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27.2.14
le delizie del carnevale - le frittelle II
dopo quelle " virtuali " ( vedere post precedente ) eccovi quelle fatte dalla mia vecchia da mia madre
21.2.12
fritelle di carnevale
tempo di carnevale e di frittelle eccovi le fritelle di mia madre , che in Gallura \ Sassarese chiamiamo frijioli o frittelle lunghe
per problemi di sfasamento template metto una dimensione piccola , quindi se volete vederla ingrandita cliccateci sopra .
Per chi volesse la ricetta eccovela essa è tratta da http://www.ricetteecooking.com/
FRITTELLE LUNGHE SARDE ("zippulas" o "frisjoli" o "cattas")
Versare in una capiente ciotola le due farine e mescolarle; intiepidire il latte, sciogliervi il lievito ed unirlo gradatamente alle farine, impastando con un movimento circolare.
Continuare la lavorazione per un po', sollevando e sbattendo l'impasto con una sola mano dall'alto verso il basso, ed aggiungervi quindi la scorza grattugiata dell'arancio, quella del limone ed i liquori. Continuare a lavorare per almeno un quarto d'ora fino ad ottenere un composto liscio e morbido.
Coprire la ciotola con della pellicola da cucina e fare lievitare in un luogo tiepido e privo di correnti d'aria per circa un'ora: l'impasto deve raddoppiare, ed e' pronto quando si formeranno sulla sua superficie delle bollicine.
Versare l'olio in una padella antiaderente piuttosto larga e procedere alla frittura ( url molto utile per chi , ma non solo , non ha mai fritto o frigge per la 1 volta ) non appena raggiunge la giusta temperatura (per verificare cio', versarvi un cucchiaio d'impasto: se quest'ultimo a contatto con l'olio si gonfia subito, si puo' procedere alla realizzazione delle frittelle).
La difficolta' maggiore nella realizzazione di questa ricetta sta proprio in questa fase, che richiede una certa manualita': e' indispensabile utilizzare un imbuto con un'apertura di circa 2,5 cm., possibilmente munito di un manico lungo per evitare di scottarsi con l'olio caldo mentre si fa scendere l'impasto nella padella; in alternativa, si puo' utilizzare una bottiglia d'acqua capovolta della capacita' di 1500 ml. precedentemente tagliata lungo la sua meta'.
Il procedimento e' il seguente: inumidire l'imbuto con dell'acqua e versarvi con un mestolo un po' di composto tappandone momentaneamente l'apertura con l'indice ed il medio di una mano; avvicinare la bocca dell'imbuto alla superficie dell'olio caldo e lasciarvi cadere l'impasto disegnando una lunga spirale, partendo dal centro della padella verso l'esterno in senso orario; questa operazione va effettuata piuttosto lentamente, avendo cura al contempo di controllare con l'altra mano la frittella che si sta gonfiando, allontanandola con una forchetta dall'impasto ancora crudo che si sta continuando a versare.

Procedere cosi' fino all'esaurimento dell'impasto. Servire calde. con miele o con zucchero . io uso entrambi
N.B
Il composto non deve essere troppo liquido ma sufficientemente denso da scorrere lentamente ma con facilita' attraverso l'imbuto; se occorre, si puo' aggiungere un po' di latte tiepido all'impasto. l'impasto dev'essere fatto lievitare davanti ad una fonte di calore ( mamma usa il caminetto ) per 60\90 minuti .
Il composto non deve essere troppo liquido ma sufficientemente denso da scorrere lentamente ma con facilita' attraverso l'imbuto; se occorre, si puo' aggiungere un po' di latte tiepido all'impasto. l'impasto dev'essere fatto lievitare davanti ad una fonte di calore ( mamma usa il caminetto ) per 60\90 minuti .
Curiosità
Queste lunghe frittelle sono un dolce tipico della Sardegna; si fanno nel periodo di Carnevale con piccole varianti da zona a zona: c'e' ad esempio la ricetta che prevede le uova e quella che impiega per l'impasto l'acqua al posto del latte (od entrambi in parti uguali); sono chiamate "zippulas", "frisjoli longhi" o "cattas", a seconda del paese di origine. Questa ricetta, che non e' altro che una delle tante versioni esistenti, ne rappresenta sicuramente un giusto ed equilibrato compromesso dal risultato veramente gustoso !
Buon appetito
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