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12.12.24

"Idioti gli slogan anti-Israele nelle piazze. I fanatici dell'islam? Criminali e mafiosi" intervista al IL GIORNALE DELL Imam Pallavicini (Coreis)

 ogni  tanto    a  destra      ci  sono  degli interventi interessanti    come  questo  

  da  ILGIORNALE   tramite  msn.it  

Imam Pallavicini (Coreis) dall'Europa alla Siria si parla di movimenti islamici. Perché c'è un problema islam?

«C'è, consiste innanzitutto nel problema del riconoscimento dei suoi interpreti autentici. Ci sono, schematizzando, due tipologie di rappresentanti dell'islam, il principale è quello che da 14 secoli vive le fede come dimensione civile e religiosa, interagendo e dando un contributo. Il secondo, da pochi secoli, sono altri interpreti, che abusano della religione e si servono dell'Islam in modo estremo e caricaturale come copertura per rivoluzioni di potere, fanatiche o formaliste».

L'islamismo è totalitario?

«Non ridurrei la questione al jihadismo. Hanno avuto dimensione autoritaria tutti coloro che hanno usato l'islam, ma anche chi lo ha rimosso, dopo la decadenza del califfato ottomano, nei vari tentativi di stampo nazionalista o panarabo o socialisteggiante che puntualmente non hanno funzionato, lasciando un vuoto riempito da fanta-califfati».

Non ne se esce. E Houellebecq vede in Occidente la «volontà di scomparire».

«Il problema è in tutte le correnti che hanno strumentalizzato o escluso l'islam. Ci sono esempi interessanti in Indonesia, Emirati, in Asia centrale, Marocco e Senegal, ma per il resto l'impatto con la modernità e la democrazia è tuttora irrisolto. Fra secolarizzazione estrema e fanatismo tribale, l'unica possibilità che vedo è l'islam d'occidente. Chiarendo su quali interpreti vogliamo investire. La fede in Dio è un diritto. L'Occidente non può sottostare ai ricatti. La sua eredità è anche una dimensione di pensiero profonda».

Fanatismo e rimozione della spiritualità sono due facce della medaglia?

«Se in Europa sparisce questa dimensione spirituale non so cosa succede. Mi preoccupa che i cristiani d'oriente diano per sconfitto il Cristianesimo d'occidente. Da imam dico che dobbiamo lavorare al risveglio dell'Occidente e delle sue nobili origini. Politica e fede sono stati profondamente corrotti».

Ma non c'è un fanatismo degli altri monoteismi.

«Ci sono stati cicli e fasi. Ora ci sono quei barbari e eversivi ma in 2 miliardi di musulmani. Una minoranza rumorosa arrogante, ignorante e violenta ma minoranza. Come la mafia rispetto alla Sicilia o le Brigate rosse a sinistra. I criminali devono essere trattati da criminali. Non legittimati come interlocutori. In Occidente la democrazia è confronto ma si è persa l'idea di un confine per condizionamenti di buonismo, ideologia e lobbies».

Anche Ratzinger parlava di un'Europa scristianizzata.

«Sì è vero. E la sua dottrina dava un preallarme all'occidente. Occorre sviluppare la fede autentica e la cultura vera, non le emozioni dell'arcobaleno, per indifferenti ed estremisti che non contribuiscono al bene comune».

Cosa pensa dei cortei in cui si inneggia a una Palestina «dal fiume al mare».

«Ci vedo arroganza e ignoranza. Questo slogan stupido dove porta? Gli ebrei non devono più stare in quella regione? Quale fondamento c'è in quest'espressione idiota? Io ho seguito la risoluzione Onu su Srebrenica. Genocidio è termine giuridico complesso. Diciamo le cose come stanno. Ci sono qui crimini di guerra, deportazioni, impedimenti agli aiuti umanitari alla popolazione e necessità di difesa e sicurezza dai terroristi e rapitori di Hamas. Il governo italiano sembra avere una politica chiara: no al terrorismo, difesa dei popoli e aiuti umanitari. Quelli che manifestano come aiutano i palestinesi? Come li aiutano se fanno l'errore di confondere Hamas con i palestinesi e i musulmani. Io sono un musulmano che non vuol confondere i musulmani con Hamas. Sostengo il popolo palestinese e quello israeliano e vorrei che vivessero insieme senza odio».

  Rispondo  alla  sua  domanda  :  « Gli ebrei non devono più stare in quella regione >> ?  Secondo  me  si    ci posso  e devono  stare  . La  palestina è  stata abitata   da  sempre   da   arabi e  ebrei (  prima  non sionisti  cioè    tutti  quelli  presenti   in loco   nonostante  la  diaspora   e quelli sionisti   cioè  delle varie  fasi  dell'Aliyah  )    e    mi  sembra   giusto  che   i due  popoli ( o  unico   popolo secondo  alcuni  in  quanto  entrambi  di cepo  semitico  )    vivano insieme  non importa se  in  due  stati  o  in unico  stato  . 

2.3.16

Salta l'incontro con l'imam Telefonate minacciose e post velenosi sui social network contro la Pertile. Carabinieri e digos dal preside, poi la scuola annulla l'evento

presidi ed insegnanti senza palle \ coraggio o paura di genitori malpancisti e pieni di pregiudizi ed politici coglioni che strumentalizzano e sfruttano il diverso a scopo elettorale ? però  come ha detto il sindaco di tale paese   : << Il sindaco: «Ma i dollari dello sceicco non fanno schifo» Il sindaco Da Roit ricorda la visita a Cortina>>



AGORDO
Salta l'incontro con l'imam
Telefonate minacciose e post velenosi sui social network contro la Pertile. Carabinieri e digos dal preside, poi la scuola annulla l'evento

di Gianni Santomaso





AGORDO. Salta l’incontro con l’imam. La pressione della minoranza dei genitori, le minacce degli uomini politici di destra e il silenzio di quelli di sinistra impediscono alla maggioranza degli alunni di partecipare all'incontro con l'imam Kamel Layachi in programma martedì prossimo alla scuola media “Pertile”.
Il dirigente scolastico, Bernardino Chiocchetti, e i docenti hanno infatti deciso ieri mattina di cancellare l'evento approvato a settembre e inserito nel progetto di educazione alla mondialità, alla tolleranza e alla pace. Lo ha fatto perché il clima attorno alla scuola si era fatto nero. Gestire il tutto per un'altra settimana non sarebbe stato facile. Se in prima battuta erano arrivate le lamentele di alcuni genitori su Facebook (non risulta che alcuno in questi giorni abbia contattato la scuola direttamente), da sabato gli attori sono aumentati. Prima il senatore Giovanni Piccoli (Forza Italia) ha attaccato la scuola parlando di “follia”, quindi domenica l'assessore regionale all'istruzione, Elena Donazzan, sul fattoquotidiano.it ha minacciato l'ispezione. Ieri mattina, però, si è raggiunto l'apice. Alle 9.41 il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, posta su Facebook il numero della “scuola della pace” e il telefono inizia a suonare. Uno chiede di partecipare all'incontro, altri per capire, altri vomitano nella cornetta insulti verso gli impiegati che stanno lavorando. Poi telefona il maresciallo dei carabinieri, quindi arriva la Digos per capire dal dirigente quello che sta succedendo. Ieri sera è arrivata la troupe di “La strada dei miracoli” (Mediaset) e sarà ad Agordo anche stamattina.
«In conseguenza del clamore mediatico suscitato in modo del tutto inatteso da un articolo pubblicato venerdì sulla stampa locale e ripreso a largo raggio con inaccettabili strumentalizzazioni», dice Chiocchetti «la scuola ha deciso di rinunciare all’intervento di Kamel Layachi, a fianco dell’insegnante di religione cattolica, in programma martedì dal momento che purtroppo non ci sono più le condizioni per un confronto sereno, presupposto indispensabile per il coinvolgimento degli alunni. 
da La forza delle Parole

Layachi concorda con la decisione presa, a conferma della sensibilità che lo contraddistingue e che nel 2013 gli è valsa il Premio Fraternità-Città di Benevento, a riconoscimento del suo impegno nel gettare ponti di dialogo fra le diverse confessioni religiose e realtà culturali presenti nel nostro Paese».
Una decisione non facile per la scuola. «Si tratta di una risoluzione presa a malincuore», continua Chiocchetti «visti i ripetuti interventi di Kamel Layachi attivati con le stesse modalità da più anni a questa parte, a stretto contatto con i coordinatori per l’insegnamento della religione cattolica, in molte scuole primarie e secondarie del Veneto e finalizzati a promuovere la conoscenza reciproca e ad eliminare il pregiudizio. L’iniziativa, presentata nelle assemblee per l’elezione dei rappresentanti dei consigli di classe e poi deliberata dagli organi collegiali con la presenza dei genitori, aveva seguito il consueto iter di approvazione».
Iter che, evidentemente, non è bastato a qualche genitore che ha preferito affidare a Facebook i propri turbamenti. «Nel prendere atto della contrarietà manifestata da una componente dei genitori», dice il dirigente «confermiamo la volontà di dialogo con tutte le famiglie con la precisa volontà di salvaguardare la sintonia finora intervenuta tra scuola e contesto ambientale, aspetto fondamentale per garantire il successo scolastico degli iscritti». La scuola, infine, ringrazia l’arcidiacono, il sindaco e l’assessore ai servizi alla persona di Agordo e il parroco di Rivamonte, Tiser e Gosaldo per l'appoggio dato nei giorni scorsi.

24.1.16

l'identità chiusa non è sintomo d'integrazione e incrementa il fondamentalismo le dichiarazioni dell'imam Sami Abu-Yusuf,sui fati di colonia avvenuti nela notte di capodanno


concordo  con quanto dice Massimo Granellini
22/01/2016
MASSIMO GRAMELLINI
Secondo l’autorevole parere di un imam di Colonia, Sami Abu-Yusuf, la responsabilità delle violenze di Capodanno non sarebbe da attribuire ai maschietti che intimidivano e palpeggiavano, ma alle indigene che li provocavano andandosene in giro mezze nude e intrise di profumo. Rimango un ostinato fautore del dialogo, però vorrei che qualche illuminato ci spiegasse come si fa a dialogare con un troglodita che considera demoniaca la femminilità e vorrebbe estirparne ogni traccia, almeno in pubblico. Uno che, pur vivendo in Germania da decenni, non ha mai compiuto un solo passo verso la cultura che lo ha accolto, comportandosi nei fatti come un invasore arrogante e ottuso. Chiunque di noi, quando va all’estero anche solo per un giorno, si sforza di adeguarsi al contesto. A questo imam, invece, del nostro contesto non importa un fico. Ci considera una massa di degenerati e si rifiuta di prendere in considerazione la possibilità che una ragazza in Occidente si vesta come le pare e si profumi quanto le pare perché è un suo diritto farlo, senza doversi preoccupare delle reazioni ormonali che le sue scelte estetiche produrranno sui maschi irrisolti e frustrati.
La donna di Colonia potrà essere provocante, ma non è provocatoria. Si prende la libertà che il suo mondo le consente. E il suo mondo gliela consente in quanto libertà condivisa, che migliora la qualità del vivere di tutti. È una conquista recente, parziale, ancora molto fragile e proprio per questo non trattabile. Chi non è disposto ad accettarla va accompagnato alla porta con una boccetta di profumo come ricordo.
Va bene  mantenere  la propria  cultura ed  identità  anche  in un pese   straniero   o di viverci   senza prenderne la cittadinanza  come fece   lo scultore  Costantino Nivola   ma   dialogare  e confrontarsi   con una cultura  che non è tua   ma non fare   anche  in maniera   critica    : <<  un solo passo verso la cultura che lo ha accolto, >>     significa    giustamente    che  ti  comporti    <<  nei fatti come un invasore arrogante e ottuso. >>  . Ora  capisco     che  ad un orientale  i  costumi di noi occidentali possano anche    non piacere    e  posso essere  anche  criticati   , ma  arrivare  a dire  simili  cose e  , anche se  non è questo il caso  , a picchiare    ed  usare  violenza  su un familiare  o altre persone solo perchè  svecchiano   la  loro cultura e  s'aprono ad  un altra  cultura  non mi piace  per  niente  .

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...