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23.11.25

LA VERITÀ di Daniela Tuscano



#sudan, stessa bandiera della #palestina, eguale tragedia. Opposta attenzione mediatica   due  pesi   e due  misure   




Anche nel #tigray avvengono #femminicidi, addirittura #infanticidi. Anche laggiù, da anni, ha luogo una spietata #puliziaetnica. E #religiosa. Sì, perché sono soprattutto i #cristiani (e le #cristiane) le principali vittime, come in #congo, #nigeria e altrove.





Non osiamo pensare alla sorte di quei ragazzi/e e docenti aggrediti con violenza inusitata, e scaraventati nella notte e nella nebbia. Si legge, da qualche parte (poche) che «è tornato l'incubo di #bokoharam». Veramente non è mai finito.Da quando manifestarono #malalayousafzai e #michelleobama (alcune voci autorevoli, almeno, si udirono) sono trascorsi dieci anni. Molte studentesse rapite allora non sono più tornate. #rebeccasharibu è diventata simbolo della resistenza perché non avendo rinnegato il #cristianesimo è rimasta prigioniera. E schiava.Ma nessuno la ricorda più. Nessun #hashtag mediatico per lei. Per loro.Sono neri, sono cristiani. E, in questo caso, non è nemmeno possibile incolpare #israele. lL silenzio degli #occidentali si spiega così. Non occorre girarci troppo intorno.

23.9.25

shantaram di Gregory David Roberts libro sopravalutato ?

Lo che  mi  mancano  ancora  300  pagine  e  qualcosa  .  per  finire   Shantaram  romanzo autobiografico avvincente scritto dall’autore australiano Gregory David Roberts, pubblicato per la prima volta nel 2003. È una storia intensa, filosofica e piena d’azione, basata sulle esperienze reali dell’autore ,  ma  avendone letto    abbastanza  credo  che si  possa  fare  una recensione   anche se   secondo alcuni  dovrei aspettare ad  arrivare  alla fine . Ma sapendo dove  l'autore  ti vuole  portare    è  una  recensione fattibile   .Dalle pagine lette     fin ora   confermo    quanto  dice  « Un capolavoro… un romanzo che tocca la mente e il cuore, che appassiona e fa pensare.» il  Daily Telegraph.
 Infatti l'autore    <<  [...] fa di  Bombay   quello  che  Loren Durrel  ha  fatto per  Alessandria  o Melville  per  il mari  del   Sud  ( Pat  conroy  ) . Un Uno di quei rari romanzi in cui l'ostinata ricerca del
bene tocca realmente la mente e il cuore. un autobiografia  romanzata  della  vita   già di per se  avventurosa  dell'autore . Scritta  talmente  bene  da  non riuscire a  distinguere  , se  on a  fatica ,  cosa c'è  di  vero e  cosa c'è  'inventato   cioè  di letterario  . Un libro   che ti va  viaggiare   senza  muoverti   da casa .  Infatti  nelle sue  descrizioni della città    ,  dei locali  , delle strade ,    delle  baraccopoli, anche detti anche   slum o  bidonville   per  chi  ama  i  termini  stranieri  , sembra    di essere  li    e  vivere  le  storie   che racconta   insieme  alla sua   e  alle persone  che diventeranno suoi amici   e suoi nemici  . e  di mangiare  i piatti  e  le  pietanze  di cui   parla  .  Leggendo le  descrizioni   della  gente  e   delle strade mi sembra   d'ascoltare un  disco di De andrè  .  Infatti las vita di Gregory David Roberts, avventuriero dannato e redento, è talmente travagliata da sembrare un romanzo d'appendice, una storia coinvolgente che sembra nata per il cinema peccato   che   non sia  andato  a  buon fine  . Infatti   I diritti per lo sfruttamento cinematografico dell'opera letteraria sono stati acquistati dall'attore Johnny Depp e la Warner Bros. produrrà per il cinema Shantaram, con lo stesso Depp nei panni del protagonista. L'inizio delle riprese era stato annunciato per settembre 2008 ma in seguito il progetto venne abbandonato a causa di insormontabili difficoltà economiche legate alla produzione. Tuttavia Apple tv ne acquisì i diritti per farne una serie tv uscita sulla specifica piattaforma nell'ottobre 2022; la serie è stata però abbandonata dopo la prima stagione di dodici episodi  . Poca  pazienza  o   poco coraggio  ?  visto che    ci  sono  state  serie   iniziative  male  e  poi evolutesi  benissimo   come  esempio   la serie   Ray Donovan è una serie televisiva creata da Ann Biderman per Showtime,   o  lo  spin off   spin-off  Better Call Saul.   della serie   Breaking Bad, conosciuto anche col titolo Breaking Bad - Reazioni collaterali in Italia  solo per    fare    quelli che  mi vengono  in mente  . Forse perchè  non si è ancora  completamente  pronti      alle  tematiche  chje il  romanzo  affronta: Spiritualità e Islam: Attraverso il suo mentore Abdel Khader Khan, Lin riflette su Dio e sull’esistenza. ., Ambiguità morale: Lin è costantemente tormentato dal senso di colpa, dalla ricerca di redenzione e dalle conseguenze delle sue scelte. Secondo   alcuni   utenti di     https://www.reddit.com/r/literature/  in particolare     Biggiegreen   ( qui  l'intero articolo )Shantaram è il libro più sopravvalutato.

Ho letto 850/940 pagine del libro, e non continuerò perché non voglio far parte del gruppo di persone che ha letto questo libro dalla prima all'ultima pagina. Nel testo che segue, massacrerò il libro, e non voglio che nessuno dica "ma allora perché hai letto tutto il libro?", perché non l'ho fatto!I bravi scrittori possono rendere intrigante una trama banale; finisci il libro, ed è il miglior libro che tu abbia mai letto, ma fai fatica a descrivere qual era la trama perché era così insignificante, e non riesci a capire cosa ti sia piaciuto esattamente del libro. Gli scrittori scadenti, d'altra parte, riescono nell'impresa impressionante di rendere una storia straordinaria noiosa e lenta.Avevo davvero grandi speranze per il libro; un rapinatore di banca/eroinomane australiano fugge da un carcere di massima sicurezza e vola a Bombay con un passaporto rubato e viene trascinato nella mafia di Bombay negli anni '80. Voglio dire, cosa c'è che non può piacere della premessa? [...] 


  Ora   è  vero  che  il  libro    , come  tutti   chi non  ne  ha    dei   difetti   ma  la  trama  avvincente    ti  trascina  fino alla  fine   .  C'è  Bella rappresentazione dell'India. Ti fa venire voglia di bere qualcosa al Café Leopold e passeggiare per Colaba. O fare un viaggio in treno in campagna. Mi è piaciuta la  descrizione    della città    e  degli slum  ,  il passaggio in cui Lin è andato al villaggio di Prabaker e hanno dovuto prendere un treno e assumere un tipo grosso per trasportare i loro bagagli e scortare Lin attraverso la folla. Mi  piace  , anche  se  a  volte  è un po' pensate  ,  le  parti  in cui  si auto analizza    e   descrive  i  suoi     tormenti e sensi  di colpa   .  E' vero       che  i certi   tratti     c'è   pesantezza    come afferma   l'articolo     di reddit   precedentemente   citato   :  <<  La parte peggiore del libro è la prospettiva META, ovvero che il libro è presumibilmente una biografia della vita dello scrittore, eppure si ritrae come il più grande essere umano che abbia mai calpestato la terra. Non è solo coraggioso e saggio, è santo. Risparmia Madam Zhou e Ranjan per una profonda nobiltà morale, trasforma il padre di Prabaker in modo che tratti gli animali con gentilezza e sopporta orribili pestaggi in prigione senza battere ciglio, ovviamente, pur mantenendo la sua umiltà. Ogni situazione diventa un'occasione per mostrare la sua virtù, l'abnegazione o la perspicacia filosofica. Il libro è pieno di Lin che pratica un gergo quasi filosofico. Gran parte di ciò che dice suona filosofico, ma in realtà è solo un ragionamento circolare come "Amiamo perché non possiamo non amare", o banalità mascherate ("Il dolore ci rende forti - ma ci spezza anche"). Come se non bastassero le sole sessioni filosofiche di Lin, Khaderbais è raffigurato come un guru della filosofia che sa tutto, ma le sue idee sono solo le idee a metà dello scrittore che in realtà non hanno alcun senso. E poi ci sono Lin e Khaderbhai, seduti lì a guardarsi con aria compiaciuta e a convalidare l'intelletto e le filosofie reciproche (l'intelletto degli scrittori).Ogni descrizione è paragoni assolutamente snervanti come "Le sue labbra erano morbide come le dune del deserto al tramonto cazzate cazzate cazzate". Secondo me, è al suo peggio quando cerca di descrivere la sua stessa felicità (o una sorta di "illuminazione"). Anche le scene di sesso sono... piuttosto fottutamente imbarazzanti. Ti fa chiedere se il tizio abbia mai fatto sesso? >> . Non    concordo     quando la definisce   lla  parte peggiore  ,  però allo  stesso non lo biasimo troppo , perché c'è del  vero    . Infatti     è come  se  in ogni capitolo seguisse uno schema quasi maniacale: introduzione, 5-10 pagine in cui Lin riflette su qualcosa di "profondo": la vita, l'amore, la sofferenza, l'India, l'anima, il fuoco, le nuvole, gli occhi. Sempre con metafore sovraccariche e spesso completamente scollegate o quasi dalla trama reale. Sempre  secondo  la  fonte  citata   precedentemente  : << Una fase del libro in cui Lin e i suoi ragazzi della mafia vanno in Afghanistan per partecipare a una guerra/fornire armi/medicine ai talebani. Questa parte può sembrare   noiosa, strana e non aggiunge nulla alla storia,  per  chi  non  è abituato  alle storie  lente  (   aggiunta  mia  )  ,  eppure arriva nel momento più cruciale del libro, dove la tensione dovrebbe culminare., solo alla fine succede qualcosa: una fuga, un tradimento, una lotta, una conversazione. È spesso solo allora che, come lettore, ti senti come se ti stessi effettivamente muovendo in avanti. >>  .  Ma   tutto    sommato   non  è male   ed  molto avvincente   in quanto    c'è  un equilibrio    tra    pregi e  difetti   . credo  che  m'incuriosisce     sapere  come  va  a finire la  sua  vicenda    continuo ella  lettura  e   mi prenderò    il  secondo  The Mountain Shadow è il seguito di Shantaram, scritto sempre da Gregory David Roberts e pubblicato nel 2015.  e   Il terzo libro della saga di Shantaram di Gregory David Roberts è atteso da tempo, ma al momento non è stato pubblicato ufficialmente. Roberts aveva annunciato l’intenzione di scrivere una trilogia, con Shantaram. concludo  consigliandolo a  coloro  che vogliono  o   hanno il  piacere   il  coraggio di mettersi in discussione  e filosofare  sul mondo e  su  stessi    ed  i  propri  fantasmi e  sensi di  colpa  .

12.12.24

"Idioti gli slogan anti-Israele nelle piazze. I fanatici dell'islam? Criminali e mafiosi" intervista al IL GIORNALE DELL Imam Pallavicini (Coreis)

 ogni  tanto    a  destra      ci  sono  degli interventi interessanti    come  questo  

  da  ILGIORNALE   tramite  msn.it  

Imam Pallavicini (Coreis) dall'Europa alla Siria si parla di movimenti islamici. Perché c'è un problema islam?

«C'è, consiste innanzitutto nel problema del riconoscimento dei suoi interpreti autentici. Ci sono, schematizzando, due tipologie di rappresentanti dell'islam, il principale è quello che da 14 secoli vive le fede come dimensione civile e religiosa, interagendo e dando un contributo. Il secondo, da pochi secoli, sono altri interpreti, che abusano della religione e si servono dell'Islam in modo estremo e caricaturale come copertura per rivoluzioni di potere, fanatiche o formaliste».

L'islamismo è totalitario?

«Non ridurrei la questione al jihadismo. Hanno avuto dimensione autoritaria tutti coloro che hanno usato l'islam, ma anche chi lo ha rimosso, dopo la decadenza del califfato ottomano, nei vari tentativi di stampo nazionalista o panarabo o socialisteggiante che puntualmente non hanno funzionato, lasciando un vuoto riempito da fanta-califfati».

Non ne se esce. E Houellebecq vede in Occidente la «volontà di scomparire».

«Il problema è in tutte le correnti che hanno strumentalizzato o escluso l'islam. Ci sono esempi interessanti in Indonesia, Emirati, in Asia centrale, Marocco e Senegal, ma per il resto l'impatto con la modernità e la democrazia è tuttora irrisolto. Fra secolarizzazione estrema e fanatismo tribale, l'unica possibilità che vedo è l'islam d'occidente. Chiarendo su quali interpreti vogliamo investire. La fede in Dio è un diritto. L'Occidente non può sottostare ai ricatti. La sua eredità è anche una dimensione di pensiero profonda».

Fanatismo e rimozione della spiritualità sono due facce della medaglia?

«Se in Europa sparisce questa dimensione spirituale non so cosa succede. Mi preoccupa che i cristiani d'oriente diano per sconfitto il Cristianesimo d'occidente. Da imam dico che dobbiamo lavorare al risveglio dell'Occidente e delle sue nobili origini. Politica e fede sono stati profondamente corrotti».

Ma non c'è un fanatismo degli altri monoteismi.

«Ci sono stati cicli e fasi. Ora ci sono quei barbari e eversivi ma in 2 miliardi di musulmani. Una minoranza rumorosa arrogante, ignorante e violenta ma minoranza. Come la mafia rispetto alla Sicilia o le Brigate rosse a sinistra. I criminali devono essere trattati da criminali. Non legittimati come interlocutori. In Occidente la democrazia è confronto ma si è persa l'idea di un confine per condizionamenti di buonismo, ideologia e lobbies».

Anche Ratzinger parlava di un'Europa scristianizzata.

«Sì è vero. E la sua dottrina dava un preallarme all'occidente. Occorre sviluppare la fede autentica e la cultura vera, non le emozioni dell'arcobaleno, per indifferenti ed estremisti che non contribuiscono al bene comune».

Cosa pensa dei cortei in cui si inneggia a una Palestina «dal fiume al mare».

«Ci vedo arroganza e ignoranza. Questo slogan stupido dove porta? Gli ebrei non devono più stare in quella regione? Quale fondamento c'è in quest'espressione idiota? Io ho seguito la risoluzione Onu su Srebrenica. Genocidio è termine giuridico complesso. Diciamo le cose come stanno. Ci sono qui crimini di guerra, deportazioni, impedimenti agli aiuti umanitari alla popolazione e necessità di difesa e sicurezza dai terroristi e rapitori di Hamas. Il governo italiano sembra avere una politica chiara: no al terrorismo, difesa dei popoli e aiuti umanitari. Quelli che manifestano come aiutano i palestinesi? Come li aiutano se fanno l'errore di confondere Hamas con i palestinesi e i musulmani. Io sono un musulmano che non vuol confondere i musulmani con Hamas. Sostengo il popolo palestinese e quello israeliano e vorrei che vivessero insieme senza odio».

  Rispondo  alla  sua  domanda  :  « Gli ebrei non devono più stare in quella regione >> ?  Secondo  me  si    ci posso  e devono  stare  . La  palestina è  stata abitata   da  sempre   da   arabi e  ebrei (  prima  non sionisti  cioè    tutti  quelli  presenti   in loco   nonostante  la  diaspora   e quelli sionisti   cioè  delle varie  fasi  dell'Aliyah  )    e    mi  sembra   giusto  che   i due  popoli ( o  unico   popolo secondo  alcuni  in  quanto  entrambi  di cepo  semitico  )    vivano insieme  non importa se  in  due  stati  o  in unico  stato  . 

24.5.24

Il caso della Divina Commedia censurata in una scuola di Treviso 2 studenti sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia ed è scoppiato il caso

 sempre  sulla  cancell  culture  leggi

il nostro post  : << ostracizzazione  del dissenso il caso di varoufakis per Gaza ., cancel culture o non cancel culture sulle : scritte, monumenti, nomi di vie, cittadinanza , ecc del fascismo >> è il secondo articolo 


“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza. ” 
 (  Gregory Bateson  ) 




Un inferno, come nella Divina Commedia. È un caso che infiamma anche la politica quello dei due studenti musulmani di terza media di Treviso esentati dallo studio della Divina Commedia di Dante, che potrebbe risultare offensiva per chi abbraccia l'Islam. Sulla decisione, presa dal prof all'insaputa della dirigenza scolastica, si è scatenato un putiferio (a senso unico): tutti contro lo zelo eccessivo dell'insegnante. Perchè la dispensa da Inferno, Purgatorio e Paradiso non è arrivata dopo una protesta; è stato il professore a scrivere ai genitori dei due ragazzi, chiedendo se c'erano problemi nell'affrontare con i loro i figli l'opera a sfondo religioso del grande Alighieri. Le famiglie hanno risposto che andava evitato.  Siamo  alla  follia   .
 Ora  Non è la prima volta che la Divina Commedia è oggetto di controversie a scuola   e non  qui  i  precedenti .  Recentemente   In Olanda e Belgio l’opera è stata addirittura ritradotta per non offendere i fedeli musulmani, eliminando il nome di Maometto dal XXVIII canto dell’Inferno. ( sotto  al  centro    i  versi  22-45 )


da Inferno Canto XXVIII - La Divina Commedia weebly.com  



 La polemica intorno al poema dantesco è stata raccontata dal ‘Quotidiano Nazionale’ in un articolo del 29 marzo 2021. Nell’Inferno, Dante descrive Maometto sottoposto ad orrende mutilazioni del corpo da parte di un diavolo, con il corpo squartato e le interiora che fuoriescono. Nella Divina Commedia, “Maometto subisce un destino crudo e umiliante solo perché è il precursore dell’Islam”, aveva affermato l’editrice della nuova traduzione in Olanda e Belgio, Myrthe Spiteri
 La nuova versione dell’opera “si rivolge a lettori più giovani e il cambiamento è pensato per non ferire inutilmente gli islamici”, aveva spiegato la traduttrice Lies Lavrijsen.“È sempre il solito problema: accettare il punto di vista degli altri, da tutte e due le parti”, ha concluso il professor Pezzè.
sempre  secondo https://sapere.virgilio.it/scuola/mondo-scuola/il-caso-della-divina-commedia-censurata-in-una-scuola-a-treviso


Tutto è iniziato quando in classe è arrivato il momento di affrontare Dante Alighieri ed i suoi scritti, partendo da quella che è ritenuta uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale: la Divina Commedia. Come raccontato da ‘Antenna Tre Nordest’, prima di addentrarsi nello studio del poema, l’insegnante ha invitato gli studenti che non seguono l’ora di religione [ cosa caspita c'enmtra con il rogramma di Letteratura italliana se uno\a persona segue l'ora di religione o meno ] a scrivere sul diario una nota con la quale chiedere ai genitori di esprimersi sull’opportunità che i loro figli affrontino o meno lo studio della Commedia e di altri componimenti che abbiano riferimenti religiosi. Alla lezione successiva, è arrivata la risposta delle famiglie: 2 di queste, di religione musulmana, hanno comunicato all’insegnante la loro contrarietà. Pertanto, i ragazzi sono stati esonerati dallo studio dell’opera massima di Dante Alighieri, che racconta il suo viaggio immaginario attraverso l’inferno, il purgatorio ed il paradiso. Gli studenti che non studieranno la Divina Commedia faranno lezioni parallele su Giovanni Boccaccio, e su questo verranno interrogati, mentre il resto della classe sarà sottoposto a verifiche sull’opera dantesca.

 
Sbagliatissima la scelta del professore. Come se un cattolico non volesse o non potesse studiare il Corano. Poi non venite a parlare di integrazione, non fate altro che innalzare muri. Ottima la decisione di Valditara di mandare gli ispettori in quanto secondo  da quel  che   ho letto   in rete  è  stato deciso senza  consultare  gli organi  d'istituto  ed  pare  che  i  genitori non fossero  d'accordo  . 
Ora invece di ricorre ad imbelle ed censoria situazione cioè il buonismo d'accato e il'ipocrita politicamente corretto si poteva risolvere 1) esonerando se vuole essere rispettosi della fede altrui esonerando gli studenti islamici dallo stuio di quel canto e di quei versi e non dall'intera cantatica dell'inferno 2) scelta da me preferità e più consona utile ad un sistema scolastico \ educativo spiegare ( magari facendocelo spiegare dagli stessi studenti islamici ) che il verso di Dante è una leggenda nera a cui credeva lo stesso Dante , credere ad una leggenda, nata probabilmente in ambiente crociato e che non ha nessun fondamento di verità, per la quale Maometto sarebbe stato addirittura un prete cristiano che non è riuscito a far carriera. Arrabbiato per questo, avrebbe così fondato questa nuova religione”, ovvero l’Islam. Ma sopratutto spiegare che la presenza di contenuti antisemiti e razzisti nelle opere letterarie, artistiche, storiche e filosofiche e contestualizzata al'epoca e che vengano fornite considerazioni critiche rispetto all’antisemitismo e al razzismo spiegando come oggi non siano più validi   Quindi  invece di adottare un approccio di cancellazione, sarebbe più costruttivo promuovere una comprensione più approfondita e rispettosa delle diverse prospettive culturali e religiose. Questa situazione solleva questioni fondamentali riguardo alla delicatezza nel trattare temi culturali e religiosi all’interno dell’insegnamento delle opere letterarie, in particolare la Divina Commedia di Dante Alighieri. È evidente che esistano sensibilità diverse e talvolta conflittuali tra le varie culture e religioni riguardo all’interpretazione di determinati testi.«Conoscere Dante non toglie nulla alla confessione religiosa dei ragazzi ma aggiunge molto alla conoscenza della cultura italiana. Integrazione si fa per aggiunta, mai per sottrazione» ha scritto su X la senatrice Pd Simona Malpezzi, mentre Deborah Serracchiani si è detta incredula «che si possa mettere in discussione lo studio nelle scuole della Divina Commedia, un patrimonio dell'umanità imprescindibile per qualunque formazione culturale non solo italiana». È seguita una cascata di commenti, da maggioranza e opposizione, increduli anche se  posizioni    diverse     d'incredibilità  , l'opposizione la prima , di malanpacista   diretto   ed  indiretto   , la  maggioranza  , accomune  comunque   dal fatto  che Dante possa 'turbarè qualcuno. «È un'assurdità cancellare Dante. Ma dietro questo si nasconde un problema ancora più grande: l'integralismo ha dichiarato il presidente veneto, Luca Zaia, mentre il sindaco di Treviso (e collega di partito) Mario Conte, ha giudicato la scelta «incomprensibile». Ancora più diretti il leader della Lega, Matteo Salvini - «è demenziale non studiare Dante perchè offende qualcuno» - e il ministro turismo Daniela Santanchè: «Dante? Continuiamo a sottometterci ai musulmani. Questi politicamente corretti li avrebbe messi tra gli ignavi». Tra i giudizi più severi, quello del generale-candidato Roberto Vannacci: «Eccoli - ha detto - quelli che vogliono distruggere la nostra Italia e la nostra identità».

Negativo anche il parere degli scrittori Rita Monaldi e Francesco Sorti, che definiscono un autogol preferire Boccaccio, che «è molto più difficile da digerire, immorale anche dal punto di vista islamico», a Dante che «era inclusivo» e «lascia a porta aperta ai pagani».  L'unica  In difficoltà pare soprattutto la preside dell'istituto Felissent, che si è chiusa in una riunione fiume. «Sto cercando di chiarire cosa sia accaduto - ha detto Francesca Magnano - Di certo è un errore dire che c'è stato un via libera, io non sapevo nulla di questa storia e sto cercando di fare chiarezza con i docenti coinvolti».   concludo    che l'alternativa proposta  loro di   sostituire  Dante   con  Il Decamerone di Boccaccio è ridicolo, è un autogol assoluto. Perchè se ben ricordo dai miei  studi di letteraratura italiana  lo stesso Boccaccio in fin di vita si è pentito del Decameron e lo ha disconosciuto, ha avuto una forte crisi di coscienza e questo dovrebbe suggerire qualcosa. È molto più difficile da digerire, immorale anche dal punto di vista islamico. Dante lascia invece a porta aperta ai pagani. È del tutto insensato rifiutarlo e ignorare questa sua grande apertura.Infatti  Nel canto XX del Paradiso Dante si stupisce della salvezza dei non cristiani Traiano e Rifeo (Traiano in vita aveva addirittura perseguitato i cristiani). Già nel canto precedente, il XIX, aveva posto la questione della salvezza degli appartenenti a un'altra religione" ricorda Rita Monaldi. "Se il problema è Maometto all'Inferno, Dante pone all'Inferno (tra gli ignavi) anche Papa Celestino V, che è stato canonizzato .  <<Allora i cattolici dovrebbero rifiutare di studiare la Divina Commedia?" sottolineano Monaldi & Sorti che in alcune scene del secondo volume della loro trilogia mostrano Dante discutere animatamente di questa questione.  Mala  tempora  currunt  


12.4.24

I Francesi, quelli della grandeur,e gli italiani si genuflettono davanti all’islam ? come risolvere il problema

 Secondo me   in parte  si .  Perchè  s'è vero che  l'italia  è ormai sempre  di più  sulla  via  dei  paesi   ex  coloniali come  francia ed  Inghilterra    o  come  gli Usa ,  sempre  più multietnica  , debba  per  forza  essere  solo  tu ad  accontentare  gli  altri  passivamente  cioè  tanto per  farlo  .   
Ciò non significa      che    sono  contro    sia  contro l'islam o  sia   tutto  a  un tratto      diventato    un  nazionalista  \  sovranista  . Ma è  perchè preferisco    la  convivenza   anzichè la  rinuncia .
 Ora  lo so che con questo post perderò degli amici e dei contatti ma  le  persone      che  non  tengono veramente  a me   da  non accettare  che  qualcuno  la  pensi  diversamente    da loro   se  ne   andranno  come  è  avvenuto in passato   da  sole . Non si  può piacere   a  tutti \ e  . D'altronde questo è il prezzo d'essere libero e non scendere ( o farlo il meno possibile ) a compromessi. Infatti va bene che ciascuno di noi debba ( tesi che non condivido perché preferisco la coesistenza tra di culture che una cultura che uccide le differenze ele diversità ) rinunciare alla propria cultura per  rispetto degli altri  . ma

                                 tacitus unione sarda 11.4.2024

 I Francesi, quelli della grandeur, si genuflettono davanti all’islam. In uno dei manifesti iconici delle prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi, fra gli altri luoghi simbolici della capitale c’è anche la cupola della cattedrale des Invalides. Che però, nella riproduzione [  VEDERE  FOTO SOPRA   A SINISTRA  ] , è stata privata della croce svettante sulla cupola. Al suo posto s’innalza una lancia: non è un messaggio di laicità bensì una dichiarazione di asservimento. Hanno detto, i difensori del secolarismo, figli tardivi della Rivoluzione e dei sanculotti, che i manifesti olimpici non devono avere simboli cristiani perché «gli islamici di prima, seconda e terza generazione che vivono in Francia vanno rispettati nei loro sentimenti religiosi». Come se esibire la carta d’identità della cultura d’appartenenza sia un’offesa. Quel manifesto è una dichiarazione di resa e di paura. L’islamica è religione di conquista e da sempre persegue il suo obiettivo. Ora ha trovato complici all’interno del fortilizio occidentale, fiancheggiatori che ne agevolano l’assalto: studenti e docenti di licei e università in Europa e in America, i cacasenno dell’Onu, gli strateghi da videogame dell’Unione europea, che come piano demografico propongono di farci invadere da torme di migranti. I quali, come sappiamo, sono prevalentemente islamici. Che mirano non a integrarsi ma a sopraffarci. Inshallah.


 almeno nella prima parte ha ragione .  Infatti  tale decisione è solo il classico ed ipocrita politicamente corretto o falsa laicità.  Infatti  definizione di laicità La legge sulla laicità in Francia, nota come "laïcité", è un principio fondamentale dell'ordinamento francese che separa le istituzioni statali dalla religione e garantisce la neutralità dello stato rispetto alle questioni religiose. La proposta di legge "Confortant le respect des principes de la République" (Legge che conferma il rispetto dei principi della Repubblica), spesso chiamata "loi sur le séparatisme", ha suscitato dibattiti e polemiche 
La legge è composta da 51 articoli e mira a prevenire la formazione di comunità religiose autonome e separate dal resto della società¹. Include misure per promuovere la neutralità e la laicità nel servizio pubblico, combattere i cosiddetti "certificati di verginità", la poligamia, i matrimoni forzati, i crimini d'odio online, e rafforzare il controllo delle associazioni religiose.
Le critiche alla legge riguardano principalmente la sua interpretazione e applicazione, che alcuni ritengono troppo rigida e potenzialmente limitante per le minoranze religiose². La legge è vista come una risposta legislativa agli atti terroristici di matrice islamica avvenuti in Francia negli ultimi anni, ma è importante notare che la maggioranza dei cittadini di religione islamica in Francia non sono associati al radicalismo.


per approfondire 

  1.  Laïcité. Le origini della proposta di legge che spacca in due la Francia. https://confronti.net/2021/02/laicite-le-origini-della-proposta-di-legge-che-spacca-in-due-la-francia/.
  2.  Il dibattito sul principio di laicità in Francia. https://www.inpressmagazine.com/il-dibattito-sul-principio-di-laicita-in-francia/.
  3. La laicità in Francia: un principio giuridico operativo.. http://www.europeanrights.eu/public/commenti/Commento_Guazzarotti.pdf.
  4.  Francia e Italia, due modelli di laicità alla prova dei fatti. https://vulcanostatale.it/2021/07/francia-e-italia-due-modelli-di-laicita-alla-prova-dei-fatti/.
  5. (PDF) Oltre la laicità. Letture critiche della legge contro i segni .... https://www.academia.edu/6115102/Oltre_la_laicit%C3%A0_Letture_critiche_della_legge_contro_i_segni_religiosi_nella_scuola_pubblica_in_Francia.

 per  quanto   riguarda  i  fatti delle   tre    tre sedi produttive venete 
dell'azienda toscana Tre Zeta Group a Fossò nel Veneziano e a Vigonza ed Arzergrande nel Padovano. e la scuola di Piotello nel milanese . E' vero che come " l'integrazione "inizia a scuola   ( o nelle fabbriche) luogo  dove   si crea una consolidazione tra di loro, per loro non esistono distinzioni, si sentono tutti uguali, tutti cittadini – ha detto il presidente dell'associazione famiglie islamiche, Mohamed Pietro Danova - è meglio cercare occasioni per unirci e rafforzare il nostro rapporto, per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese".Ma  ciò puo' essere  fatto in altro modo   da  evitare polemiche e tensioni  .  Come  ?   creando  una  giornata   dove i bambini  o  i genitori  islamici     spieghino  ai noi occidentali    il significato ed il rito  del  ramadam  .Questa  può essere  come     richiestoi  da  molti    esponenti di  destra   come esempio Silvia Sardone. L’eurodeputata leghista ha commentato così la chiusura dell’istituto: “Quello che contesto è una scelta asseritamene per ragioni didattiche, quando in realtà sono legate a una festività islamica senza nessun tipo di accordo con lo Stato. Deve esserci una comunità islamica che si siede a un tavolo, e fare un accordo con lo Stato che prevederebbero anche una trasparenza sui fondi per le costruzioni delle moschee. Anni fa sia Regione Lombardia che il Governo avevano tentato di mettere dei paletti, come l'albo degli Iman, o che le prediche fossero fatte in italiano quindi io auspico un accordo tra lo Stato e la comunità islamica. Fino ad oggi si sono succeduti governi di centrodestra e centrosinistra e nessuno è mai riuscito a farlo >> Seguendo questa logica, per correttezza nei confronti di tutte le altre religioni, bisognerà chiudere gli istituti scolastici anche in occasione dello Yom kippur, della Pasqua Ebraica e Ortodossa, dell'Induismo e della festa di inizio anno cinese. In questo modo, si andrebbe incontro a una situazione nella quale gli studenti rimarrebbero a casa, durante l'anno scolastico, un numero di giorni superiore a quello delle lezioni previste. E  quindi   come  fare  ?   fare    come  il compendio (   qui la  notizia  ) dedicato ai comportamenti adeguati da tenere nei confronti degli studenti musulmani dell'istituto "G. Bertesi" durante il Ramadan.Poi  per opportunismo  e  paura  di ritorsioni   ed  insulti  come    quelle di cui sono state  vittime  gli insegnanti  e il preside  di Piotello o paura    d'essere  accusata     dai più estremisti  di islamizzazione  







26.3.24

Chi è Islam Khalilov, il 15enne che ha salvato 100 persone a Mosca nell’attentato

da  fanpage.it
Fino a pochi giorni fa la sua era la vita di un 15enne come tanti altri di Mosca, passata tra la scuola e gli amici, ma venerdì c'era anche lui al Crocus City Hall di Krasnogorsk mentre gli attentatori freddavano a sangue freddo centinaia di persone. Islam Khalilov, questo il nome dell'adolescente, era al lavoro – part-time – come guardarobiere del teatro e nei minuti che hanno seguito la carneficina ha guidato un gruppo di spettatori verso una porta che conduceva a un edificio adiacente portando al sicuro almeno 100 persone. Solo più tardi ha pensato a se stesso.
Islam Khalilov ha raccontato gli interminabili minuti della strage di Mosca. "All’inizio ho sentito dei suoni strani provenire dal primo piano. Ho pensato che fosse arrivato un gruppo rumoroso". Ma poi ha capito: "Ho realizzato che se non avessi reagito subito avrei perso la mia vita e quella di molti altri", così ha guidato centinaia di persone verso la salvezza. Prima dell’assunzione aveva seguito un corso di salvataggio: "Al tempo ci avevano spiegato cosa fare in caso di emergenza, per questo sapevo dove portare le persone per metterle al sicuro"."Quando sono arrivato davanti alla porta che portava all’altro edificio mi sono immaginato i terroristi che arrivavano dalle scale o dall’ascensore uccidendoci tutti con le raffiche di mitra o lanciando una granata. Per fortuna non è successo, sono riuscito a far uscire tutti", ha concluso. Per questo è stato premiato dal club dello Spartak Mosca con una maglietta e l’abbonamento alle partite mentre il rapper russo Morgensten ha promesso di donargli un milione di rubli (circa 10 mila euro) per il suo gesto . I bello è che si chiama Islam. Verrà onorato nella moschea di Mosca. Chi spalleggia l’islam politico, chi tifa jihad sappia che nella mattanza contro i “cristiani infedeli” rischiano di morire anche musulmani. Il che ci dimostra come il terrorismo  in questo  caso quello religioso  sia la più grande delle pazzie umane   soprattutto    quando   non c'è nessun  regime  oppressivo o forza  d'occuppazione   miliitare  Forse , secondo alcuni , più della guerra fatta con gli eserciti.

23.9.23

uso strumentale della parola cultura dello stupro e attacco nazionalista a rula jebreal perchè ha detto : << Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna>>

 leggere 

l'importanza   dei  termini   e dell'uso  parole

  e i due    libri 
  • La manomissione delle parole, a cura di Margherita Losacco, Milano, Rizzoli, 2010, ISBN 978-88-17-04368-7.
  • La nuova manomissione delle parole, a cura di Margherita Losacco, Milano, Feltrinelli, 2021, ISBN 978-88-07-49306-5.



il  termine   Cultura dello stupro


 da  https://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_dello_stupro

 usato a partire dagli studi di genere dalla letteratura femminista e postmoderna, per analizzare e descrivere una cultura nella quale lo stupro e altre forme di violenza sessuale sono comuni, e in cui gli atteggiamenti prevalenti, le norme, le pratiche e atteggiamenti dei media, normalizzano, minimizzano o incoraggiano lo stupro e altre violenze sulle donne. La prima definizione del concetto viene attribuita[5] al documentario dal titolo Rape culture[6] del 1975 in cui la regista Margaret Lazarus descrive come lo stupro sia rappresentato nel cinema, nella musica ed in altre forme di "intrattenimento". Patricia Donat e John D'Emilio, in uno scritto del 1992 apparso sul Journal of Social Issues[7], suggeriscono invece che il termine ha origine nel libro del 1975 Against Our Will: Men, Women, and Rape di Susan Brownmiller[8] come "cultura solidale con lo stupro". Le autrici di "Transforming a Rape Culture", testo pubblicato nel 1993, definiscono la cultura dello stupro come

(EN)

«It is a complex of beliefs that encourages male sexual aggression and supports violence against women. It occurs in a society where violence is seen as sexy and sexuality as violent. In a rape culture, women perceive a continuum of threatened violence that ranges from sexual remarks to sexual touching to rape itself. A rape culture condones physical and emotional terrorism against women as the norm. In a rape culture, both men and women assume that sexual violence is a fact of life, inevitable as death or taxes.»

(IT)

«(...) un complesso di credenze che incoraggiano l'aggressività sessuale maschile e supportano la violenza contro le donne. Questo accade in una società dove la violenza è vista come sexy e la sessualità come violenta. In una cultura dello stupro, le donne percepiscono un continuum di violenza minacciata che spazia dai commenti sessuali alle molestie fisiche fino allo stupro stesso. Una cultura dello stupro condona come "normale" il terrorismo fisico ed emotivo contro donne. Nella cultura dello stupro sia gli uomini che le donne assumono che la violenza sessuale sia "un fatto della vita", inevitabile come la morte o le tasse.»

(Emilie Buchwald, Pamela Fletcher, Martha Roth; Transforming a Rape Culture, Minneapolis (1993), MN: Milkweed Editions.)

è , in tempi come  questi  di malafede   e  d'ignoranza  (   soprattutto   crassa  ) è  passato    d'essere  usato  strumentalmente  . Come  potete  vedere  dal   dibattito  facebookiano
La giornalista, docente universitaria e scrittrice a Huffpost: "Le donne vengono brutalizzate due volte: prima dalla violenza e poi dal sistema che le costringe al silenzio. Castrazione chimica? Solo annunci plateali"
Rula Jebreal: "Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna"
HUFFINGTONPOST.IT
Rula Jebreal: "Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna"


  • Francesca Contini
    Sto mammifero la chiama cultura dello stupro, per favore toglietele il diritto di parola🤮🤮 questi mammiferi non educano e sono la rovina
    La modalità selezionata è Più pertinenti, pertanto alcune risposte potrebbero essere state escluse.
  • Italo Zulberti
    Torna dalle tue parti vedi cosa dilaga!!!
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  • Lalla Rosi
    Appunto, malgrado!



viene usato , quando a parlarne è un\a giornalista araba in termine razzista ed exenofobia . Tale uso purtroppo , a volte soprattutto quando si legge di fretta e con scarsa attenzione ( come potete notare nei mie commenti ) , avviene in maniera subdola . Infatti ho capito dopo che tali commenti della signora e poi dei suoi seguaci erano intrisi d'ignoranza crassa e stereotipi razzisti olltre che un becero ed aggressivo nazionalismo . Ecco quindi che s' è arrivati al solito paragoni del .... menga   misnuendo il fattto che non dovrebbero esistrere stupri \ violenze di serie A e di Serie B e che essi a prescindere dalla nazionalità dell'individuo chi commette tale obrobrio è un criminale e sempre 💩 .
Quindi    a  questa frase  famosa 



     dobbiamo  aggiungere   come  ho  fin qua  scritto  riferendomi  a  quei  commenti   facebookiani sopra  riportati  .Un monito    che  vale  anche   per  me (  vedere  url all'inizio   del  post )   che  usa    spesso  a  sproposito  ed  acriticamente  le  parole  soprattutto  quelle  della neolinqua ormai [sic ]  entrate    nei vocabolario  ed  usate  anche  da  chi  contesta   coloro  la  propongono    per provocare  o  farsi  cercare meglio  dai motori  di ricerca     ed  essere  cosi  letto  da  tutti  anche  dai malpancisti ed  imbelli   e senza  pensare  alle  conseguenze  

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...