29.4.12

chi ha detto che in ristorante si debba solo mangiare ? Cagliari Un ristorante diventa occasione di riscatto La locanda dei Buoni e Cattivi è stata premiata come migliore progetto di impresa sociale in Italia



Ecco  un esempio di come un ristorante   sia anche  cultura  e valorizzazione delle diversità  . Nel loro sito   in particolare qui    trovate maggiori dettagli   e il file  audio    di cui si  parla   nell'articolo  sotto preso dalla  nuova  sardegna  online   . Un oasi di pace  in pieno centro : << La Locanda dei Buoni e Cattivi è un posto particolare. E' un bellissimo bed & breakfast con un ottimo ristorante. Un'elegante villa nel cuore di Cagliari, a due passi dal centro storico ed a pochi chilometri dal mare più bello.La Locanda è un ambiente riservato e silenzioso, circondato da un ampio giardino dove puoi essere disturbato solo dalle nostre due rumorosissime tartarughe (Buona e Cattiva). Ma la Locanda non è solo questo. La Locanda dei Buoni e Cattivi si trova a poche centinaia di metri dalla stazione e dal porto, a 10 minuti dall'aeroporto di Elmas. A piedi di raggiunge il Palazzo della Regione, le principali facoltà dell'Università di Cagliari, il Teatro Massimo, il centro della città. >>(  dalla loro home  )
ecco  l'articolo della  nuova 
CAGLIARI. La «Locanda dei Buoni e Cattivi» è stata premiata come migliore progetto di impresa sociale in Italia e ora la onlus «Domus de luna» affiancherà alla gestione delle quattro comunità alloggio e cura, destinate alla tutela di minori e madri in difficoltà, un nuovo modello di ristorazione e ospitalità   La «Locanda dei Buoni e Cattivi» ha presentato venerdì sera una nuova proposta che, come ha spiegato il presidente Ugo Bressanello, «vuole far emergere l'orgoglio e la voglia di riscatto dei ragazzi e delle mamme che vivono nella comunità». Non solo assistenza, ma offerta di un servizio di alta qualità: un ristorante serale. Venerdì sera ai fornelli della locanda di via Veneto, durante l'ora dell'aperitivo, lo chef Paolo Ghiani e la giornalista radiofonica Valeria Benatti hanno preparato stuzzichini e manicaretti tratti dall'ultimo libro culinario, “Kitchen in love”, della conduttrice dell'omonimo programma trasmesso su FoxLife e su Rtl 102.5. Gli ospiti hanno potuto apprezzare il risultato della sperimentazione culinaria, “sardizzata per l'occasione”, inaugurando l'apertura serale della «Locanda dei Buoni e Cattivi», voluta dalla fondazione “Domus de Luna” per celebrare il premio nazionale come miglior progetto di impresa sociale. Il ristorante, aperto a pranzo già da due mesi, orà ospiterà i clienti anche il venerdì sera. Nell’allestimento della nuova iniziativa, che ha un obiettivo ben preciso: dare una possibilità di riscatto a chi lo merita, è stata riservata un'attenzione particolare agli arredi, ma naturalmente un grande risalto sarà sempre dato alla preparazione delle pietanze. Le giovani e le madri della fondazione continueranno a gestire attivamente il bed & breakfast, mentre il ristorante sarà mandato avanti dai figli e dai ragazzi in carico alla Fondazione con l’obiettivo di restituirli alla società con una professionalità acquisita nel percorso di recupero.Il supporto dello chef Roberto Petza, con l’Accademia Casa Puddu, ha permesso ai ragazzi di intraprendere un percorso di crescita professionale che combinerà qualità, semplicità e genuinità. L'utilizzo di materie prime di qualità e il rispetto per l'ambiente sono scelte di gusto e di etica: i prodotti, arriveranno dall’orto della Locanda, coltivati dalle mamme di Domus de Luna, frutta e verdura biologiche saranno forniti dalla cooperativa PocoPoco. L’olio proviene dalla comunità La Collina, mentre riso e legumi sono coltivati dall’associazione Libera nei terreni confiscati alle mafie.«Domus de luna onlus» è nata nel 2005 a sostegno di bambini, ragazzi e mamme in situazione di estremo disagio. Opera anche con i ragazzi del carcere minorile ed è attiva nelle scuole e nei centri sociali della Sardegna, a Palermo e all’Aquila, con progetti che si servono della musica e dell'arte come mezzo per facilitare la comunicazione con i giovani.

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