Dumas nostro contemporaneo: Il conte di Montecristo va a ruba più di Due cuori in affitto di Felicia Kingsley, ma è solo grazie alla fiction su Rai1 e alla contemporanea disfida di Mediaset con film omonimo. Ormai sono le serie televisive a consacrare la grande (e piccola) letteratura, e a far vendere i libri in un mercato stracco e in forte contrazione: svetta nella recente top ten dei tascabili L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, altrimenti diretta su Sky da Valeria Golino e Nicolangelo Gelormini; il Dantès di Alexandre Dumas si attesta al quinto posto, mentre nella classifica della narrativa nostrana Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa – su Netflix con la regia di Tom Shankland – è nono e Una questione di soldi di Gabriella Genisi – l’ultima indagine della Lolita (Lobosco) più amata dagli italiani, i televisori italiani soprattutto – è ventesima.La serialità è diventata insomma marchio di garanzia doc, dop e igp: lo testimoniano le fresche lamentazioni di Hanya Yanagihara che, a dieci anni dall’uscita di Una vita come tante, ancora non ha trovato un produttore per ridurre il suo long-seller in episodi tv, nonostante il romanzo sia amatissimo da critica (una candidatura al Booker Prize) e pubblico (una pletora di Booktoker) e di trama spendibilissima per uno spettacolo, tanto da essere già stata adattata come pièce teatrale.Niet, questa serie non s’ha da fare: eppure si erano interessati al progetto, opzionandone i diritti, Scott Rudin (produttore di The social network) e Joe Mantello (regista di The boys in the band) e, nel 2022, la piattaforma di streaming Hulu ne aveva commissionato dodici episodi, abbandonando tutto dopo aver letto la sceneggiatura dei primi quattro, co-scritti dalla Yanagihara, e calcolato i costi (60 milioni di dollari almeno). “Ho sentito un paio di dirigenti di rete dire che avrebbero voluto che fosse come Sex and the City, il che mi preoccupa molto”, si duole l’autrice sui social. “Ma ci sono altri modi per decifrare questo libro, interpretarlo e portarlo sullo schermo”. Chi vivrà vedrà: un passaggio in tv non si nega più a nessuno.In principio fu Gomorra, ma pure Suburra, Romanzo criminale, Acab e altri Bastardi, compresi quelli di Pizzofalcone, perlopiù passati dalla carta al grande schermo e solo successivamente al piccolo: il salto di specie, però, è pericoloso e l’esito televisivo non sempre memorabile; anzi, la serie finisce spesso per tradire, banalizzare o caricaturizzare i romanzi. Se Le indagini di Lolita Lobosco su Rai1 ha dato lustro alla quasi sconosciuta Genisi, Il Gattopardo coi pur belloni attori è stato sbertucciato, non reggendo al confronto con il libro e ancor più col film di Visconti. Stessa sorte, in discesa, potrebbe capitare a Ha r r y Potter, la saga long-long-seller di J. K. Rowling che, dopo i lungometraggi, diventerà una serie tv prodotta da Warner Bros e sul set in estate con un cast rinnovato, tra cui John Lithgow nei panni di Albus Silente e Cillian Murphy come professor Raptor. I fanatici fremono, ma sono esigentissimi: chiedere a quelli di J. R. R. Tolkien, non proprio entusiasti dei film, figuriamoci della fiction
Schermi ambiti Yanagihara si lamenta che nessuno vuole ridurre il suo bestseller in episodi tv Gli Anelli del Potere). Certo, è più facile tradurre a puntate per gli occhi le grandi epopee romanzesche, tipo il ciclo dell’amica geniale di Elena Ferrante o la trilogia, diventata nel frattempo pentalogia, su M. Mussolini di Antonio Scurati, piuttosto dileggiato nel remake televisivo. Poi ci sono i libri in serie, naturalmente trasposti in serie da decenni quando ancora si chiamavano telefilm o sceneggiati: il menù è ricco e offre quasi tutti i gialli e gialletti della casa o d’importazione, dal Poirot di Christie al Commissario Montalbano di Andrea Camilleri, dal Rocco Schiavone Antonio Manzini allo Stucky Fulvio Ervas, dal Vincenzo Malinconico di Diego De Silva alla Imma Tataranni di Mariolina Venezia...I noir funzionano; gli altri generi, dal romance al classico, un po' meno: come spesso accade per i film, lo schermo – piccolo o grande che sia – azzoppa i romanzi tipo One day di David Nicholls, Conversations with friends di Sally Rooney o il catastrofico – televisivamente parlando – Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez. Viceversa, pochi ma agguerriti sono i titoli tv che hanno poi decretato il successo del libro originale, come Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood o Il problema dei tre corpi di Liu Cixin. Ma chi lo conosce è bravo.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Cerca nel blog
20.3.25
Dalla carta alla serie televisiva: è il “salto di specie” dei romanzi Amiche , M, Gattopardo, la saga dei Florio , Lolite e Conti di Montecristo , ecc : ormai sono le fiction a consacrare la grande letteratura
26.5.24
LA “COMMEDIA” DI DANTE È PER TUTTI: L’OPERA EDUCA ALLA LIBERTÀ ED AL LIBERO ARBITRIO . MA ALLA SCUOLA DI TREVISO NON LO SANNO E LA VIETANO AI MUSSULMANI
Il motivo? L’opera è a sfondo religioso. E il ministro Piante⁷dosi ha mandato gli ispettori. ... continua su : « Il caso della Divina Commedia censurata in una scuola di Treviso 2 studenti mussulmani sono stati esonerati dallo studio dell'opera ed è scoppiato il caso »
Allora, proviamo a fare chiarezza e lo facciamo con questo interessante articolo :
- Il Fatto Quotidiano
- Ecco perché Dante possono studiarlo pure i musulmaniLuca Sommi
Dante Alighieri era un poeta cristiano, seguace della Scolastica di Tommaso d’acquino.
Però era anche un uomo libero, che oltre ad avere un’idea tutta sua di Impero ( forse detestava più i Guelfi neri dei Ghibellini, chissà, nella Commedia dissemina alcuni indizi su questo) parla lungo tutto il viaggio oltremondano di libero arbitrio, fino alle parole di congedo di Virgilio: “Non aspettar mio più dir né mio cenno; / libero, dritto e sano è tuo arbitrio”. Cosa evidentemente più di ambito laico che cristiano. E poi nello scrivere la Commedia il Dante in carne ed ossa costruisce retoricamente il Dante poeta che la sta scrivendo, cristiano di stretta osservanza, ma anche il Dante poeta pellegrino, colui che cammina i tre regni dei morti, e questo sembra essere molto più laico. Un esempio su tutti: il Dante scrivente scaraventa Paolo e Francesca all’inferno tra i lussuriosi, il Dante pellegrino nel sentire la loro storia addirittura sviene " io venni men così com’io morisse. / E caddi come corpo morto cade ". E in questo svenimento per l’emozione, è evidente, c’è il perdono. Dunque sì cristiano, però con dei però. Un altro indizio: quando nel Limbo lui e Virgilio sono in prossimità di un castello Dante scorge Socrate, Platone e poi Aristotele (vidi ’ l maestro di color che sanno) e più in là vede anche due filosofi più recenti: sono Avicenna e Averroè, musulmani, per dire che Dante non faceva differenza di razza né di religione quando c’era il valore, infatti li mette al fianco dei tre grandi di cui sopra.
Addirittura nel canto XXVIII, quello dei seminatori di discordie,[ scorge un individuo che avanza squartato dalla gola al deretano con le interiora in bella vista a penzoloni: rotto dal mento infin dove si trulla. Sapete chi è lo squartato? Maometto. Dante però ha di lui notizie sbagliate, non sa che è il fondatore di una religione bensì lo crede un cristiano deluso per non aver raggiunto il soglio pontifico. Infatti poi ascolta addirittura alcune sue raccomandazioni. Ergo la Commedia è per tutti. Basta avere un po’ di arbitrio.
1.1.23
PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno
ringrazio l'amica Maria Patanè per aver segnalato nel suo post d'auguri questa poesia ,,
PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno
31.10.22
Bernardo De Muro, l'arte oratoria è nel mio Dna
Esperto di logopedia, ha superato grazie alla determinazione la sua balbuzie, "le mie corde vocali erano serpenti a sonagli", ricorda. E' vasta la sua produzione in narrativa, saggistica, teatro, poesia - sonetti, haiku - favolistica, aforismi. Apprezzatissimo tra gli altri il suo "Genova-Cantico del ponte Morandi" e il suo prezioso e originale saggio "Dizionario: l'albero della parola". "Ciò che colpisce nell'atto di parola e scrittura di De Muro - ha detto di lui Bachisio Bandinu - è il fascino intrigante dell'eloquenza come tensione interiore". "L'ho visto condurre quegli adolescenti, rapiti, silenti e sorpresi dal suo logos raffinato e comprensibile nel contempo", ricorda Roberta Soggia, docente di filosofia.La sua ultima fatica è un affascinante romanzo, "Storie e misteri nella Valle dei Nuraghi", ma sta per dare alle stampe "C'era una volta il punto e la virgola". "Stupore e meraviglia sono le chiavi per guardare in alto attraverso le parole del profondo", chiarisce il "chirurgo della parola". Il suo nome lo deve al grande tenore, suo omonimo e zio. Del compianto cantante a cui ha dedicato una monografia, "Bernardo De Muro parla di Bernardo De Muro", in occasione dei 130 anni dalla sua nascita, ricorda che fu lui a suggerire a suo padre, per l'11esimo e penultimo figlio, il nome. "Bernardo De Muro - sottolinea - è il nome che mi porto da 84 fresche primavere. E, da appassionato e critico musicale, non posso che andarne fiero".
A 84 anni il suo ricco curriculum è un work in progress. Del resto "Per diventare giovani - recita un suo aforisma- ci vuole molto molto tempo".
29.3.20
poesie al tempo del coronavirus - codiv19 INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA di Nedzad Maksumic poeta bosniaco
poichè secondo alcuni considerano tale situazione come una guerra mi è venuta anzi ritornata in mente questa poesia che lessi mi pare come introduzione al cd musicale materiale resistente poi diventato un film documentario per i 50 anni della resistenza
di Nedzad Maksumic poeta bosniaco e regista del Lik Teatar
INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA

Era un anno fertile per il grano come mai in passato, era tutto in abbondanza...
Quelli che erano malati cronici e che tanto desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l'anima a Dio.
Nei giorni dei grandi temporali il cielo era rosso. La pioggia portava con sé la polvere dei deserti d'oltre mare. I vecchi dissero: ci sarà la guerra! Nessuno prestò credito alle loro parole. E nessuno fece nulle. Giacché, cosa si poteva fare contro la profezia! solo cantammo per intere giornate, fino a restare senza voce, per poter consumare tutte le vecchie canzoni, perché non ne restasse nessuna che venisse sporcata nel tempo.
1. Quando intravedono il primo cadavere per la strada, le persone voltano la testa, vomitano e perdono i sensi. Senti il tremore per primo nelle ginocchia, poi ti manca l'aria, ti gira la testa. Sono di aiuto in questi casi l'acqua fredda, leggeri schiaffi. Se lo svenuto non rinviene, sdraialo sulla schiena e sollevagli le gambe in aria.
Se il cadavere di quel giorno era un suo parente o comunque un vicino, non permettergli di avvicinarsi e di guardarlo. Le ferite causate dalle granate sono in genere causa di un nuovo svenimento. E non si ha tanto tempo a disposizione. E' raccomandabile piangere, fa bene al cuore. Ma neppure per questo c'è tanto tempo a disposizione.
2. Se la città è in stato d'assedio, occorre mandare i più coraggiosi a tentare di portare i sacchi di plastica opachi per i cadaveri. Se questi non tornano, bisogna avvolgere i morti in lenzuoli bianchi. Non è raccomandabile seppellirli senza. Ciò fa diffondere il panico e la paura della morte diventa facilmente la paura di finire sepolti allo stesso modo.
3. La sepoltura si svolge di notte, per motivi di sicurezza. Perciò, prima della sepoltura, bisogna accertarsi per bene dell'identità del defunto. Nel caso di corpi dilaniati, bisogna stabilire con precisione i pezzi che appartengono a ciascun corpo. Se si verificano ugualmente degli errori, è meglio evitare di ammetterlo successivamente. Tanto per i morti è lo stesso. Se vicino alla persona che è stata sepolta, sul posto dell'uccisione, si trovano altre parti di corpo, e si è però già provveduto alla sepoltura, non bisogna gettare i resti nella spazzatura, poiché lì in genere si radunano i cani affamati.
La cosa migliore, se si ha tempo e voglia, è di raccogliere in un sacchetto tutto quello che è rimasto e di seppellirlo in superficie vicino alla tomba. Bisogna stare attenti che non se ne accorgano i familiari, perché loro concepiscono il cadavere come un tutt'uno e tale frammentazione rappresenterebbe per loro una ulteriore dolorosa frustrazione.
4. In guerra nessuno è matto. O almeno ciò non si può asserire nei confronti di nessuno. Molti di quelli che erano matti prima della guerra, in guerra si mettono in mostra molto bene. Come combattenti coraggiosi, convinti delle idee dei loro capi.
5. In guerra nessuno è intelligente. Non devi credere alla verità di nessuno. Le lunghe disquisizioni sull'insensatezza della guerra del professore di una volta, in un batter d'occhio si trasformano in un selvaggio grifo di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che il suo bambino gli è morto per la strada.
6. Non ricordarti di nulla. Prova a dormire senza sonno. Devi ornarti di amuleti e abbi fede nel fatto che ti aiuteranno. Abbi fede in qualsiasi segno. Ascolta attentamente il tuo ventre. Agisci secondo le tue sensazioni. Se pensi che non bisogna camminare per quella strada, allora vai per un'altra.
7. Non avere paura di niente. La paura genera nuova paura. Ti blocca. Devi crede fermamente di essere stato prescelto a restare vivo.
8. Non lasciare lavori compiuti a metà. Salda i debiti. Devi essere pulito. Non fare nuove amicizie. Già con quelle vecchie avrai abbastanza preoccupazioni.
9. Proteggi i tuoi ricordi, le fotografie, le prove scritte del fatto che sei esistito. Se tutto brucia, se perdi tutto, se ti prendono tutto... dovrai dimostrare anche a te stesso che una volta eri.
Ammassa tutto nei sacchi di plastica, seppellisci nella terra, mura nelle pareti,, nascondi, e solo ai tuoi più cari svela la mappa per raggiungere il tesoro.
10. Non ti legare alle cose, alla terra, ai muri, alle case, ai gioielli, alle automobili, agli oggetti d'arte, alle biblioteche... Trasforma in denaro tutto ciò che ha ancora un prezzo. E tuttavia, non legarti in alcun modo al denaro. Appena puoi, scambialo con la tua libertà.
11. Adoperati per il bene delle persone. Sempre. Il più delle volte non lo meritano, ma tu fallo ugualmente. Non aspettarti alcuna riconoscenza. Non chiedere per chi fai il bene. Non legarti alle tue azioni.
12. Non dire ciò che pensi. Non essere così stupido a tal punto. Perché appena pensi non appartieni più a loro. Non tacere, perché non possano pensare che pensi a qualcosa. Parla, così, giusto per parlare.
13. Se ti imbatti nel pericolo, non essere coraggioso, anche spinto dalla disperazione. Tenta di sopravvivere. Fai tutto quanto è nelle tue possibilità. Soltanto devi stare attento a non mettere altri in pericolo con i tuoi tentativi. Finché non sei morto sei vivo. Sembra comprensibile. Non togliertelo mai dalla testa. Se devi sacrificarti, fallo per le persone cui vuoi bene, non farlo mai, in nessun modo, per delle idee. Il tuo sacrificio verrà giudicato dagli altri sempre in maniera scorretta, a seconda della loro coscienza e della loro prospettiva. Le idee passeranno, si rovineranno, diventeranno comiche. Se resti vivo, vedrai quanto sarà difficile continuare a credere in loro.
14. Non supplicare per nessun motivo. Non supplicare nessuno. Neanche se c'è di mezzo la vita. E' una questione di buon gusto. Pensa solo cosa vuol dire vivere sullo stesso pianeta con una persona che ti ha risparmiato la vita.
16. Non devi stupirti di nulla. Di ogni possibile prodigio. Non devi farti deprimere da nessuna cosa. Anche prima erano tutti fatti così, solo che le condizioni erano diverse da quelle di adesso. Questa è la prima occasione per mettersi alla prova. Così tanti sono delusi da sé stessi che in confronto la tua delusione è un nonnulla. Se qualcuno ti tradisce una volta, non lasciargli la possibilità di farlo un'altra volta.
17. Cerca di essere sempre prudente. Se hai bisogno di una buca in cui ripararti, scavatela da solo. Se qualcun altro lo fa per te, la buca potrebbe rivelarsi troppo piccola.
18. Non hai il diritto di adirarti con nessuno. E tuttavia, non devi dimenticare nulla. Quando tutto è finito, decidi di cosa non vuoi più ricordarti. Se tutto è passato. Non dimenticare gli esami che alcuni non hanno superato.
19. E però, non fondarti su questo. Non aspettare l'occasione per poterti rivelare. La vendetta ti deve essere estranea. Una questione che appartiene ad altri. Se sopravvivi, vivi per te e per quelli che sono sopravvissuti insieme a te.
20. E ancora, non credere mai di essere il Signore della Verità. Nessuno lo è. A te è sembrato in questo modo. A un altro è sembrato diversamente. Mantieni per te il pezzetto della tua verità. Servirà soltanto a te. Rinuncia al diritto di scrivere al diritto dell'assedio. Non contrapporti ai nomi di quei morti che sono stati scelti come eroi. Non sperare di riuscire a mettere a posto qualcosa, neanche un'ingiustizia rimasta in sospeso. In quel momento, quando hai intravisto il primo cadavere sulla strada, la storia del dopoguerra era già scritta. Poi ci metteranno solo i nomi delle persone, delle città, delle montagne, i baluardi che si sono gloriosamente difesi e i baluardi che sono gloriosamente caduti. Non c'è posto qui per la tua verità.
Ora che sai tutto questo, prova a proteggere te stesso e forse a salvarti la testa. Se non ti riesce, almeno non ti annoierai.
traduzione a cura di Igor Pellicciari
28.7.19
Bookolica un ottimo festival letterario ed artistico che cresce anno dopo anno . edizione 2019

Festival itinerante che si divide fra Tempio -Bortigiadas e Orani ( museo Nivola ) e Torralba ( nuraghe santu antine ) dove si cncluderà il 30 luglio ( prima località ) e il 4 agosto ( nella seconda ) .
Dopo il bellissimo e poetico film indipendente avvenuto il 24\7\2019
seguito dal dibattito con la regista ed uno degli attori .
Invece d'ieri ( non ho sono andato a quella del pardo pomeriggio che vedeva la proiezione dei corti di Luca Ferri perchè avendo visto i trailler non mi piace tanto quel tipo di cinema sperimentale ) ho visto nel primo pomeriggio un eccellente ( ad avercene avuto prof di filosofia cosi alle superiori ) dibattito filosofico su un lato , secondo me e secondo gli autori di questa serata , quello della sua concezione artistica poco affrontato di Fredich Nietzsche. Infatti il dibattito era intitolato appunto : << la presenza degli idei , filosofia e mito i F.Nietzsche e Walter F. Otto tra verità e bellezza >> Daniele Carbini ( filosofo mugnaio vedere mia intervista su queste pagine ) dialoga con il filosofo Francesco Cattaneo .


Dopo cena la proiezione ( peccato che per problemi di diritti non sia stato tramesso tutto il film, per fortuna c'è lo streaming in rete , ma solo la parte a cui ha collaborato l'autore presente in sala a presentare i suoi ultimi lavori in particolare l'uomo alla finestra , Lorenzo Mattiotti ) Peur(s) du noir Aka Fears of the Dark 2007 seguita dalla presentazione - dialogo di Mattiotti con Jonny costantino , peccato troppo prolissa per veri esperti ed appassionati di fumetti , anche se interessantissima per chi vuole conoscere ed ( il mio caso approfondire ulteriormente ) il mondo creativo dei fumetti , in particolare del , Graphic Novel è mancato un dibattito con il pubblico .

Poi il secondo evento del dopo cena il reading concerto con l'ottimo pianista Mario Ganau e l'ottima attrice Michela Atzeni che hanno interpretato dei pezzi dell'opera il grido di Antonio Moresco

3.7.17
Scoop letterario per gli alunni del liceo G, Dettori di tempio pausania gli studenti del Dettori si sono cimentati nella traduzione di un inedito del poeta W. Whitman.
Lo so che vi sembrerà che mi contraddico con quanto detto : << [ .... ] In fondo non c'è bisogno d'avere [ di raschiare il fondo del barile o andare aa ricerca di nuovi scritti inediti stesso discorso che vale in tutte le forme d'arte aggiunta mia ] un nuovo reperto per celebrare l'infinita a grandezza del poeta [ ....] >> nel mio post precedente sulla storia disney dedicata a Giacomo Leopardi .Riportando con toni trionfalistici questa storia presa dalla nuova sardegna edizione Olbia-Tempio del 2\7\2017
![]() |
| http://libreriamo.it/libri/walt-whitman-le-poesie-piu-belle/ |
Ma qui si tratta di letteratura dispersa non di un opera che magari l'autore ha scelto di non pubblicare e di scartare . Ma soprattutto un uso critioco e non passivo delel conoscienze , linguistiche in questo caso , apprese a scuola , ed un insegnamento non nozionistico da parte del corpo insegnante
8.3.17
ottimo omaggio disney topo maltese n 3197-3198 a H. Pratt e alla sua ballata del mare salato
avventura a Durango ( f De andrè - B. Dylan )
Il suonatore Jones - Fabrizio De Andrè
leggi anche
La prima parte dell'intervista ( qui la seconda ) ed il promo della storia UNA BALLATA DEL TOPO SALATO

(.....) .

Si riusciti ad unire come dice questo articolo de laStampa del 2\3\2017 i due tipi di fumetto quello popolare e quello d'autore . Concordo con Gumi sul forum del http://www.papersera.net/ più precisamente qui
Re: Topolino 3197 3\3\2017 18:51:35
[...] Ora, è vero che di Bruno Enna spesso si dice che ci si può fidare ad occhi chiusi, ed è vero la grande maggioranza delle volte, ma è anche vero che Una ballata del mare salato più che un fumetto è un capolavoro della letteratura e l'impresa pareva abbastanza ardua. Anche qui, come nella sua trilogia horror,Enna più che una parodia (come era invece Topolinix) effettua una trasposizione in salsa disneyana della sceneggiatura di Pratt ed è stato, per quel che penso, molto molto bravo a seguire a discostarsene solamente in pochi punti, per addolcire gli aspetti meno adatti al settimanale, ma mantenendo l'impronta e buona parte dell'atmosfera inarrivabile dell'originale. In questa prima puntata la vicenda scorre in maniera naturalissima, i personaggi sono assolutamente centrati e credibili, soprattutto i comprimari. Una osservazione a parte su Topolino che interpreta il ruolo di Corto Maltese, senza dare però l'impressione di essere un personaggio diverso da se stesso. Ciò a mio avviso sta a significare che è sia vero che Topolino è un personaggio universale che può interpretare (quasi) ogni ruolo, ma è anche vero che inevitabilmente nel confronto con l'originale non riesce ad avvicinarsi al carisma di Corto, forse in assoluto il più carismatico dei personaggi a fumetti. (E peccato per il "taglio" dell'orecchino visto nelle prime bozze, che è uno dei tratti distintivi del personaggio, anche se capisco che "su topolino non si può"). [...]

camminatadisney
Re: Topolino 3197
Rispondi #47 - Ieri alle 22:50:59Segnala ai moderatori!
Contrassegna & Cita
Citazione
Capolavoro.
'Topo Maltese - Una ballata del topo salato' è una memorabile restituzione dell' opera originale di Pratt.
La prima avventura di Corto Maltese nel '67 fu dirompente, per forza evocativa, per l' aderenza alle vicende e ai luoghi del Pacifico all' indomani della Grande Guerra, per l' innovativo concetto di eroe, per il carisma di tanti personaggi i cui destini, appunto, suggerivano la "ballata"...
Con Pratt i canoni del fumetti fino ad allora conosciuti vennero scardinati, tanto da far dire a U. Eco che si trattava di letteratura per immagini. Oggi si parlerebbe di un esemplare graphic novel.
Enna e Cavazzano sono riusciti, a mio avviso, a farne una riscrittura, reinventando e celebrando al tempo stesso l' opera originale.
La fedeltà ad alcune situazioni, ad alcuni dialoghi, perfino ad una certa mimica dell' avventura di Pratt, è sorprendente.
Il tutto ovviamente in salsa Disney e 50 anni dopo...
Non mi aspetto cioè che Topo Maltese suggerisca di frequentare ragazze col gonnellino di foglie, anche prima che venga l' autunno... come dice Corto.
Chiaramente le caratterizzazioni dei personaggi risultano qui un po' più scialbe, il verosimile storico - geografico affievolito, il senso stesso di avventura primordiale un po' tradito. Ma era inevitabile.
La resa grafica è comunque eccellente, certe tavole metafisiche ricordano addirittura Moebius. Che su Métal Hurlant fu dirompente almeno quanto Pratt su Sgt. Kirk... Cavazzano da urlo, insomma.
La sorpresa è che Enna non è da meno. Atmosfere, plot, dialoghi; tutto sembra riuscito!
Il racconto corale nei Mari del Sud è reso abilmente anche in questa trasposizione Disney.
Mi sono dilungato nel commentare questa Ballata perché non amo le scorciatoie.
Altrimenti, mi sarei potuto limitare ad un: "Capolavoro!".

Se proprio si deve parlare di parodia ( cosa secondo me che non lo è ) è fatta talmente bene che non lo si nota neppure ed è fatta in maniera cosi leggera e modo tale da non stravolgere e snaturale il romanzo (cosa che invece è avvenuta con la riduzione disney de l'isola del tesoro ) .
Una delle più belle storie che mi ricordi di aver letto su Topolino! Evocativa, emozionante, divertente.... Bravissimi! Infatti concordo con questo articolo di http://www.diregiovani.it/2 quando dice che « Bruno Enna e Giorgio Cavazzano hanno regalato agli appassionati di fumetto un diamante che brillerà per sempre nella storia del fumetto» dichiara Valentina De Poli direttore del magazine Topolino. «È il punto più alto mai raggiunto grazie alle straordinarie capacità degli autori di Topolino che si va ad aggiungere alla straordinaria produzione di parodie a fumetti, veri tesori che negli ultimi anni hanno dato lustro al settimanale con “Moby Dick” di Artibani e Mottura, “L’Isola del Tesoro” di Radice e Turconi, “La Vera Storia di Novecento” di Baricco, Faraci e Cavazzano, “Duckenstein” di Enna e Celoni e il “Don Pipotte” di Vitaliano e Sciarrone solo per citarne alcune. Ma sono certa che non è finita qui!» .
Non so che altro aggiungere , d'altronde è meglio cosi rischierei di appesantirvi troppo la lettura , lascio il mio commento dell'opera con due delle ultime tavole , le più poetiche insieme a quella finale ( che non pubblico onde ad evitare spoiler ) dell'avvincente storia
Scusandomi per la qualità , ma uso poco la fotocamera del cellulare vi lascio . Alla Prossima
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
-
Ascoltando questo video messom da un mio utente \ compagno di viaggio di sulla mia bacheca di facebook . ho decso di ...






Segnala ai moderatori!
Contrassegna & Cita
Citazione
