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14.12.14

La critica della fantomatica anti – politica come inganno lessicale per non parlare di corruzione e mafia politica

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  Proprio mentre  finisco di legere  l'articolo    sotto riportato  integralmente  ,   nel cd  in canna  nello stwereo   suona  la  canzone   la  canzone   sotto  riportata 

   

Ora   riscoltandola   mi  accorgo che  : non solo  ha  ragione  l'autore  del video  , ma  che il testo specie    quiesto verso    :  (  ... )  Camminano sopra l'acqua, passano attraverso il muro. \Camminano sopra l'acqua, passano attraverso il muro. \Nascondono il passato, parlando del futuro, \e se trovano la cruna dell'ago se la mangiano di sicuro.  ( ...  qui il resto )  

Ma Ora  lasciamo   che    a parlare  sia  l'articolo di  cui  parlavo  prima  
 da  https://www.cosapubblica.it  del

antipolitica-corruzione
Un ennesimo inganno lessicale che mina la democrazia e la capacità critica degli italiani. Si è appena consumato in questi giorni di “sdegno” più o meno sentito realmente verso quel sistema di corruzione mafiosa e politica che l’inchiesta Mafia Capitale ha scoperchiato. Ne ha approfittato Giorgio Napolitano che nella sede “super partes” dell’Accademia dei Lincei ha affermato: «La critica della politica e dei partiti, preziosa e feconda nel suo rigore, purché non priva di obiettività, senso della misura e capacità di distinguere è degenerata in anti-politica, cioè in patologia eversiva». Affermazioni secondo noi fuori luogo se riferite a presunte infiltrazioni criminali nella politica, presunte solo perché ormai è la politica corrotta che di per sé è criminale, ma fuori luogo anche se riferite a chi critica la politica corrotta: quindi organi di stampa, opinion makers e alcuni esponenti politici ‘non allineati’ come Beppe Grillo e Matteo Salvini. Entrambi definiti senza speranze e pericolosi quanto quelli che invece sono “banditori di smisurate speranze” (come Renzi?).
Ebbene inviteremmo il presidente della Repubblica e chi crede alle sue parole come oro colato che non è colpa di chi critica la politica dei ladri, dei mafiosi, dei corrotti se questa è diventata malata. Non esiste l’anti politica se non come inganno lessicale. Il problema è che non esiste ancora la ribellione a quella politica ladra, mafiosa, corrotta. Quindi, caro presidente, tanto di cappello a chi cerca di svegliare in una qualche maniera gli italiani aprendogli gli occhi sui meccanismi della politica che non è ormai quasi più ricerca e costruzione del bene comune, ma solo del bene della propria tasca – sia che si chiami Grillo, Salvini o Scarpinato e Cantone . Nessuno di loro fa anti politica, ma cerca solo di stimolare gli italiani a ritornare alla politica vera, ovvero all’amore e al rispetto per la polis, per il bene comune e di tutti. Se questa “sveglia” intellettuale porterà poi ad una rivoluzione pacifica, con la quale si otterrà che tutti i ladri al potere vadano via per ripristinare nell’agorà l’onestà, allora ben venga anche la rivoluzione!
Purtroppo ne siamo ancora lontani, purtroppo. Forse a causa degli inganni lessicali e continui che ci propinano…
Laura Marinaro

13.12.14

Ma che razza di presidente è uno che invece di condannare i corrotti e i ladri condanna che come eversivo chi fa politica dal basso e critica le istituzioni marce e corrotte

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da




Il Presidente della Repubblica deplora l'antipolitica come “patologia eversiva” criticando in tal modo la doverosa azione dell'opposizione , componente essenziale della democrazia. La pretesa di accrescere il numero di senatori non eletti dal popolo e di conferire maggiori poteri al presidente del Consiglio esautorando il Parlamento con una legge elettorale incostituzionale, va contro il principio di rappresentanza democratica. La vera antipolitica eversiva è quella di chi mantiene in vita un sistema di leggi che assicura ai corrotti dissipatori del pubblico denaro la impunità con pene irrisorie , mentre punisce duramente i ladri dei supermercati, che difende la prescrizione di gravi delitti e vuole una giustizia subalterna. La vera antipolitica è quella che si arricchisce sulla pelle dei cittadini e dei meno abbienti. Sono loro i nemici della democrazia e della eguaglianza dei diritti sociali. L'opposizione, pur con i suoi errori, difende milioni di cittadini senza reddito o con redditi non dignitosi che fanno ricorso a forme di protesta radicale per vedere riconosciute esigenze essenziali di vita. Sono gli sfrattati, i senza casa, i disoccupati, i reietti, i precari, gli esodati, gli studenti, i docenti, le vittime dell’inquinamento, le vittime della distruzione dell'ambiente, e del patrimonio storico e artistico della nazione in Val di Susa e a Firenze. Sono cittadini che hanno rotto il silenzio e l’indifferenza del sistema con azioni di protesta civile contro i privilegi di chi ha sempre di più e sfrutta i deboli . Nella speranza di vedere finalmente attuati quei diritti che la Costituzione definisce inalienabili: il lavoro, la salute, la casa, una retribuzione dignitosa, un ambiente sostenibile, una scuola gratuita, servizi efficienti nel trasporto e nella sanità. Una massa di disperati che reclamano da tempo “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica , economica e sociale” affermati dalla Costituzione.Cittadini, spinti da bisogni estremi, hanno attuato forme di lotta eclatante. In tal modo hanno violato un codice penale non coerente con la Costituzione. Decine di processi pendono in tutta Italia per interruzione di pubblico servizio, invasione, danneggiamento, violenza, blocco stradale, rapina . Per i promotori delle azioni di lotta sociale non vi è indulgenza. Per i reati loro attribuiti, il codice prevede pene severe, sproporzionate . Pene coerenti con gli interessi del momento storico in cui furono concepite: il fascismo. Si tratta di reati che fanno parte di un codice penale figlio di quell’epoca. Mentre occorre ancorarlo ai principi solidaristico sociali sanciti dalla Costituzione. Adeguando le varie fattispecie alla nuova realtà e le sanzioni a nuove esigenze di risocializzazione e a nuove scriminanti. E' questa la vera patologia che il Paese deve curare , non la opposizone che deve esistere e grantisce le minoranze contro la dittatura e gli a busi della maggioranza.

Infatti   dovrebe  prendere  esempio  da  Pertini 


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...