel   sonoro  Vfncl  non te lo toglie  nessuno  alla  tua prossima trovata  pubblicitaria e mi raccomando  escogitane   qualcuna di  nuova  ed  originale


11.9.12

Biblioburro- The donkey library

Cazzeggiando  su fb    ho trovato questa  storia  



La BiblioBurro in Colombia: Luis Soriano è un maestro elementare che usando due asini; Alpha e Beto, gira per distribuire i libri in tutta la regione. Luis Soriano, il creatore di questa libreria mobile, viaggia ogni fine settimana nei villaggi rurali più remoti della Colombia. Il suo obiettivo è quello di combattere quella che chiama "l'ignoranza dei contadini"

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...