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25.8.22

le piccole cose editrici pubblicano delle perle . Cristian Porcino - un'altra vita

 Ho ritrovato questa splendida recensione al primo romanzo dell'amico   \  compagno  di  strada  Cristian   Porcino   ( qui Qui la rassegna stampa completa https://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.com/2014/12/rassegna-stampa-romanzo-unaltra-vita-di.html?m=1 )    e desidero condividerla❤️ con voi  

«Ci ha un po’ stupito questo romanzo del giovane Cristian Porcino, di cui leggemmo tempo fa un bel libro su Michael Jackson e un altro molto originale su alcuni grandi cantautori italiani. Porcino è un ottimo giornalista, fine osservatore del mondo mass – mediatizzato di cui sa cogliere acutamente le ondulazioni del gusto. Il romanzo “Un'altra vita” racconta con uno stile minimalista l’iniziazione

sessuale ed esistenziale di un ragazzo ebreo che, in patria, è costretto dalla propria cultura sessuofobica a nascondere la “diversità”. Nel suo Paese l’omosessualità è considerata un vero e proprio abominio che offende il comandamento divino. Il giovane ebreo Shlomo non è un filosofo, ma sa riflettere sulla propria condizione e si chiede più volte perché l’ebraismo condanna tanto l’omosessualità, mentre il Vangelo cristiano dichiara la libertà di amare. Shlomo fugge di casa, non sopportando la condanna da parte dei genitori e va a New York, la capitale del mondo che lo affascina e gli insegna a compiere quel rito di passaggio che nel mondo Occidentale non è nascosto nel buio della condanna morale. A New York impara a vivere il sesso in modo libero e consapevole e scopre anche quella dimensione della vita che tutti cercano e chiamano Amore. Porcino usa poche pennellate di colore, anche nelle scene erotiche che altri scrittori tratterebbero con un linguaggio trasgressivo. Crediamo che Porcino abbia scelto di non essere uno scrittore erotico, forse per non omologarsi con la pornografia gay di moda alcuni anni fa. Potremmo invece, considerare “Un’altra vita” come un romanzo di formazione sentimentale, secondo la tradizione settecentesca inventata da Goethe e continuata da Sthendal e da Flaubert fino alla sua ultima ed eccentrica ripresa, quel geniale “Seminario della gioventù” di Busi che Porcino conosce perfettamente"» (Riccardo Di Salvo - Claudio Marchese).

7.7.22

Un ragazzo si è riunito con la propria madre biologica dopo 20 anni; stavano lavorando nello stesso posto

 lo so che    sono noioso   o sembrerò un vecchio  ma  essendo cresciuto  con anime che  trattavano argomenti  simili   e con  racconti   simili da parte dei nonni  specie quelli paterni  ,  certe  storie mi  affascinano ancora  .


 da  https://curiosandosimpara.com/2022/06/25/

Un ragazzo si è riunito con la propria madre biologica dopo 20 anni; stavano lavorando nello stesso posto

Benjamin Hulleberg è un ragazzo di 21 anni che vive nello stato dello Utah insieme alla sua famiglia adottiva da quando aveva solamente pochi giorni di vita. Angela e Brian Hulleberg, i suoi genitori adottivi, non gli hanno mai nascosto le sue origini e hanno sempre espresso la loro gratitudine nei confronti di Holly, la ragazza che l’aveva messo al mondo e che molti anni prima, il giorno del Ringraziamento, aveva dovuto separarsi da lui.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Per questo, Benjamin ha sempre avuto il desiderio di poter incontrare la propria madre biologica, tuttavia, non conoscendo nemmeno il suo congnome era consapevole che non sarebbe stata una ricerca facile. Nonostante questo, con l’appoggio di Angela e Brian si iscrisse ad un registo di adozioni e fece il test del DNA con la speranza di ritrovare mamma Holly.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Quando nacque Benjiamin, Holly aveva solamente 16 anni e per questo si vide costretta a fare una scelta molto difficile, ma, nonostante questo, il suo bambino continuava a rimanere al centro dei suoi pensieri. Per i primi tre anni dopo l’adozione gli Hulleberg avevano continuato ad inviarle lettere e foto, in seguito, quando l’agenzia di adozioni a cui si era rivolta venne chiusa, non ebbe più alcuna notizia.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Non riuscendo a darsi pace, Holly provò a cercare il proprio figlio sui social network e riuscì a trovarlo nel 2019, quando il ragazzo aveva circa 18 anni. Nonostante le sue ricerche fossero andate a buon fine, Holly non aveva il coraggio di entrare come un fulmine a ciel sereno nella vita di quel giovane che aveva tanti progetti e sogni da realizzare, per questo, inizialmente decise di non contattarlo e di “osservarlo da lontano”.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Tuttavia, il 19 novembre del 2021, il giorno del 20° compleanno di Benjamin, la donna ha deciso di inviargli un messaggio per fargli tanti auguri e, con sua grande sorpesa, il ragazzo non ha perso tempo e le ha chiesto di potersi incontrare il prima possibile.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Così, la sera successiva la famiglia di Benjamin e quella di Holly si sono incontrati a cena ed è stata per tutti un’emozione unica. Durante l’incontro, oltre a lacrime di gioia, baci e abbracci, madre e figlio si sono resi conto di lavorare nello stesso posto da almeno due anni. Infatti, entrambi sono impiegati presso il St. Mark’s Hospital di Salt Lake City, Holly come assitente medico presso il reparto di cardiologia, mentre Benjamin come volontario presso l’unità di terapia intensiva neonatale.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Durante un’intervita Holly ha raccontato che: “Ogni mattina entro dal reparto di maternità per andare a lavoro. Di fatto, sono passata direttamente dalla terapia intensiva neonatale ogni singolo giorno. Abbiamo parcheggiato nello stesso garage e siamo stati sullo stesso piano, non avevamo idea di essere così vicini“.

Instagram/St. Mark’s Hospital

Da quando si sono riuniti, Benjamin ha stretto un legame anche con i suoi due fratellastri minori e, almeno una volta a settimana, si incontra con Holly per bere un caffè e per fare due chiacchiere insieme a lei.


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...