fra le tante faziosità finalmente su http://www.qelsi.it/ ( questa è la sinistra italiana ) un articolo interessante . Mi ricorda : 1) il libro del seminario di storia dell'arte uno dei pochi trenta che presi all'università , Saper vedere, Milano-Roma, Treves, Treccani, Tumminelli 1933 ( ancora attuale , ripulendolo di alcune convinzioni del periodo degli anni 30\40 ) di Matteo Marangoni ( 1876-1958 ) Critico di Di cultura crociana, la critica di Marangoni mirò alla discriminazione dei puri valori figurativi, in cui s'identificano i valori poetici dell'opera d’arte. I suoi libri risentono positivamente della scuola di Benedetto Croce e Heinrich Wölfflin, arrivando alla chiarificazione dei concetti sulla base dell'osservazione e seguendo una logica come scienza del concetto puro. Sono molti i critici d'arte moderni e contemporanei che hanno usufruito nei loro studi delle opere e dell'insegnamento di Marangoni. ; 2) il la polemica fra i miei e mio fratello : << Che spreco di tempo e di soldi , non c'era bisogno di venire in questo museo per vedere una stanza in disordine basta la vostra a casa >> ( i miei ) e << siete ignoranti non capite l'arte moderna , non v'informate,ecc >> ( mio fratello ) , quando al http://www.macba.cat/ ( museo d'arte moderna\ contemporanea di barcellona ) dove nel lontano , sic , 1999 vedemmo esposta una tela in cui rappresentava anzi meglio era una copia di una stanza in disordine con armadi e casetti aperti \ spalancati e il loro contenuto che fuori usciva
5 ottobre, 2012 di Giuseppe Azzaro

Concerne queste opere per il sottoscritto si parla dell’arte di vedere l’arte dove non c’è . Semplicemente la gente si meraviglia, e reputa arte, quello che non capisce, anche quando non c’è proprio niente da capire. Alcuni critici e artisti spendono belle parole per questo tipo di opere, non solo per illudere il prossimo che si tratta di arte, ma per il volgare scopo di alimentare il mercato. Esempio, se diversi critici, valutano un’opera che avrebbe un valore inestimabile, ci sarà gente disposta a pagare l’ingresso del museo per andarla a vedere, e magari qualcuno la compra pure all’asta. Si dice ignorante, con la mentalità chiusa, chi in questo campo, non comprende le opere e il loro rispettivo valore artistico; il sottoscritto, invece, crede fermamente nel contrario, soltanto un’ignorante con la mentalità chiusa , può sprecare il suo tempo ad osservare per ore e ore , sedie , quadri monocromatici, ed oggetti analoghi , pensando , riflettendo e criticando inutilmente il nulla sforzandosi di vedere l’arte dove non c’è .