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Visualizzazione dei post con l'etichetta immigrazione

DIArio di bordo n 34 anno II Elena Cecchettin attacca Sanremo e le "parole dell'amore" lette dagli attori di Mare Fuori: «Roba da Baci Perugina» ma non fa nessuna controposta ., Si chiama dignità l’unica via per trasformare l’immigrazione da problema a risorsa. E questa via passa per la formazione e il lavoro

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"Con grande sentimento e grande sensibilità", dice Amadeus, i ragazze e le ragazze di 'Mare Fuori' portano il tema della violenza di genere sul palco dell'Ariston. Lo fanno spiegando le parole chiave in una relazione basata sul rispetto dell'altro ma anche di se stessi: "accetta, ascolta, accogli, impara, verità, accanto e no". Quest'ultima "necessaria per stabilire il perimetro della nostra volontà e rendere chiaro che l'amore non deve mai centrare col possesso e per questo a volte è la più alta dichiarazione d'amore che si possa fare insieme". il testo di Matteo Bussola e recitato dai protagonisti di #marefuori è un testo bellissimo . Non capisco le reazioni di #elenachettin sorrella di #giulia . E delle critiche fermministe in particolare Tra queste, proprio la scrittrice ripostata da Elena Cecchettin: «Le "nuove regoledell’amore" portate sul palco di Sanremo martedì, in quella che a tutti gli effetti è una prom

due italie il caso del libro lettera di una madre afrodiscendente alla scuola italiana di Marilena Umuhoza Delli

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ringrazio la carissima Pacmogda Clémentine  per     la segnalazione  del  libro    di   Marilena Umuhoza Delli   di   cui  trovate  sotto    la  copertina    ed  una piccla  introduzione presa  dalla  bacheca  di  Clèmentine  .  · « Sono cresciuta in due Italie. La prima è l’Italia di mio padre, un uomo bianco bergamasco la cui presenza era garanzia di privilegio, appartenenza e riguardo. Scortata da lui ricevevo i saluti della gente in dialetto, regali, sorrisi. Al suo fianco ero automaticamente parte del club “noter”, un’italiana a tutti gli effetti. Papà era letteralmente il mio passaporto. La seconda è l’Italia di mia madre, una donna nera “immigrata” e con disabilità. La sua presenza era portatrice di razzismo, emarginazione, segregazione. Accompagnata da lei, la gente ci insultava, polizia e vigili ci fermavamo regolarmente per controllare i documenti, la gente posava le borse sui sedili vuoti del pullman (anche di fronte alla stampella di mia madre). Al suo fia

Basnewende di Talatou Clementine Pacmogda

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 Qualche  tempo      fa  durante  una  discussione     sull'immigrazione     mi  suggerirono Basnewende    di  Pacmogda  Clementine  . Appena  rovo  un po'  di tempo   me  lo  leggerò  . Lo so  che   per  evitare   di scrivere  sproloqui    dovrei  aspettare  a leggere il libro  . Ma   seguendola  su  Facebook   e  avendo letto  quest  articolo    : <<  Talatou Clementine Pacmogda:biografia scrittrice  >> su    RecensioneLibro.it    la  sua  storia   ho  deciso  di   intervistarla  . Ecco   la  nostra  discussione  Poichè   molti   vengono in italia   di passaggio    per   andare da parenti   o gente   della   loro   comunità   in altre nazioni europee    ti chiedo    se non avessi     trovato l'amore    saresti rimasta   lo stesso   in italia ?   Non sarei rimasta in Italia. Come sai sono venuta in Italia con un’opportunità. Ho vinto una borsa di studio per il dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Spesso si pensa che tut

DIARIO DI BORDO N°8 ANNO I . c'è chi trae dall'immigrazione arricchimento interiore c'è invece di chi lo usa come creare odio e parlare alla pancia della gente cercando un nemico per distrarre la massa dal pessimo governo

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 sfogliando   la rassegna    news  del portale web  www.msn.com/it-it ho  letto   ( non  ricordo    la  fonte    precisa    )   della  scoperta  di Dio   avvenuta   in mare   tra  immigranti   dell'ex no global   Luca Casarini . Per decenni è stato un riferimento della  sinistra antagonista erede  di quella  sinistyra  extraparlamentare  . Quella della disobbedienza barricadera, dei centri sociali e delle battaglie  no-global . Ora però, a sentirlo parlare,  Luca Casarini  sembra una sorta di chierico del cristianesimo progressista  quelli   che  una  volta  (  e   sai nostalgici   e da certa destra  erede    del neofascismo  \   destra  extraparlamentare  )    venivano  chiamati     \ etichettati  come  cattocomunisti  .Egli    Deluso dalla politica parlamentare , il fondatore dell'Ong  Mediterranea Saving Humans  ha infatti assicurato di aver (ri)scoperto Dio. " Quando sei in mare, in quel punto tra vita e morte, abbracci una persona e la salvi, senti che ti sta succeden

L'australiano emigrato in Sicilia che cucina per chi è in difficoltà: "Ho comprato la casa a un euro, ora mi do da fare" Nel cuore dell’entroterra siciliano, a Mussomeli, paese in provincia di Caltanissetta con 10.300 anime, in piena pandemia è nata una cucina solidale dove il cibo recuperato viene preparato per famiglie e residenti in difficoltà. Ad animare il progetto “The Good Kitchen” è Danny McCubbin, blogger australiano e volontario della comunità di San Patrignano per i rapporti internazionali tra Londra e Italia, che a dicembre 2020 ha deciso di acquistare una casa a 1 euro nel quartiere di Sant’Enrico, nella badia vecchia di Mussomeli. “Sono arrivato prima della Brexit - dice - era il mio sogno vivere in Sicilia. Mamma e papà amavano la campagna. Per questo ne ho comprata una anch’io qui a Mussomeli grazie a un crowdfunding di 25mila euro. Ho ristrutturato casa e mi sono subito dato da fare. Mi sono chiesto: cosa mancasse in questo paese”. Così Danny McCubbin apre la sua piccola cucina ogni mercoledì e ogni domenica per preparare i pasti da consegnare a case famiglia, parrocchie e residenti in difficoltà., L'aeroporto costruito intorno a un orto, perché il contadino non se ne vuole andare.,

L'aeroporto costruito intorno a un orto, perché il contadino non se ne vuole andare Takao Shito coltiva i suoi ortaggi nel terreno che appartiene alla sua famiglia da oltre 100 anni. Si trova nell'area dell'aeroporto di Narita, il secondo più grande del Giappone. Per l'agricoltore 70enne quello è l'unico posto in cui abbia senso continuare a vivere e coltivare. Il blogger australiano emigrato a Mussomeli: "Ho comprato casa a un euro, ora cucino per i bisognosi" L'australiano emigrato in Sicilia che cucina per chi è in difficoltà: "Ho comprato la casa a un euro, ora mi do da fare" Nel cuore dell’entroterra siciliano, a Mussomeli, paese in provincia di Caltanissetta con 10.300 anime, in piena pandemia è nata una cucina solidale dove il cibo recuperato viene preparato per famiglie e residenti in difficoltà. Ad animare il progetto “The Good Kitchen” è Danny McCubbin, blogger australiano e volontario della comunità di San Patrignano per i rappor

Il barcone dei mille migranti morti finirà in un hangar: fine indecorosa dell'icona di una strage

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repubblica   04 FEBBRAIO 2022 Polemica sul progetto del Comune di Augusta. Il sindaco vorrebbe realizzare un Museo nella rimessa per i dirigibili. Le associazioni si oppongono               di Salvo Catalano   Realizzare un Parco della memoria mettendo uno accanto all'altro un vecchio sommergibile militare e il barcone dove trovarono la morte circa 800 migranti, recuperato nel 2016 con una complessa operazione nel Mediterraneo. L'esposizione dovrebbe essere ospitata nell'area del colossale hangar per dirigibili di Augusta, l'unico rimasto in Italia e oggi semi abbandonato. È questa l'ultima idea dell'amministrazione comunale della cittadina in provincia di Siracusa, meta di numerosi sbarchi, che da circa otto mesi ospita il relitto ormeggiato al porto. Un progetto ambizioso, tecnicamente complicato e fortemente criticato dagli attivisti locali: "Pensare di accostare un mezzo militare portatore di morte con il barcone è un'idea macabra", attacca l&#

smontare il sovranismo ? semplicissimo prendendoli alla lettera . il caso di Antonio Silvio Calò, 60 anni, professore di Storia e Filosofia, nel 2015, insieme alla moglie Nicoletta, ha deciso di compiere un atto rivoluzionario: ha accolto nella propria casa di Treviso sei ragazzi richiedenti asilo africani.

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  dal suo  facebook  https://www.facebook.com/antoniosilviocalo/ Quante volte lo abbiamo sentito dire: “ Perché non te li prendi a casa tua? ” Antonio lo ha fatto davvero, dando loro una casa, un lavoro, un futuro. proprio per questo, in tutti questi anni è stato insultato, minacciato dai neofascisti   di forza  nuova   e  dalla    lega  . Quest  ultimi , hanno circondato l’abitazione con sei bandiere dell’indipendenza veneta, gli hanno augurato che stuprassero la moglie e la figlia . Ma  lui    non  se n'è  curato  è andato avanti per la sua strada. E, alla fine, ha vinto la sua scommessa. “Oggi i miei figli lavorano tutti, pagano le tasse e alcuni hanno deciso di sposarsi - ha detto di recente - Se ci sono riuscito io che sono un insegnante, può farlo a maggior ragione lo Stato. Se si vuole, si può fare!". Quelli come Antonio e Nicoletta fanno paura perché, con le loro azioni, smontano anni di retorica razzista e sovranista, dimostrano che l’accoglienza non solo si pu

L'eredità di Don Roberto ucciso tra i poveri A un anno dal delitto di Como, i volontari continuano l’opera del sacerdote accoltellato da uno degli uomini che assisteva: "La sua morte ha dato una scossa alla città" ed aiuto reciproco come il caso di Assia ragazza marocchina che aiutata adesso aiuta gli altri

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 indipendentemente  da essere  laici , credenti ,  atei , confessionali   (  miscredenti  come  dicevano le mie  nonne  )     ai cattolici  ( ma  non solo visto che in italia    del  nord  ovest      esiste  una   forte minoranza    valdese  )   dobbiamo molto     a  loro  .    Como è sempre stata una città accogliente ma la scomparsa di Don Roberto  (  vedere    video  )  ha aperto una lunga riflessione su come il povero e gli ultimi siano nostri fratelli". Parla chiaro Luigi Nessi, volontario, da anni in prima linea in carcere e nell'aiuto verso i più bisognosi. Nessi conosceva Malgesini da tanto tempo e insieme a lui andava a distribuire le colazioni tutte le mattine davanti alla chiesa di San Rocco, la parrocchia di don Roberto. "Oggi quella macchina non si è fermata" racconta Luisa, ostetrica in pensione da anni volontaria al fianco del don nella distribuzione di colazioni. "I volontari continuano il loro lavoro nonostante la figura fisica di Roberto non ci

Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita.

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 lo  so sempre  lui . Ma  che colpa  ne ho se  uno  dei  pochi  che si occupa  di tali storie   Lorenzo Tosa   6 h     ·   Questa donna incredibile si chiama Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita. Ne aveva appena compiuti 18 quando, nel 2016, ancora nel suo Paese, è stata rapita mentre faceva jogging, violentata e sottoposta a un cosiddetto “rito di purificazione”. Il motivo? Perché Joy è nata con la pelle bianca, in un luogo in cui gli albini sono discriminati, perseguitati, trattati come cavie. Sembra la fine, e invece è solo l’inizio. Perché Joy viene in seguito venduta come schiava, passa da un rapitore all’altro, la chiudono di notte dentro il bagagliaio di un’auto e si ritrova in un lager libico, tra torture e atrocità di ogni tipo. Infine, forse in un lampo di pietà da parte dei suoi aguzzini, viene caricata su un barcone con destinazione Lampedusa, per poi essere trasferita in Trentino. Ed è qui che la sua vita cambia. Joy v