Visualizzazione post con etichetta doppioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta doppioni. Mostra tutti i post

8.2.23

[ 2 giornata del no a San remo ] riciclare un doppione o tenerlo ? il caso del fumetto Stria di Gigi Simeoni

Dopo    aver   passato  la  serata  d'ieri  a non guardare  e  cercando  di non sentire   il  festival  della  canzone  (  credo che   cambierò  titolo      e  lo chiamerò  mio  festival   o  contro festival  visto  che  il boicottaggio è troppo    difficile  ed  utopistico  talmente   è radicato , vedere  post  precedente    nella  nostra  tradizione  nazional popolare  ) oggi  continuo  nel proposito  di  non  guardare   e  se  riesco   a  non parlare  di San  remo  . 
 Oggi  la mia non   seconda  giornata    , del  festival  della  canzone   italiana  ,nonostante   condividendo  la  stanza   più  riscaldata  della  casa   capita  che  un  tuo familiare  o qualcun altro   lo   guardi  o  ci  capiti    facendo zapping   quando  sull'  atro  c'è  pubblicità    persona  antipatica ,    è  iniziata  come   ho    detto   nel  post  : <<  quest'anno provo  a  dire basta   al  detto  \  lo  slogan    e il detto  San remo  è  San remo  >> la mia   dalla  manifestazione canora  .
Essa  iniziata proprio come la storia   del  numero  scorso  del  settimanale  topolino  :  del Paperino e la moda del pavone  contenuta  sull'ultimo n  di topolino  disegnata da Francesco Guerrini   SPOILER   in cui  si  vede  paperino  in fuga    dalla  moda   di vestirsi   come  i  pavoni ,  come arma distrazione sia dal festival e dall'opzione  scelta   da mia  madre  la  trasmissione di martedì su la 7 mi sono letto la riedizione in volume di " Stria " Romanzo a Fumetti”, del poliedrico \ autore completo Gigi Simeoni che racconta una terrificante vicenda di amicizia, gelosia, e violenza. Un viaggio nel profondo della mente umana dove si annidano i mostri peggiori.
finche il sonno ha preso il sopravvento . Sono riuscito a non vederlo anche se mia madre nostalgica e legata alla tradizione nazional popolare , d'altronde essendo del 1943 ci è cresciuta con il festival ci faceva zapping .





Stria è una di quelle opere che lascia nel lettore un senso di malessere e inquietudine, facendo desiderare ardentemente che la Stria esista davvero e sia la vera ed unica colpevole di quello che è
accaduto. Certe volte è meglio combattere contro quelli che noi definiamo mostri piuttosto che contro quello che l’animo umano può nascondere, perché come diceva Nietzsche:  Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te.

Visto    che    la riedizione    è  ,  salvo   una  riscrittura    nei riferimenti culturali  delle  aquile  ( a  compagnia  dei protagonisti  )  ambientanti    nn  più  negli anni  70\80     come  la  prima  edizione  ma  negli anni 90    , uguale   alla prima edizione  , mi     chiedo   come  da  titolo        tenerli entrambi    o   riciclare  il  vecchio   e tenermi il  nuovo   .  L'avevo  comprato  : 1)  perchè  distratto  come   sono    nel  marasma    di liri  ,  fumetti  ,  ecc     non riuscivo a trovarlo subito     e  credendolo  perso  un  un ripulisti    m'ero comprato la  nuova  edizione ., 2) credevo che l'autore lo avesse riscritto modificando i difetti che si ritrovano
 
 [...]verso la fine del racconto si nota qualche passaggio un po’ forzato, dove sembra che l’autore avrebbe avuto bisogno di ancora qualche pagina per chiarire le dinamiche di quello che è accaduto alla Pocia Negra e, sopratutto, per esaminare meglio il personaggio di Chiara, che alla fine rimane ambiguo e non sembra spiegare del tutto le sue reali motivazioni.
Sono, comunque, piccoli difetti che non inficiano il valore generale dell’opera. Anzi, proprio il finale ideato da Simeoni, così aperto e privo di giudizi morali, lascia libero il lettore di considerar
e il comportamento dei protagonisti e farsi la sua idea in proposito.  [...]
dall'articolo   prima  citato   de Lo Spazio Bianco

Ma  credo  che   lo terrò , visto     che  è  una  delle  poche    storie  preferite   che  non  siano  :  topolino  , dylan  dog   martin mystere   preferite  ,   entrambe , non  si  sà  mai  distratto  come   sia  perda   uno  dei   volumi ,   come  ricordo in cui  le  crisi  erano  più  dure  di  ora      e  come  punto di riferimento    in cui    i  fantasmi del mio passato    ritornano    a  tormentarmi  

dopo  aver  sentito    e  [ sic  ]  ,  visto ,  ero  troppo  vicino  alla    tv  e poi  mia madre   non sapendo usare  il telecomando  della  smart  tv  mi aveva  chiesto aiuto  per  aumentare  il  volume   ,  il  trio  Morandi  , Ranieri  , Albano    ed  attratto  dal  testo   la  canzone  degli    articolo  31  .  Poi sono  andato     a letto  .

  P.s

     questo diario  cambierà titolo    visto    che   non sono riuscito  ad  non  farmi ammaliare  dal  canto delle    sirene  

 

5.2.23

violenza burocratica di Giulia Acerba



Io credo che in questo Paese di merda ci sia una forma di violenza non riconosciuta: la violenza

Illustrazione di 
Anna Godeassi 

burocratica.
Dopo la morte dei miei genitori, a distanza di più di sei mesi, mi trovo ancora a dover compilare scartoffie in cui dico chi sono io, chi è mio fratello, chi erano mia mamma e mio babbo e quando sono morti.
Senti l’impiegata che si occupa delle successioni: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti la banca, prendi appuntamento: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti il call center di acqua/luce/gas, chiedi bene i passaggi: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti l’amica che ti fa il favore di controllare la posta cartacea e trova delle raccomandate, ma per ritirarle ci vuole la delega: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti assicurazione auto: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti l’amica di famiglia che ti ricorda che comunque va fatta la dichiarazione dei redditi anche se sono morti: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Senti tuo zio che ha bisogno di una tua firma in quanto erede e allora senti il notaio prendi appuntamento: stampa, compila, firma, scannerizza, invia.
Una quantità di tempo, e di soldi, incredibile.
Io non mi aspettavo che il mondo mi mettesse un tappeto rosso lungo il cammino perché, poverina, le son morti i genitori, ma che mi lasciasse un po’ più in pace a capire
chi sono io
chi è mio fratello
chi era mia mamma
chi era mio babbo
quando sono morti
e come faremo senza di loro
ecco, questo sì, lo avrei apprezzato.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...