Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
17.3.09
20.2.09
è carnevale , basta piangersi adosso ridiamno dei nostri politicanti e godiamoci il carnevali-i
Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei suggestivi carnevali barbaricini che con le loro ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe, le vesti di pelli di capra, orbace e campanacci, rievocano riti misteriosi, danze propiziatorie e un rapporto stretto tra uomo e animale. Quello vibrante dei carnevali a cavallo, come quello di Oristano ("Sa Sartiglia"), durante il quale i cavalieri devono infilare in corsa una stella di metallo, auspicio di buon raccolto, e quello di Santulussurgiu ("Sa Carrela 'e nanti") nei quali i cavalieri mostrano il loro valore, coraggio e abilità, sfidandosi in corse temerarie per il centro cittadino. Oppure quello irriverente di Tempio con il fantoccio di Re Giorgio processato e bruciato in piazza. La Sartiglia di Oristano La Sartiglia (Sartilla o Sartilia) è una corsa alla STELLA di origine medievale che si corre l'ultima domenica e il martedì di carnevale ad Oristano. È certamente il Carnevale più spettacolare e più coreografico della Sardegna. Ricordi sfumati di duelli e Crociate, colori spagnoleschi, echi di nobiltà decaduta e costumi agro pastorali si sovrappongono come se le sequenze di un film fossero state montate a casaccio. Carnevale di Mamoiada (NU) Il carnevale di Mamoiada è uno degli eventi più celebri del folclore sardo. Le maschere tradizionali di questo carnevale sono i Mamuthones e gli Issohadores, che fanno la loro apparizione in occasione della festa di Sant'Antonio tra il 16 e il 17 gennaio, poi la domenica di carnevale e il martedì grasso Le origini del carnevale di Mamoiada, conosciuto anche come "la danza dei Mamuthones", sono oscure, molte sono le ipotesi che sono state avanzate, nessuna effettivamente dimostrabile. Secondo alcuni il rito risalirebbe all'età nuragica, nato come gesto di venerazione degli animali, per proteggersi dagli spiriti del male o per propiziare il raccolto. Carnevale di Ottana (NU) Il carnevale di Ottana affonda le sue radici nel mondo sardo arcaico e nei suoi valori agropastorali, e perpetua una tradizione mai interrotta. È una delle ricorrenze più attese dalla popolazione che partecipa attivamente dimostrando un profondo senso di appartenenza alla propria cultura. Le maschere descrivono, attraverso spontanee interpretazioni che si sviluppano in una sorta di canovaccio, personaggi, ruoli e situazioni della vita dei campi, quali l'aratura, la semina, il raccolto; la cura, la domatura, la malattia, la morte degli animali. Carnevale di Tempio Pausania la mia cittadina[ex sassari ora un nuovo carrone provinciale Olbia-Tempoio ] Il carnevale di Tempio comincia il giovedì grasso con l'entrata trionfale in città del Re Giorgio, rappresentato da un fantoccio. La domenica si celebra il matrimonio tre Re Giorgio e la popolana Mannena, di solito abbigliata in modo audace; come vuole la tradizione, Mannena darà al re un figlio che sarà Re Giorgio per il successivo carnevale. Per sei giorni Re Giorgio è osannato, onorato e adulato, ma il martedì grasso, colpevole di rappresentare tutti i mali della città, viene processato e bruciato sulla pubblica piazza. Si ripete così l'antico rito del fuoco che preannuncia la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera. Carnevale a Santu Lussurgiu (OR) Il Carnevale di Santu Lussurgiu è caratterizzato dalla corsa a pariglie detta "Sa Carrela 'e nanti" ("strada che si trova davanti": la corsa ha preso il nome della via dove tradizionalmente si svolge l'evento, un tempo strada principale, oggi via Roma). Tra le più spericolate e spettacolari dell'isola, la corsa dei cavalli di Santu Lussurgiu chiama intorno a sé l'intera comunità: non vi è solo lo spettacolo offerto dalle audaci acrobazie equestri, ma anche la partecipazione della folla che in massa si apre un attimo prima dell'arrivo dei cavalli in corsa per richiudersi subito dopo il loro passaggio. Le tradizioni equestri, come Sa Carrela 'e nanti, sono molto antiche, risalgono ai tempi dei Giudici di Arborea e dei viceré spagnoli che incrementarono l'allevamento razionale dei cavalli, tanto da ottenere razze speciali per le corse. Nelle corse a pariglia che si svolgono durante il Carnevale a Santu Lussurgiu, i cavalieri mostrano una grande abilità equestre e molta compostezza, come impongono le regole di questo genere di manifestazione che ha origini nelle esercitazioni e nelle tradizioni delle cavallerie leggere.
Musica in sottofondo : "Mamoiada" dei Tazenda, cantata dall'inconfondibile e indimenticabile voce di Andrea Parodi.
13.6.08
ennesima giornata campale sulle morti bianche
Poichè « Una parola è troppa e due sono poche » come dice una battuta di una nota serie tv
e molto spesso mle parole volano nel vento per parafrasare una famossima canzone degli anni 60 che i vecchi utenti conoscono già perchè : 1) n lo citata più volte nel corso del blog : 2) il titolo è una tag
14.5.08
soria comune per gente speciale storia comune per gente normale
Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
E per il segno che ci è rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere più come è andata
tanto lo sai che è una storia sbagliata
tanto lo sai che è una storia sbagliata.
Se sarà confermato così come lo raccontano il fatto di cronaca di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è andata alla maniera del più classico femminicidio: lei, Lorena, 14 anni, era rimasta incinta e il padre del suo bambino, 15 anni, ha chiamato due amici, 16 e 17 anni. L’hanno eliminata strangolandola e l’hanno fatta sparire buttandola in fondo ad un pozzo con una pietra al collo, perchè il suo corpo non risalisse.
Questa la straordinaria crudezza di un caso uguale a tanti nell’incontro/scontro tra sessismo arcaico e sessismo moderno usa e getta. Così usa e getta, oltretutto lei bambina siciliana, uccisa da ragazzi siciliani, da meritare a stento uno spazio tra i titoli in cronaca. A poco serve notare che se i suoi assassini fossero stati stranieri saremmo oggi ossessivamente bombardati da ogni dettaglio macabro e avremo il fiammante Presidente della Camera, Gianfranco Fini, col suo trench stile Bogart, in pellegrinaggio alla sommità del pozzo dove hanno gettato la povera Lorena e saremo aiutati dalle parole coraggiose di Walter Veltroni, nel rompere i tabù della sinistra ed invocare legge e ordine.
La sorte di Lorena è quella delle ragazze di Ciudad Juárez, in Messico, vittime della modernità neoliberale, vittime dell’aver voglia e diritto di uscire di casa in una società colpevolmente impreparata ad accettare la loro presenza al di fuori della sfera casalinga. La sorte di Lorena è quella delle ragazze nigeriane uccise e buttate in giro per il Norditalia dai loro clienti dopo averle usate, che meritano una breve in cronaca o neanche quella a volte. A chi importa di una puttana negra? La sorte di Lorena è quella delle mille Barbara Cicioni, la ragazza di Perugia incinta di nove mesi, massacrata di botte dal marito e per la quale un giudice preistorico dispose l’esame del DNA sul feto per vedere se quel marito non avesse avuto qualche buon motivo (nell’Italia di Pietro Germi le chiamavamo corna) per ammazzarla.
La sorte di Lorena è quella di una società che corre con una gamba che va avanti e un’altra che va indietro. Corre e inciampa, corre e cade rovinosamente, e quando si rialza non vuol capire che è quella sua corsa impossibile, sgraziata, a farla cadere. Inciampa da sola, cade da sola e cerca sempre colpevoli esterni, gli ebrei del caso, i meridionali, i negri, gli immigrati, i rom, i romeni, il nemico, per cadere ancora più rovinosamente.
Hanno un bel dire che le "nostre donne" ( nostre?) debbano temere i romeni stupratori. I politici che lo affermano sono in malafede. Mentono e sanno di mentire come affermano tutti i dati, quelli del Ministero dell’Interno e quelli della Caritas a dispetto dei falsificatori di professione, Gianni Riotta ed Emilio Fede che lavorano instancabilmente per ingannare l’opinione pubblica e preparare il terreno ai pogrom. Pogrom dopo i quali, anche se avessimo espulso fino all’ultimo rom, fino all’ultimo romeno, fino all’ultimo extracomunitario, mille Lorena e mille Barbara continuerebbero a morire come a Juárez in quel Messico lontano che la società italiana percepisce falsamente come più arretrato e che forse è solo più moderno.
Verso il fidanzatino quindicenne che uccide perchè non ha più la dignità arcaica di "riparare" ma non ha nemmeno (ancora?) una sensibilità moderna di rispetto e concepisce l’eliminazione fisica del problema, come da copione di diecimila telefilm con i quali è stato bombardato dalla nascita, verso il marito picchiatore che instaura in casa la legge della giungla, verso il ragioniere che va a puttane e si sente libero di prendere anche la vita, non c’è pacchetto sicurezza che tenga, non ci sono leggi speciali, rotture di Schengen che servano e non c’è ronda che salvi.
Per quanto arduo e di lunga durata possa apparire c’è solo la cultura che ci può salvare. Se ancora ci si può salvare. Non l’alta cultura, ma la cultura della vita, del rispetto dell’altro, dell’altro donna in questo caso, ma anche dell’altro lavoratore senza diritti, o mille altri esempi. Ovunque ci sia una possibilità di istaurare un rapporto gerarchico (anche solo per forza fisica come avviene tra uomo e donna), un rapporto verticale tra forte e debole, questo va criticato, deve essere oggetto di riflessione e bisogna lavorare per abbattere tale gerarchia.
Sta venendo il momento di fare le nostre ronde, ma diverse dalle loro. Sta venendo il momento del non chiuderci più in casa, ma dell’uscire e tessere reti, non con i nostri simili, ma con quelli che la pensano diversamente da noi. Altrimenti il modello di società che è alla base di questa corsa sgraziata travolgerà tutti noi.
30.4.08
Senza titolo 481
siamo i ribelli della montagna...
sabina guzzanti, fiorella mannoia, elio, ustmamò
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma questa fede che c'accompagna
sara` la legge dell'avvenir. [a solo]
Dalle belle citta' date al Biscione
fuggimmo un dì via dalla televisione
cercando liberta' nella memoria
contro chi tutti i dì cambia la storia.
Senza paura di guerra e terroristi
senza temere i deliri dei leghisti,
armammo le menti, togliemmo la paglia,
temprammo il cuore e i muscoli in battaglia!
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma questa fede che ci accompagna
sara` la legge dell'avvenir. [coro]
La giustizia è la nostra disciplina
liberta` e` l'idea che ci avvicina
arcobaleno il color della bandiera:
l'Italia s'è svegliata forte e fiera!
Al sentirci da ogni lato assediati,
mettemmo da parte i discorsi malati,
provammo l'ardor della grande risposta,
sentimmo l'amor per la patria nostra!
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma questa fede che ci accompagna
sara` la legge dell'avvenir. (x3) [coro]

1.4.08
Senza titolo 389
Stamatina scaricando la mia email apprendo dalla Newsletters di www.censurati.it che : << L'imprenditore calabrese Giuseppe (Pino) Masciari, Testimone di Giustizia ha lasciato la località protetta senza scorta per recarsi in Calabria come forma estrema di protesta in attesa della risposta delle istituzioni e contemporaneamente chiede per la famiglia asilo politico o adozione ad altro Stato.( .... continua qui ) e dalla lettura di questo articolo mi viene in mente questa canzone dei SubSonica scaricabile dal loro sito : <<Ancora ad odiare (domestic version) versione acustica 2004 >>
21.10.07
inno del Pdi di Neri marcorè
24.5.07
Senza titolo 1852
(...)
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
ll'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
(....)
divina Commedia Purgatorio canto VI versi 76-86
Ma mai è possibile che In Italia anche le celebrazioni ufficiali ( oltre che , al 90 % , vuote e retoriche ) devano essere essere sempre palestra per strumentalizzazioni politiche \ ideologiche che spesso ( ed è questo il

In questi giorni oltre a celebrare la strage di capaci qui in sardegna si celebrava la persona di Emanuela Loi un membro dellla scorta , decapitata nella strage di via d'Amelio, del giudice Borsellino è successo questo
dalla nuova sardegna del 24\5\07
SASSARI. A un certo punto Gianfranco Ganau e Alessandra Giudici si sono guardati negli occhi. Allibiti. Non c’è stato bisogno nemmeno di dire nulla, è bastato un rapido sguardo d’intesa. E adesso che si fa? Ci alziamo e ce ne andiamo, o continuamo a sentire questa roba qui? Sul palco, Daniele Sechi (nella foto sopra), segretario del sindacato di polizia (Sap), imperterrito continua a leggere le sue 9 pagine: «Ora va fatta giustizia dei tanti Caino che si sono riciclati in un Paese che dimentica troppo in fretta». L’allusione non è sottile: sono gli ex brigatisti arruolati come consulenti dal governo Prodi.
E poi, giusto per non creare ambiguità, ecco i nomi e cognomi: «Susanna Ronconi, brigatista, già consulente del ministro Turco e oggi del ministro Ferrero. Franco Bonisoli, ergastolano, componente del commando di via Fani, dove venne trucidata la scorta di Aldo Moro, scontati 13 anni, ora è consulente del ministro Turco. E poi Sergio D’Elia, brigatista condannato a 30 anni per l’omicidio dell’agente di polizia Dionisi, dopo 12 anni riabilitato e oggi segretario della presidenza della Camera dei deputati. Se queste persone hanno avuto un’occasione di rifarsi una vita, ce ne sono altre alle quali è stata tolta per sempre. Prima di affidare incarichi istituzionali a chi ha commesso tali delitti gravi, i ministri dovrebbero riflettere due volte e pensare alle famiglie delle vittime». E allora giù con una lunga tirata sulle stragi delle Br.
E’ la giornata del ricordo della «Strage di Capaci», quando quel lontano maggio di 15 anni fa saltarono in aria il giudice Giovanni Falcone, la moglie, gli uomini della scorta, e quell’aurea di invulnerabilità che lo Stato portava con sè. Il discorso di Sechi, ad ogni parola aggiunta, è lì lì per precipitare nell’incidente diplomatico. I rappresentanti di tutte le istituzioni sono seduti in prima fila, con la fascia tricolore, le divise, le stellette, i cappelli, e una faccia seria da commemorazione. Quando Daniele Sechi si avventura in un sentito rigraziamento per Beppe Pisanu, che da ex ministro dell’Interno del governo Berlusconi ha sostenuto l’iniziativa del Sap e promosso la giornata della memoria, nel piazzale della caserma La Marmora cala una coltre di imbarazzo e il termometro cala di dieci gradi. Infine la goccia che fa traboccare il vaso. Sechi, già incollato al microfono da diversi minuti, legge integralmente un intervento di Pisanu. Divora sino all’ultima riga. Conclude: «Firmato Beppe Pisanu, ministro dell’Interno». E’ troppo. Gianfranco Ganau non crede alle sue orecchie, gli occhiali neri di Alessandra Giudici celano una brutta perturbazione. Stanno per alzarsi e andare via. Il Prefetto di Sassari Salvatore Gullotta con una mano sul braccio della Giudici salva in extremis una cerimonia ormai in caduta libera. Il presidente della Provincia si accomoda nuovamente. Dice: «E’ inacettabile che una manifestazione come questa sia strumentalizzata in chiave elettorale e propagantistica. E’ stato associato un colore politico alla illegalità e un altro a chi la combatte». Il sindaco invece non ha tanta voglia di gettare benzina sul fuoco. Dice: «Queste commemorazioni sono fatte per unire anche gli schieramenti più lontani. Un’attenzione particolare e una doverosa sensibilità mi sarei aspettato da chi questa cerimonia l’ha organizzata». Il segretario del Sap forse è andato oltre le sue intenzioni. Dice: «Sono stato frainteso, di certo non volevo attaccare il Governo Prodi. Il mio non era un discorso politico, ho parlato di una legge sbagliata, da rivedere, che non rispetta la memoria delle vittime. Tutto ciò che ho detto è agli atti parlamentari. Provate a digitare su Google: “Susanna Ronconi-ministro Turco-incarico”. Vedrete cosa vien fuori». Due link sono dell’Osservatoriodroga, il terzo è Destraforever.
22.3.07
Senza titolo 1711
incuriosito sia dalle precedenti trasmissioni condotte dallo stesso giornalista su : ospedali , tribunali , ricerca ., sia per vedere come avrebbe trattato il tema dela politica sia dala sua intervista alla trasmissione che tempoi che fà di Fabio Fazio trovate sotto il video della puntata
Infatti come dice http://tinyurl.com/ysayl7 : << Dunque la vera rivolta, la vera lotta che l'uomo deve ingaggiare è contro la natura crudele che non esita a devastare ogni opera umana con la sua inarrestabile forza. Nell' eterno impari confronto con la natura l'uomo deve avere ben presente la sua debolezza, ma anche la sua dignità. Non deve essere né arrogante né supplice, ma dignitosamente pronto a farsi da parte quando lo strapotere delle forze di natura lo opprima. Prima di quel momento deve consorziarsi con i suoi simili per affrontare i dolori della sua condizione, sostenuto dalla solidarietà dei suoi simili. >> . Sempre lo steso sito << Il concetto di ribellione, di rivolta e di lotta contro gli elementi che necessariamente condizionano il destino umano ( contrassegnato dal dolore ) è da Leopardi ricondotto ad una meditazione filosofica - di carattere pessimistico - sulla pochezza del sapere ottocentesco . E' inutile pensare di imbrigliare la natura e di sconfiggerla con le armi del progresso e della tecnica.>>
Eccone alcuni stralci tratti dal sopracitato sito
Qui su l'arida schiena
del formidabil monte
sterminator Vesevo,
la qual null'altro allegra arbor né fiore,
tuoi cespi solitari intorno spargi,
odorata ginestra,
contenta dei deserti
(..)
Qui mira e qui ti specchia,
secol superbo e sciocco,
che il calle insino allora
dal risorto pensier segnato innanti
abbandonasti, e volti addietro i passi,
del ritornar ti vanti,
e procedere il chiami.(...)
Libertà vai sognando, e servo a un tempo
vuoi di novo il pensiero,
sol per cui risorgemmo
della barbarie in parte, e per cui solosi cresce in civiltà, che sola in meglio
guida i pubblici fati.
(..).
Nobil natura è quella
che a sollevar s'ardisce
gi occhi mortali incontra
al comun fato, e che con franca lingua,
nulla al ver detraendo,
confessa il mal che ci fu dato in sorte,
e il basso stato e frale;
quella che grande e forte
mostra sé nel soffrir,(...)
Costei chiama inimica; e incontro a questa
congiunta esser pensando,
siccome è il vero, ed ordinata in pria
l'umana compagnia,
tutti fra sé confederati estima
gli uomini, e tutti abbraccia
con vero amor, porgendo
valida e pronta ed aspettando aita
negli alterni perigli e nelle angosce
della guerra comune.
(...)
Così fatti pensieri
quando fien, come fur, palesi al volgo,
e quell'orror che primo
contra l'empia natura
strinse i mortali in social catena,
fia ricondotto in parte
da verace saper, l'onesto e il retto
conversar cittadino,
e giustizia e pietade, altra radice
avranno allor che non superbe fole
(...)
Dalllo studio sia per la maturità ( nel lontano 1995 ) e adesso per il 2 esame di letteratura italiana , mi fanno concordare ( e vedere questa osservazione applicabile al mondo di oggi , unità al carattere della non violenza ) con quannto dice il sito riportato prima bisogna ( anche se non sempre ci si riesce perchè fare ciò significa uscire dal branco è non sempre è facile,se non si allenati a rimanere soli o con pochissimi amici ) quindi lottare contro il modelllo di fantozziana ( anche se diventato poi negli anni '80 \90 ripetitivo ) memoria ovvero quello dell'italiano medio raprresentato dala canzone degli ex articolo 31 " l'italiano medio qui il video della canzone presa da youtube . rappresentatato dalla canzone che in questo momento passa via radio e con la quale concludo il post doggi
L'italiano Toto Cutugno
Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare, sono un italiano
Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente
E un partigiano come presidente; con l'autoradio sempre
Nella mano destra e un canarino sopra la finestra
Buongiorno Italia, con i tuoi artisti, con troppa America
Sui manifesti. Con le canzoni con amore e con il cuore
Con più donne sempre meno suore
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia, buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io ?
Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare una canzone piano piano
Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un italiano, un italiano vero
Buongiorno Italia che non si spaventa,
Con la crema da barba alla menta; con un vestito gessato
Sul blu e la moviola la domenica in T.V.
Buongiorno Italia col caffè ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria e una seicento giù di carrozzeria
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia... buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io ?
Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano
lasciatemi cantare una canzone piano piano
Lasciatemi cantare perché ne sono fiero
Sono un italiano, un italiano vero
Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un italiano, un italiano vero
Con questo è tutto .
meditate gente . meditate gente .come diceva una vecchia pubblicità di Renzo Arbore il cui prodotto è diventato in maniera definitiva un elemento anch'esso dell'italiano medio il cui specie con il caldo non si riesce a farne a meno
15.3.07
Senza titolo 1695
"Nothingman"
once divided...nothing left to subtract...
some words when spoken...can't be taken back...
walks on his own...with thoughts he can't help thinking...
future's above...but in the past he's slow and sinking...
caught a bolt 'a lightnin'...cursed the day he let it go...
nothingman...
nothingman...
isn't it something?
nothingman...
she once believed...in every story he had to tell...
one day she stiffened...took the other side...
empty stares...from each corner of a shared prison cell...
one just escapes...one's left inside the well...
and he who forgets...will be destined to remember...
nothingman...
nothingman...
isn't it something?
nothingman...
oh, she don't want him...
oh, she won't feed him...after he's flown away...
oh, into the sun...ah, into the sun...
burn...burn...
nothingman...
nothingman...
isn't it something?
nothingman...
nothingman...
coulda' been something...
nothingman...
oh...ohh...ohh...
Nullità
Una volta divisi
Non c'è più niente da perdere
Alcune parole una volta pronunciate
Non possono essere rimangiate
Cammina da solo
Con pensieri che non riesce scacciare
Il futuro è lì davanti
Ma affonda stanco nel passato
È stato un colpo di fulmine
Maledetto il giorno in cui si è lasciato andare
[Ritornello]
Nullità [x2]
Non è forse così?
Nullità
Una volta lei credeva
A qualsiasi cosa lui le raccontasse
Poi un giorno si fece forza
E il suo atteggiamento cambiò
Sguardi vuoti
Tra i due angoli di quella cella comune
Soltanto uno scappa
L'altro rimane nel pozzo
Ma colui che dimentica
Sarà destinato a ricordare
[Ritornello]
Oh, lei non lo vuole
Oh, lei non lo sosterrà più
Dopo che lui è volato via
Oh, verso il sole
Ah, verso il sole
Brucia
[Ritornello linee 1-3 x2]
Avresti potuto essere qualcuno
Nullità
la traduzione e dei curatori di questa homepage a cui vanno i ringraziamenti www.newsky.it/musica/autori/
2.3.07
Senza titolo 1673
Canzone Composta collettivamente da un gruppo di partigiani a Castagneto di Ramisèto nella primavera del 1944 sull'aria di una vecchia marcia fascista cantata durante anche la guerra di Spagna (ma la cui origine più antica potrebbe essere ottocentesca e garibaldina), è considerato l'inno quasi ufficiale delle brigate garibaldine della provincia di Reggio Emilia. Impossibile non ricorda-re l'interpretazione dell'indimenticabile Giovanna Daffini contenuta nell'album La Resistenza nell'Emilia Romagna
note storiche tratte da www.cantilotta.org/index.htm
Libertà... sì. Libertà... sì.
Noi siamo i partigiani fate largo che passa la brigata Garibaldi
la più bella, la più forte, la più ardita che ci sia,
quando avanza, quando avanza,
il nemico fugge allor
tutto rompe, tutto infrange
con la forza e con l'ardor.
Abbiam la giovinezza in coi., simbolo di vittoria
marciano sempre forte e non temiam la morte, la stella rossa in fronte la civiltà portiamo
ai popoli oppressi
la libertà noi porterem.
Fate largo, che passa la brigata Garibaldi
la più bella, la più forte la più ardita che ci sia
quando passa, quando avanza
il nemico fugge allor siamo fieri, siamo forti per cacciare l'invasor.
Col mitra e col fucile siam pronti per scattare ai traditor fascisti
ce la farem pagare
con la mitraglia fissa
e con le bombe a mano le barbarie commesse sul nostro popolo fede
Complimenti agli eredi dei due rami di Giuseppe Garibaldi e alla poco coraggiosa posizione dela sovraintendenza che non ha avuto il coraggio ( almeno provarci o tentare ) di mediare fra i due litiganti o al massimo ( situazione preferibile ) nel nome di Garibaldi imporre un compromesso o una tregua fra i due rami ereditari dell'erore dei due mondi proprio in una occasione cosi importante come un bicentenario .
Infatti a causa di questa diatriba e di questi rancori familiari si potranno celebrare all'ìnterno del piazzale dela casa museo solo gli eventi ufficiali
Quindi quest'anno a causa : dello scarsissimo coraggio diplomatico della sovvraintendenza di Sassari ., della litigiosità dei p

Un vero peccato in quanto le diverse associazioni garibaldine e sono tante , si aspettavano soprattutto che nel bicentenario le cose andassero in maniera diversa e non uguale e ripetitiva .
E tutti saranno costretti ad accontentarsi di qualche altro palcoscenico, o della sala con-siliare o della biblioteca. Purtroppo per la mancata ( se mai c'è stata ) collaborazione tra i due gruppi degli eredi , che a dire il vero non c'è mai stata tanto meno tra i pro nipoti dell'Eroe che --- il bisnonno e la bisnonna anita e gli altri parenti collaterali figli dell'amante e dellla seconda moglie si rivolteranno nella tomba gareggiano per conqnel bene e nel maleuistare uno spazio . Impedendo che una manifestazione culturale sia ridotta solo a livello ufficiale e non solo anche di popolo e sia vissuta con tranquilità .
Per questo e non assistere ad attacchi e batibecchi ( e qui non gli posso biasimare , anche se potevano mostrare un po' più d'iniziativa e concedere spazi ad entrambi gli eredi ) le dirigenze del museo si guardano bene dal non concedere udienze separate a gli uni e a gli altri . Ma per non incorrere negli spiacevoli episodi che si ripetono ogni due giugno, per non suscitare gelosie di sorta ( cosa che secondo me , non si avrebbero se il comune e la sovraintendenza concedessero ad entrambi senza privilegiare l'uno o l'altro ramo ) che si potrebbero scatenare durante il Bicentenario, Caprera festeggerà quasi sottotono iduecento anni della nascita dell'Eroe
Con le solite parate e maifestazioni di sempre . Con i pellegrini che s'aggireranno nel museo e i soliti discorsi vuoti e retorici . Niente di nuovo come sempre , un occasione mancata per celebrare in maniera non retorica uno che ha dato la sua vita e se stesso non solo per l'unita del nostro amato-odiato paese ma anche per altri popoli ( vedere ggli approfondimenti a fine post ) . Niente di nuovo , dunque , per la decisione pilatesca della sovraintenza e po' troppo neutralista della direzione del museo Garibaldino guidata da Wally paris cultrice e studiosa di Garibaldi oltre che custode umana del suo compendio e delle sue memorie come se fosse un vero e proprio masuoleo .
Approfondimenti
eventi per il bicentenario
fra cui la 1 e la 2 tappa del giro d'italia di quest'anno , quest'ultima parte dalla mia cittadina
siti di comitati per Bicentenario della nascita eleco estratto dall'ottima voce http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi
- Sito del comitato per il bicentenario della nascita
- Comitato internazionale Giuseppe Garibaldi
- Garibaldi a Rosario Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi
- Nice-garibaldi.org - Approfondimento
siti su Garibaldi
- it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Garibaldi
- Giuseppegaribaldi.info - Approfondimento
- Sito su Garibaldi
- Clelia e-book in italiano sul progetto Gutenberg
- Libri vari ("Clelia" e "Lettere a Speranza von Schwartz") e-book in italiano sul progetto liberliber
- Opere di Giuseppe Garibaldi: testo con concordanze e lista di frequenza
- www.capannogaribaldi.ra.it/
- www.garibaldini.it/ sito del A.N.V.RG ( associazione nazionale volontari reduci garibaldini )
10.1.07
Senza titolo 1571
N.B
sempre per quei problemi tecnici che ancora non riesco a risolvere completamente , le frasi in neretto sottolineate sono come sempre collegamenti ipertestuali
Pur non condividendo alcune cose di Pino Scaccia ( come ad esempio il suo commento sul blogfriends al mio post contro al nuova legge sulla pedofilia in internet vedere i commenti fra cui il suo quando riportai il post in questione nella sua comunity ) concordo con quanto scrive riguardante il bombordamento degli Usa in somalia . Ecco l'articolo in questione
<<
>>
Per chi volesse approfondire tale argomento vada alla discussione
Ora poniamo che in somalia ci sia come sostine Pino o che non ci sia AlQaeda o che sia stata creata ( concordo con Giulietto chiesa e il sito disinformazione.it in questo articolo qua e www.criticalpoint.it/ Secondo un'affermazione rilasciata l'8 luglio 2005 al quotidiano britannico "The Guardian" dell'ex Ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista) - che si dimise per protesta contro l'aggressione all'Iraq di Tony Blair - , al-Qā'ida, sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qā'ida era

Ma facendo una politica di mediatrice di conflitti , rinunciando a controlare tramite governi fantoccio ( cosa che è avvenuta per tutto il secolo ) i propri interessi .
Concludo questo post rispondendo anticipatamente a chi m'accusera, senza portare prove contrarie ( come sono testimoni alcune email prontamente da me cestinate ) a quanto affermo , d'essere Antimericano , d'essere foilo islamico , ecc con questa strofa : <<
Gli ultimi viandanti
si ritirarono nelle catacombe
accesero la televisione e ci guardarono cantare
per una mezz'oretta poi ci mandarono a cagare
-voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio
con i pianoforti a tracolla vestiti da Pinocchio
voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti
per l'Amazzonia e per la pecunia
nei palastilisti
e dai padri Maristi
voi avevate voci potenti
lingue allenate a battere il tamburo
voi avevate voci potenti
adatte per il vaffanculo
di una famosa canzone Fabrizio de Andrè non vi dico quale ( chi non volesse fare troppo sforzo o volesse la pappa pronta trova qui il testo integrale della canzone in questione ) e con un'altra canzone di Marco Masini
Vaffanculo
Se mi guardo nello specchio
con il tempo che e' passato
sono solo un po' più ricco
più cattivo e più invecchiato.
E' l'amara confessione
di un cantante di successo
forse e' l'ultima occasione
che ho di essere me stesso
Quando ho smesso di studiare
per campare di illusioni
sono stato il dispiacere
di parenti e genitori
ero uno di quei figli
sognatori adolescenti
che non vogliono consigli
e rispondono fra i denti.
Vaffanculo Vaffanculo
ma la musica e' cattiva
e' una fossa di serpenti
e per uno che ci arriva
quanti sono i fallimenti
mi diceva quella gente
che s'intende di canzoni
hai la faccia da perdente
mi dispiace non funzioni.
Masini Vaffanculo.
Vaffanculo Vaffanculo.
Non importa se ho pianto e sofferto
questa vita fa tutto da se
nella musica ho solo scoperto
il bisogno d'amore che c'e'.
Chi lo sa che cosa e' vero
in un mondo di bugiardi
non si può cantare il nero
della rabbia coi miliardi
siamo tutti conformisti
travestiti da ribelli
siamo lupi da interviste
e i ragazzi sono agnelli
che ti scrivono il dolore
nelle lettere innocenti
e la loro religione
e' di credere ai cantanti
ma li trovi una mattina
con la foto sul giornale
in quell'ultima vetrina
con la voglia di gridare
al mondo Vaffanculo.
Vaffanculo Vaffanculo.
Mi dimetto da falso poeta
da profeta di questo Fan's club
io non voglio insegnarvi la vita
perché ognuno la impari da sé.
Me ne andrò nei rumore dei fischi
sarò io a liberarvi di me
di quel pazzo che grida nei dischi
il bisogno d'amore che c'e'
ora basta io sto male
non e' giusto Vaffanculo.
Nello specchio questa sera
ho scoperto un'altro volto
la mia anima e' più vera
della maschera che porto
finalmente te lo dico
con la mia disperazione
caro mio peggior nemico
travestito da santone
Vaffanculo Vaffanculo
Vaffanculo Vaffanculo.
con questo è tutto alla prossima
24.6.06
Senza titolo 1353
Al referendum rispondiamo No! di fausto
Al referendum rispondiamo No!
A chi ha sconvolto la Costituzione
senza eccezione
rispondiamo No!
Al referendum noi diremo No!
Al referendum noi diremo No!
L’hanno sconvolta l’hanno scardinata,
è un’altra porcata
a cui va detto No!
Al referendum rispondiamo No!
Al referendum rispondiamo No!
Delle riforme fatte dai fascisti
un repulisti
lo si fa col No!
Su quella scheda scriveremo No!
Su quella scheda scriveremo No!
Ai quattro bischeri di Lorenzago
non diamo spago
e rispondiamo No!
Al referendum noi diremo No!
Al referendum noi diremo No!
A chi legifera dentro una baita,
anche se sbraita
noi diremo No!
A Calderoli noi diremo No!
A Calderoli noi diremo No!
Torni a curar le carie e si consoli
ché a Calderoli
noi diremo No!
A Calderoli noi diremo No!
A Calderoli noi diremo No!
Torni a cavare denti a suoi brianzoli
Ché a Calderoli
noi diremo No!
A Calderoli ripetiamo No!
A Calderoli ripetiamo No!
Magari è bravo a fare otturazioni
ma Costituzioni
certamente no!
Anche a Nanìa noi diremo No!
Anche a Nanìa noi diremo No!
La sua riforma è una gran porcheria
e anche a Nanìa
noi diremo No!
Anche a Pastore noi diremo No!
Anche a Pastore noi diremo No!
Torni in Abruzzo a pascolar le greggi
ché alle sue leggi
noi diciamo No!
Votiamo tutti e rispondiamo No!
Votiamo tutti e rispondiamo No!
Per dare un’altra sberla a questa destra
la via maestra
è risponder No!
Domani e lunedi giorni decisivi per le sorti del nostro amato - odiato Paese . Dopo una durissima campagna referendaria Essa è stata condotta con insulti da parte del principale esponente del Si giudicandoci indegni ( infatti sonounindegno.splinder.com ) mancando come è solito fare di rispetto .Ma è stata anche catratterizzata dall'intervento ambiguo e tardivo dell'autory infatti zeus news : << Non si riesce a capire bene come funzioni l'Authority per le Comunicazioni: lo spot Mediaset sul referendum costituzionale viene giudicato menzognero e falso solo 3 giorni prima delle votazioni e così le altre trasmissioni Rai e Mediaset a senso unico; ma Mediaset decide, ugualmente, di continuare a trasmettere gli spot faziosi e l'Authority si guarda bene dal sospendere le trasmissioni.L'intervento per bloccare il lancio di "Unico" di Telecom Italia, cioè il telefono fisso/mobile, utilizzabile in casa come telefono fisso con le tariffe corrispondenti e all'esterno come telefonino, è stato molto tempestivo, poiché l'uscita del prodotto era prevista per l'inizio di luglio mentre la decisione dell'Authority arriva in questi giorni. [ ..... ] ( continua qui ) >> il che ha permesso e permette tutt'ora a mmediaset e in parte alla Rai [ sic ] d'ingannare gli utenti e di non come dice questa vignetta di Staino
e distinguere le panzane ( metaforicamente parlando ) dalla verità e dalla demagogia : ma viste le reazioni dei dissidenti del centro destra ( quei pochi che ogni tanto usano il cervello e non l'hanno mandato all'ammasso e mantengono vivo il loro spirito critico o libero arbitrio senza appiattirsi completamente suq uello che dice il loro leader ) dicono ( fonte la versione online del quotidiano www.repubblica.it del 22\06\2006 ) :
<< Referendum, Tabacci e Follini "Siamo un gruppo di indegni" I centristi: un'assemblea costituente per la rinascita dell'Italia
Facendo il verso allo slogan usato ieri da Silvio Berlusconi ("Indegno dell'Italia chi non va a votare sì"), Follini e gli altri che voteranno No al referendum sulla Costituzione hanno chiesto di bocciare la riforma e di convocare subito dopo un'assemblea costituente per decidere in modo bipartisan i cambiamenti della Costituzione.
"Il nostro No - spiega Tabacci - si distingue da quello di Oscar Luigi Scalfaro, che considera intoccabile la Costituzione". Poi precisa che "crediamo sia utile un aggiornamento, che può essere realizzato in modo rispettoso dello spirito costituente". Tabacci mette in chiaro che la consultazione del 25 e 26 giugno "non è una rivincita".
Follini, silenzioso durante la conferenza stampa, non si è però tirato indietro di fronte ai microfoni, dicendo che "una larga parte del centrodestra voterà No", e che questa parte, una volta contati i voti, "sarà numericamente importante".
Ha usato parole dure per la "riforma sbagliata e truffaldina", approvata dal suo schieramento, anche il Dc Publio Fiori, secondo cui, "con questa riforma il premier diventa forte con l'opposizione ma debolissimo con i partiti della sua maggioranza". Fiori ha concluso il suo intervento augurandosi la vittoria del No in modo da poter tornare al punto di partenza e in maniera "più facile far ripartire il confronto sulle riforme necessarie". Anche i liberali, ha spiegato Stefano De Luca, sono "nettamente schierati per il No", precisando che se la riforma del centrosinistra del titolo V della Costituzione è stata "sgradevole", ma quella del centrodestra è "devastante", "un pasticcio realizzato mettendo insieme cose scombinate, come il premierato, il federalismo, l'indebolimento della Corte Costituzionale".
>>
con questo è tutto a martedi \ mercoledi con il reportage di questo referendum
19.6.06
» Al referendum rispondiamo
dal bollettino di www.ildeposito.org
Dopo 32 anni dall'uscita dell'album "L'ultima crociata", dedicato al referendum sul divorzio, Fausto Amodei ripropone una canzone per votare "NO!" al referendum consultivo del 25 e 26 giugno, contro l'approvazione della riforma costituzionale approvata dal governo Berlusconi.
Questa è una registrazione fortuita, dato che è stata realizzata durante un'intervista dello "staff" del deposito.org a Fausto Amodei (avvenuta il 15 giugno 2006). Durante quest'intervista è venuta fuori questa canzone, abbiamo registrato il tutto e Fausto ha acconsentito alla diffusione di questo prezioso reperto.
Siete tutti invitati a diffondere la registrazione di questa canzone (sia audio che video), possibilmente citando la fonte.

file audio mp3 circa 4 mega
file video WMV, circa 10 mega
emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello
Apro l'email e tovo queste "lettere " di alcuni haters \odiatori , tralasciando gli insulti e le solite litanie ...

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