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11.11.24

roberto saviano stavolta ha toppato ha ragione anche se un po' faziosamente don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano

Datemi pure  dell'avvocato del diavolo e del  cerchio bottista  . Ma  tali insulti  ti fano passare  distinguo
il Saviano personaggio   dei salotti   tv    dal   Saviano scritore    le  sue  opere   in particolare la Paranza dei Bambini  e  visto Gomorra  la serie  .Ma un conto è finché un cittadino attacca i politici, come potremmo essere io o   altro  che attacchiamo la Meloni o la Schlein, per dire. Un altro è quando un partito di Governo, primo in Italia alle scorse elezioni, fa un attacco così  
cattivo  a un cittadino.Ora  il problema non è l'attacco in se, una replica alle posizioni di Saviano ci può stare, mancasse altro,  vedere  la  risposta  di  Don M.Patruciello  , il problema è la violenza di questo attacco da un profilo, alla fine, istituzionale. Mi    chiedo  come  il   primo partito in Italia come può permettersi di fare un attacco cosi cattivo  e  pieno d'astioa  un cittadino italiano? Sono al Governo, che lo vogliano o no rappresentano tutta l'Italia, anche chi non li ha votati. Attaccare in modo così cattivo un cittadino che non ha ruoli politici dal profilo pubblico del partito è indecente e  vergognoso  a   prescindere    da Destra o Sinistra  ,


 


.Infatti mi chiedo  ancora  come si possa attaccare nella Figura di Saviano  una persona che ha avuto il merito di far conoscere ulteriormente  attraverso lo strumento letterario ad ampie fette di cittadini prima inconsapevoli o  oquasi  della terribile realtà del crimine organizzato, la sua ferocia e la sua capacità di infiltrare la nostra società. Così pericoloso per la camorra da dover vivere da anni sotto scorta. Si vergognino Meloni e Salvini,. che per cinici motivi politici fanno tutto questo. Incapaci, privi di alcun coraggio civile e personale. Ma soprattutto paragonare saviano a un sciacallo è una cosa grave  paragonarlo a uno sciacallo vuol dire offendere gli sciacalli .Ritornando  a noi   , come  ho già   detto nel  titolo   ,  ha ragione  il  Don .  Almeno c'è   sia che  ci  si schieri proo contro  Saviano  , una crtica  certo  aspra  e  un po'   di parte , ma   almeno rispettosa   e civile rispetto a   toni usati da FdI  . Infatti   dopo aver visto  varie  fiction  ( il  padrino , la  piovra  ,  Gomorra   film e serie  ,  ecc solo per  citare i principali )  concordo   quasiu totalmente  con  l'intervento del prete  . 







A ROBERTO SAVIANO
Gli ultimi tre orribili omicidi avvenuti a Napoli dovrebbero bastare per farci diventare più intellettualmente onesti, pensosi, umili; più veri. Dovremmo tutti arrossire di vergogna e chiedere perdono ai ragazzi per le ruberie perpetrate negli anni da politici che hanno pensato a riempire solo le loro tasche. Per lo spreco - enorme - di denaro pubblico. Per non essere stati in grado di bloccare le tonnellate di droga che hanno invaso la Campania e l’ Italia. Per avere costruito impensabili quartieri con materiali fatiscenti per ammassarvi migliaia di persone lasciandole poi in balia di prepotenti e camorristi. Guarire una persona influenzata è facile. Richiamare in vita un ammalato grave è cosa molto più complessa. E Parco Verde, il centro sportivo ridotto a un immondezzaio puzzolente, il comune di Caivano sciolto per la seconda volta per infiltrazione mafiose, il dramma ambientale e sanitario, i mille clan della camorra che ci angariano da sempre, la disoccupazione atavica che affligge la nostra terra, il lavoro in nero, l’evasione scolastica, la pigrizia di tanta gente “ buona” che non disdegna di insozzare e occupare strade e marciapiedi, meriterebbero un’analisi piu onesta, piu severa. Per amore di questo nostro popolo bistrattato occorre andare al di là degli slogan e degli stereotipi. Invece. Roberto Saviano scrive che “ gli omicidi dimostrano il fallimento completo del modello Caivano “. Falso. Caro Roberto, sono passati quasi 20 anni da quando - sconosciuto giornalista - venisti al “Parco Verde” per scrivere dell’omicidio di un nostro ragazzo di 15 anni. Quel racconto finì nel tuo libro “ Gomorra”. Da allora - lo sai bene - ti ho invitato tante volte a ritornare. A dare voce alle nostre voci. Non lo hai mai fatto. Non sei mai venuto. In questi 20 anni - pensa a quanti governi si sono succeduti e da chi erano formati - le cose sono andate di male in peggio. Non poteva che essere così. Lasciato a se stesso il degrado peggiora; l’ammalato si aggrava e muore. Ho chiesto aiuto a tutti. I colori politici non mi hanno mai impressionato. Sono un prete. Un uomo libero. I rischi di essere frainteso e deriso ci sono. Pazienza. Il presidente del Consiglio dei ministri della nostra repubblica, l’ anno scorso, ha accolto il mio invito. È venuta. È ritornata. Quel che è accaduto a Caivano è sotto gli occhi di tutti. Di tutte le persone oneste che vogliono vedere. Certo, è poca cosa rispetto al gran lavoro che dovrà essere fatto. I miracoli li fa Dio. La bacchetta magica ce l’ha la fata. Nessuno ha mai creduto che in un solo anno, un luogo dove - parola di Vincenzo De Luca - “ lo Stato non c’è. Punto” sarebbe diventato il paradiso terrestre. Si sta lavorando. Con fatica. Avrai saputo che “ Parco Verde” non è più una delle più grandi piazze di spaccio d’ Europa. Qualcosa si muove. Giorgia Meloni ha risposto al mio appello. Un merito che altri, prima di lei, non hanno voluto o potuto prendersi. La verità è limpida come l’acqua di sorgente. Se vuoi bene al tuo popolo, non remare contro. Si perde solamente tempo. Lascia che lo facciano i politici di professione. Noi, preti, giornalisti, scrittori, intellettuali, dobbiamo essere capaci di stare al di sopra delle parti. Essere coscienza critica. Sempre con le mani pulite. Viceversa, non saremmo credibili. No, Roberto, gli ultimi omicidi non dimostrano affatto il completo fallimento del modello Caivano, ma sono il frutto avvelenato e velenoso di decenni di disattenzione verso il dramma della camorra, della terra dei fuochi, delle problematiche giovanili, delle nostre bistrattate periferie. Ti auguro ogni bene. E ti invito ancora una volta a ritornare al “Parco Verde”. Dio ti benedica. Padre Maurizio Patriciello.

In quanto a Saviano  è  mancata l'onesta intelletuale  e   cosa strana   lui che è cosi  attento e preparato   la  capicità  d'analisi del contesto di Caivano  pre  Meloni  .

5.6.24

destra sempre più arrogante e caffona oltre che ignorante il caso della deputata venerta di Fdi elena donazzan che dice che matrimoni misti favoriscono i terroristi o ., e l'nsult a matrgherita lachin rimproverata in consiglio comunale per aver definito "antifascista" la Costituzione




È stata prima insultata da un consigliere di Fratelli d'Italia e poi redarguita dal presidente dell'assemblea per aver definito "antifascista" la Costituzione. È accaduto durante la seduta del 3 giugno del consiglio comunale di Marcon, cittadina di 17mila abitanti alle porte di Venezia. Margherita Lachin (  foto  a   sinistra  ) consigliera Pd dell'opposizione, prende la parola, ma viene interrotta dai consiglieri della maggioranza appena definisce "antifascista" la Costituzione. 
Si sente chiaramente un insulto al suo indirizzo ("vaffa.."), proveniente da Stefano Franceschetto, capogruppo di Fratelli d'Italia, che viene richiamato dal presidente, Thomas De Rossi. Ma lo stesso De Rossi, immediatamente dopo, se la prende con la consigliera Pd: "L'antifascismo c'entra abbastanza poco, la invito a continuare con i dovuti modi", le dice. E alla replica incredula di Lachin ribatte, stravolgendo completamente i fatti: "Chiarisca la sua posizione perché sennò le tolgo la parola: ha dato del fascista a...?". "Io non ho dato del fascista a nessuno", chiarisce Lachin. "Lei mi riprende perché ho detto "costituzione antifascista" e non dice nulla a chi mi ha offeso con una parolaccia ?".
Mi sa  che     ha  ragione  Montinari  


9.9.22

anzichè andare avanti ritorna indietro . l'italia un paese sempre più rezionario e retrogrado il caso di peppa ping in rai e la legge veneta e proposta nazionale sul seppellimento obbligatorio dei feti

canzone  suggerita
quelli    che benpensano  - Frankie hi-nrg mc

  di cosa stiamo parlando 


  repubblica    09 SETTEMBRE 2022AGGIORNATO ALLE 19:19 

FdI contro Peppa Pig, appello alla Rai: "Non trasmettete l'episodio con due mamme. Inaccettabile indottrinamento gender"  
                                     a cura di Redazione politica

                                                  L'episodio di Peppa Pig "incriminato" 

 
Il partito di Meloni non condivide la scelta degli autori del famoso cartone animato di aver inserito le famiglie arcobaleno nella storia. E Letta su Twitter:"Domanda per Giorgia Meloni. Quindi Peppa Pig va censurata e il video della donna violentata a Piacenza va rilanciato senza limiti?"Gli autori dell'amatissimo e famosissimo cartone animato Peppa Pig hanno scelto di allargare la narrazione al concetto di famiglie e non solo. 
Da qualche giorno nella serie è apparso un nuovo personaggio, Penny Polar Bear. Nell'episodio intitolato, non a caso, "Famiglie", l'amico di Peppa nel descrivere la sua famiglia racconta: "Io vivo con la mia mamma e l'altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l'altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti", conclude Penny Polar Bear. La scelta degli autori ha fatto scattare gruppi prolife e Fratelli d'Italia.

Ora non mi spaventano  le ideologie  reazionarie In quanto essendo nato negli anni 70 più precisamente nel 76 ovvero nell'ultima frase della guerra fredda e degli scontri ( culturali e ideologici ) pro e anti 68/77 , tra progressiste reazionari, sono stato educato (ed ho assorbito ) entrambe le culture /ideologie . Ma mi spaventano ed preoccupano quando oltre a diventare estreme   ,  quando  diventano legge   o  quando  una minorananza perché d'esso tratta rispetto al paese reale   fa pressione  e  viene  accolta  dal punto  di  vista  elettorale  propagandistico    nel  primo  caso    o  dal punto di vista  legislativo  il secondo  . Se non ci fosse da piangere, riderei. Ecco che Non hanno ancora vinto le elezioni e già invocano la censura sulla Rai contro le mamme lesbiche.L'omofobia di fdi é servita, per chi avesse dei dubbi.....
Infatti mi faccio e faccio alla Meloni e agli iscritti\e di FdI , le stesse domande di ( lontano da me dal punto di vista ideologico ) Letta su Twitter:"Domanda per Giorgia Meloni. Quindi Peppa Pig va censurata e il video della donna violentata a Piacenza va rilanciato senza limiti?"

Ecco cosa riporta L'ansa a proposito
FdI, episodio di Peppa Pig con 2 mamme, Rai non lo trasmetta Petizione online di Pro Vita Famiglia Onlus: 'intollerabile'
(ANSA) - ROMA, 08 SET - "È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Come ha
dimostrato recentemente Giorgia Meloni siamo e saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l'indottrinamento gender. Per questo chiediamo alla RAI, che acquista i diritti sulle serie di Peppa Pig in Italia col canone di tutti gli italiani, di non trasmettere l'episodio in questione su nessun canale o piattaforma web". Così dichiara Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d'Italia e candidato nel collegio plurinominale Lazio 1-01 della Camera dei Deputati. Analoga la richiesta che arriva da Pro Vita & Famiglia Onlus, che lancia sul proprio sito anche una petizione online "No ai cartoni gay per bambini sulla Rai", definendo "intollerabile usare cartoni animati in salsa LBTQIA+ per influenzare la mente dei bambini e normalizzare situazioni che si fondano sull'ideologia gender. Per questo il primo episodio di Peppa Pig trasmesso in UK con la presenza di "due mamme lesbiche" è di una gravità assoluta". (ANSA). SCA 2022-09-08 17:04
concordo quindi con Romina Fiore : << “Fdi contro Peppa Pig” le grandi battaglie dei fratelli d’Italia
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 >>

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La battaglia di Martina: «Costringere una madre a seppellire il feto è una legge medievale da abrogare»
  da  http://www.gazzettino.it/   Angela Pederiva - 9 h fa

VENEZIA - Da cinque anni in Veneto vige una legge che impone la sepoltura di ogni feto abortito, indipendentemente dalla settimana di gestazione e dalla volontà della donna. «Una norma che ha il sapore del Medioevo», tuona Elena Ostanel, consigliera regionale del Veneto che Vogliamo, alludendo all'emendamento approvato a ridosso di Natale del 2017 su iniziativa dell'assessore Elena Donazzan (allora di Forza Italia e adesso di Fratelli d'Italia). Per abrogare quella disposizione, l'esponente dell'opposizione ha depositato un progetto di legge sottoscritto anche da buona parte del centrosinistra e frutto della riflessione scaturita dall'incontro con una mamma di Vicenza.

La battaglia di Martina
La battaglia di Martina© Anthology

LA TESTIMONIANZA

Si chiama Martina, ha 42 anni e due bambine. «A maggio racconta ho saputo di essere incinta per la terza volta. Ma la gravidanza è partita male, ho avuto il Covid, ad ogni minaccia di aborto ho dovuto pagare l'accesso al Pronto soccorso perché venivo considerata un codice bianco. All'undicesima settimana ho saputo che la gestazione era finita già alla settima: non c'era nessun bimbo in arrivo. È stato molto pesante, mi sono sottoposta al raschiamento. Le infermiere mi hanno invitata a firmare il modulo del consenso informato sulla sepoltura del prodotto del concepimento, chiedendomi di barrare una delle due caselle: o provvedevo io attraverso le pompe funebri, o ci pensava l'Ulss 8 Berica. Non volevo mettere nessuna crocetta, perché trovavo assurdo che ci fosse una lapide in cimitero a ricordare un momento tanto doloroso per me, ma mi è stato detto che ero obbligata dalla legge. Così ho lasciato il materiale all'azienda sanitaria e ho poi saputo che è stato tumulato al Giardino degli angeli. Quando ci penso, per me è orribile: mi sento giudicata. Oltretutto mi viene riferito che non tutti gli ospedali sono inflessibili come quello di Vicenza, il che significa costringere le donne a peregrinare da una struttura all'altra».

LA MOBILITAZIONE

La norma del Veneto è applicata solo nelle Marche, anche se il senatore meloniano Luca De Carlo propone di estenderla e tutta Italia. «Il nostro progetto mette al centro la libera scelta della donna, l'unica a poter decidere cosa fare in coscienza e senza imposizioni», ribadisce Ostanel, mandando un «messaggio politico» al governatore leghista Luca Zaia: «Ha dichiarato che il centrodestra deve cambiare pelle ed essere più inclusivo. Ora terrà fede alle sue parole, appoggiando la nostra proposta, o preferirà assecondare gli alleati di Fdi, sempre più forti in Veneto stando ai sondaggi?». I collettivi femminili si mobilitano contro quello che definiscono «un orrore legislativo e umano» (Marina Mancin, Lottodiognimese), «una norma che vuole alimentare i sensi di colpa nella donna» (Annamaria Tormene, gruppo pari opportunità di Coalizione Civica), «una violenza istituzionale (Mariangela Zanni, Coordinamento Iris). «Non è un tema dei gruppi femministi osserva il portavoce dell'opposizione Arturo Lorenzoni perché qui ne va della libertà di tutti: abbandoniamo gli approcci ideologici, ha fatto retromarcia anche la Lombardia». Fa ammenda il Partito Democratico, che un lustro fa aveva votato a favore: «Ho sentito i colleghi dell'epoca spiega il capogruppo Giacomo Possamai e nella concitazione di un pacchetto contenente molte misure hanno commesso un errore. Ma oggi siamo convinti che vada ripristinato un principio di civiltà».




13.2.19

Frittelle gratis "solo ai bambini italiani", l'iniziativa del consigliere 'sovranista' di Mantova. Meloni: "La annulli subito"





lo so che molti diranno che non è razzismo ma secondo me lo è perchè nell'ambito del comportamento e degli atteggiamenti sociali la discriminazione consiste nel trattamento, nella considerazione e/o nella distinzione non paritari attuati nei confronti di un individuo sulla base di un particolare gruppo sociale, classe sociale o categoria in cui la persona viene percepita come appartenente, anziché basandosi sui suoi singoli attributi. Ciò include il trattamento sociale di un individuo o di un gruppo, in base alla loro appartenenza effettiva o percepita, all'interno di una determinata categoria sociale "in un modo che è peggiore del modo in cui le persone vengono solitamente trattate"Esso comprende la reazione o l'interazione iniziale del gruppo predominante il quale intende limitare i membri di un gruppo minoritario nelle opportunità e/o privilegi disponibili invece alla maggioranza delle altre persone e conducendo in tal maniera all'esclusione sociale delle persone e/o di quelle entità basandosi su decisioni e motivazioni che possono anche considerarsi per certi versi del tutto irrazionali
Tradizioni culturali, politiche, idee, pratiche e leggi discriminatorie esistono ancora ai giorni nostri in molti paesi ed istituzioni in ogni parte del mondo. In alcuni luoghi i tentativi controversi come le "quote" sono stati utilizzati per beneficiare quelli che si credono essere vittime di una qualche forma di discriminazione; ma sono stati per alcuni versi definiti come "discriminazioni inverse".
Negli Stati Uniti d'America è stata istituita una politica governativa conosciuta come "azione positiva" per incoraggiare i datori di lavoro e le università a ricercare ed accettare gruppi come gli afroamericani e le donne, che sono stati gruppi di rilievo ma oggetti di discriminazioni per un lungo periodo di tempo. Alcuni esempi di discriminazione possono essere il razzismo, il sessismo, l'antisemitismo e l'omofobia




a voi decidere questi sono i fatti

repubblica  13 febbraio 2019

Frittelle gratis "solo ai bambini italiani", l'iniziativa del consigliere 'sovranista' di Mantova. Meloni: "La annulli subito"


                     Il consigliere Luca de Marchi


Luca de Marchi, consigliere comunale di FdI: "Gli extracomunitari hanno già tante agevolazioni". La leader del suo partito: "Mi dissocio, chieda scusa". Il sindaco Pd Palazzi: "Discriminare sulla pelle dei bambini fa ancora più schifo"


di
LUCIA LANDONI



Le frittelle e i biglietti per l'autoscontro in regalo al luna park? Solo ai bambini italiani, però. Perché gli immigrati "hanno già troppe agevolazioni dal Comune: quindi io penso prima agli italiani". E' un nuovo caso di razzismo - nonostante i distinguo che vengono fatti tra immigrati "integrati" e non - e anche rivendicato con orgoglio. Accade a Mantova, e protagonista è un consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Luca de Marchi, "sovranista mantovano", come si definisce sul suo profilo Facebook e, sembra, già allontanato dalla Lega e da CasaPound. Il 15 febbraio organizza al luna park, e lo fa sapere con una nota, una distribuzione gratuita di frittelle riservata però "solo ai bambini italiani": un gesto di attenzione, dice, verso i bambini di famiglie in difficoltà". Ma la leader di FdI Giorgia Meloni, appena l'ha saputo, ha diffuso una nota durissima: "Mi dissocio nella maniera più categorica dall'iniziativa presa dal consigliere de Marchi, lede l'immagine del partito. Il consigliere la annulli immediatamente e porga le scuse pubbliche o saremo costretti a prendere provvedimenti nei suoi confronti". E il sindaco Pd Mattia Palazzi rilancia: "Discriminare fa schifo, farlo sulla pelle dei bambini ancora di più".
Razzismo? Quando mai, dice lui: "Le anime belle possono stare tranquille, nessun razzismo, ma priorità: a mio parere vanno aiutati prima gli italiani, che si parli di frittelle, di case popolari o di reddito di cittadinanza. Comprerò delle frittelle, dolci tipici della tradizione mantovana, e dei biglietti per l'autoscontro a mie spese e predisporrò uno stand al luna park per distribuirli ai bambini. L'amministrazione comunale di Mantova garantisce un gran numero di agevolazioni agli extracomunitari, quindi io penso agli italiani".
Per ricevere i dolci in dono - concede - non sarà però fondamentale il colore della pelle, ma forse sarà necessario comunque mostrare i documenti: "I bambini italiani non sono necessariamente quelli bianchi - garantisce de Marchi - Se arriveranno ragazzini di colore, ma residenti sul nostro territorio da almeno dieci anni e con una famiglia ben integrata, saranno i benvenuti". Carta d'identità per ritirare le frittelle? "Non ho nessuna intenzione di mettermi a fare il gendarme che chiede di mostrare i documenti. Ci saranno dolci per tutti, il mio è un atto coraggioso, ma anche provocatorio e con una finalità di propaganda, come accade in politica". Gli organizzatori del luna park, assicura, non c'entrano nulla.
"Discriminare fa schifo e farlo sulla pelle dei bambini ancora di più": è il secco commento di Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, all'iniziativa di de Marchi. "Rivolgo a tutti i bambini mantovani un invito: andate a prendere le frittelle al luna park venerdì con i vostri compagni di scuola, in modo da fargli spendere un po' di soldi e dargli una bella lezione di umanità - dichiara il primo cittadino - Sostenere che facciamo troppo per gli extracomunitari e troppo poco per gli italiani significare dire delle idiozie senza sapere neppure di cosa si sta parlando. Con questa iniziativa de Marchi rischia di farsi espellere anche da Fratelli d'Italia, come gli è già successo con la Lega e con CasaPound". Sul gruppo Facebook "Sei di Mantova se" e sui profili dello stesso de Marchi si susseguono i commenti: c'è chi parla di "ignoranza pura e cattiveria", chi scrive che "quando si comincerà a provare vergogna per 'iniziativè di questo tipo, sarà sempre troppo tardi" e chi sottolinea che "i bambini extracomunitari che vanno a scuola con i miei nipotini sono più italiani di me"

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...