Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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19.7.25
La vita insegna ad amare di donna,d'altri tempi utente facebbok
4.7.12
"Milano" in piscina con Lucio Dalla
3.7.12
raighes volume1 di roberto diana
Credo che tutto stia alla voglia da parte del pubblico di fermarsi e ascoltare con tutti i sensi e senza preconcetti ( chi sa che noia un disco solo strumentale , ecc ) , se vuole sapere le origini e le storie anche di dolore racchiuse dentro ciascuno pezzo , trova sia nel " rough tapes" Prodotto in 50 copie uniche per l'occasione del "Fathers and sons Italy Tour 2011", stampato su Vynil Cd, con cartoncino scritto a mano e numerato, distribuite durante i concerti fino ad esaurimento. l'anteprima di Raighes Vol 1" . ( foto a sinistra ),sia nel disco vero e proprio ( foto sotto ) c'è un libretto dove la storia di ogni brano è raccontata per come è stata vissuta quando è nato.E anche il libretto ha diversi messaggi e storie impresse nelle immagini.Ecco diverse recensioni su Raighes Vol 1 (rough tapes) apparse sul web dopo il tour di Fathers and Sons con Donald and Jen MacNeill“La potenza espressiva delle sue canzoni, che “parlano” con un’efficacia e un’emotività difficili da raggiungere anche con l’ausilio di parole. [...] Questo disco, in cui appare appieno la maestria di Roberto con la chitarra, è un viaggio intenso e personale che accoglie l’ascoltatore e lo porta con sé, sulle note dell’espressione più vera di questo artista.”
MUSICABOOLA.COM
http://www.musicaboola.com/2011/10/20/parte-da-spaziomusica-il-tour-di-raighes-vol-1/
“Lui, se conoscete, i dischi dei Lowlands è un ottimo chitarrista elettrico, tra i migliori in Italia, ma anche all'acustica se la cava alla grande[...]If You Are Happy e Soul Hunter dipingono vicende familiari e stati d'animo attraverso le 6 corde della chitarra nella migliore tradizione dei virtuosi dello strumento.”
Bruno Conti - DISCO CLUB
http://discoclub.myblog.it/archive/2011/10/19/donald-and-jen-macneill-due-scozzesi-e-un-paio-di-lowlands-f.html
“Roberto Diana va assolutamente ascoltato ed apprezzato! Un virtuoso della chitarra che abbandona le parole per dare spazio alla voce della sua chitarra. Una voce che arriva fin nel profondo e lascia scossi ed ammirati.”
Ugo Galassi - RADIO BBSI
“Sebbene avessi imparato ad apprezzarlo come chitarrista elettrico con i Lowlands, grande è stata la sorpresa nel vederlo dimostrare (oltre al “gusto” solito) anche una tecnica ed una sensibilità notevoli. ”
Furio Sollazzi - MIAPAVIA.IT
http://www.miapavia.it/articolo.cfm?Id=10214
20.6.12
...senza titolo....
29.4.12
chi ha detto che in ristorante si debba solo mangiare ? Cagliari Un ristorante diventa occasione di riscatto La locanda dei Buoni e Cattivi è stata premiata come migliore progetto di impresa sociale in Italia
Ecco un esempio di come un ristorante sia anche cultura e valorizzazione delle diversità . Nel loro sito in particolare qui trovate maggiori dettagli e il file audio di cui si parla nell'articolo sotto preso dalla nuova sardegna online . Un oasi di pace in pieno centro : << La Locanda dei Buoni e Cattivi è un posto particolare. E' un bellissimo bed & breakfast con un ottimo ristorante. Un'elegante villa nel cuore di Cagliari, a due passi dal centro storico ed a pochi chilometri dal mare più bello.La Locanda è un ambiente riservato e silenzioso, circondato da un ampio giardino dove puoi essere disturbato solo dalle nostre due rumorosissime tartarughe (Buona e Cattiva). Ma la Locanda non è solo questo. La Locanda dei Buoni e Cattivi si trova a poche centinaia di metri dalla stazione e dal porto, a 10 minuti dall'aeroporto di Elmas. A piedi di raggiunge il Palazzo della Regione, le principali facoltà dell'Università di Cagliari, il Teatro Massimo, il centro della città. >>( dalla loro home )2.4.12
10.3.12
fin quando sarà ricordato e celebrato ( sinceramente o ipocritamente ) una persona continua a vivere . ed il caso di F.de andrè
11.11.08
Nessuna Nobiltà – di Dario Greco
Nessuna Nobiltà – di Dario Greco
Chiedono pietà al mondo e chiederanno perdono/ Strisciando… Le informazioni corrono frenetiche sulla Rete. Sfreccia una moto di grossa cilindrata e la sua scia crea un rombo di vacuità. Soltanto la mia mente, che non regge i colpi duri, non più… (In quella stanza) C’era un silenzio capace di spaccare i vetri e far vibrare le molle di un umido materasso ai confini del mondo e del mio periferico universo. Reprimo un breve sospiro e metto in tasca un accendino, ne avrò bisogno in questa notte di vaselina e candore. E’ come se la mia anima cruda vagasse in giro, senza il mio permesso. Ogni cosa avanza nella notte sorretta dall’oscurità. Un ambiguo senso di vuoto ci rende liberi e prigionieri nello stesso tempo e io mi ritrovo solo su questa strada a contemplare i barbagli della notte…
Tutto è consumato, anche il tuo destino (*). Troverò risposte in ogni fessura e m’infilerò con vigore investigativo. Soltanto la mia anima lasciata a bruciare in questa notte di falò meridionali. Solo il solitario, solo il mio corpo spento e appagato. Anime sudate su un patibolo lenitivo. Il mio corpo non conosce redenzione ma la tua lingua mi colpisce più della tua frusta. Ho provato a far vibrare ancora questo cuore e a schivare ogni pallottola argentata, in questa notte di delirio umorale / Il tuo corpo brucia, il tuo corpo mi è caro, ma il profumo è mutato, come la mia anima. Pietà per i deboli e per questa spada spuntata. Mai stato risoluto / Mai cercato verità in fondo alla mia schiena, ma c’è sempre una prima volta e si è vergini solo per un attimo e poi… poi ci si corrompe in un mambo lisergico / Birra & Saliva, lacrime e abbracci. Stringi forte, Honey! Afferra il piacere finchè dura. Domani potresti smettere di sospirare cedendo il passo alla rassegnazione. Rinuncio a me, al mio passato. Ricomincio a sognare, con le tue gambe aperte che non hanno pietà di me… non adesso! Ci incontreremo ancora in una dolce sera d’ottobre e Fred Bongusto, rasoio sul velluto ci inviterà a danzare per lenire il nostro sconforto. Stringimi ancora e carezza questa mia barba da bugiardo lestofante.
Stanotte mi sento ancora vivo, innocente e immacolato, ancora per qualche istante. Dove andiamo adesso? Ti lascio guidare in questo mambo di redenzione: Cavalca come se da ciò possa dipenderne la mia anima sconfitta / Dammi gioia e pace, gimmie shelter, baby! Sarà forse un torto sentirsi vivi e anche un po’ meno teneri e solitari Cuore sotto vetro, se tento un respiro lungo posso collassate. E se gonfio i muscoli mi sento vecchio e stanco, inutile e patetico... E lo sono stato, solo, come una lanterna che vibra nelle remote oscurità di quest’umida caverna Incatenato al desiderio di rivalsa. Ma a cosa servo? A chi? Nessuna nobiltà nella miseria / I’ll remember you. Vibrami nelle ossa, sulla pancia, nel profondo del mio malessere. L’autostrada è viva stanotte e dove mi condurrà lo saprò presto.Verso un posto-ristoro dove anime dannate mi daranno il benvenuto al loro Moto-Raduno di vacuità. C’è dolore e sangue e squallore e poi… ci sei tu, ancora una volta. Con le tue fatture di mancato accredito / Ed ero ancora giovane quel giorno in cui il mio sguardo posandosi sul tuo perdeva rigidità. Ultimo mambo a Fiumefreddo...
Il cielo si tinge del nero delle tue mutandine. Il tuo respiro riempie i cerchi di fumo della sigaretta...E mi ritrovo ancora solo ad ordinare in questa triste rosticceria; cantina perpetua di sconforto / Animale solitario, calmo e mansueto che non sa ribellarsi alla sua futura mattanza. Ricordo quel passo sinuoso riempire la stanza e il mio silenzio… Dove va la fiamma di una torcia incandescente quando il vento gelido la spegne? Luci nell’oscurità, candele perdute nel vento… Anime scomparse ritornano alla loro pace. Non conosce dimora la mia inquietudine, ma c’è gioia, come c’è stato dolore e incomprensione. Viva la vida / Ho perso tutto, tranne me stesso, il mio orgoglio di spine. Troverò mai un posto al riparo? E gente pronta a sentirmi, e un sorriso dietro cui perdere ogni sospetto. Ma la vita fugge e non la trovo nelle mie lacere calze / E il sorriso che ogni giorno indosso come armatura E il trucco che mi rende sempre più vicino a ciò che non sono, per quello che non c‘è. Un caleidoscopio di forme e colori e la mia essenza che esplode, gonfia di madreperlaceo furore, dentro occhi assetati di verità trasformate il mio idealismo in banalità la mia sofferenza in estasi, il qualunquismo in esistenza. E non c’è più nessuna nobiltà nelle mie miserabili vesti. Ma sono sempre io quello che ha torto e fame e sonno quando nessuno è pronto ad offrire un ristoro a questa pelle martoriata che fu virile e adesso non lo è più. Spero tu stia osservando questa misteriosa ed onirica luna. Con lo stesso sguardo sognante di romantico trasporto: velivolo fatato in un cielo di stelle disperate ed agonizzanti, perse tra sospiri e bagliori nelle barbarie di questa vacua resistenza chiamata vita.
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31.10.08
ho un cielo immenso
Ho un cielo immenso
nel cuore
puoi salirci
quando lo vorrai
e guardare com’è facile
svendere le altitudini
se qua giù,c’è qualcuno
che t’ama veramente.
Anileda Xeka
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
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