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14.3.18

altro che scarpe rosse 'Com'eri vestita?': in mostra a Milano gli abiti delle vittime di violenza ed femminicidio

ecco   una  bella iniziativa  , altro che le  scarpe  rosse  , per denunciare  gli  stereotipi ed  i  luoghi comuni di genere .

 da http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/03/13

"La mia amica mi disse, forse lo hai provocato tu?". E' una delle frasi esposta accanto agli abiti - fra magliette a maniche corte, un pigiama, una sciarpa fuxia - scritta da una donna vittima di violenza sessuale. 'Com'eri vestita?' è la mostra-installazione che, realizzata sulla scia dell'originaria americana, inaugurata qualche anno fa in Kansas, espone gli abiti delle sopravvissute a violenze sessuali, nata per accendere i riflettori sulla domanda che viene posta alle vittime, attribuendo loro una responsabilità nella violenza. La mostra, inaugurata alla Casa dei Diritti di Milano in via De Amicis e organizzata dal Centro antiviolenza 'Cerchi d'Acqua', è visitabile fino al 21 marzo (ingresso libero). Molto spesso alle vittime di violenza sessuale viene domandato: "Che cosa indossavi? Com'eri vestita?". Un interrogativo che contiene una sfumatura accusatoria e colpevolizzante, sottintendendo "l'essersela un po' cercata" e ribaltando l'attribuzione della responsabilità non su chi è autore di violenza sessuale, ma su chi la subisce. Cerchi d'Acqua ha voluto riadattare e sviluppare l'idea della mostra americana calandola nella realtà milanese, territorio in cui opera da molti anni, per smantellare alcuni stereotipi: primo tra tutti l'idea che l'abbigliamento possa essere una causa di violenza e che l'atteggiamento della vittima possa provocarla

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

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