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perchè le foibe ed l'esodo fanno parte della nostra storia ma ancora non sono digerite e assimilate e vengono ancora usate come strumento ideologico

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 Oggi  10  febbraio   che  altro   dire  altre  a quello che  ho  già  riportato nel  precedente post  o  a quanto    detto  nella  bella  puntata del 9\2\2024    della   trasmissione rai   di passato e presente     dove   con lo storico     da  https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Rumici Guido Rumici (Gorizia, 27 settembre 1959) è uno storico e saggista italiano. Studioso della storia del confine orientale italiano ed esperto di storia della Venezia Giulia e della Dalmazia, Rumici è autore di numerosi saggi sull'argomento, cui ha dedicato più di un decennio di ricerche e documentazione.Professore di Economia aziendale e di Storia ed Economia regionale, Rumici è cultore di Diritto dell'Unione Europea e di Diritto Comunitario presso l'Università di Genova nonché relatore e conferenziere per conto dell'Università Popolare di Trieste e su mandato del Ministero degli Affari Esteri nelle Comunità degli Italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia. Giornalista, è autore

Perché ogni anno si litiga sulle foibe La ciclica discussione sulle violenze sul confine orientale italiano nella Seconda guerra mondiale è caratterizzata da una grande aggressività, e poca storia o un uso strumentale \ ideologico d'essa

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da   https://www.ilpost.it/2021/02/16/foibe/ Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Slovenia Borut Pahor a Basovizza (ANSA/Francesco Ammendola/Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) l 10 febbraio di ogni anno, in Italia, è il “Giorno del ricordo” dedicato ai morti sul confine orientale d’Italia e al cosiddetto “esodo” italiano alla fine della Seconda guerra mondiale: un pezzo di storia nazionale a cui ci si riferisce spesso come “le foibe”. E ogni anno, nei giorni immediatamente precedenti e successivi, ci sono polemiche e scontri a vari livelli, dalla politica ai social network, caratterizzati spesso da una notevole aggressività delle argomentazioni, che nella maggior parte dei casi non riguardano tanto le ricostruzioni dei fatti – in massima parte condivise – quanto il giusto valore storico e le responsabilità morali da attribuire alle foibe, e all’opportunità dei paragoni con gli altri eccidi del Novecento. Le foi

Se è lo Stato a riscrivere la storia Il caso del consiglio regionale del Veneto taglia i fondi agli studiosi che non si adeguano alle cifre “ufficiali” delle vittime delle foibe.

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  chi mi  sfotte perchè   parlo al di fuori della settimana     del giorno  del ricordo  [il 10 febbraio ]   e chi   continua   , nonostante lo  abbia spiegato più  volte  , a dirmi  come spunti sul  10 febbraio ma  lo ricordi  .  Lo invito  a  leggersi questo articolo .    DI SIMONETTA FIORI   da repubblica.it Se è lo Stato a riscrivere la storia Il consiglio regionale del Veneto taglia i fondi agli studiosi che non si adeguano alle cifre “ufficiali” delle vittime delle foibe. Chi mette in dubbio che fossero 12 mila è considerato “negazionista” Può esistere una verità storica di Stato sancita da un organo legislativo ? Nell'anno che celebra Orwell, è toccato assistere a una riproposizione in piccolo del suo "Ministero della Verità", che riscrive la cronaca e la storia secondo i dettami di chi governa. È accaduto il 24 febbraio scorso in Veneto, dove il consiglio regionale ha approvato una mozione con cui si chiede alla giunta di sospendere "ogni tipo di contributo a

27 gennaio e 10 febbraio sfatiamo la vulgata che non ricordare in modo ufficiale voglia per forza dire dire negare o giustificare tali bruttezze

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  Poichè  le  due    giornate  ( anche se   si dovrebbe parlare  di settimane   )  " rompi  " sono    vicine  e   spesso  , sic  ,  vengono celebrate  insieme  ho  deciso  di  portarmi avanti  🤣😃 e  di  bloccare  per    evitare  che  finisca     come in chiedi alla  polvere   di  J.fante  o   perso  fra  la  cronologia  internet  ,  un post  sul   10m febbraio    e    del perchè  lo celebro   . Dopo  questo  spiegone  veniamo  al post    Anche se  sono  critico   verso  il  10 febbraio ricordo  tale   evento   e  cerco  di sfatare  la  vulgata   come    che  e cercar di capire cosa accadde nell'Adriatico in quegli anni e  farsi un idea   diversa   da  quella  ufficiale   non vuol dire necessariamente  giustificarla o    negarla  .La cristallizzazione istituzionalizzata   delle  memoria    delle  vicende   delle  foibe  in una ricorrenza nata a qualche anno dall'istituzione del Giorno della Memoria contiene in sé un'irrisolvibile contraddittorietà. Il 10 febbraio

Lo storico Gobetti: “Foibe, media e istituzioni ripetono slogan e fake news dei neofascista ovvero qui! 10 febbraio, il giorno del falso ricordo

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 A chi legge solo i titoli  o da titolo decide se proseguire o meno nella lettura  non fatevi ingannare dal titolo perché criticare una giornata ricordo non vuol necessariamente che si dimentichi o non se ne debba parlare . Inizialmente volevo usare tale  post   per l'anno prossimo, ma visto che come succede le giornate della memoria  /ricordo diventano settimane  trascinandosi dietro contrapposizioni ideologiche  da guerra fredda  e incidenti diplomatici con i vicini Croati e Sloveni ( vedere il post   sotto )  , cambio la programmazione e metto oggi . E con questo post chiudo per quest'anno l'argomento #10febbraio #giornodelricordo #foibe .  Dopo questa precisazione  iniziamo . Ogni    febbraio  è  la stessa  storia   tutti gli storici o persone comuni  appassionate  di  storia    e di quel periodo     che propongono    ricerca storica  seria o quanto meno    slegata    da  quella  retorica  ed  ufficiale      vengono    tacciate  di  riduzionismo  e  di negazioni

Abbiamo smarrito il senso di ciò che succede , abbagliati dal pensiero dominante come testimonia il bliz dei fascisti di blocco studentesco al convegno dell'anpi sulle foibe

Si puo capire che non si sia d'accordo e potrebbe essere anche << E’ assurdo che una simile tragedia venga ancora lasciata raccontare dalle parole di chi vorrebbe sminuirla e renderla oggetto di negazionismo >> ma che fine ha fatto la libertà di parole e d'espressione ? invece di fare un simile gesto di lontana memoria , perchè non chiedete la parola d'intervenire e vi confrontate , mettendo a confronto le vostre interpretazioni con quelle degli altri ? Insomma, sarebbe anche ora che per vicende complesse e dolorose come queste non ci si fermasse a semplificazioni superficiali da una parte e dall'altra . Non basta citare qualche storico qua e là per non inciampare in assunti erronei o quantomeno discutibili. E l'argomento è troppo importante per facili ricette e strumetalizzazioni .Non sarebbe meglio cominciare a pubblicizzarevdibattiti di storici magari con prospettive diverse ma che divrebbero essere in grado di analizzare i fatti

quando si potrà parlare del confine orientale ( e tutti gli avvenimenti fino al 1954 ) senza scannarsi e senza strumentalizzare ?

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colonna sonora del post Kings - La risposta nel vento   Parole e musica di Bob Dylan qui l'originale ( 962) Traduzione di Mogol Lo so  che    come  il sottoscritto  ,  non  ne  potete  più  di  sentire  parlare  di    foibe   , esodo ,    e  tutte le  polemiche  sempre  uguali   che  si iniziano     ,  non appena   terminata  la  bisettimanale    giornata  del  27 gennaio  ,  fino  al   12  febbraio   e  in alcuni  siti nazionalisti anche  dopo  .   Ma    alcuni  fatti  1)   la  disinformazione ed  uso  distorto  fatta      da  ilprimatonazionale,it    Roma, 9 feb – Alla fine, all’alba del Giorno del Ricordo, anche  il Partito Comunista di Marco Rizzo  si è unito al vergognoso  carrozzone dei revisionisti-censori  che nei giorni scorsi hanno fatto a gara per  infangare la memoria  di coloro che morirono nelle Foibe massacrati per mano dei partigiani titini. Dal  convegno negazionista di Alghero  a  quello di Parma  passando per le dichiarazioni  del