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16.10.25

diario di bordo n 152 immmigrazione non è solo un pericolo la storia di Francois Bazie, 45 anni, originario del Burkina Faso ed ex rifugiato politico, è arrivato in Italia nel 2015. Oggi vive sulle colline sopra Carrara, dove ha fondato un’azienda vinicola. ., rifiuti zero il caso di capannori ( toscana )

Francois Bazie, 45 anni, originario del Burkina Faso ed ex rifugiato politico, è arrivato in Italia nel 2015. Oggi vive sulle colline sopra Carrara, dove ha fondato un’azienda vinicola. Si tratta di terre difficili da coltivare, spesso soggette a rischio di frana, ma Francois è riuscito a trasformarle in sei ettari di vigneti a picco, da cui ogni anno produce circa diecimila bottiglie, con etichette che ricordano il suo Paese d'origine 
 
Durante la vendemmia lavorano con lui una quindicina di persone: alcuni braccianti italiani, altri migranti provenienti dai centri di accoglienza del territorio, oltre alla moglie e ai sei figli. Francois ha inoltre esportato alcuni dei suoi vitigni in Burkina Faso, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro per i suoi connazionali. Lo abbiamo incontrato durante la vendemmia per farci raccontare la sua storia e capire come funziona la sua impresa.

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 A Capannori, in provincia di Lucca, i rifiuti sono quasi scomparsi. Merito di un sistema che punta sul riutilizzo, il riciclo e una serie di misure di prevenzione condivise dall’intera comunità.

L’obiettivo “rifiuti zero” è diventato una vera e propria filosofia di vita per molti cittadini. Abbiamo incontrato alcune delle persone che, per prime, hanno creduto nel progetto e lo hanno reso possibile.

3.5.25

Enam Honya Heikeens, infermiera, attivista e modella ghanese, ci racconta di come ha superato la vergogna della vitiligine, trasformandola in motivo di orgoglio e dignità.

mentre  in  occidente    si   fano interventi estetici  inutili  (  ovviamente dipende  da  caso a caso  ) e
spesso come : il  caso  dicui  ho parlato recentemente  nel post  : << Sfigurata in modo permanente da un filler alle labbra fatto da un'estetista conosciuta sui social. La storia di  Federica Funi  >> e si ha un rapporto insano con il proprio corpo nel sud del mondo invece ci sono storie come questa di Enam Honya Heikeens, infermiera, attivista e modella ghanese, ci racconta di come ha superato la vergogna della vitiligine, trasformandola in motivo di orgoglio e dignità
[.... ] Crescendo, volevo essere una modella e un presentatore televisivo, ma quando ho compiuto 12 anni, ho realizzato le mie prime patch o macchie, la vitiligine. Inizialmente, la mia famiglia e io pensavamo che fossero solo segni di nascita fino a quando le nostre visite in diversi ospedali dentro e fuori dal Ghana non hanno prodotto risultati. Infine, abbiamo dolorosamente concluso che avevo la condizione chiamata VITILIGO


 La mia vitiligine continuava a diffondersi e fu allora che decisi di diventare infermiera, perché mi resi conto che essere nel settore sanitario mi avrebbe dato l’opportunità di conoscere meglio la condizione della pelle. A quel tempo, lo stigma legato alla vitiligine era terrificante. Direi che era parte delle ragioni per cui ho deciso inizialmente di non diventare un modello e presentatore televisivo. L’esperienza infantile è stata per me momenti pessimi e tristi. La maggior parte delle persone ha attribuito la mia condizione di pelle a una maledizione. Non avevo amici durante la mia istruzione di base. Fu durante il liceo che incontrai una signora meravigliosa; siamo diventati amici e sorelle fino ad oggi. È diventata una vera definizione di amicizia. Siamo sempre stati visti insieme. Era praticamente la mia forza. [... ] da : << La mia vita con la vitiligine: un'infermiera di 23 anni racconta la sua storia >> di https://www.modernghana.com/  da   cui  ho tratto la  foto  sopra  a  sinistra 

28.7.23

La gente certe volte si vuole proprio male.Questi obbrobri non li ho mai capiti


Ringrazio i miei genitori per non avermi creato , anche se a volte rompono per il mi spirito troppo ribelle , con una mente labile e distorta.Si, ognuno col proprio corpo può fare quello che vuole, ciò non toglie che io sono scioccato come ho evienziato più volte in altri ost sul blog e sui social .Specialmente nel vedere come era prima di diventare questo abominio .

: Bisogna sempre scegliere con la propria testa e mai farsi condizionare dagli altri. Molte volte pensiamo di dover cambiare per piacere agli standard che la società ci impone ma il bello è proprio questo, ognuno di noi è unico, autentico, originale! Non dobbiamo cercare in tutti i modi di rientrare nei canoni di ciò che vogliono gli altri. Noi siamo noi, ed è questo che ci renderà sempre e semplicemente NOI...

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...