Ecco quello che a causa lavoro e problemi di spostamenti ( non ho patente ne macchina quindi ho bisogno di qualcuno che mi accompagni per le tappe fuori paese ) sono riuscito a vedere dell'edizione Bookolica di quest'anno .
Festival itinerante che si divide fra Tempio -Bortigiadas e Orani ( museo Nivola ) e Torralba ( nuraghe santu antine ) dove si cncluderà il 30 luglio ( prima località ) e il 4 agosto ( nella seconda ) .
Dopo il bellissimo e poetico film indipendente avvenuto il 24\7\2019
seguito dal dibattito con la regista ed uno degli attori .
Invece d'ieri ( non ho sono andato a quella del pardo pomeriggio che vedeva la proiezione dei corti di Luca Ferri perchè avendo visto i trailler non mi piace tanto quel tipo di cinema sperimentale ) ho visto nel primo pomeriggio un eccellente ( ad avercene avuto prof di filosofia cosi alle superiori ) dibattito filosofico su un lato , secondo me e secondo gli autori di questa serata , quello della sua concezione artistica poco affrontato di Fredich Nietzsche. Infatti il dibattito era intitolato appunto : << la presenza degli idei , filosofia e mito i F.Nietzsche e Walter F. Otto tra verità e bellezza >> Daniele Carbini ( filosofo mugnaio vedere mia intervista su queste pagine ) dialoga con il filosofo Francesco Cattaneo .
Dopo cena la proiezione ( peccato che per problemi di diritti non sia stato tramesso tutto il film, per fortuna c'è lo streaming in rete , ma solo la parte a cui ha collaborato l'autore presente in sala a presentare i suoi ultimi lavori in particolare l'uomo alla finestra , Lorenzo Mattiotti ) Peur(s) du noir Aka Fears of the Dark 2007 seguita dalla presentazione - dialogo di Mattiotti con Jonny costantino , peccato troppo prolissa per veri esperti ed appassionati di fumetti , anche se interessantissima per chi vuole conoscere ed ( il mio caso approfondire ulteriormente ) il mondo creativo dei fumetti , in particolare del , Graphic Novel è mancato un dibattito con il pubblico .
Poi il secondo evento del dopo cena il reading concerto con l'ottimo pianista Mario Ganau e l'ottima attrice Michela Atzeni che hanno interpretato dei pezzi dell'opera il grido di Antonio Moresco
Era domenica dopo Natale, e quello lo ritengo uno dei giorni più belli della mia vita. L’intervista ad un personaggio singolare, con un bagaglio di conoscenza straordinaria su ciò che riguarda piante e frutti. Una vita da nomade consapevole, per libera scelta, che ho cercato di svelare attraverso quella sua sapienza, mica tanto antica, che faceva di lui un uomo moderno e al corrente di quello che stava accadendo nel mondo. Oggi se n’è andato, nel silenzio con cui ha voluto vivere da mezza vita. Quella campagna, era la sua vita e in essa ha buttato ogni residua energia sino a lavorarla ancora, non con la stessa forza ma certo con lo stesso immutato amore.
Ciao Zio Mario Aisoni, persona difficile da scordare. Impossibile da non voler bene. Le condoglianze del blog a Giuseppe, suo figlio, con Isabel, alla sorella e ai parenti tutti.
Vi lascio in sua memoria questa intervista che conservo tra i miei ricordi più importanti ed emozionanti.
Questo post è dedicato a chi di voi mi chiede come
trascorro i giorni di festa o quando non lavoro oltre che
stare davanti al pc a
sparare cazzate o
per parafrasare un altro grande poeta dopo de Andrè
Ora mentre cerco di pensare a come iniziare il post della scarpinata - passeggiata d'ieri fra quelle che avrebbero dovuto essere campagne ed ora sono quasi tutte case da vigna e da spuntino , mi riviene in mente , stranezze \ sinestesie della vita questa canzone insieme alla precedente della mia infanzia
Ecco ora sono pronto al post
Dipende dalla stagione . Come tutti ( per chè l’uomo è un animale non dimentichiamolo ) da novembre fino ad marzo \ aprile vado in letargo ed esco solo per andare a lavorare o qualche volta € ed amici ( visto che hanno famiglia sono sposati e con figli o sono un po’ poltroni come il sottoscritto d’altronde ) permettendo si esce il sabato pizzeria e\o locali oppure si va da qualche amico /( quando non si rimane a casa con i matusa \ vecchi ) a vedere film scaricati o noleggiati .
con il pc portatile sulle
ginocchia o davanti alla tv quando c'è ( sempre più raro ) qualcosa d'interessante o a vedere dvd ) o al caldo del mio " eremo " ( la mia stanza ) ad ascoltare musica di zanfaraioli come chiama mio padre al musica moderna o in mansarda ( lo studio di mio padre ) da mio padre quando c'è qualcosa d'interessante sul satellite in particolare i programmi di http://www.arte.tv/fr
ma a volte come ieri quando fa bella giornata esco a godermi il cielo sempre più blu per parafrasare la canzone ma il cielo è sempre più blu' di Rino Gaetano ( Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981 )
Di solito quando esco in compagnia ed andiamo nelle campagne ( zona mista come preferisco chiamarla visto il fenomeno molto diffuso nel sud delle case da vigna e orto ) di tempio o nei dintorni andiamo in macchina fino ad un certo punto e poi andiamo a piedi . Ma ieri essendo solo ed essendo una bella giornata mi è capitato d'andare da solo è quindi sono andato completamente a piedi facendo ( devo attraversare metà paese ) un po' più dio strada .
Dopo aver attraversato via valentino e parte della via di della chiesa San Giuseppe
andando avanti s'arriva alle ultime case e poi ai quartieri sub urbani . e alle chiese campestri della S.s Trinità e di mezzaustu.
Prima d'arrivare alla chiesa della Trinità si percorrere un bel tratto di strada asfaltata ( frea case in abbandono o abitate per il fine settimana o vendemmia o da qualche residente \ pensionato od allergico alla vita di città' )
e poi in terra battuta , con qualche fermnata a mangiare merendare : asparagi , tarassaco,l'aglio selvatico o altre erbe selvatiche
Dopo dopo qualche discarica abusiva , carcasse d'auto ( erano troppo lontane per usare lo zoom della digitale )
qualche allevamento di pecore
e visto che sono strade inter ponderali e si sta vista la crisi riprendendo con il ritorno ala campagna l'allevamento bovino ( vedere anche foto vicino alla chiesa di Mezzaustu ) capita di calpestare ( chi sa se mi porterà fortuna )
dopo un sentiero di sughere ecco che arrivo alla S.Trinità
poi tornando indietro aprendo un cancello che mi sono dimenticato , li per li non ci ho pensato a fotografarlo attratto dalla sensazione di pace che proveniva dai : rumori dei campanelli delle vacche , dalle rondini ed altri uccelli , grilli e cicale ( vedere il finale cioè gli ultimi 30 secondi di questa famosissima mi vergogno a di dire il titolo ed il nome dell'autore talmente è notacanzone ) a cui noi villici salvo i vecchi o chi ha o ha avuto la campagna , siamo diventati allergici
poi sulla via del ritorno ho visto un maneggio equestre e gatti selvatici \ randagi
sbagliando strada perchè una volta passato il passaggio a livello da sotto San Giuseppe 10\15 minuti ed ero a casa , invece ho fatto , sosta d'amici che abitano vicino al cimitero ( una birrozza e qualche nocciolina ) e 20 \30 minuti di camminata fra le vie del centro storico