Il racconto sul Guardian di una statunitense che per 33 anni ha rifiutato di mangiare carne. La svolta dopo aver conosciuto il futuro marito, un contadino
HuffPost
01/09/2021 12:15pm
Ha rifiutato per 33 anni di mangiare la carne, preoccupata per il benessere degli animali e il costo ambientale.
Poi la svolta: Nicolette Hahn - avvocato ambientalista che si batteva contro l’inquinamento causato dalla produzione industriale di carne negli Stati Uniti - ha sposato un contadino e da attivista vegetariana è diventata allevatrice di bestiame. Per 18 anni Nicolette ha lavorato nel ranch insieme al marito. Due anni fa, dopo 33 anni, ha dato per la prima volta un morso a un pezzo di carne, un hamburger. E ha apprezzato.Hahn Niman lavorava a New York per l’organizzazione benefica di Kennedy Jr. Stava cercando di impedire agli allevatori di inquinare e ha iniziato a lavorare con chi tra loro stava seguendo la strada giusta, incluso il suo futuro marito. Si sono incontrati per un caffè al Central Park ed è stato un colpo di fulmine. Si è trasferita con lui nel suo ranch.“Ho iniziato a fare piccoli lavori per la fattoria e ho scoperto che mi piaceva”, ha raccontato al Guardian, “Ho detto a Bill che mi sarebbe piaciuto lavorare lì e lui è rimasto scioccato, all’epoca ero ancora vegetariana”. Per sette anni ha lavorato a tempo pieno nella fattoria, crescendo i loro due figli. Nicolette è passata dal non mangiare la carne, all’indossare una maglietta con la scritta “It’s not the cow, it’s the how”: la questione non è sulla mucca, ma sul come lei viene allevata.Il modo in cui vengono allevate è spesso diabolicamente dannoso, dice al Guardian, per questo propone un metodo a suo parere migliore, che non comporti il disboscamento e altri danni all’ambiente. Se le mucche vengono liberate da stalle e allevamenti, se viene permesso loro di vagare e mangiare diverse erbe e arbusti naturali come facevano i loro antenati selvatici, possono migliorare i terreni. La sua teoria la spiega anche in un libro, Defending Beef, nella quale espone discusse teorie sull’allevamento del bestiame e i suoi benefici: “Sono convinto che il pascolo, se fatto bene, sia probabilmente vantaggioso ovunque”.