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‘La rosa dell’Istria’, l’esodo dei profughi giuliani è un film. La direttrice di Rai Fiction: “Non c’entra secondo la destraTeleMeloni, è memoria condivisa” oppure no ? staremo a vedere

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   di  cosa  stiamo parlando   Foibe e Giorno del ricordo, la verità sull'eccidio tra ricerca storica e divisioni politiche -  di Simonetta Fiori Foibe, il monito di Mattarella: “Non siano mezzo di lotta politica” - di Concetto Vecchio   Ci sono storie comode, che è facile raccontare perché generalmente accettate, e anzi celebrate. E ce ne sono altre, invece, che disturbano perché a lungo occultate, travisate, addirittura negate. Così, ancor prima della messa in onda, ha suscitato palesi irritazioni La rosa dell'Istria, il film tv che (tratto dal romanzo di Graziella Fiorentin Chi ha paura dell'uomo nero?, e diretto da Tiziana Aristarco) vedremo lunedì 5 febbraio su Raiuno. Il motivo? secondo la i nazionalisti ed la destra : << Il film racconta la storia dell'esodo dall'Istria dei profughi istriani e dalmati, dal 1943 in poi costretti dai partigiani comunisti di Tito ad abbandonare terra, casa e lavoro, per vagare in cerca d'identità e dignità.

il 10 febbraio e la questione del confine orientale spiegata ad un adolescente

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“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo”                      José Saramago  Il  nipote  di un mio  amica di  12\13  anni    mi chiede      ---  mamma  mi  ha  consigliato  di chiedere  a te  che  sei  esperto  di  storia  cosa è  il giorno e ricordo ?    --   esperto  .non esageriamo  ,  sono un semplice  appassionato   .  Comunque  Il giorno   \  settimana  del    ricordo e quella giornata   che “ci dovrebbe    dare occasione per ripetere che non ci sarà mai giustificazione per l’odio, la discriminazione etnica, la presunzione di avere il diritto di sopraffare gli altri, la follia ideologica  dei nazionalismi  prima quello fascista    e  poi       quelo  comunista  . Così come è l’occasione per riaffermare che di fronte a tutti i crimini confermati dalla verità storica non possono trovare spazio forme di revisionismo, negazionismo o giustificazionismo , ed  uso  politico \  ideologico  , che hanno come unico risultato quello di offendere le vittime e c

come ogni 10 febbraio ci ricordiamo delle foibe ma ricordiamoci perchè gli slavi le fecero

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visto  che la maggior  parte  delle trasmissioni televisive  e     articoli  di giornale    ricordano a senso  unico  le  vicende   del confine adriatco  a sensounico cioè solo   le  brutalità  comuniste  facendo tutt'uno le  foibe    del periodo   1941\43   con quelle  del   1945\7  quando la  guerra  era  finita  . Ricordiamo  anche  quello che  successe prima  .     riprendo da un post  facebookiano  dell'anno scorso  la  vicenda   BRATUŽ LOJZE ( 1902 - 1937 ) COMPOSITORE , DIRETTORE DI CORO Lojze Bratuž in un ritratto giovanile. Le vicende biografiche di B. sono drammaticamente legate al contesto storico e politico goriziano dei primi decenni del Novecento. La sua breve esistenza, iniziata a Gorizia nel 1902 e giunta a termine in seguito ad una brutale aggressione fascista nel 1937, va così contestualizzata all’interno della complessa realtà della minoranza slovena di cui egli è stato uno dei protagonisti. B. infatti era noto in tutto il territorio goriziano per la sua pro

Foibe, se il Miur anticipa Meloni Nel mondo della scuola esplode la polemica sulle nuove «Linee guida per la didattica della frontiera adriatica» firmate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi come ultimo atto

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Ad  usare strumentalmente   un periodo  bruttissimo , quello che  viene riassunto  come  questione  Adriatica   o  come  foibe   e  che   ricorda    purtroppo  a  seso unico  ( salvo ecezioni )  ed  in maniera  strumentale ,  delle storia  italiana    ed europea  che  ha  caraterizzato  il  secolo scorso  e  di cui   si sentono ancora  oggi  gli effetti   di tale  uso     e  del suo non farne  i conti   ed  il silenzi ufficiali  a causa  guerra fredda  e  per  le  vergogne  "nazionali" da  nascondere  sotto il tappetto  e lasciare  che fossero    coperte  dall'olio del tempo  e dall'uso ideologico di una  certa  parte  politica   Mentre  cercavo ispirazione   per la mia contro celebrazione dellla  giornata     orami  divnta settimana del  10  febbraio  \  giorno  del ricordo   ho trovato   quest'articolo   de il manifesto del  15\12\2022. Ma  prima di  riportarlo   consiglio la  lettura  dell'immeno  lavoro  che trovate qui   https://www.miur.gov.it/documents/

Il presidente della Repubblica italiana Mattarella e il presidente della Repubblica di Slovenia Pahor alla foiba di Basovizza

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un grosso passo è stato fatto . Adesso completatelo rendendo pubblica la relazione relazione I rapporti italo-sloveni dal 1880 al 1956[209], consegnata nel 2000 dalla Commissione mista storico-culturale italo-slovena, appositamente istituita nell'ottobre 1993 su iniziativa dei Ministri degli Esteri d'Italia e Slovenia.e magari dandolo come opuscolo nelle giornate del 10 febbraio \ giorno del ricordo .Invece di ricordare solo le aberrazioni comuniste e titine Mattarella, gesto storico a Trieste. Mano nella mano con il presidente sloveno Pahor davanti alla foiba di Basovizza Il presidente della Repubblica italiana Mattarella e il presidente della Repubblica di Slovenia Pahor alla foiba di Basovizza "La storia non si cancella, la sofferenza sia patrimonio comune". Il Narodni Dom, la casa del popolo incendiata cento anni fa dai fascisti, restituita alla comunità slovena. Il Capo dello Stato: "L'Europa adotti soluzione innovative e di grande respiro contro

10 febbraio non si dovrebbero ricordare solo le foibe ma anche la storia del confine orientale che non fu ed non è solo foibe ma anche pulizia etnica fascista

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N.b Non   sto   come   credono alcuni  , PERCHÉ   FARLO SAREBBE   DA STOLTI E INTELLETTUALMENTE   DISONESTI ,  negando   le  brutture  ed  gli orrori  :  delle  foibe  (  sia   quelle     avvenute    durante  la  guerra    che  a  guerra  finita  ) , eccidi come  quello  di Porzus ,   i campi  di Tito   , la  strage  di Vergarolla  , il  governo interalleato nel  territorio A  ,  l'esodo , ecc .,  ma  inquadrarlo  in  un contesto    Infatti La storia non è solo lo studio di date, di fenomeni, di battaglie, di interpretazioni, ma la visione di quell'eterno mosaico composto da milioni di tasselli che parlano di uomini e donne con i loro dolori, le loro tragedie, i loro sogni, i loro affetti.E' per questo che accendo deii flash     quando parlo  o condivido   post     non solo  qui  d'anni  ,   ma  nel miei  social   nel  buio  di stato   e  della verità diventata bugia  e  della bugia  diventata verità o  nel  far  passare in secondo piano    certe atrocità e  conce