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“Diverso da chi?”

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Forse è questa una delle domande che si è posto Cristian nello scrivere questo saggio biografico che percorre il suo passato come una cicatrice esposta a mo’ di medaglia. Un ricordo di una vittoria sofferta alla ricerca di sè stesso, sfuggendo dai dettami della tradizione sulla diversità. La reliquia del senso di angoscia, di pesantezza di questo “cavaliere inesistente desideroso di farsi vedere nella sua armatura di ferro splendente” è ben presente, come un sigillo, nelle memorie e nelle pagine del testo. Eppure questo senso di prigionia viene esorcizzato da aneddoti di vita vissuta e da citazioni di coloro che fecero della diversità, - di qualsiasi genere- un proprio punto di forza, personaggi provenienti da ambiti e ambienti diversi: da Franco Battiato a John Keating (“L’attimo fuggente), da Raffaella Carrà a Manlio Sgalambro. Diverso da chi, quindi? Diverso da ciò che viene imposto, diverso da chi si limita a seguire la “norma” come dettame immutabile. La libertà, soprattutto quell

Uno spiraglio di luce

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  “Sulle Tracce dell'Altrove”... dalle primissime pagine uno spiraglio di luce pare trapelare dalle righe di ogni foglio. Quello di Cristian A. Porcino Ferrara, si profila fin da subito come un viaggio interiore ricco e profondo, a tratti doloroso, ma sempre lucido. Una lettura piacevole e fluida, a tratti illuminante, soprattutto quando l'autore tocca temi di rilievo etico-morale come la spiritualità e la religiosità, l'omosessualità e l'esperienza travagliata del coming out etc... Si coglie in sordina la presenza di un fil rouge che inevitabilmente lega ogni tematica a quella successiva, poiché è la continua ricerca interiore a guidare la mano dell'autore, non vi è mai stacco brutale tra i temi... come un flusso di coscienza scorre e va... come un fiume che non ha inizio né fine... così questo testo ci lascia la parola, apre e invita alla riflessione personale. Grazie a Cristian A. Porcino Ferrara per essere riuscito a raccogliere spunti riflessivi tanto delica

La difesa radical chic e pseudo ambientalista di Jovanotti e del suo sponsor wwf . E il vero ambientalismo di Battiato che 40 annullo un concerto pagando una penale perchè si sarebbe distrutto un bosco .

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punto   le balle  di Jovanotti --- in piena crisi climatica, non vogliamo più tollerare che l’ecologismo sia vincolato da banche fossili, allevamenti intensivi, cantanti che insultano chi si prende cura della natura concretamente e comuni che permettono tutto ciò . Ed  di quelle  associazioni da  essi foraggiate     Siamo --    come  fa  notare    la  curatriuce  dei  video  sotto  cristina  coto   che  critica    punto per  Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Cristina Coto (@cotoncri) Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da CNC MEDIA (@cnc_media) Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Cristina Coto (@cotoncri)      Una  lezione  all'ipocrita  ed   pseudo  ambientalista    Che definisce gli ambientalisti    seri econazisti  e s'arrampica sugli specchi  (vedete video  di critiche o accuse come le definiscono molti )    vienme  oltre  dai  video  sopra   a

Michela Murgia sfregia Franco Battiato: "Scrive solo minchiate "

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Lo so chi scrive o dice minchiate andrebbe ignorato ma è più forte di me . Sopratutto quando a dirne sono degli intellettuali che scrivono benissimo. Ecco quindi questa mia umile replica a Michela murgia Cara Michela Murgia Mi fa meraviglia che una persona così intellettualmente colta visto che è nel gotha dei salotti letterari italiani ignori (o faccia finta di non sapere) che una volta lanciato il sasso /provocazione soprattutto oggi si tempi d'internet è difficilissimo  Smentire o cambiarne la direzione. E viene diffusa la prima voce o scritto uscito che la rettifica è le precisazioni. Infatti la sua rettifica \ scusa  Mi sa tanto di arrampicata sugli specchi ed é peggiore di quello che ha lanciato. È come se io parlo male di una persona in questo caso in intellettuale e poi dico stavo scherzando provocando. O come se picchio qialcuno/a e poi dico stavo scherzando.  Complimenti  per la spassosa provocazione che permette di parlare di qualcosa che non sia il coronavirus. A

La Messa Arcaica di Franco Battiato al Teatro Greco Romano di Catania per gentile concessione di http://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.it/

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ringrazio ancora per la gentilissima concessione di questa ottima recensione l'ottimo blogger  letterario  e  filosofico     http://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.it /  di Cristian Porcino lunedì 18 settembre 2017 La Messa Arcaica di Franco Battiato al Teatro Greco Romano di Catania Qualche anno fa, mentre passeggiavo per le strade di New York, vidi esposto in un negozio di dischi la Messa Arcaica di Battiato. Il cd del compositore etneo era proprio accanto all'ultimo lavoro di Jordi Savall. Acquistai immediatamente la messa Arcaica per ascoltarla in un contesto urbano che apparentemente strideva con l'opera di Franco. Per immergermi ancor più nel mood dell'opera mi recai in un luogo altrettanto speciale. Indossai le cuffie e misi il cd nel riproduttore portatile e visitai la cattedrale di Saint John the Divine. Fu un'esperienza meravigliosa. Ieri sera al concerto di Franco Battiato ho provato quasi la stessa emozione.  Per l'occasione i

intervista a Cristian Porcino autore di pensiero riflesso Filosofia per tutti: quando il pensiero scandisce l’esistenza. ( Intervista a cura del Collettivo Zero )

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"Pensiero riflesso. La filosofia come la vedo io" di Cristian A. Porcino Ferrara è un'opera, per dir così, sorridente. Rende giustizia a una disciplina troppo spesso associata alle aule scolastiche, al sapere libresco e marmoreo. Invece la filosofia è esperienza vitale, consente di assaporare al meglio la nostra immanenza colorandola d'infinito. E non è appannaggio di pochi eruditi, bensì gioco, piacere per tutti; in tal senso, il libro di Porcino potrebbe esser definito "socratico". Ne abbiamo parlato col suo giovane autore.  I l libro di un filosofo sulla filosofia. Al giorno d'oggi, un'impresa rischiosa, persino azzardata... «Beh, a 34 anni   posso pure permettermi di scrivere un libro senza dover pensare necessariamente al tipo di pubblico che lo leggerà. Sono stanco d’inseguire qualcuno. Volevo raccontare la filosofia così come l’ho percepita io. Credo che dietro questa splendida disciplina ognuno di noi può facilmente trovare