Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
20.7.23
ma prima di modficare le leggi sui reati di mafia ci pensano o fanno finita solo per fare parata e gazzosa a cosa ha vissuto e vive questo paese ora che le mafie sono ovunque non più solo al sud ?
dopo la firma del decreto che abolisce il reato dell'abuso d'uffico e la proposta ( speriamo resti una proposta per tranquillizzare i sodali mafiosi ) in ricordo delle stragi del 1992 di abolire il reato d'associazione mafiosa e il solito pistolotto ipocrita «Combattiamo le zone grigie» che vie pronunciato ogni anno all'anniverario di Facone e Borselino , mi chiedo la stessa del titolo del blog e del post , vedere sotto , di
20.11.22
inizio del diario SENZA MONDIALI
Leggi anche
il mio precedente post : << Io personalmente poi gli altri utenti facciano come credano non parlero o almeno ci provo dei mondiali di calcio del Qatar >>
Da oggi inizierà un mio diario in cui parlerò di come sopravvivere ai mondiali edil concentrarmi. delle eventuali storie mondiali e il dietro le quinte vista la censura e l'autocensura che ci sarà o di come ho passato la giornata Ma non divaghiamo .
Oggi , come da 32 anni ( più precisamente da italia 90 ) , ho saltato in tv la giornata inaugurale della kermesse dei mondiali di calcio .Come ci sono riuscito vi chiederete ? semplice per il fatto che il calcio , anche se ancora ne racconto storie ed ogni tanto guardo le partite in tv o allo stadio , o parlo coe commento con amici tifosi giusto per rmanere isolato ed emarginato , non mi sta più appassionando come quando ero ragazzo che pur guardando le partite ho sempre odiato le trasmissioni considerandole un oppio \ arma di distrazione di massa come descrive benissimo questa canzone ( e relativo video sotto riportato ) dei Mcr
intravedevo quello di cui parla in questo belllissimo articolo del giornalista Massimo Fini o questo video di Nova Lectio pur continuando almeno fino a calciopoli a rimanere fedele e sdrammattizzare , che ormai fosse tutto soldi e oppio . Il post potrebbe finire qui , ma una cosa mi sento di dire e che un po' di silenzio da parte dei media , telecronache a parte perchè svolgono servizio per coloro che scelgono di non optare per il boicotaggio , piuttosto che i soliti articoli ipocriti e di circostanza come se scoprissero solo ora il marcio che c'è dietro e la poco democraticità del paese in cui si tengono .
Ne ho aprofittato per : mangiare castagnre arrosti.te nel cammino di casa con gli amici e pooi vedermi le altre ultime due puntate della fiction , Esterno Notte genere drammatico, giallo del 2022, diretto da Marco Bellocchio, prolungamento e d approfondimento dei due film : Buongiorno, notte ( 2003 ) e dell' omonimo Esterno notte ( 2022 ) dello stesso regista sulla vicenda di Aldo Moro
raiplay
17.11.22
[ Anteprima ] Io personalmente poi gli altri utenti facciano come credano non parlero o almeno ci provo dei mondiali di calcio del Qatar
Quest'anno, cari utenti
come feci anche se in maniera non completa quattro anni fa non seguirò sperando di riuscirci, troverete giorno per giorno un diario in cui descrivo cosa ho farò in alternativo Una scelta un po' drastica per me , come credo molti di voi , sia cresciuto con i miti del calcio e con il fanatismo ultra campanilistico poi abbandonato per assumere un passione più sana . Ho fatto le mie prime esperienze in rete in una chat calcistica ( di cui ancora conservo su fb alcuni amici ) l'ex muro dei tifosi sito ufficiale dell'Inter in un periodo in cui lo scontro causa corruzione Moggi tra le due tifoserie Juventini e Interisti era all'ordine del giorno ricordo ancora nonostante affermassi che la Juve avesse corrotto gli arbitri ed i guardalinee ( troppi errori e troppi casi sospetti di decisioni a favore ) gli insulti alcuni anche personali nonostante dessi loro ragione su quel campionato truccato , infatti il campionato vinto dalla Juve fu poi assegnato all'inter , ce lo comprammo come venne fuori da calciopoli . L'essere uscito a festeggiare e a fare bagardi ogni volta che si vinceva soprattutto il ricordo più bello quando l'Italia vinse ( con una botta di culo ) i mondiali nel 2006 . Questa mia scelta può sembrare snob \ radical chic è dovuta al fatto che ormai , come tutto lo sport agonistico , essi sono diventati una sorta di carrozzone mediatico ed economico che serve soprattutto questi ultimi a sbiancare la reputazione di chi li organizza e a coprire con un macigno la morte di migliaia di persone. A confermare questa mia scelta è quest articolo del
Il Fatto Quotidiano16 Nov 2022
LA FIFA PUNTA A 5,5 MILIARDI COI MONDIALI DELLA MORTE Questi campionati sono un orrore umano, un’aberrazione ecologica QATAR 2022 Winter Cup La Coppa della vergogna: 6.500 le vittime causate dalla costruzione degli Stadi
Eric Cantona
Domenica 20 novembre, inizia Qatar ’22. Il primo Mondiale in un Paese arabo, il primo (e si spera l’ultimo) Mondiale d’inverno. Per cui sono stati calpestati calendari e campionati – poco male –, ma soprattutto i diritti dei lavoratori, quelli delle donne e della comunità lgbt+, l’ambiente e persino il buon senso. L’edizione più controversa della storia. E come per un incantesimo, il fischio d’inizio ci ha risvegliato dalla trance in cui abbiamo vissuto nell’ultimo decennio. Tutti a chiedersi ora – allenatori e calciatori, ministri e intellettuali – come è stato possibile affidare i Mondiali, il più grande evento sportivo del pianeta, a un piccolo emirato tutto fuorché democratico, cosa potrà dare mai al calcio il Qatar. La domanda, pertinente quanto ingenua, ha una risposta semplice: soldi. Hanno pagato per vederselo assegnare, e conquistarsi una vetrina senza eguali. Poi hanno continuato a pagare per farci dimenticare a chi avevamo consegnato la coppa. E a ha funzionato.
PER LA MANIFESTAZIONE la Fifa conta di incassare circa 5,5 miliardi di dollari, battendo il record di quattro anni fa in Russia, altra sede piuttosto discutibile. Questo dice molto del perché nel dicembre 2010 una ventina di boiardi del pallone furono tanto pazzi o in malafede da scegliere il Qatar per un torneo che secondo i piani dell’epoca avrebbe dovuto svolgersi in pieno deserto in estate (poi fu spostato in inverno). Il resto lo racconta il Report Garcia, 350 pagine sulla più sconvolgente inchiesta interna alla Fifa, pietra miliare della letteratura degli scandali sportivi, che raccoglie una serie esilarante di aneddoti su quell’assegnazione: viaggi premio, cene di gala, sponsorizzazioni bizzarre. L’indagine non ha potuto (o voluto) dimostrare la corruzione. Ma in una email l’ex segretario della Fifa, Jerome
Quindi se proprio devo parlarne lo farò come ho fatto come le olimpiadi del 2020 poi disputate nel 2021 . Ma allo stesso tempo come una sfida con me stesso terrò giorno per giorno un diario su come sto affrontando tale boicottaggio .
24.11.20
Terremoto irpinia 1980, parlano le le bambine della foto-simbolo sotto la coperta
Ci sono avvenimenti che ti rimangono dentro anche se non gli ha vissuti direttamente dal puntoi di vista cronologico ( avevo 4 anni ) in prima persona o visti in diretta \ live perchè eri troppo piccolo . Ed quello dell'irpinia è uno di questi .
Una dele tante forse una delle più belle
https://www.ilmattino.it del 23\11\2020
Inviato a Balvano
La foto che racconta la tragedia e chiama gli italiani alla solidarietà: Balvano 24 novembre 1980, la sera successiva al grande terremoto, nella tendopoli alla periferia del paese intorno ai falò per riscaldarsi tre bambini si nascondono in una coperta e vengono fotografati da un reporter dell'Ansa. Il 26 novembre quella diventa la foto di Fate presto l'urlo del Mattino che scuote il Paese e accelera l'arrivo dei soccorsi.
I tre bambini sono Gerardo Pietrafesa (7 anni) e le sorelline Giuseppina (5) e Carmela Luongo (8), sotto la coperta - ma non si vede - c'è l'altra sorella Maria. Resta solo un piccolo giallo su Gerardo identificato da una delle sorelle Luongo non si è però lui stesso del tutto riconosciuto. «Certo che mi ricordo quando ci hanno fatto quella foto». Carmela Luongo non nasconde l'emozione a ripercorrere quelle ore. Lei era in chiesa: a Balvano nel crollo della chiesa madre morirono 66 ragazzi. «Sono una miracolata: quando cominciò a tremare andai verso la luce delle candele dell'altare e mi sono salvata. La mia amica Rosetta mi lasciò la mano e andò verso l'uscita: è morta travolta dalle macerie» ricorda Carmela.
Quarantanni dopo Balvano è avvolto nel silenzio di una sera di autunno, quasi inverno, battuto da una fastidiosa pioggia fitta. Risuonano solo le campane della nuova (e brutta) chiesa madre. In giro non c'è quasi nessuno, che da queste parti significa 4-5 persone. Ma non è colpa del Covid: qui c'è poca gente e quella poca, con il freddo, resta a casa. Anche senza il virus.Le sorelle Luongo da Balvano sono andate via sul finire degli anni 90, in Piemonte a Novi Ligure per trovare il lavoro.Il dramma di Balvano è il crollo della chiesa che si porta via 66 bambini: erano alla messa della sera perché c'erano i padri redentoristi per una missione di evangelizzazione.In chiesa c'era Carmela e il fratello. Giuseppina era davanti casa a giocare, l'altra sorella era a casa. Il papà, come tanti da queste parti, lavorava in Germania.«Mamma affidò me e Maria a una ragazzina poco più grandicella che ci portò in uno spiazzo al sicuro - ricorda Giuseppina - e lei andò verso la chiesa a cercare gli altri due fratelli. Ero troppo piccola: mi sono rimaste immagini spezzate. Ci portarono in questo grande spiazzo, raccolsero lì tutto il paese, almeno quello che era rimasto. Arrivarono le tende e arrivò pure il freddo. Dopo qualche giorno arrivò papà dalla Germania e non è più andato via».Nel buio, nella polvere, tra le urla disperate dei feriti sotto le macerie e delle mamme accorse a cercare i figli, invece, vengono ritrovate Carmela e il fratello.«Tutto era distrutto - spiega - fili elettrici che penzolavano, parti di case che continuavano a cadere ma ci ritrovammo tutti».«Dopo i primi giorni in tenda, con la neve e il freddo, ce ne siamo andati in una casa in campagna che aveva resistito alle scosse e siamo rimasti lì molti mesi fin quando non ci hanno dato un prefabbricato», rivede quei mesi Giuseppina. «Nessuno di noi scendeva in paese - ricorda - non c'era più niente: solo mamma scendeva di tanto in tanto per prendere qualcosa a casa e tornava sempre più sconfortata: avevano rubato tutto anche il suo vestito da sposa».Della foto Giuseppina non ricorda nulla, ma è certa che il bambino è Gerardo. Gerardo che, invece, vive a Balvano non è sicuro di essere lui: «Avevo un braccio fasciato, perché la scossa mi aveva fatto cadere, e qui non si vede. Ma potrebbe pure essere. In quei giorni eravamo tutti confusi e terrorizzati». Il terremoto è stato uno spartiacque nella vita di questa comunità: «Prima il paese era una sola famiglia - spiega Giuseppina - ora non lo so». Piano piano le strade di queste ragazze hanno preso altre direzioni. «Abbiamo studiato qui fino alle medie - ricorda - poi le superiori a Potenza e Carmela l'università a Salerno. Ma non c'erano prospettive e siamo andate tutte vie. Noi tre ragazze qui a Novi Ligure, mio fratello in Germania. E se non fossi andata via io con mio marito, che è pure di Balvano, sarebbero andati via ora i nostri figli. Qui non c'è niente».«L'immagine che mi è rimasta? Quella delle bare portate via dal paese» chiude amara Carmela.
4.6.17
Se la mafia non è il nemico ma lo è la cultura mafiosa (di M.Galli)
14.12.14
La critica della fantomatica anti – politica come inganno lessicale per non parlare di corruzione e mafia politica
Ebbene inviteremmo il presidente della Repubblica e chi crede alle sue parole come oro colato che non è colpa di chi critica la politica dei ladri, dei mafiosi, dei corrotti se questa è diventata malata. Non esiste l’anti politica se non come inganno lessicale. Il problema è che non esiste ancora la ribellione a quella politica ladra, mafiosa, corrotta. Quindi, caro presidente, tanto di cappello a chi cerca di svegliare in una qualche maniera gli italiani aprendogli gli occhi sui meccanismi della politica che non è ormai quasi più ricerca e costruzione del bene comune, ma solo del bene della propria tasca – sia che si chiami Grillo, Salvini o Scarpinato e Cantone . Nessuno di loro fa anti politica, ma cerca solo di stimolare gli italiani a ritornare alla politica vera, ovvero all’amore e al rispetto per la polis, per il bene comune e di tutti. Se questa “sveglia” intellettuale porterà poi ad una rivoluzione pacifica, con la quale si otterrà che tutti i ladri al potere vadano via per ripristinare nell’agorà l’onestà, allora ben venga anche la rivoluzione!
Purtroppo ne siamo ancora lontani, purtroppo. Forse a causa degli inganni lessicali e continui che ci propinano…
Laura Marinaro
13.12.14
Ma che razza di presidente è uno che invece di condannare i corrotti e i ladri condanna che come eversivo chi fa politica dal basso e critica le istituzioni marce e corrotte
da
Il Presidente della Repubblica deplora l'antipolitica come “patologia eversiva” criticando in tal modo la doverosa azione dell'opposizione , componente essenziale della democrazia. La pretesa di accrescere il numero di senatori non eletti dal popolo e di conferire maggiori poteri al presidente del Consiglio esautorando il Parlamento con una legge elettorale incostituzionale, va contro il principio di rappresentanza democratica. La vera antipolitica eversiva è quella di chi mantiene in vita un sistema di leggi che assicura ai corrotti dissipatori del pubblico denaro la impunità con pene irrisorie , mentre punisce duramente i ladri dei supermercati, che difende la prescrizione di gravi delitti e vuole una giustizia subalterna. La vera antipolitica è quella che si arricchisce sulla pelle dei cittadini e dei meno abbienti. Sono loro i nemici della democrazia e della eguaglianza dei diritti sociali. L'opposizione, pur con i suoi errori, difende milioni di cittadini senza reddito o con redditi non dignitosi che fanno ricorso a forme di protesta radicale per vedere riconosciute esigenze essenziali di vita. Sono gli sfrattati, i senza casa, i disoccupati, i reietti, i precari, gli esodati, gli studenti, i docenti, le vittime dell’inquinamento, le vittime della distruzione dell'ambiente, e del patrimonio storico e artistico della nazione in Val di Susa e a Firenze. Sono cittadini che hanno rotto il silenzio e l’indifferenza del sistema con azioni di protesta civile contro i privilegi di chi ha sempre di più e sfrutta i deboli . Nella speranza di vedere finalmente attuati quei diritti che la Costituzione definisce inalienabili: il lavoro, la salute, la casa, una retribuzione dignitosa, un ambiente sostenibile, una scuola gratuita, servizi efficienti nel trasporto e nella sanità. Una massa di disperati che reclamano da tempo “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica , economica e sociale” affermati dalla Costituzione.Cittadini, spinti da bisogni estremi, hanno attuato forme di lotta eclatante. In tal modo hanno violato un codice penale non coerente con la Costituzione. Decine di processi pendono in tutta Italia per interruzione di pubblico servizio, invasione, danneggiamento, violenza, blocco stradale, rapina . Per i promotori delle azioni di lotta sociale non vi è indulgenza. Per i reati loro attribuiti, il codice prevede pene severe, sproporzionate . Pene coerenti con gli interessi del momento storico in cui furono concepite: il fascismo. Si tratta di reati che fanno parte di un codice penale figlio di quell’epoca. Mentre occorre ancorarlo ai principi solidaristico sociali sanciti dalla Costituzione. Adeguando le varie fattispecie alla nuova realtà e le sanzioni a nuove esigenze di risocializzazione e a nuove scriminanti. E' questa la vera patologia che il Paese deve curare , non la opposizone che deve esistere e grantisce le minoranze contro la dittatura e gli a busi della maggioranza.
Infatti dovrebe prendere esempio da Pertini
19.10.14
Il potere che protegge la pornografia infantile. Lydia Cacho, I demoni dell'Eden.
"Se vivo sotto scorta, e sono costantemente minacciata, non è per ciò che scrivo ma per quello che voi potreste leggere".
Lydia Cacho, I demoni dell'Eden.
Questa non è la storia di un uomo che scopre quanto gli piaccia avere rapporti sessuali con bambine anche di soli cinque anni. Questa è la storia di una rete criminale che protegge e sponsorizza la pedopornografia infantile. È la storia di Jean Succar Kuri (distinto proprietario di alberghi), il capo di questa rete, che intesse relazioni con importanti uomini politici e influenti imprenditori messicani ai quali procura bambine e bambini per il loro piacere. Scrivere o leggere un libro sugli abusi sessuali infantili e sul traffico di minori non è un compito facile né un passatempo gradevole. Su questo
fenomeno, tuttavia, è più pericoloso mantenere il silenz io. Con la tacita connivenza della società e dello Stato, migliaia di bambine e bambini diventano vittime di trafficanti che li trasformano in oggetti sessuali a beneficio di milioni di uomini, che dalla pedopornografia e dall’abuso sessuale sui minori traggono un godimento personale esente da interrogativi etici. Benché gli episodi raccontati dalle vittime siano profondamente dolorosi, il coraggio dei testimoni e la chiarezza degli esperti ci consentono di scorgere la luce in fondo al tunnel e approfondire le conseguenze dell’inazione di fronte alla violenza e allo sfruttamento sessuale. Questo è un libro di Lydia Cacho, la giornalista più temuta e ricercata del Messico. Il primo libro di Lydia Cacho. Per questa inchiesta la giornalista è stata arrestata illegalmente, torturata e minacciata di morte numerose volte.
“Lydia Cacho è un modello per chiunque voglia fare giornalismo. È una donna di grande coraggio che ha sopportato la prigione e la tortura per difendere una minoranza che nessuno ascolta, per attirare l’attenzione sugli abusi che bambine e donne devono subire in Messico e nelle parti più povere del mondo. Ha raccolto informazioni mai venute alla luce prima, ha rischiato in prima persona facendo i nomi di politici e imprenditori.” Roberto Saviano
“Le mafie mi vogliono morta non per quello che so, ma per quello che voi e le vostre figlie saprete leggendo i miei libri.”
se la puntata della presentazione de libro alla trasmissione pane quotidiano rai3 del 16\10\2014 non si dovesse vedere o avete difficoltà con il video lo
la trovate qui ( http://goo.gl/xIg733 )
6.10.13
Vajont 9\10\1963. -9\10\2013 una ferita ancora aperta
Il post d'oggi è , per provocazione e scelta personale davanti al fiume di inchiostro\bit che ci sarà fra qualche giorno ( per poi cadere nel dimenticaio fino alla prossima celebrazione ) per i 50 anni dell'evento , senza parole . Lascio che a parlare siano i link riportati sotto per chi volesse approfondire ( chi non conosce ) e ricordare ( chi ha dimenticato ) o vuole ricordare ancora .
- http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2013/09/28/Vajont-50-anni-fa-frana-monte-Toc_9374544.html
- http://www.vajont.net/
- https://www.facebook.com/pages/Marco-Paolini-Vajont-9-ottobre-1963-orazione-civile/115944061800052 ( teatro )
- http://www.ilfattoquotidiano.it/tag/vajont/http://www.youtube.com/user/Vajont50?feature=watch
- http://it.wikipedia.org/wiki/Vajont_-_La_diga_del_disonore ( film )
17.4.12
morti di serie a ( Morosini ) e di serie b ( Petrini )
( me ne sono già occupato precedentemente qui e qui )
1.7.09
L'annoso problema della questione morale
Dopo le dichiarazioni rilasciate dall’amica (o) di Patrizia D’Addario, circa un colossale giro di denaro che sarebbe circolato al fine d’intrappolare il Cavaliere, prende corpo l’ipotesi del complotto. Complotto che non esclude la presenza dei soliti servizi deviati. Deviati perché, nonostante le nuove nomine, esiste una continuità nella vita politica italiana che prescinde dal “colore” dei governi in carica. Di questa ipotesi ne è convinto persino l’ex Presidente della Repubblica Cossiga, il quale, in fatto di “servizi” ,non può dirsi certo estraneo. Questa oscura vicenda si intreccia a doppio filo con l’azzeramento della giunta regionale Pugliese, chiesto ed ottenuto dal suo illustre Presidente, l’ex rifondarolo Nichi Vendola. Le amicizie di Tarantini nell’ambito sanitario Pugliese sono arcinote tanto quanto le sue doti di procuratore di “escort”, per festini importanti. Quindi, la questione morale rimbalza sulla scrivania del neo Segretario di Sinistra e libertà che fa proprio l’assunto Berlingueriano e si dice pronto a far luce sull’intera vicenda. Intanto, tanto per rimanere in argomento, il personale che si occupa dei voli di Stato sarà trasferito alle dipendenze dirette dei Servizi segreti. In particolare sarà inserito nell’organico del Rud, l’ufficio che fa capo all’Aise — il servizio segreto militare — ed è addetto alle mansioni di vigilanza degli obiettivi. Così con la scusa della sicurezza verrà tutelata anche la privacy dell’establishment politico.
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