Il Natale dura un mese: da oggi( anche se come al solito onde evitare d'essere invaso dala retorica atmosfera ho iniziato prima ) al sei gennaio. Che il primo brillare dell'albero ci incupisca o pervada di euforia benefica, i nodi (materiali) da affrontare non cambiano: che cosa e come augurare, vestire (casa, tavola, noi stessi), regalare, ecc
Eccco cosa suggerisce http://www.ilcerimoniale.it ( da cui ho deliberatamente tratto il post d'oggi ) per gli altri vedere l'archivio delle mie guide precedenti . A voi deciderli se farli i o non farli come farli , a chi e a chi non farli
Intanto, è giusto domandarci se la persona che li riceverà ricorda con precisione chi siamo. Si dovrebbero mandare auguri a qualcuno che con noi "divide" qualcosa (amore, amicizia, interesse), sennò è l'intrusione nella vita di un altro con la scusa del Natale.
varrebbe la pena farlo con una e-card.
Le cartoline virtuali hanno avuto un boom sul finire dello scorso decennio per venire gradualmente sostituite dalla versalilità - più agile e altrettanto gratuita - degli smartphone. Ma per Natale se ne continuano a mandare, grazie a molte ONLUS, che in cambio di un contributo anche piccolo ne forniscono di personalizzabili (e libere da virus, timore che ha contribuito non poco a ridurne la circolazione). E' un servizio nato per le aziende ma nulla vieta che possa essere usato anche dai privati. Ecco, chi vuole mandare un pensiero originale e utile, ne compri un pacchetto; esistono con o senza certificato di donazione, da spedire per conto proprio o complete di servizio d'invio; basta poca buona volontà.
Chi non intende rinunciare a fascino dei biglietti di carta (acquistati, loro senz'altro, per beneficenza), si ricordi di firmarli in originale.