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29.7.25

Famiglia ebrea aggredita in autogrill in un'area di sosta lungo l'autostrada nel Milanese un altro caso come della TavernaSantaChiara” di Napoli o vera aggressione ?

dal video che circola in rete  i  protagonisti non sembrano essere, 
come quelli“Taverna Santa Chiara” di Napoli  di qualche  tempo  fa ,almeno per ora,dei  provocatori.
 Infatti   la  digos  sta indagando  e  la vicenda  è ancora  in corso  . Però
caldo   posso dire  da  critico   verso lo stato d'israele    per la sua politica , e di  certi israeliani   ed ebrei  sionisti  ( ovviamente senza fare   generalizzazioni inutili   perchè    non tutti  gli ebrei  sono sioisti   ed  israeliani  )  queste  cose  non mi    fano ribrezzo e indignazione  oltre  che  sconforto  come  se   dallìolocausto  \  shoah  e   delle persecuzioni precedenti   l'umanità   non ha  imparato niente   .
Ora   è
 vero che la vicenda del turista con la kippah aggredito mentre portava in bagno il figlioletto in un autogrill lombardo è microscopica rispetto agli orrori quotidiani di Gaza. Ma è altrettanto vero che quella vicenda con Gaza non c’entra nulla, perché nulla c’entrano padre e figlio con quell’orrore. E l’aggredito ha provato a spiegarlo: sostengono che va spiegato a Netanyahu che non deve bombardare? Ma io sono francese, non israeliano.La sintesi è che in Italia un uomo e il suo bambino sono stati aggrediti per via della loro fede religiosa, unico elemento che degli sconosciuti potessero percepire sul loro conto. Un pogromino da autostrada.Al di là che gli aggressori abbiano capito o no che quell’uomo è francese, e che gliene importi qualcosa, resta che in Italia in troppi pensano che un ebreo in qualche modo sia anche un mezzo israeliano. E questo è particolarmente pericoloso, in un Paese che gli ebrei li ha perseguitati e uccisi e in un periodo storico in cui il governo israeliano perseguita e uccide. Perché chi in qualche modo è un mezzo israeliano sarà necessariamente anche un mezzo italiano. E se non ha qualche diritto in meno, magari avrà qualche responsabilità collettiva in più.           
                  Caffe  scorretto unione  sarda  29\7\2025   di Angelino  Tabasso 

Concordo  in  attesa  dell'appurarsi  del reale svolgimentio  dei fatti  ,  con lui  specie   nella  chiusa  : <<A qualcuno, sconvolto dalla carneficina della Striscia, possono sembrano sfumature. Ma gli orrori germogliano sulle semplificazioni.>>
Ma Prendersela così violentemente con una famiglia Israeliana in questo caso che neanche conoscono è da vigliacchi e pregiudizievole ed è anche pericoloso.Giusto per correttezza: non sono israeliani, ma ebrei francesi. sono ebrei punto e basta. Esistono ebrei italiani , francesi, svizzeri. Magari Israele non l'hanno nemmeno mai vista e magai non sono necessariamete sionisti
infatti concordo anche    con Lorenzo Tosa   


perchè   descrive   la  differeza    tra  il nuovo antisemitismo ( non con  questo,come  spiegato  nel video  stesso, debba    essere  considerato  meno  vergognoso ed  abberrrate   e quindi  giustificare  chi  ci cade  , come  è  caita   anche al  sottoscritto  ,   per  poii  accorgesene  e  scusarsi pubblicamente   ,  e  trovate  traccia   nel'archivio   dei post  sul  blog   )  e  quello  "classico"  del secolo  scorso   ma  ancora  purtroppo  radicato  ancora  oggi  e che    al  90  %  dei casi  si mescola  e s'unisce  al primo  rendendone  difficile   la  distinzione 

Con questo è  è  tutto alla prossima se  Dio vuole  e  i  Carabinieri  lo  permettono  

10.7.25

il mondo sarebe migliore con le donne al potere . ? per il momento gli eventi attuali confermano che è una storiella vetero femminista di Rossella Ahmad \Antonella Occhioni

 

  canzoni suggerite

rielaborazione    della locandina  trovata    su  google   di una mostra 
 univ  trento  
2024  curata  da  Caterina Mordeglia 
Circola ancora, nonostante le evidenze contrarie, la storiella vetero-femminista secondo cui se ci fossero più donne al potere il mondo sarebbe un posto migliore in cui vivere, proliferare, moltiplicarsi.
 'Sta cosa mi piacerebbe assai, nel senso che mi lusingherebbe molto se fosse vera, mentre invece è una ca*ata pazzesca, alla Fantozzi.
Chi lo dice non so in quale mondo sia vissuto finora. Certamente, se ha condiviso con noi la cronologia esistenziale.che dalla nascita lo ha portato sin qui, deve aver guardato molto al suo
ombelico e pochissimo alle vicende politiche ed umane succedutesi tra la fine di un secolo e l'inizio di un altro.
In caso contrario, si sarebbe accorto/a dell'esistenza di una verità profondissima, incontrovertibile, eterna: nelle questioni di potere non esiste genere. Dinanzi alle lusinghe del potere e della gloria effimera non esistono uomini e non esistono donne. Dubito che esistano persino volti, e comunque non è il volto né il genere che interessa al manovratore, bensì il grado di obbedienza, acquiescenza, adesione ai dettami dell'impero.
Per la verità, ho visto più dissidenti in giacca e cravatta che in tubino, ultimamente. E mi duole doverlo
ammettere e dover constatare che le donne in politica hanno fatto e fanno esattamente quello che ha fatto e fa la loro controparte maschile. E ciò per un semplice, banale motivo di psicologia spicciola.
Personalmente non ritengo che la femminilità e la mascolinità siano costrutti culturali. Sono tra l'altro mamma, ho avuto modo di notare l'incontrovertibile esistenza di comportamenti innati. E mi fermo qui, non intendo addentrarmi in una questione che non è l'oggetto del post..
Se le caratteristiche innate o i costrutti culturali ci vogliono sensibili ed empatiche, dovremo dimostrare di non esserlo e di guadagnarci sul campo il nostro diritto a "fare cose da maschi". Si tratta di forzature grottesche, cerebrali, nell'adeguarsi ad una aspettativa a sua volta stereotipata, poiché non è assolutamente vero che la virilità implichi l'insensibilità.
E davvero non riesco a pensare a nulla che sia meno femminista di questo tentativo di mascolinizzarsi seguendo uno stereotipo un po' primitivo, sicuramente fuorviante.
Mi sovviene la considerazione credo di Moravia a proposito ad esempio delle torture cinesi, per antonomasia le più crudeli mai realizzate e paradossalmente ideate da uno dei popoli più cortesi della terra. La conclusione di Moravia era che un popolo di gente mite doveva impegnarsi moltissimo per fare cose da "cattivi'. E questo impegno scientifico, razionale, cerebrale è alla base della creazione del.più raffinato e perfido sistema di torture mai concepito.
Un po' come i femminielli della mia città: non propriamente donne, si propongono come una macchiettistica forzatura del femminile. Una iperbole, quasi. Una caratterizzazione innaturale, esagerata e proprio per questo, stridente.
Guardo le donne nelle posizioni di potere, o desiderose di scalarne le vette. Le osservo nella loro maniera di (non) approcciarsi ad un genocidio che ha l'aggravante dell' infanticidio perpetrato con una crudeltà mai sperimentata prima. E l'immagine che ne ricavo è ripugnante.
Dalla baronessa cotonata alla pesciarola delle borgate, dalle nere di cortile kamala Harris e Nikki Haley alla psicopatica di Downing Street - quella che sognava di pigiare il pulsante nucleare contro la Russia - fino alle vecchie guardie anglosassoni e statunitensi sterminatrici di molti paesi mediorientali e di molti innocenti, vedo un fiorire incontrastato di putridume senza sesso..
Ma soprattutto senza anima, che è molto peggio

                                        Rossella Ahmad 

7.7.25

Se esiste un punto di non ritorno dell’abiezione umana, beh, lo ha toccato l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Elena Donazzan con il suo discorso al parlamento europeo su gaza

Se esiste un punto di non ritorno dell’abiezione umana, beh, sembra   che  lo  abbia ha toccato l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Elena Donazzan.
IL  17 giugno 2025


durante un intervento al Parlamento europeo,ignorato    dalla maggioranza dei media mostrani eccettoda 
 L'Antidiplomatico,  tag24 , Lorenzo Tosa  e pochi altri  i l'eurodeputata di Fratelli d'Italia Elena Donazzan appunto  ha suscitato forti polemiche per aver difeso le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, successive agli attacchi del 7 ottobre 2024.  E fin qui niente    eccezionale   ,  visto che  molti     nostro politicanti e i loro  zerbini  e  clachè  lo  fanno e  ancora continuano  a  farlo nostante   l'videnza  dei  fatti  . Ma la    Donazzan ha  fatto di  peggio   dichiarando che «Israele ha il coraggio di fare quello che l’Europa non ha il coraggio di fare», definendo i bombardamenti come una forma legittima di autodifesa.Le sue parole sono state pronunciate in un contesto già segnato da un numero estremamente elevato di vittime civili: secondo fonti internazionali, i morti palestinesi nella

Striscia di Gaza avevano superato le 56.000 unità, tra cui migliaia di donne e bambini. Nonostante questo bilancio, Donazzan ha affermato che i bambini uccisi sarebbero stati « figli di terroristi usati come scudi umani».
Nel discorso, ha inoltre sostenuto che la stampa europea ignori deliberatamente le ragioni di Israele, dichiarando che «i giornali europei non ne parlano». Le sue affermazioni sono state accolte da forti reazioni all'interno dell’aula parlamentare: vari deputati di gruppi come S&D e Verdi hanno criticato le parole della deputata italiana, accusandola di disumanizzare le vittime civili e chiedendo una revisione dei rapporti UE–Israele alla luce delle possibili violazioni del diritto internazionale umanitario.


Donazzan è la stessa, per capirci, è quella   che  ogni    cosa  che dice     sono   🤔🙄😢😕🐵🙊🙉👿💩  . Infatti   Le sue dichiarazioni e prese di posizione politiche, marcatamente conservatrici e reazionarie,sono caratterizzate in più occasioni da continui richiami e ammiccamenti indiretti alle ideologie relative al fascismo, suscitando più volte polemiche e richieste di dimissioni
  • Immigrazione

Dopo gli attentati di Charlie Hebdo, ha mandato una lettera nelle scuole venete per sollecitare gli immigrati stranieri nel dissociarsi dal terrorismo islamico.Per risolvere la carenza di manodopera, ha ipotizzato il rientro di oriundi o di discendenti veneti emigrati nel Sud America.Secondo Donazzan i matrimoni misti (tra le donne cattoliche e gli uomini musulmani) favorirebbero le infiltrazioni del terrorismo islamico. Tale posizione ha generato forti critiche tra le opposizioni di centro-sinistra

  • Leva obbligatoria

Donazzan si è dichiarata "da sempre apertamente favorevole alla reintroduzione di periodo di servizio obbligatorio dei giovani".

  • Sui matrimoni misti (giugno 2024)

Nel giugno 2024, l'assessora all'Istruzione della Regione Veneto e candidata alle elezioni europee per Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, ha suscitato forti polemiche dichiarando che i matrimoni misti tra donne cattoliche e uomini musulmani «possono facilitare infiltrazioni del terrorismo islamico» e che «l’Italia si sta scristianizzando». Ha inoltre affermato che «culture così diverse ravvicinate possono rivelarsi un problema in un periodo caratterizzato da forte terrorismo» e che «la nostra società può essere multietnica, ma non multiculturale».Le affermazioni di Donazzan sono state duramente criticate da esponenti politici e associazioni. La deputata del Partito Democratico Ouidad Bakkali ha definito le dichiarazioni «razziste e medievali», chiedendo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di prendere le distanze. Anche Raffaella Paita (Italia Viva) ha condannato le parole dell’assessora, parlando di un pensiero pericoloso basato su pregiudizi. Diversi commentatori hanno sottolineato come le parole di Donazzan alimentino stereotipi islamofobi e confondano identità religiosa con estremismo violento.Ha  cantato  “Faccetta nera” in radio, ha dato dell’”uomo vestita da donna” a una professoressa trans morta suicida e teorizzava che “i matrimoni misti favoriscono il terrorismo”.Ma questa volta si è addirittura superata in miseria.
Ma, tranquilli. Non solo Donazzan non si dimetterà non lo fatto neache  alle  richieste  per  le  dichiarazioni prima riportate   - figuriamoci - ma nel suo partito guadagnerà punti, voti, applausi.La vergogna dei senza vergogna.

6.5.25

diario di Bordo SPECIALE Ora è ufficiale. Non solo con le bombe e con la fame, ma anche con un voto israele vuole fare piazza pulita nella striscia di gaza

 Il governo Netanyahu ha votato (all’unanimità) l’occupazione militare totale della Striscia di Gaza, la deportazione forzata della popolazione palestinese e il controllo di tutta l’area nelle mani dei privati, confermando anche lo stop agli aiuti umanitari con cui sta affamando i civili.
Il criminale internazionale Benjamin Netanyahu ha gettato definitivamente la maschera.Quello che già era nei fatti ora sta scritto anche nero su bianco.Nessuno potrà più usare il vigliacco attacco di hamas del 7 ottobre come alibi per giustificare quella che è sempre più dichiaratamente un’occupazione militare e un genocidio ( lo so che molti è improprio chimarlo cosi ma io non trovo altri termini più adatti ) come testimonia le dichiarazioni di medici senza frontiere riportate sotto


 

da ariannastrega di Threads1 h
“L'Apocalisse assomiglia al Nord di Gaza, non ho dubbi. Me la sono sempre immaginata così la fine del mondo” ha detto Martina Marchiò, responsabile di @medicisenzafrontiere “Non ho dubbi. Lo vedo negli occhi dei bambini, lo sento nelle parole disperate di una bimba di 10 anni: 'Ho fame, hai qualcosa da darmi?' mi chiede puntando i suoi grandi occhi scuri nei miei. La guardo e resto in silenzio, provo vergogna per questa umanita in bilico e forse un po' anche per me stessa.”MediciSenzaFrontiere



Nessuno potrà più dire: noi non sapevamo o non avevamo capito. Perché è la stessa Israele a dirlo, a rivendicarlo, a votarlo ed confermarlo .Chiunque oggi, a partire dal governo con tutta la sua corte mediatica , finge di non vedere in nome di un’alleanza economica prima ancora che politica, è da considerare ufficialmente complice di questo massacro. E ne risponderà davanti alla Storia. Infatti adesso non hanno ancor più giustificazioni per fare

le vittime e piagniucolare dicendo che siamo tutti antisemiti quando gli si fa notare la loro prepotenza . Mi si dirà di non generalizzare e di non fare di tuttta l'erba un fascio .Vero , fra il popolo a non confondere con il governo , e che ci sono Israeliani che cercano il doaloo e la coesistenza \ convivenza co i palestinesi . Ma purtroppo ci sono, cari israeliani , un altissima percentuale che approva la politica del governo e dei coloni . Non piangete se poi i rimanenti ostaggi vivi o non vivi non ritornano . Non lamentatevi se non cosi voi stessi , perchè anche se voi vi credete assolti siete lo stesso con il vostro silenzio assenso ( eccetto i famiiarti degli ostaggi ) , dell'odio verso di voi destinato ad aumentare . Soprattutto quello più becero e vergnoso dell'antisemitismo . Un odio dove il confine con l'antisionismo Sara sempre più labile finendo per sovvraporsi l'uno con l'altro rendendo sempre più difficili , anche ai più esperti , distinguerli . Vedi la contrasta esibizione de
i Patagarri per la provocazione al Concertone al concertone del primo maggo 2025 o il caso dei turisti israeliani a Napoli dove




non so cos'alro aggiungere con questo è tutto

26.5.24

non tutti gli ebrei sono sionisti come i palestinesi sono tutti hamas . Giovani attivisti israeliani e statunitensi davanti al consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme e chiedono stop al genocidio


“Non siamo criminali come i nostri leader”


 “Israele, Stati Uniti, quanti bambini avete ucciso oggi?” gridano una trentina di giovani attivisti israeliani e statunitensi davanti al consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme, la mattina di venerdì 24

maggio, “Che cosa vogliamo? Un cessate il fuoco. E quando lo vogliamo? Adesso”. Alcuni di loro sventolano uno striscione su cui c’è scritto “Stop al genocidio”, mentre altri si sono incatenati davanti all’ingresso del consolato. Appena mezz’ora dopo, gli attivisti vengono allontanati con violenza: alcuni vengono strattonati e spinti con violenza dalla polizia, che li trascina a forza lontano dal consolato e strappa i loro cartelli. Sette di loro, tra cui gli attivisti che si erano incatenati, vengono arrestati. “Non possiamo rimanere seduti a guardare i mucchi di corpi che si accumulano l’u- no sull’altro a Gaza” dice l’a ttivi sta Yahav Erez appena finito il sit-in, “noi cittadini, se non facciamo sentire la nostra voce, siamo criminali come i nostri leader. Sono i soldi delle nostre tasse, è nel nostro nome”.
“Adesso che ci sono dei mandati di cattura della Corte Penale Internazionale (contro Netanyahu e Gallant) forse gli Stati Uniti ci penseranno due volte prima di finanziare ed essere complici di ciò che sta succedendo, ma anche noi dobbiamo farci sentire”.
A opporsi alla guerra a Gaza, spiegano gli attivisti, è una minoranza della società israeliana. “Siamo una minoranza nella minoranza a chiedere il cessate il fuoco e per questo subiamo la violenza non solo della polizia, ma anche dai passanti” dice Maya, un’altra partecipante al sit-in davanti al consolato.
“Siamo convinti che sia cruciale che il mondo sappia che ci sono israeliani che sono contro quello che succede a Gaza e che vogliono che questa guerra finisca il prima possibile, e continueremo a lottare fino alla fine”, aggiunge M aya, che fa parte di “All That’s Left” e “Free Jerusalem”, collettivi impegnati contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi che negli ultimi mesi hanno organizzato varie azioni per protestare contro la guerra a Gaza. “Ma è molto difficile per noi fare parte della società israeliana in questo momento”. “Penso che  alcune  persone stanno iniziando ad aprire gli occhi” dice Yahav, “ma le persone che iniziano a porsi delle domande si sentono isolate”. “Viviamo in una società in cui chi mette in discussione quello che Israele sta facendo a Gaza, o ai palestinesi in generale, si sente dire che è pazzo. Per questo cerco di fare sentire la mia voce”. La situazione interna in Israele è, se possibile, ancora più tesa di quanto lo sia stata negli ultimi mesi, dopo l’ordine della Corte di Giustizia Internazionale di fermare la fine dell’offensiva a Rafah.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...