in sottofondo Corduroy - Let's Play Two - Pearl Jam
La quotidianità ci rassicura, ci fa sentire protetti, ci fa guardare al domani con meno ansie. Ma a volte può rappresentare un peso, un impedimento alla propria realizzazione personale, un ostacolo alla felicità
Si può sfuggire alla routine in molti modi senza droghe o altrio emzzi artificiali uno dei più efficaci - e divertenti - per vivere il presente con spirito d’avventura è viaggiare non solo fisdicamente : sfidare prima di tutto noi stessi e le nostre abitudini per cercare l’insolito, l’altro. Trovando mondi incredibilmente diversi da noi, paradossalmente troviamo noi stessi, lasciando alle spalle convenzioni e schemi che credevamo nostri e che invece non ci appartengono. Ma sopratuytto accettando di contaminarci con l'altro e cercare un identità aperta e non chiusa Decidere una meta alla quale affidarsi è qualcosa di estremamente personale, ma tra le tante destinazioni ne abbiamo scelte tre dove inseguire i propri sogni e ritrovare una nuova libertà (anche di espressione) diventa un’avventura incredibile
Amanti degli animali, della natura e degli spazi aperti? Prendetevi un po’ di tempo e intraprendete l’addestramento per diventare ranger: imparate a riconoscere le impronte dei leoni, dei ghepardi, dei leopardi, dei rinoceronti e delle giraffe in Namibia. I tramonti infuocati e la voce del bush vi faranno scoprire il vostro nuovo io.
Lontani da tutto, nel deserto della Bolivia, il Salar de Uyuni
Sognate un luogo dove dimenticarvi della tecnologia: di fronte a uno spettacolo indimenticabile preferite guardare coi vostri occhi piuttosto che attraverso la fotocamera del cellulare. Il Salar de Uyuni è tra i deserti più grandi del mondo, caratterizzato da una distesa di sale bianchissimo, formazioni rocciose e isole ricche di cactus. Incredibilmente, con una fauna quasi inesistente, qui è invece comune vedere fenicotteri rosa.
Mettere a tacere le preoccupazioni sul sentiero degli Appalachi
Le responsabilità non vi lasciano neanche quando c’è un oceano fra voi e loro? Forse è il caso di stancare anche i vostri pensieri - oltre che i vostri piedi - con un’escursione lunga 3.500 chilometri che va dalla Georgia al Maine, negli Stati Uniti. Il continuo mutare di paesaggi, fra montagne e foreste, animali selvatici e incontri fortuiti, vi farà abbracciare il concetto che tutto cambia, e va bene così.
Taipei, Taiwan: perché non sempre il silenzio è d’oro
Riuscite a sentirvi vivi solo se siete circondati dal caos cittadino. Più cose avete da fare, più vi sentite in pace con voi stessi. Taipei, la capitale di Taiwan posta all'estremità settentrionale dell’isola, vi stupirà: tra passato e presente, qui energia e cultura si incontrano per un’esplosione di stimoli: mercatini notturni, infinite opzioni di street-food e pop-up store vi aspettano.
Questi luoghi, così diversi fra loro, hanno un comune denominatore: un inno alla forza liberatoria dei viaggi on the road e del viaggio in sé, per entrare in contatto con il proprio io.
Scopriamo i protagonisti di questa avventura, intraprendenti e magnetici.
The Marshal
La città è alle spalle, il futuro davanti a sé, per lui esiste solo il presente. Il protagonista è un uomo misterioso accarezzato dalla luce calda del tramonto che gli promette orizzonti infiniti.
Wayfarer Blaze
Indipendente e forte, questa cowboy contemporanea ha solo un obiettivo in mente: essere se stessa.
Aviator Evolve
Nessuna meta in particolare, l’importante è godersi il viaggio. La protagonista di questo scatto accoglie una nuova alba, un’occasione per rincorrere i propri sogni.
Hexagonal
Un cane e una chitarra come unici compagni di viaggio, il protagonista di questa immagine sceglie di affrontare la strada meno battuta, e non ha intenzione di tornare indietro.
Questo post è dedicato a chi di voi mi chiede come
trascorro i giorni di festa o quando non lavoro oltre che
stare davanti al pc a
sparare cazzate o
per parafrasare un altro grande poeta dopo de Andrè
Ora mentre cerco di pensare a come iniziare il post della scarpinata - passeggiata d'ieri fra quelle che avrebbero dovuto essere campagne ed ora sono quasi tutte case da vigna e da spuntino , mi riviene in mente , stranezze \ sinestesie della vita questa canzone insieme alla precedente della mia infanzia
Ecco ora sono pronto al post
Dipende dalla stagione . Come tutti ( per chè l’uomo è un animale non dimentichiamolo ) da novembre fino ad marzo \ aprile vado in letargo ed esco solo per andare a lavorare o qualche volta € ed amici ( visto che hanno famiglia sono sposati e con figli o sono un po’ poltroni come il sottoscritto d’altronde ) permettendo si esce il sabato pizzeria e\o locali oppure si va da qualche amico /( quando non si rimane a casa con i matusa \ vecchi ) a vedere film scaricati o noleggiati .
con il pc portatile sulle
ginocchia o davanti alla tv quando c'è ( sempre più raro ) qualcosa d'interessante o a vedere dvd ) o al caldo del mio " eremo " ( la mia stanza ) ad ascoltare musica di zanfaraioli come chiama mio padre al musica moderna o in mansarda ( lo studio di mio padre ) da mio padre quando c'è qualcosa d'interessante sul satellite in particolare i programmi di http://www.arte.tv/fr
ma a volte come ieri quando fa bella giornata esco a godermi il cielo sempre più blu per parafrasare la canzone ma il cielo è sempre più blu' di Rino Gaetano ( Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981 )
Di solito quando esco in compagnia ed andiamo nelle campagne ( zona mista come preferisco chiamarla visto il fenomeno molto diffuso nel sud delle case da vigna e orto ) di tempio o nei dintorni andiamo in macchina fino ad un certo punto e poi andiamo a piedi . Ma ieri essendo solo ed essendo una bella giornata mi è capitato d'andare da solo è quindi sono andato completamente a piedi facendo ( devo attraversare metà paese ) un po' più dio strada .
Dopo aver attraversato via valentino e parte della via di della chiesa San Giuseppe
andando avanti s'arriva alle ultime case e poi ai quartieri sub urbani . e alle chiese campestri della S.s Trinità e di mezzaustu.
Prima d'arrivare alla chiesa della Trinità si percorrere un bel tratto di strada asfaltata ( frea case in abbandono o abitate per il fine settimana o vendemmia o da qualche residente \ pensionato od allergico alla vita di città' )
e poi in terra battuta , con qualche fermnata a mangiare merendare : asparagi , tarassaco,l'aglio selvatico o altre erbe selvatiche
Dopo dopo qualche discarica abusiva , carcasse d'auto ( erano troppo lontane per usare lo zoom della digitale )
qualche allevamento di pecore
e visto che sono strade inter ponderali e si sta vista la crisi riprendendo con il ritorno ala campagna l'allevamento bovino ( vedere anche foto vicino alla chiesa di Mezzaustu ) capita di calpestare ( chi sa se mi porterà fortuna )
dopo un sentiero di sughere ecco che arrivo alla S.Trinità
poi tornando indietro aprendo un cancello che mi sono dimenticato , li per li non ci ho pensato a fotografarlo attratto dalla sensazione di pace che proveniva dai : rumori dei campanelli delle vacche , dalle rondini ed altri uccelli , grilli e cicale ( vedere il finale cioè gli ultimi 30 secondi di questa famosissima mi vergogno a di dire il titolo ed il nome dell'autore talmente è notacanzone ) a cui noi villici salvo i vecchi o chi ha o ha avuto la campagna , siamo diventati allergici
poi sulla via del ritorno ho visto un maneggio equestre e gatti selvatici \ randagi
sbagliando strada perchè una volta passato il passaggio a livello da sotto San Giuseppe 10\15 minuti ed ero a casa , invece ho fatto , sosta d'amici che abitano vicino al cimitero ( una birrozza e qualche nocciolina ) e 20 \30 minuti di camminata fra le vie del centro storico