Visualizzazione post con etichetta animali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta animali. Mostra tutti i post

21.6.22

«Il cane e il suo padrone, legame che va oltre la morte»

la  nuova  sardegna  15 GIUGNO 2022 
                            LUIGI SORIGA

«Il cane e il suo padrone, legame che va oltre la morte»

Il sassarese Andrea Loriga si occupa dell'ultimo viaggio degli animali. «La separazione è difficile, i proprietari vogliono un'urna da conservare»

SASSARI. Ogni volta che entra in una casa lo fa in punta di piedi. Sa bene che il dolore che si respira avrà una densità sempre diversa. Andrea Loriga, 43 anni, sassarese, da tre anni è la persona che per l'ultima volta prende in braccio un cane, gli dà l'ultima carezza prima di spedire l'anima sul ponte arcobaleno e riconsegnare ciò che resta ai proprietari. Cioè un sacchetto di cenere sottile e bianca come farina, da conservare all'interno di un'urna e in un pertugio del cuore. Forno crematorio per animali, 280 euro tariffa base, sino al pacchetto exclusive, full optional, da 2500 euro. E un'urna per avere l'amico a quattro zampe sempre con sè: in casa, sul comodino, nel giardino e anche dentro la propria tomba.

Emma, la mia cura. «Io per primo - dice Andrea Loriga - so quanto è difficile separarsi da un cane e quanto può essere profondo il legame che si instaura. Un mese fa è morta Emma. Era un bellissimo rottweiler, ho condiviso con lei dodici anni della mia vita. Lavoro con i cani, ne ho avuti tantissimi, ma lei per me resterà unica. Perché nel 2011, quando mi sono ammalato di tumore, piegato in due dai dolori e dalla chemio terapia, ai piedi del mio letto, a vegliare sempre su di me, a coccolarmi, a darmi due leccate quando mi lamentavo, c'era sempre lei. Non mi ha abbandonato un'istante, è stata la mia ombra. I cani sono capaci di dare un amore infinito e incondizionato, ed è davvero doloroso quando questo viene a mancare». Ecco perché i lutti sono anche a quattro zampe, e chi li vive non può considerarli di serie b. Sono ferite aperte nella vita, e portano con sé la medesima tristezza e intensità. E le storie dietro la morte di ogni cane non sono mai uguali.

L'urna da viaggio. «Un giorno mi ha chiamato una signora. Aveva una villa bellissima vicino alla Valle della Luna, a Santa Teresa. Dovevo ritirare il suo cagnolino, un meticcio di piccola taglia. Ma prima di cremarlo lei mi ha fatto una raccomandazione: ho girato mezzo mondo, lavoravo per il Parlamento europeo, e il mio cane ha sempre viaggiato con me. E anche ora che non ci sarà più, vorrei continuare a portarlo con me. Quindi mi servirebbe un'urna piccolina, da viaggio, da poter tenere dentro la borsetta. Per me sarebbe un modo per viaggiare sempre insieme a lui».

Con me nella tomba. Altra storia: «Il cane, qualche anno prima, gli aveva salvato la vita. Dormivano in una stanza, lui e questo piccolo barboncino, mentre la moglie dormiva in un'altra camera. A un certo punto l'uomo, che avrà avuto una cinquantina d'anni, ha avuto un attacco di cuore, ha perso conoscenza. Il cane prima ha iniziato ad abbaiare e poi è andato nella stanza della moglie a guaire e ad attirare la sua attenzione. Se sono ancora qui, mi aveva raccontato quell'uomo, lo devo al mio cane. Perché ha fatto in modo che i soccorsi arrivassero in tempo. E nel mio testamento ho specificato che le sue ceneri vengano messe dentro la mia stessa tomba. Ci sono molte persone che vogliono accanto il proprio cane anche nell'aldilà. Qualcuno anche chiede che le ceneri vengano posate all'interno della propria bara. E se fate un giro nel cimitero di Sassari vi capiterà di imbattervi in una tomba con due foto: una è di una signora, e l'altra è del suo cane».

L'ultimo amico. «Si chiamava Charlie, era un espaniol breton spettacolare, aveva 19 anni, quindi vecchissimo, almeno come il suo padrone. Un novantaduenne col cuore a pezzi, tristissimo, che prima di consegnarmi il cane mi ha detto: mi dispiace davvero tanto non averlo più con me, è l'unico affetto che mi è rimasto. Però allo stesso tempo sono contento che se ne sia andato prima di me, perché non sarei morto tranquillo. Non avrei saputo a chi affidarlo e che fine avrebbe fatto. E questo non mi avrebbe dato pace».

Il cane del figlio. «Mi avevano chiamato per una cremazione. Era un anziano boxer. Quando sono entrato nella casa, ho visto una signora sdraiata per terra, accanto al cane, piangendo disperata. Nonostante mi avesse contattato proprio lei, ora non riusciva a separarsi da quell'animale. Il marito, anche lui addolorato, mi ha preso in disparte: "Era il cane di nostro figlio, che è morto prematuramente due anni fa". Il cane, per loro, era l'ultimo legame simbolico con il figlio che non c'è più».

Il rito. La cremazione ha una sua ritualità. Non è un'operazione asettica, e non è uno smaltimento. Se le persone sono disposte a spendere 250 euro, oppure anche 1000 o 2500 per avere in esclusiva il forno crematorio, è perché la separazione ha bisogno di intimità e parole di addio. «C'è la stanza del commiato, dove i proprietari possono vedere attraverso uno schermo tutta la procedura. Molti mi consegnano il cane avvolto nella sua coperta preferita, o con i giochini, o con il biscotto di cui andava ghiotto. Una volta un cane era adagiato su un cuscino di fiori bianchi, un'altra volta mi è capitato che la padrona non sopportasse che venisse inserito in un sacco o in una coperta, e allora aveva comprato la bara di un bambino. Sono scelte che possono sembrare bizzarre, ma io ho imparato ad avere estremo rispetto per il dolore altrui e per il modo in cui ciascuno elabora la morte del proprio animale. Un gioielliere di Sassari ha voluto che fosse estratto il canino inferiore per farne un ciondolo prezioso. Per questo, nel momento dell'ultimo saluto, io tratto i cani con lo stesso rispetto che userei per una persona. Li prendo in braccio, avvio la musica di "No potho reposare", li adagio delicatamente all'interno del forno. So che nell'altra stanza, dall'altra parte del video, ci sono i persone che piangono. Le mie mani, è come se fossero le loro».

27.3.22

La vita dell'animale e dell'uomo

mentre prendevo alcune pagine di giornali vecchi per accendere il fuoco e del camino ho trovato su il FQ mi pare del 26\3\2022 un articolo interessantissimo di una voce contro corrente che è quella di Massimo Fini condivisibilissimo  quando  dice :

<<  “Quando si arriva a produrre e commercializzare ‘shampoo e linee di beauty per cani’, gli si fa indossare, oltre ai cappottini, t-shirt, cappellini, trench, bretelle, stivaletti di montone, occhiali da sole, gli si smaltano le unghie, li si irrora di eau de toilette alla vaniglia perché non odorino da cani, di ‘Color Highlight’ per fare le meches al pelo, striandolo di rosa, di arancione, di blu, di fucsia, di oro, li si fa massaggiare, in centri specializzati, con gli oli essenziali e si fanno loro impacchi d’argilla, li si vaporizza con spray anti-stress, li si porta dallo psicoanalista da 300 dollari l’ora e infine si stipulano polizze vita a loro favore del valore di 200 milioni di dollari, vuol dire che una società è giunta al capolinea. ”Così scrivevo ne Il ribelle dalla A alla Z del 2006. Pensavo che avessimo toccato il fondo. Invece si può sempre scavare. Il New York Times ci informa che negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in parte anche da noi, è in crescita il fenomeno delle cerimonie di nozze per cani e gatti, “toelettandoli a festa e vestendoli con smoking, frac, pizzi, volant di tulle, fiocchi e merletti”. Alcuni, e sono i peggiori, per toelettarsi la coscienza, affermano che il tutto ha scopi benefici per supportare i rifugi dei randagi o dei cani trovatelli, altri, più sinceri, ammettono che è per il proprio puro piacere. In Germania, paese notoriamente sensibilissimo agli esseri umani, è stata approvata una legge che obbliga i padroni a portare fuori i loro animali almeno due volte al giorno e stando almeno un’ora a passeggiare. Negli Stati Uniti, come ha raccontato la nostra Camilla Tagliabue, non si può identificare un animale con il termine “pet”, è meglio utilizzare “animal companion, compagno
animale, perché in America qualcuno, più di uno, pensa che l’espressione pet qualifichi l’animale come proprietà, mentre companion da l’idea della convivenza con esso, senza specificare alcun padrone o possesso”. Insomma siamo all’estremizzazione della cancel culture per cui gli Lgbtqi+, come se non bastasse, non possono essere semplicemente indicati così ma gli deve essere aggiunto un segno speciale, una sorta di e rovesciata, perché non ci siano indicazioni di genere. In Grecia è vietato mangiare carne di cavallo. Ora l’uomo è un animale onnivoro, e quindi anche carnivoro,  e perciò ha diritto di sfamarsi come meglio può. E’ antropocentrico, così come il gatto è gattocentrico e il leone leonecentrico. Il leone si stupirebbe molto se qualcuno andasse a dirgli che non è etico che si divori l’antilope. Lasciamo qui perdere il discorso, che riguarda i vegani e i vegetariani, se non sia peggio mangiarsi una sana cotoletta di una mucca allevata all’alpeggio o piuttosto tenere le mucche, i polli, i conigli, stabulati, sotto i riflettori 24 ore su 24, e quindi torturandoli, ingrassati così artificialmente per poterli smerciare a un peso che non è il loro, perché ci porterebbe troppo lontano >> .


Perché si snaturalizzano ulteriormente e se ne fanno dei feticci .                                            Mentre non condivido completamente l'ultima parte, sarà perchè ho sempre ( ancora vivo ) vissuto con gli animali in casa e in campagna ora vivaio con cani e gatti,la seconda parte :
<< In questi giorni di guerra abbiamo visto molti ucraini, non particolarmente coraggiosi, filarsela tenendosi stretti al petto i loro cani e gatti, senza capire, credo, che questi animali toglievano spazio ad altri umani in fuga.In realtà cani, gatti e consimili sarebbero di per sé delle brave bestie se non ci fossero i loro padroni. Scriveva Ernest Hemingway in Morte nel pomeriggio: ”Io sono persuaso, per esperienza e osservazione, che coloro i quali si identificano con gli animali, vale a dire gli innamorati quasi professionisti di cani e altre bestie, sono capaci di una maggiore crudeltà verso gli esseri umani, di coloro che stentano a identificarsi con gli animali”.>>

perchè soprattutto negli anziani , cani e gatti in particolare . a meno che uno non scelga o non viva in campagna , fanno parte della famiglia e ti ci affezioni . Infatti a parte le idiozie di matrimoni, tinture, vestiario e tutto ciò che li snatura, trovo assurdo non amare e prendersi quindi cura dei propri animali. Amore e cura sono un tutt’uno. Ma Sono d’accordo con Fini. perchè   ovviamente  senza    generalizzare    , senza arrivare agli estremi (toilette, matrimoni e cose simili) quasi tutti i possessori di animali li considerano di gran lunga più importanti degli esseri umani (parenti strettissimi a parte). 

26.12.21

Il cane fedele e la padrona sull'ambulanza e il caso #Akanksha bambina abbandonata appena partorità e salvata da un cane

  non è  per  Clickbait (o clickbaiting) ....  ehm....   acchiappaclic,  o  da  giornali  da parrucchiere   o per  massaie  che  riporto queste  storie  ma  perchè  spesso    il mondo animale   ci   dà   delle  lezioni   non solo in negativo    Coime di  dimostrano le  storie    riportate  sotto 

la prima   è  dell'agenzia Reuters diffonde questo video registrato a Istanbul, in Turchia, a giugno scorso e lo definisce "una delle storie più toccanti del 2021" 



a Istanbul, in Turchia, a giugno scorso e lo definisce "una delle storie più toccanti del 2021", chiaramente in riferimento al rapporto tra uomini e animali. Una donna con problemi di salute viene trasportata in ambulanza all'ospedale. Il suo cane non la abbandona un secondo: segue il mezzo e poi attende la conclusione delle visite. Non ha abbandonato la struttura finché la donna non è uscita, ha scritto Reuters.


La  seconda    da  

Si chiamerà #Akanksha, che nella lingua #Hindi significa "ambizione" la bambina che è stata ritrovata nella provincia indiana di #Chattisgarh senza vestiti e con ancora il cordone ombelicale attaccato. È sopravvissuta al gelo della notte grazie a una cagnolona e ai suoi cuccioli che l'hanno tenuta in caldo. Ed è grazie a questi animali, il cui istinto supera a volte la disumanità di certe persone - quelle che invece hanno pensato di abbandonarla - se la bambina è ancora in vita.
La piccola Akanksha è stata portata in ospedale e visitata dai medici. Adesso è al Child Line Project, il servizio del Ministero delle Donne e dello Sviluppo dell'Infanzia.
Sono in corso le indagini per trovare i genitori naturali responsabili di un gesto così efferato. Mi auguro che vengano al più presto individuati e che paghino una pena severa e giusta.
A questo splendore di bambina, che rappresenta a pieno il senso del Natale, auguro una #famiglia vera, che possa offrirle tutto l'amore di cui ha bisogno. Buona #vita Akanksha! ❤️🎄- di Matteo Grimaldi

31.10.21

l'orso marsicano fa il bagno nella fontana della villa comunale prima di andare in letargo

da https://roma.repubblica.it/cronaca   29\10\2021

 Le foto di Vania Tramontozzi sono diventate virali. Da mesi gli orsi marsicani danno spettacolo nelle antiche strade di San Donato Val di Comino, centro di 1.200 abitanti della provincia di Frosinone

Da mesi gli orsi marsicani danno spettacolo nelle antiche strade di San Donato Val di Comino, centro di 1.200 abitanti della provincia di Frosinone, al confine con l'Abruzzo, e questa volta un orso è arrivato a fare il bagno nella fontana della villa comunale. Una scena subito immortalata, con immagini scattate da Vania Tramontozzi, che stanno facendo il giro del web. Il borgo è all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo e gli animali hanno iniziato a girovagare sempre più spesso nel centro abitato.

In particolare sono due gli orsi che sono stati notati negli ultimi tempi lungo le strade del paese, sempre alla ricerca di cibo, e a quanto pare continuano a scorrazzare anche in questi giorni, poco prima di andare in letargo.

29.9.21

l'innocenza dei bambini Bambino investe un pulcino con la sua bicicletta e lo porta in ospedale con i suoi risparmi

Fra  i miei   contatti  fb      ho trovato la  storia     che  trovate  sotto  .    Ma poiché   l'articolo   del  il sito  https://www.universoanimali.it/   non solo la  riporta incompleta    senza    il  finale  ma  la    spaccia  come  avvenuta  di recente   ,  il  solito  sistema   Clickbait \   acchiappa  like,  anziché   nella data reale     ovvero  due anni  fa . Infatti  facendo  ricerche   in   rete      ho  trovato    quest  articolo  





Bimbo investe pulcino e lo porta in ospedale per farlo curare

CRONACA DAL MONDO

04 APRILE 2019, 14:30 / AGG: 04 APRILE 2019, 16:37


Con il suo visino addolorato per aver fatto del male al pulcino, il bambino riceve l'elogio di tutto il web.



Non è riuscito a evitare di colpire il pulcino del vicino con la sua bici: così è iniziata la storia di questo bambino di sei anni. Tormentato dai sensi di colpa, è subito corso in casa e dopo aver preso dei soldi si è diretto all’ospedale più vicino. Lì gli è stata scattata una foto dolcissima.
A Mizoram, in India, questo coraggioso ometto si è distinto per la sua umiltà e per come ha cercato di rimediare al suo errore. Quando Derek è tornato in casa per cercare aiuto, i genitori si sono trovati 
https://curiosandosimpara.com/
2019/04/06/
spiazzati di fronte le lacrime del figlio con in mano il pulcino morto.
Dopo aver ricevuto il consenso del padre, il bambino è risalito sulla sua bici, assieme all’animaletto e ad una banconota da 10 rupie, e si è diretto correndo verso l’ospedale. Poco dopo è tornato singhiozzando: gli avevano solo scattato una foto e nessuno aveva aiutato il pulcino, così era intenzionato a prendere una banconota di più alta valuta e tornare. I genitori si sono visti costretti a spiegargli la verità: ormai l’animale era morto e non c’era niente che potessero fare in ospedale.
Nel frattempo, però, Sanga Says ha pubblicato la foto del piccolo Derek su Facebook, con il visino triste, le 10 rupie in una mano e il pulcino nell’altra; e in meno che non si dica è diventata virale, arrivando a più di 100 mila visualizzazioni. Quasi 10 mila persone si complimentano con il bimbo per il suo atteggiamento altruista e responsabile, e gli augurano di non perdere mai questa sua particolarità. “Grande esempio di umanità.
                                          Immagine di repertorio di un pulcino


 Tutti dovremmo imparare da te”; “forse possiamo imparare qualcosa da questa piccola anima”; “Caro bambino, la società riderà di te, sii te stesso.
Raggiungerai la grandezza.”; molti sono anche i commenti che elogiano i genitori e la loro educazione.

26.2.21

Il gatto bionico Vito vive con le protesi

 


RANDAGIO IN SICILIA, POI “RE” A MILANO FIN QUANDOUN INCIDENTE GLI HA CAMBIATO LA VITA. MA LE SUE “MAMME” NON SI SONO ARRESE ED È DIVENTATO IL PRIMOMICIO BIONICO D’ITALIA. COSÌ SI È MERITATOUNFUTUROE UN’INATTESA POPOLARITÀ Portamento regale su zampe d’acciaio

Scatta, va veloce, affronta la ghiaia del viale di casa con maggior disinvoltura di una donna con i tacchi: guardare il gatto Vito mentre cammina è stupefacente. E, a onor di cronaca, commuove. Sì, perché Vito non ha più le zampe posteriori e al loro posto si ritrova due zampe d’acciaio. Da gatto della Marvel, con
pezzi del corpo bionici. Manca poco che lo immaginiamo con il mantello da supereroe. Già superstar lo è: ha due profili social vituzzosuperstar, uno su Facebook e uno su Instagram. Entrambi sono seguitissimi.


Eccolo dunque Vito, sotto la pioggia di una giornata milanese, circondato dalle sue mamme, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni. Se è vivo lo deve a loro due e a un veterinario speciale, Massimo Petazzoni. È il dottore che propone loro un intervento sperimentale, le zampe bioniche, quando Vito dopo un incidente si ritrova con le gambe amputate, prima una, poi l’altra in seguito a un’infezione. È il primo

intervento in Italia.
DUE MAMME TESTARDE

È Silvia a raccontare quei giorni: «È stato bruttissimo, me lo ricorderò per tutta la vita. Eravamo in viaggio di nozze in India quando abbiamo saputo che Vito aveva avuto un incidente. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a piangere. Ci avevano detto che un gatto senza due zampe non può vivere. Noi però ci siamommesse a cercare on line e abbiamo trovato Oscar, un gatto inglese che ha le protesi».

silvia  gottardi 42  anni

Silvia e Linda tornano dal viaggio di nozze che doveva durare 3 settimane dopo 8 giorni - è il 25 dicembre 2018 - ma con una speranza. Vito ce la può fare. E così è stato e ora Silviamostra orgogliosa le nuove zampe del gatto, collegate all’osso con diverse viti. E adesso? Silvia sorride: «All’inizio Vito aveva bisogno di tutto, sembrava che non sarebbemai tornato quello di prima. Poi un giorno l’abbiamo trovato in piedi e da allora è il gatto indipendente di sempre, non dico selvatico, ma scugnizzo». A questo punto interviene Linda, una massa di riccioli, che dice: «Sembrava che avesse trascorso tutta la vita sui trampoli».

25.12.16

a pietà l'è morta ? trieste Micio paralizzato "scaricato" davanti ai bidoni dell'immondizia: caccia al colpevole


N.B


onde evitare d rovinarsi il pranzo e la giornata natalizia si sconsiglia la lettura istantanea di questo post   e  si  consiglia  la lettura  nei  giorni  successivi

Stavo   cercando un slide diapositiva fotografica     pubblicata tempo fa    sula mia bacheca  di Facebook     ed  trovo questa   che trovate  sotto  , dimenticata dall'atmosfera natalizia  .


Micio paralizzato "scaricato" davanti ai bidoni dell'immondizia: caccia al colpevole

da  http://www.ilgazzettino.it/nordest/trieste/      Venerdì 23 Dicembre 2016, 14:52





di E.B.TRIESTE

Alla cattiveria non c'è mai fine. Un gatto adulto affetto da una paralisi è stato abbandonato questa mattina davanti ai bidoni dell'immondizia davanti al Palazzo della Regione, in riva Nazario Sauro. A denunciare l'accaduto è una triestina con un eloquente ma quanto mai triste post su Facebook: «Qualcuno ha scaricato questo povero gatto fuori dai bidoni della spazzatura davanti al palazzo della Regione di Riva Nazario Sauro. Hanno buttato il trasportino nella spazzatura. Il micio e' stato portato dal veterinario, che ha accertato le gravi condizioni dovute ad un trombo agli arti inferiori in corso gia' da giorni e ora tentano di salvarlo. L'hanno scaricato paralizzato.... questo gatto e' di casa...si vede. Chi ha potuto commettere un gesto così inumano??? Condividete il post nella speranza di trovare il colpevole, grazie».
Ovviamente il post ha scatenato la rabbia e lo sgomento del popolo social. Qualcuno si è subito fatto avanti per adottarlo. Il micio purtroppo però non ce l'ha fatta, è morto questo pomeriggio alla clinica Catalan di via Rossetti dove era stato portato per ricevere le cure necessarie.


Questo Un abbandono ancor più delinquenziale, vista la malattia del micio e la sua successiva morte. Mi auguro che si riesca a capire la responsabilità: l'abbandono è' anche un reato o,tre che un gesto vigliacco e crudele ! Ce tristezza e che che schifo ...anche il mio precedente gatto

ha avuto lo stesso problema ... almeno credo ma è deceduto a casa .Mi chiedo ( le solite domande destinate a rimanere senza risposta ed a voltare nel vento ma queste persone sono costoro andranno a messa a natale -Ma come si fa... tenere in casa e vivere con una bestiola per anni, poi, appena sta male buttarla nella spazzatura come una scarpa rotta? Lasciarlo là ad agonizzare? Lasciarlo là,iin qualche  canile  al massimo  , se non si  vuole  soffrire  vederlo troppo morire   , o   fargli   quando ormai non c'è più niente  da  fare  una puntura    e  via  da parte  del  veterinario   Non riesco a concepire come si possa arrivare a tale livello di crudeltà    e mancnza  di rispetto   anche  di un moribondo  !

24.11.16

Apprendere dagli animali

A  testimoniare  l'attualità  dei romanzi di  Jack London   di cui  quest'anno si sono celebrati i  cento anni  della morte   ci  sono  sia  i recenti studi   Le neuroscienze stanno iniziando a studiare le origini evolutive dell’empatia, dell’altruismo e il ruolo di un legame genetico negli esseri umani e negli animali.  di cui rovate  maggiori dettagli in questo articolo riportato sotto 
da http://www.neuroscienze.net/?p=4748

.

[--] Ricerche sugli animali mostrano che il loro comportamento manifesta la consapevolezza dei legami familiari, dell’amicizia e delle relazioni sociali. I primati, per de Waal, condividono con l’uomo valori radicati, che sono esistiti fin dall’inizio dei tempi, come quello di “sopravvivenza” del singolo e del gruppo, il desiderio di appartenenza, di amare e di essere amati o di andare d’accordo. Sono comportamenti morali che sono generati “dall’evoluzione naturale”.
L’etica pertanto è “nata dal basso” e si è evoluta nel mondo animale poiché la cooperazione e l’altruismo apportano “vantaggi” alla comunità, a tutti e a ciascuno.
Esistono prove- afferma de Waal- a sostegno dell’esistenza dell’altruismo e dell’empatia negli animali. Nell’altruismo, gli animali seguono in sostanza “un impulso benevolo”. In tutti i mammiferi è presente la cura dei piccoli, un comportamento che è la forma archetipo di altruismo. Insetti quali formiche ed api sono “meravigliosamente cooperativi e il loro studio ha fatto “progredire” la nostra comprensione dell’altruismo. I mammiferi sono “molto sensibili” alla sofferenza e alla compassione di altri, compiono buone azioni e dunque manifestano “tendenze morali”. Sono atteggiamenti che troviamo persino nei ratti e nei topi.
Ricerche mostrano che in quasi tutte le specie, gli adulti che combattono, si fermano appena vincono. L’uomo uccide- commenta Wrangham- laddove animali meno intelligenti desiderano soltanto metterli in fuga spaventandoli. Il termine “bestialità”, riferito alla violenza umana, è “un’offesa- rileva Zajonc- alle specie non umane. L’uomo ha un temperamento “demoniaco”
Molte ricerche poi indicano che solo la nostra specie ceda regolarmente all’impulso di commettere omicidi conspecifici, stupri e altri crimini sessuali 
E’ impossibile scorrere la cronaca quotidiana senza scoprirvi “i segni- scrive Baudelaire- della più spaventosa perversione umana. Guerre, delitti, furti impudicizie, torture, un’ubriacatura d’atrocità universale”. “In ogni uomo-precisa Dostoewskij- si nasconde una bestia”. Nessun animale “uccide per il solo piacere di farlo. Quando lo fa- spiega Masson nel libro “Le bestie siamo noi” (Edizioni Sonda) è per autodifesa o per proteggere la prole o per mangiare. Infatti << Fra tutti gli animali, l’uomo è “il più crudele >> (Mak Twain).
Insomma, siamo buoni o cattivi? Le neuroscienze ci dicono che il cervello umano è una combinazione di bene e male, egoismo e altruismo, miseria e nobiltà, creatività, distruzione e autodistruzione, odio, invidia e amore, eros e thanatos. Il nostro cervello è unico e ognuno di noi è differente dall’altro.

E  questa    storia vicenda     preda  da
http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca   del 22 novembre 2016

La storia di Timmi, il cane che diventa prof
Ha rischiato la morte, ora cammina con le rotelle: presto sarà in classe con la docente che lo ha accudito
di Stefano Bramanti





PORTOFERRAIO.
 Timmi è un piccolo cane nero, elbano. Purtroppo è disabile ma diventerà un “docente” nelle scuole livornesi, alle elementari Puccini e Micheli. Non ha più l'uso della zampe posteriori e un congegno a rotelle gli permette di muoversi. Nonostante ciò, insieme ad altri sei suoi simili, tra cui Cirillo, cieco, e Hoppy colpito da una grave lesione, sarà in classe insieme a Rosa Rispoli, l'insegnante di religione, la quale ricorda che «I bambini apprendono con esempi concreti. La compagnia dei diversi, di chi ha sofferto, ma dimostra una grande voglia di vivere e dà affetto, è un'esperienza molto formativa. Fa capire il valore della vita, la gioia dello stare insieme, senza escludere nessuno. Uno schiaffo a bullismo ed emarginazione, vivere e condividere sono doni di Dio».
Ma facciamo un passo indietro per capire la storia dello sfortunato, ma rinato, cane isolano, un meticcio che ama molto stare con i bambini. Deve la sua nuova vita ai volontari dell'associazione isolana Animal Project.
«Due anni fa Timmi era in pericolo di vita – racconta Rossana Braschi, presidente del team – ci fu segnalato nella zona di Lacona. Era stato probabilmente abbandonato e fu investito da un'auto pirata che lo lasciò al bordo della strada con la schiena spezzata e altre ferite gravi. Lo abbiamo soccorso e affidato alle cure del veterinario Marco Melosi. Un intervento chirurgico ha evitato il decesso. Il cane però ha perso l'uso della zampe posteriori e ci sono volute cure fisioterapiche nella clinica della dottoressa Mariani a Livorno. In totale 5000 euro di spese, risolte grazie ad importanti donatrici».
A Timmi, per superare la sua infermità, gli fu applicato al corpo un carrellino con due ruote e il povero cane, dopo 4 mesi di ricovero e non vivendo più in una famiglia, come accade agli umani, fu colpito da una grave nevrosi. Ma ecco la svolta positiva: un miracolo chiamato Rosa Rispoli. Lo ha adottato accogliendolo nella sua casa livornese. Una docente di religione che ha altri sei cani, tutti disabili. «Dispongo di un ampio giardino – dice – e ho accolto volentieri Timmi il cane venuto dall'Elba. Siamo una bella famiglia allargata. Ora voglio attuare un progetto coraggioso, mai fatto in Italia e sono certa della sua validità: coinvolgere i cani nel mio lavoro a scuola. I miei non sono cani normodotati, ma hanno una marcia in più. Amano la vita con tutto il cuore, hanno saputo reagire alle difficoltà e invece di diventare asociali sono ancora più buoni e socievoli». E guarda caso Timmi isolano ha un bel carattere, è campione di affettuosità. «Certo– conclude Rispoli – sarà in classe con me, se il mio piano formativo sarà approvato da chi di dovere. Fare scuola coinvolgendo i miei sette cani speciali sono certa sarà un bello stimolo positivo per i bambini, sempre pronti a dare e ricevere affetto. Un'esperienza che farà capire a tutti come Dio sia in questi poveri esseri e nonostante gli handicap diventano esempi per tutti». E' del resto noto come i cani e gli animali in genere, offrono
amore disinteressato, come quello del Signore, che accoglie tutti con gioia. «Gli uomini invece – chiosa Rispoli – diventano un'immagine sbiadita di Dio, quando compiono azioni negative. La storia ce lo insegna. Timmi se potesse parlare ce lo spiegherebbe molto bene».






 l’uomo è “il più crudele  >>(Mak Twain).

3.1.16

[ AGGIORNAMENTO - REPRISE ] Siniscola, legano un petardo al collo di un gabbiano e filmano l'esplosione che lo uccide trovati i colpevoli del vigliacco gesto

aggiornamento   della news  precedente 

N.B 

non riporto  ulteriormente  il video  ,  contente  la crudeltà del gesto , non per  censura  autocensura    ma  per evitare  atti di emulazione  e  di imbecillità . Però  chiunque  volesse vederlo  lo può fare  nel mio precedente post  ( trovate il link sopra  in alto )  

  dalla  nuova  sardegna del
03 gennaio 2016

SINISCOLA
Gli agenti del Corpo forestale e i carabinieri preparano la denuncia di due pescatori che sarebbero gli autori del video fatto sulla barca dove l'uccello è stato catturato e barbaramente ammazzato
Il un   frame del video  il  petardo legato al collo del gabbiano 
Due pescatori saranno denunciati dagli agenti del Corpo forestale e dai carabinieri di Siniscola per l'orribile fine di un gabbiano al quale i due uomini avrebbero attaccato un petardo che è esploso durante il volo dell'uccello dilaniandolo
Nel video si vede con chiarezza che due uomini legano al collo del gabbiano un petardo, lo lanciano in volo e assistono all'esplosione in un coro di risate.
I carabinieri e i forestali, ricevuta la segnalazione sul filmato che circola su youtube, hanno avviato le indagini e i due pescatori sarebbero stati individuati. Molto presto verranno denunciati
Ora   a mente   fredda    adesso  , rispetto  a i mie  commenti  a  caldo   fatti nel post   precedente o miei commenti su facebook e su twitter , esprimo un pensiero meno violento Gli avrei prescritto una cura psichiatrica, oltre al ritiro della licenza di pesca, persone mentalmente disturbate non meritano . 
In chiusura   annuncio anche se  a malincuore [SIC ]  perchè  era fra  i primissimi compagni di strada  dell'avventura  del blog  quando ancora  si chiamava   cdv.splinder     , ma  la  sua  deriva  ultra  cattolica  ( leggi alla mario Adinolfi ed  affini  )  e reazionaria  oltre  che salvinista  populista  non riuscivo più a sopportarla   ,  come se  mi togliessi un sasso dalla scarpa , che   dopo questa   discussione  avvenuta  sul gruppo ambientalista   di facebook  in volo   la signora  non fa  più parte  del mio percorso   \  compagni di strada  - viaggio  

Giuseppe Scano sono ....., ma non so chi è più ..... se chi ha condiviso il video e messo acriticamente mi piace ., o chi come quella populista di Loredana Ines Morandi ha scritto tali imbecillità http://on.fb.me/22DCARq
Mi piaceRispondi8 h
Loredana Ines Morandi Per un poco di campanilismo non perdere il senso della violenza indicibile del fatto accaduto. Prega Iddio che nessuno lo ripeta, perché altro che quel che ho scritto io meriterebbero i due.
Mi piaceRispondi8 h
Giuseppe Scano non ė questione di campanilismo ma d'insulti ad a gli abitanti di una regione
Mi piaceRispondi6 h
Loredana Ines Morandi Quindi è campanilismo.
Mi piaceRispondi6 h
Giuseppe Scano per me no. allora se lo fa un romano mi metto a dire che siete tutti sadici e coglioni . e vediamo come reagisci
Mi piaceRispondi5 h
Loredana Ines Morandi A me, francamente, non interessa proprio. Dì pure quello che ti pare. Sarà che la Lega ci ha già abituati al grido di "Roma ladrona", e dato che essendo riferito ai vari governi è quasi in tutti i casi cosa vera....
Mi piaceRispondi5 h


con  questo è tutto  buonanotte 


Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...