
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Cerca nel blog
21.8.25
diario di bordo n 143 anno III non basta la stampa e internet anche gli avvocati difensori insultao la vittima ., tra pace e guerra ., rapporto ta arte e IA .,

20.11.17
La lezione di papà: quell’ultimo posto alla Barcolana che vale un trofeo Per insegnare al figlio iper competitivo il significato dello sport Fabrizio ha gareggiato pur senza alcuna possibilità di vincere
è proprio la magia della vita , come dice la canzone di Gaber citata sopra che ha voluto insegnare quersto genitore
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/11/19/news/
La lezione di papà: quell’ultimo posto alla Barcolana che vale un trofeo

| Al Rossetti le premiazioni della Barcolana 49 |
Dal momento che «un esempio taciuto è cento volte più efficace di una predica nervosa», Paone ha scelto di agire in coerenza con il proprio pensiero. Partito da Torino, dove insegna al Politecnico, ha percorso più di 600 km per assistere alle regate del figlio e compiere, nel suo piccolo, un’impresa. «Ho giocato a pallanuoto per tanti anni - le sue parole -, ma attualmente non sono allenato. Ho indossato una t-shirt di cotone e mi sono infilato in mezzo a 160 atleti con la muta. È stata un’esperienza bellissima, che ho deciso di godermi fino alla fine». La sua tenacia è stata notata dai presenti. Gli stessi poliziotti l’hanno incitato nel corso della gara, anche quando le meduse hanno rallentato il suo gesto atletico. La fatica è stata ampiamente ripagata al termine della nuotata: «È stato bellissimo arrivare davanti a piazza Unità – così Paone -. Ho un legame particolare con Trieste, dove ho insegnato per molti anni. Inoltre, il bisnonno dei miei due figli, Leopoldo e Martino, era il filologo e critico fiumano Ladislao Mittner».
L’ultimo posto alla Barcolana Nuota, conquistato mentre il giovane Leopoldo portava a termine tutte e tre le regate, è valso a Paone il premio Fairplay. «Parteciperò anche il prossimo anno - la sua promessa -, con l’obiettivo, questa volta, di lasciarmi alle spalle qualche nuotatore».
28.1.15
e' lercio (n giornale satirico ) o non è lercio ? Il bambino sardo di dieci anni che vuole combattere con l'Isis
Vi potrebbe interessare una interessantissima discussione su tale news avvenuta sula mia bacheca di facebook http://goo.gl/vmdV6o
ma fatevi quattro risate . Spiegateli come stanno le cose ed magari navigate con loro invece di parcheggiarli come si faceva con la tv anzichè invocare filtri e censure della rete per poi lamentarvi \ scandalizzarvi se da internet o parelando \ scherzando con gli amichetti trae queste cose
da unionesareda.it d'oggi
![]() |
| Un video di propaganda dell'Isis in cui compare un bambino |
11.3.14
chi fa da se fa per tre . Cina, 15 km col figlio disabile in spalla per portarlo a scuola
Yu Xukang percorre tutti i giorni trenta chilometri a piedi per portare Qiang a scuola. Yu è un papà quarantenne single; Qiiang, un bimbo di 12 anni, affetto da una malattia che gli impedisce di camminare, a cui è stata costruita una cesta su misura per poterlo trasportare agevolmente in spalla.
Vivono nel Sichuan, in una remota località rurale. Ogni giorno Yu si alza alle 6, parte alle 7 con il figlio sulla schiena e arriva a scuola dopo due ore. Va a lavorare e alle 16 lo va a riprendere per tornare insieme a casa. Trascorre sei ore della sua giornata avanti e indietro tra casa, scuola e lavoro per non far perdere neanche un giorno di lezione a Qiang.
La moglie li ha lasciati quando il bimbo aveva solo tre anni e Yu non si è arreso e neanche perso d'animo: "Non arriviamo mai tardi", racconta sorridendo. La storia di Yu, comparsa su diversi giornali locali, ha convinto il Governo ad offrire a questo papà coraggioso, un alloggio vicino alla scuola
3.2.13
Parigi, cacciati dal museo d'Orsay: "troppo poveri"
![]() |
| da http://www.nanopress.it ( presa dall'articolo riportato sotto ) |
sabato scorso una famiglia di origini modeste, anzi proprio povera, in lista nei servizi sociali, ha visitato insieme ad un volontario il prestigioso museo d'Orsay. Madre, padre e figlio di 12 anni però non sono andati a genio ad alcuni visitatori del celebre luogo d'arte e li hanno fatti allontanare.Nella sala dei Van Gogh, infatti, alcune persone hanno chiamato la sicurezza per via del cattivo odore emanato dai componenti di quellafamiglia povera. Gli addetti alla sicurezza a questo punto si sono avvicinati ai "disadattati" e li hanno "accompagnati" all'uscita, decretando la fine della giornata speciale per il ragazzino ed i suoi genitori.Il presidente dell'associazione Atd Quart Monde, Pierre-Yves Madignier aiuta a inquadrare meglio la vicenda: "Una famiglia estremamente indigente, come molte purtroppo, che vive in una catapecchia fuori città. La mattina si erano preparati a un pomeriggio eccezionale, di bellezza, di piacere. Eravamo lì con loro proprio per non farli sentire in difficoltà: dovevano pensare solo a godersi gli impressionisti, come tutti".Il museo d'Orsay si è offerto di rimborsare i biglietti a padre, madre, bambino e volontario ma (giustamente) il ministero è intervenuto, chiedendo un rapporto dettagliato sui fatti. La ministra Aurélie Filippetti ha parlato di incidente spiacevole. "Non mi sembra però che ci sia una mancanza morale da parte del personale del museo, anzi forse hanno fatto il loro mestiere, preservando la possibilità di quella famiglia di ritornare, in condizioni più degne".Pierre-Yves Madignier invece annuncia che la sua associazione porterà il museo in tribunale. "È indecente, quella famiglia si trovava nelle condizioni più degne che le sono concesse: quando si vive in condizioni insalubri, in una specie di baracca, i vestiti si impregnano di umido. I genitori e il bambino emanavano l'odore, persistente ma non insopportabile, della povertà. E la cosa che mi ha fatto più male è che sono stati loro, le vittime, a chiedere scusa".Che dire? Saranno stati contenti i visitatori che hanno fatto allontanare la famiglia di poveri, finalmente "liberi" di poter ammirare i capolavori di Van Gogh...e forse gli sfugge un particolare, visto che anche il genio olandese visse e morì in povertà. Da vivo è andato incontro alla medesima e disgustosa esclusione sociale.
12.6.12
gioventù bruciata Cagliari Al Serd 70 pazienti minorenni. Ketamina sempre più in vogaLo sballo a undici anniStupefacenti, giovani sempre più schiavi
Anna Loi, direttore del Serd: «Negli ultimi due-tre anni abbiamo un aumento dei giovanissimi che consumano sostanze stupefacenti»
I ragazzi iniziano a drogarsi presto, prestissimo. Adolescenti, in prima media. Questo è il dato preoccupante che scaturisce dall'esperienza che ogni giorno vivono i professionisti del Serd, struttura che offre assistenza per i problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti. Fino a qualche anno fa l'età in cui si iniziava a fare uso di droga, a Cagliari, era 14 anni. Oggi è drasticamente diminuita. Settanta minorenni sono ricoverati per questo.
IL FENOMENO Il dipartimento di politiche antidroga che fa capo alla presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso i dati provenienti dai liquidi reflui presi in alcune delle principali città italiane, ha appurato che c'è una diminuzione della quantità di sostanze stupefacenti, e da questo si deduce un minor uso di droghe: «Ma da noi - afferma Anna Loi, direttrice del Serd di Cagliari - negli ultimi due-tre anni abbiamo un aumento dei giovanissimi che consumano sostanze, di sicuro c'è una diffusione enorme di utilizzo occasionale di droghe, anche se in molti casi chi ne fa uso non arriva da noi».
LE NUOVE DROGHE In città vanno di moda gli psichedelici, usati soprattutto per “sballarsi”, per alterare la percezione della realtà: «Ma stiamo riscontrando anche l'uso di Lsd - prosegue - e poi c'è la Ketamina, un anestetico per uso veterinario che produce effetti devastanti sul cervello e può causare stati d'ansia e forme psicopatologiche pesanti». Ci sono giovani ricoverati in Neuropsichiatria infantile a causa di problemi comportamentali derivati da queste sostanze.
I NUMERI Solo nel 2011 i pazienti minorenni in cura al Serd della città sono stati 70, un numero preoccupante, che assume ancora più rilevanza considerando che le persone in cura dai 18 ai 29 anni sono quasi trecento.
L'ALCOL Da tenere sotto controllo anche l'utilizzo di bevande alcoliche, che spesso non sono considerate un pericolo: «È ovvio che non parliamo di mezzo bicchiere di vino ogni tanto - dice la responsabile del Serd - ma si parte dall'alcol e dal fumo, per poi passare alla cannabis e ad altro». Tra l'altro desta preoccupazione anche l'assunzione da parte dei giovanissimi di bevande (il cui commercio è lecito) eccitanti e dolci, quindi ben viste dai ragazzi, ma alle quali bisogna prestare molta attenzione. «Inoltre se si fa uso di alcol insieme a determinate droghe - continua la dottoressa - i danni sono ancora maggiori».
GLI OSSERVATORI Anna Loi parla quindi del ruolo fondamentale di genitori e insegnanti: «Sono osservatori privilegiati, devono guardare i comportamenti di figli e alunni senza essere repressivi, ma comunque devono stare vicini ai ragazzi e capire i loro bisogni per comprendere i segnali importanti che possono indirizzare verso un intervento precoce, che potrebbe essere fondamentale per risolvere il problema in tempo». Anche perché spesso dietro il consumo di sostanze stupefacenti si nasconde un disagio profondo.
Piercarlo Cicero
24.3.12
Nuoro Prende a schiaffi in tribunale il figlio accusato di scippo
![]() |
| da radiofaber di facebook |
Prende a schiaffi in tribunale il figlio accusato di scippo
di Valeria Gianoglio30.10.08
Piazza pulita

Da sinistra in alto e in senso orario: l'originale striscione degli studenti di Brera; uno striscione in difesa della scuola pubblica; il "futuro" che vuole la Gelmini; gli studenti di Scienze politiche; un gruppo di genitori umanisti.
2.8.08
DOMENICA MALEDETTA DOMENICA
DOMENICA MALEDETTA DOMENICA
DOMENICA MALEDETTA DOMENICA
Un giovane designer divide i suoi favori sessuali tra una donna divorziata in carriera e un medico ebreo, finché li abbandona entrambi. Scritto da Penelope Gilliat, è, in mirabile equilibrio tra introspezione psicologica e sociologica precisione di particolari, un film di struggente tristezza in cui “Schlesinger è al suo meglio e mette a punto quel romanticismo malinconico e preciso, tutto sfumature, sospensioni e sguardi che rappresenterà d'ora in poi la sua corda migliore ...” (E. Martini). S'intravede, nella parte di un giovane vandalo, Daniel Day-Lewis. (Morandini)
TRAILER
Ma il film è molto molto di più. Lo vidi al Film Studio nel 78 (è del 71)
avevo 15 anni e mi aprì la mente (come tanti altri film degli anni 70) per
la leggerezza su argomenti considerati scandalosi all'epoca. Al di là del
rapporto a tre di cui hanno già BEN scritto, dell' omosessualità e della
bisessualità del ragazzo accettata dai due amanti, della solitudine di fondo
di tutti e tre e dell'egoismo cinico del giovane, quello che mi ha colpito
citato dalla critica) buoniste e permIssive con i figli.
Questo film, di grande profondità nei rapporti e nei sentimenti, esplica in
Memorabile la scena della telefonata in cui la donna non riesce a sentire
cosa le stanno dicendo per il chiasso indiavolato che fanno i numerosi
BAMBINI, e lei non s'innervosisce mai né perde la pazienza,anzi sorride
beata e tranquilla.
I bambini venivano lasciati liberi di fare ciò che volevano e l'imperativo per i genitori era quelllo di non dover mai pronunciare la parola "no" per non creare traumi e blocchi psichici nella crescita e formazione della personalità.Questo consigliavano i teraupeti più in di allora. Aglialbori di quel buonismo radical chich che ha creato "mostri" e mostruosità, di cui oggi paghiamo le conseguenze e mi fanno ridere quelli che ancora si domandano del vuoto giovanile, sono i figli di quei bambini,mi pare ovvia la risposta no?
tipica anni 70, è ...
La scena della canna, dove moglie e marito fumano uno spinello dopo aver
messo a letto i figli ma poi .... (non continuo per chi vuole vederlo)
personaggio di Glenda Jackson, LO DIMOSTRA agendo in modo
diverso con i bambini ed i ragazzi, un atteggiamento che si rifletterà
spero di avervi fatto capire cosa intendo per analisi approfondita di un
immutabile, ma va rivalutata e studiato nel tempo, specialmente quando il
Non è affatto facile portare avanti realtà di sfondo (anni 70 e società) e
Dopo quel film andai a cercarmi tutti quelli che la Jackson aveva
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
iniziamo dall'ultima news che è quella più allarmante visti i crescenti casi di pedopornografia pornografia...
-
Ascoltando questo video messom da un mio utente \ compagno di viaggio di sulla mia bacheca di facebook . ho decso di ...












