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28.3.25

PARLATE CON L’AGGRESSORE PER TENTARE DI CALMARLO . Manuale di autodifesa puntata n XXII I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco

puntata precedente

 Non tute le situazioni di pericolo possono essere affrontate  in modo razionale. In momenti di alta tensione o di paura, le emozioni possono prendere il sopravvento e rendere difficile pensare in maniera lucida, ed è umano sentirsi  soprafatti in situazioni di emergenza. È importante quindi riconoscere che ogni situazione è unica e può richiedere approcci diversi. Ipotizziamo che veniate bloccate in un angolo, senza via di fuga. Come è meglio comportarsi ? Naturalmente il primo consiglio è cercare di prevenire questo genere di situazioni, anche se a volte, pur mantenendo una soglia di a!enzione elevata, capita che ci si sorprenda a pensare che “a me non capiterà mai”. Torniamo all"esempio di prima. Se siete finite in un angoloperché siete scappate, avete fallito nella capacità di discriminare una via di fuga. Se siete finite in un angolo perché vi ci hanno portate, avete fallito perché avete permesso di fare entrare un soggetto terzo nella vostra “area protetta. Ciò premesso – anche se non avete colpa – dovete affrontare la  situazione in maniera razionale, naturalmente a vostro vantaggio.Cercate di mantenere la calma per pensare in maniera lucida. Se avete la possibilità di scappare, cercate di farlo. Guardate se nelle vicinanze  ci sono delle persone o delle vie di fuga. Se  ritenete di avere le energie emotive sufficienti   per farlo, provate a parlare  con il vostro aggressore  in modo calmo. Ricordate che una conversazione  è in grado di disinnescare  un pericolo. 

Come ? usandoil metodo   di   una   comunicazione  non violenta   proprio   come  si fa    con persone prepotenti ed aggressive, che vi permetteranno di sentirvi un po’ più sicuri e, dove possibile, di migliorare la relazione e disneccare  (  o  almeno  provarci  )   le  tensioni Proprio  come  suggerisce  8 strategie per trattare con persone aggressive e prepotenti  di  https://www.psicologo-milano.it/  ( e  a cui  rimvio per  l'analisi  dei  singoli  punti   sotto  citati   ) 


[⚠️ Prima di iniziare, una precisazione fondamentale: se sei vittima di comportamenti apertamente aggressivi, non usare questi spunti, ma mettiti immediatamente in sicurezza. La protezione personale è sempre la priorità assoluta. Se sei donna e stai ricevendo violenza di genere, chiama immediatamente il numero 1522]
  1. Mantenete la calma: contate fino a 10
  2. Mantenete le giuste distanze e tenete aperta ogni possibilità
  3. Cambiate atteggiamento: da reattivi a proattivi
  4. Imparate a conoscere i vostri diritti
  5. Fate domande, non affermazioni
  6. Mostrate superiorità con l’umorismo
  7. Mantenete un tono formale durante la comunicazione
  8. Fate riflettere le persone aggressive sulle conseguenze del comportamento negativo
  9. Conclusioni: navigare nel mare delle relazioni difficili

n alternativa,  come suggerisce   e  altri  siti    su    Come difendersi da una comunicazione aggressiva   sia  lo  stesso  Manuale di autodifesa -I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco  sul settimanale  Giallo  , a  meno che non siate una lottatrice  o  conoscete   un  po'   di karate  \  arti marziali , è arrivato il momento di  usare lo spray al peperoncino  ( sul'uso vedere puntate XIII  e XIV  e  questo post   di   https://www.laleggepertutti.it/ )

9.3.24

Donna,vita, libertà contro la cultura della guerra e della morte /e basta retorica alla mimosa…. di Pier Luigi Raccagni

 Piccolo contributo alla giornata dell’ emancipazione femminile in tutte le forme storiche ed esistenziali acquisite.Hanno ragione le militanti del movimento a reclamare meno mimose e più attenzione ai bisogni.Lo sfruttamento della forza lavoro femminile,ad esempio,in Italia non si è mai fermato, così come il senso di una società patriarcale a misura padronale e di possesso.E i femminicidi non sono di certo diminuiti,dopo il caso orrendo di Giulia Cecchettin.
E lo stupro delle donne israeliane ? E il massacro delle donne palestinesi? E le donne iraniane uccise per un velo? E Ilaria Salis in catene? L’ 8 marzo è  anche un dolore che deve essere condiviso, un invito  poi all’ unica rivoluzione possibile.E poi,poi ci sarebbe da sfoderare la retorica solita,di cui non si può fare a meno per cui da decenni l’8 marzo  è venduto come qualsiasi altro prodotto,con suggestioni più mercantili che culturali.Ma le donne,le ragazze sanno quello che devono fare .

iniziativa di sensibilizzazione contro il revenge porn del gruppo www. seicomplice.org

Nei giorni scorsi    Roma , o almeno i posti più noti , sono stati tappezzati di volantini come Ma poi si scopre che ...