Storia diversa per gente
normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.(...)
( una storia sbagliata di Fabrizio De Andrè )
Ma finalmente in un programma all'ora di punta e non rilegate nelle pagine più interne e nelle pseudo rubriche di tg o di giornali , che si parla senza ipocrisie di questo argomento .
Ora secondo il prof. Berrino , infatti, le ipotesi sulle cause della cosiddetta sindrome metabolica sono state confermate solo dalle ricerche degli ultimi dieci anni – non che prima ne fossimo completamente all'oscuro – individuando nei cibi spazzatura (conosciuti meglio come junk food) la maggioranza dei fattori patogeni. Bibite zuccherate e una trasformazione degli alimenti degenerata sono le principali cause di sovrappeso e obesità, che costituiscono il terreno fertile per l'insorgenza di malattie ben più serie – cancro, cirrosi epatica, Alzheimer, ipertensione etc. – veri e propri salassi per il sistema sanitario nazionale. Durante la trasmissione "Le Invasioni Barbariche", andata in onda lo scorso febbraio, Berrino ha lanciato strali contro l'industria alimentare tacciandola di offrire "merda" ai consumatori, senza peraltro fornire valide alternative più salutari. Berrino si è scagliato inoltre contro la pubblicità ingannevole che condiziona le abitudini alimentare della gente, sottolineando come queste malattie non colpiscano solo gli italiani, ma anche gli immigrati che prendono a esempio i nostri modelli.
TASSARE LA MERDA – Una delle possibili soluzioni di contrasto al consumo dei cibi spazzatura potrebbe essere l'aumento delle tasse sugli stessi, una sorta di accisa come per alcolici e tabacchi. Qualunque comune mortale ci arriverebbe! Berrino propone di partire dalle "grandi porcherie", prendendo ad esempio le bevande zuccherate; una tale provvedimento, sostiene il medico epidemiologo, indurrebbe la gente a bere più acqua e a risparmiare sulla spesa, migliorando così i livelli di salute generale della popolazione con un sostanziale sgravio alle casse della sanità pubblica. Berrino asserisce che se non invertiamo la tendenza ci saranno sempre più malati da curare e che, quindi, il servizio sanitario nazionale è destinato a fallire. Tuttavia il professore precisa che se i proventi di una eventuale tassa non venissero destinati a incentivare la produzione di cibi più sani, un simile balzello non servirebbe proprio a un bel niente. A mio avviso, viviamo in un mondo al contrario, dove, a causa di un capitalismo malato e deviato, gli alimenti raffinati costano più di quelli meno lavorati (integrali) e la pubblicità spaccia per naturale ciò che non lo è, alterando beffardamente le normali dinamiche di mercato.
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