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Era il 18 agosto 2015 quando Vincenzo Curtale è diventato, suo malgrado, un piccolo grande eroe di Giampaolo Cassitta

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  Era il 18 agosto 2015 quando Vincenzo Curtale è diventato, suo malgrado, un piccolo grande eroe salvando la vita ad altri ed offrendo la sua. Questo pezzo uscì sulla Nuova Sardegna e ve lo ripropongo per riflettere, per amare il mare e per rispettarlo. E per ricordare gli eroi. Bisogna amarlo molto il mare. Occorre sentirne il frastuono anche quando è calmo, riconoscerne gli umori, assaporare i colori che disegnano tutto il nostro orizzonte. Dal mare non si fugge. Lo sa chi arriva sulla battigia a scrutare tramonti e sperare che all’alba qualcuno o qualcosa ti trasporti verso un’altra terra, verso un’altra vita. Lo sanno i marinai che raccolgono amori e regalano promesse, tra i porti gonfi di salsedine e di odori tra il fritto e la malinconia. Lo sanno i sardi che lo vivono dalla nascita come un solco azzurro adatto alla solitudine e alla bellezza. Il mare si muove. Per questo va ascoltato. I turisti dedicano un approccio fugace ai contorni. In vacanza conta vivere intensamente l’a
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  fonte    http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/06/24/ Paura in Clinica ostetrica, bimbo salvato in extremis Il professor Erich Cosmi era fuori servizio ed è stato richiamato in ospedale «Ho dovuto buttare via il vestito nuovo, ma è bello aver salvato una vita» di Enrico Ferro PADOVA. Miracolo in sala parto della Clinica ostetrica. Un bambino del peso di 4 chili e mezzo, giunto ormai alla quarantunesima settimana, è stato salvato in extremis da una delle più gravi emergenze in ambito ostetrico: la distocia di spalla. Il travaglio della madre, una profuga di origini nigeriane, era terminato. La testa era uscita ma il resto del corpo era rimasto incastrato a causa delle spalle troppo larghe. Erich Cosmi, professore associato, (  foto  sotto al centro  ) presente in clinica ma non inserito nel turno di sala parto, è accorso e con una manovra è riuscito a salvare il bambino. «Ho dovuto buttare un vestito appena comprato ma ho salvato una vita. Questa è la nostra missi

senso civico , fortuna \ culo , amore ed altre storie

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la  prima è una  storia  stavolta (  ma  anche  se non lo  fosse stata è  sempre importante  e dimostra  che il senso civico  ancora non è , anche se   sempre più raro  , morto completamente )  a  lieto fine che << contrasta >> --  il   http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/02/17 da cui  ho tratto la storia  -- <<  con episodi di cronaca, anche recenti, nei quali sono stati proprio il coraggio e il senso civico a venire meno.>> Bambina piomba nel Tergolino, un papà-eroe la riporta a riva Camposampiero, il genitore di un suo compagno d’asilo si getta in acqua e la salva: “Devo cambiarmi, sono pieno di fango” di Martina Mazzaro CAMPOSAMPIERO  Una bambina dell’asilo cade nel canale e il papà di un suo compagno di scuola materna non ci pensa due volte: si getta in acqua e la salva. Riaffidata la bimba alla mamma, se ne torna a casa con il figlioletto. È successo in centro. Erano le 15.40 quando la piccola, sporgendosi dal parapetto m

Oristano, l'appello degli amici dell'eroe di Ferragosto: "Mandateci i filmati di quanto accaduto" .

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Secondo me si può onorare lo stesso la memoria di questo grande eroe..senza aver bisogno di visionare filmati o quant'altro.! Lasciatelo riposare in pace...se siete veri amici non avete bisogno di vedere quei momenti.ma ricordarlo come era.perché se è stato eroe nel salvare due incoscienti..sarà stato eroe tutti i giorni della sua vita terrena. L'UnioneSarda.it   Oggi alle 13:06 - ultimo aggiornamento alle 13:22 Oristano, l'appello degli amici dell'eroe di Ferragosto: "Mandateci i filmati di quanto accaduto"                         La tragedia di San Giovanni di Sinis Dopo  i funerali di Vincenzo  Curtale    (  foto    sotto  )   celebrati ieri a Oristano nella chiesa di San Sebastiano stracolma di gente, oggi è il giorno degli appelli per cercare di fare piena luce sulla tragedia accaduto nella spiaggia di San Giovanni di Sinis a Ferragosto.A lanciarlo sono gli amici del coraggioso 41enne morto per salvare una coppia di turisti ch

i veri eroi sono la gente comune non solo quelli di guerra e imposti la maggior parte dai nazionalismi

«In fondo siamo tutti eroi se sappiamo corrispondere alle difficoltà della vita» come lo è Bernie «...a causa del suo coraggio "necessario" (necessario per stare al mondo)» Da Roberto Escobar ne Il Sole-24 Ore musica consigliata dio  è morto  - Guccini Non cammineremo mai  -   Danilo Sacco Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche) - Caparezza Qualche  giorno fa   ho  visto  con un mio amico  il  film ( un po' datato  ,  visto  chè  è  del  lontano  1992   ma  chi se  ne frega   la bellezza e la  profondità non  dovrebbero avere   scadenza  )   Eroe  per caso . A me  è piaciuto    ad  una di quelle persone del gruppo un po' meno  , forse perchè  lui  è  abituato   ai <<  miti eterni della patria o dell' eroe  >>  ( citazione  )  . Bene   invece  i miei  eroi  sono   queste  persone qui e  tutte quelle persone che trovate nei tag  le  storie  , storie  ,  storie  d'ieri ,  c'era una volta  , ecc                             

Alluvione a Olbia, anziana salvata da due romeni Gesto eroico in via Sicilia. I testimoni: «È viva solo grazie al loro altruismo, hanno messo in pericolo la loro stessa vita»

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 Spero che  questo gesto faccia   riflettere  e   zittisca , chi  , fra le tante  voci che raccontano i fatti di quei giorni , diceva  che  :  gli sciacalli ed  approfittatori della drammaticità   fossero  rumeni . Mi fermo qui   per  evitare  di cadere  nel retorico  , anzi  lascio  che a concludere  il mio pensiero , prima di  lasciarvi all'articolo  , sia    il pezzo più significativo del  film   eroe per  caso     dala  nuova  sardegna del  3\12\\2013 OLBIA. Hanno sfidato l’acqua alta e il fango per mettere in salvo un’anziana signora e una ragazza inferma, in via Sicilia. Ma dopo aver rischiato la vita Viorel Timic e Marinica Bulai, (foto a sinistra )  romeni, non hanno cercato la luce dei riflettori. Hanno chiesto scusa per aver sporcato la casa in cui hanno portato le due sopravvissute dell’alluvione e sono andati via. Sono stati i vicini di casa, che hanno assistito a questo doppio salvataggio, a voler raccontare la storia di questi eroi sconosciuti, due figli a