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17.12.24

L'intelligenza artificiale le impone il velo nel fumetto. La studentessa tunisina non ci sta



sempre pensato che l'intelligenza artificiale non fosse realmente intelligente 😁😥 . Infatti è successo che  a 

Rahma è una studentessa tunisina di 15 anni. L’intelligenza artificiale non ha dubbi: indossa il velo, non potrebbe essere altrimenti. Ma la realtà è ben diversa: la giovane non ha alcuna intenzione di vestire l’hijab. Ma per l’AI si tratta di un’ipotesi sconosciuta. Non è una storia da film, ma quanto accaduto all’istituto comprensivo Cosimo De Giorgi di Lizzanello e Merine, Lecce, nell’ambito del progetto “Gente in cammino” inserito nel Festival internazionale della Public History. La sua classe ha realizzato un fumetto su storie di migrazione e inclusione con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, ma si è posto fin
da subito il problema del velo.“Perché sul fumetto vengo rappresentata con il velo? Qui non ce l’ho e non lo voglio. Voglio essere raffigurata senza, voglio che si vedano i miei lunghi capelli ricci” la reazione della giovanissima studentessa, riportata dal Corriere. Rahma ha rifiutato quella immagine lontana dalla sua realtà è stata la reazione incredula della ragazzina davanti alle insegnanti, rifiutando quell'immagine che non corrispondeva alla sua realtà.Da quando è arrivata in Italia, Rahma non ha mai più vestito l'hijab. Ma nonostante ciò l’intelligenza artificiale, con parecchio pregiudizio, le ha imposto automaticamente il velo. “Ogni volta che i bambini chiedevano all’AI di raffigurare Rahma, veniva sempre rappresentata con il velo. Per toglierlo, abbiamo dovuto ingannare l’intelligenza artificiale, dicendo che si trattava di una figura maschile. E così il velo è sparito, riuscendo a superare gli stereotipi che l’uomo le ha trasmesso” ha spiegato la docente Carmen Mazzeo . L’unico modo per superare l’ostacolo è stato dare fattezze maschili al personaggio di Rahma. Ma quanto accaduto con l’AI ha fornito uno spunto per approfondire l’influenza della tecnologia anche per quanto concerne gli stereotipi. La dirigente Maria Assunta Corsini ha evidenziato: “In questo progetto l’elemento di novità interessante valorizzato da tutti è stato l'uso dell'intelligenza artificiale, una delle tante emergenze del momento, che è stata utilizzata a scuola in maniera costruttiva, riuscendo a far percepire ai ragazzi come strumenti come l'AI, se non utilizzati correttamente, possano avere effetti devastanti”.

1.3.24

L'ultima volta che siamo stati bambini esordio alla regia di claudio bisio., La signora della scogliera Marco Nucci sceneggiatiura \ soggetto e Disegni di: Mattia Surroz., opere da ricordare CON L'URGENZA DI CONDIVIDERE RIFLESSIONI ED EMOZIONI.

Nei giorni  scorsi  ,  stanco  dei soliti programmi post  elettorali ho visto   su  primevideo  il bellissimo ed  toccante  film L'ultima  volta   che  siamo  stati bambini   . Unoi dei pochi  film " non ideologici  "   ed  non retorici   sul periodo  della  II  guerra    mondiale   ed  l'olocausto . 
Esso insieme  alla  bellissima  storia a metà  tra orrore  e memoria La  signora  della  scogliera  (trovate sotto  al  centro  la  prima  tavola )  di :  soggetto  e  sceneggiatura  Marco Nucci   e Disegni di: Mattia Surroz  pubblicata su    topolino n 3561 . Una  bellissima  Storia      che  dimostra  come  il  fumetto   non  sia  solo  un  genere  letterario   per bambini .
 Tali opere    hanno  rallegrato  la  mia settimana  creando   un diversivo    rispetto  a  temi dominanti   cioè   sui media  (le  cariche  della polizia   a Pisa   e la  sconfitta    del  centro   destra  ed  la  vittoria  del  campo largo   in Sardegna) .IL  fumetto La  signora  della  scogliera  perchè  smonta il tabù  che  la letteratura   e  l'horror   siano  solo  adatti  ai ragazzi\e  dai  14  anni in su . Già  dall'incipit   e  dai  disegni  della  prima  tavola  (  vedere  foto sotto  )  t'invita  alla  lettura   e ,   sembrano ricordare  (  foto    sotto  a destra  )  il famoso  disegno di Snoopy  : <<  era ua  notte buia  e tempestosa

questo racconto ha smosso in me sentimenti, desideri e ricordi che tengo da parte, soffocati dalla quotidianità e da un pizzico di malinconia generale.
A volte capitano dei periodi in cui non si sa davvero che cosa si vuole dalla vita. Magari si ha anche un desiderio o un obiettivo, ma rimane lì, distante e confuso. A volte questa distanza è rassicurante, perché raggiungere quell’obiettivo spaventa, ma il più delle volte lascia addosso un senso di frustrazione che alla lunga sfianca.Eppure in momenti come questo cerco di non arrendermi, di trovare dei segnali, qualcosa che tenga il legame in vita e che mi tiri fuori dalla palude in cui finisco (oppure mi infilo a bella posta, perché una tendenza al masochismo c’è sempre). 
 IL  film  L'ultima  volta   che  siamo  stati bambini ,vede  l'esordio alla regia di Claudio Bisio,appartiene insieme  allla  storia     prima  citata   , alla categoria di quelli che non si dimenticano. Infatti  generalmente  quando un attore famoso si cimenta nella regia i motivi possono essere diversi e, in più di un'occasione, anche legati ad un'esigenza personale e professionale che non necessariamente deve coincidere con l'interesse degli spettatori.Non è così per l'esordio di Claudio Bisio dietro la macchina da presa , da quel poco  che   capisco di tecnica   cinematografica   e  di  sceneggiattura ,  che ha più di un punto di contatto con quelli di coloro che nascevano come registi e sono diventati noti ed apprezzati nel panorama nazionale ed internazionale. Perché nella storia scelta, nel modo in cui è stata trasposta sullo schermo dalle pagine di un libro (di Fabio Bartolomei) e in quello in cui è stata girata, si sente l'urgenza di condividere pensieri, riflessioni (non solo, si badi bene, sul passato) ed emozioni.
Ecco che   :   <<   [... ] Bisio guarda ai suoi giovanissimi e straordinari protagonisti con il desiderio di fare un film che arrivi al pubblico più vasto senza però scegliere soluzioni facili o scorciatoie narrative anche quando modifica, come è necessario fare, elementi anche importanti del romanzo. Si sente in lui la capacità di creare coesione al progetto che solo i bravi attori riescono ad ottenere da coloro che hanno scelto per trasformare la loro visione in gesti, parole, esternazione di sentimenti.  [....] dalla  recensione   di    https://www.mymovies.it/film/2023/lultima-volta-che-siamo-stati-bambini/ >>.
Ognuno di noi ,  sottoscrito  compreso  , ha avuto nella vita il suo momento di passaggio in cui 'non è stato/a bambino/a'. Qualcuno però sa ancora rinvenire dentro di sé l'innocenza, lo sguardo comunque ancora aperto alla meraviglia che è proprio di quell'età, nonostante tutti i possibili condizionamenti. Bisio c'è riuscito e ha trovato anche il modo migliore per comunicarlo e  ne  ha  fatto un  film  bellissimo     dove spiega  senza annoiare   ma  anzi divertendo  e  coinvolgendo  lo  spettatore  , soprattutto   ai bambini  e a  chi ha   solo una  conoscienza   parziale   o a assente  ,    delle leggi  razziali    e del fascimo  durantre  la  II  guerra mondiale  .
  


23.8.13

riflessioni estive [ ricerca di fresco \ silenzio o casino quando si è in vacanza ? ]

Cercando ispirazione   per  riuscire  la  mia estate ho trovato questi   due post  dei vari  blog  (  paperopoli e topolinia  )  su  www.topolino.it . Alla faccia,metaforicamente parlando    di chi dice  che  il fumetto è solo  lettura  \  letteratura frivola ed  d'evasione . 
il primo  è   del  2 agosto 2013  e descrive  la  mia situazione  :  1) in azienda   dove , quando innaffio   sia  le piante  , sia  l'orto ed  il frutto per  produzione propria  \  autoconsumo   di verdure  , per  fare  come  Dinamite  Bla  . 2)  a  casa dove mamma  fa  ai fornelli le  marmellate  ( fichi  ed altra  frutta  di stagione  )  da  mettere poi nel congelatore  . 

Si bolle!
Anche sul Cocuzzolo siamo perseguitati da giorni da un caldo appiccicoso che toglie il fiato. Un’afa terribile. Quando proprio non ne posso più, riempio di acqua gelata la tinozza del bucato e mi ci ficco dentro. Ah, che refrigerio! Altro momento di freschezza è quando innaffio l’orto. Con il tubo di gomma, fra un filare di melanzane e l’altro, sparo una bella pioggerellina tipo doccia e mi sento subito meglio. Anche Fido Joe soffre il caldo e quando esco dalla tinozza io, ci si ficca dentro lui con un bel tuffo e metà dell’acqua schizza fuori per tutto il pavimento della cucina e un po’ finisce anche nella pentola della zuppa che sta cuocendo, insomma un grande spasso.Dato che il caldo è bestiale, che cosa hanno pensato di fare Firmina e l’altra scriteriata di Valkyria? La cosa più appropriata, ovviamente: cuocere la marmellata. Ecco enormi pentoloni di rame roventi in cui sobbolle ogni genere di confettura: ribes, lamponi, mirtilli, ma anche pomodori verdi e fichi, e poi la più bollente e collosa di tutte, la famosa confettura di popone di casa Bla, una vera specialità.Le pentole producono il calore di venti stufe di ghisa caricate a legna di quercia; fumano come vulcani e sembrano sempre sul punto di esplodere da un momento all’altro. E si gronda come fontane, armati di fazzoletti giganti. La mistura emette sputacchi a duemila gradi in tutte le direzioni e la casa sembra un forno.“Avremo marmellate squisite per il prossimo inverno” trilla Firmina euforica “penso già alle crostate che potrò preparare!”. Che fortuna. Io ho già avvertito tutti: per protesta non uscirò dalla mia tinozza finchè tutta la produzione non sarà finita e i barattoli in bell’ordine in dispesa.

il secondo  è  del  19 agosto 2013  ricalca  le mie stesse  domande   che

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...