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Mussolini su Giambruno: “Una frase da medioevo, il solito uomo che dice: te la sei cercata

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 le  dichiarazioni  della Mussolini  ( lontano anni  luce  dalla  mia  cultura  politica   )   sono   una  bellissima    risposta    da destra   a    tutti  quei  siti  ,  account  social  ,  e  lachè    della  sua stessa parte   politica  e   dell'antipolitica   e  non  che  difendono   a  tutti  i  costi    Giambruno   e  che  considerano feccia  coloro   che   lo  criticano per  le  sue    prese  di  posizione   .   Ecco  cosa     ha  detto  repubblica   30 AGOSTO 2023 ALLE 01:00 L’eurodeputata di Forza Italia: “Non m’importa che sia il fidanzato di Meloni ma questa mentalità diffusa. Più grave perché l’ha detto in tv” Alessandra Mussolini, dopo una parentesi tra tv e attivismo Lgbtq+ , da novembre è tornata sui banchi del Parlamento Ue, tra i Popolari. È appena atterrata a Bruxelles, ma non è rimasta indifferente alle parole del compagno della premier su Rete4. Andrea Giambruno ieri ha commentato lo stupro di gruppo di Palermo con parole che hanno creato clamore. Lei come ha r

nella lega c'è chi dice no iil caso Mario Conte, sindaco leghista di Treviso, ha annunciato che trascriverà all’anagrafe i figli di coppie omogenitoriali

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  C’è chi dice No. Mario Conte, sindaco leghista di Treviso, in aperto dissenso dal leader Matteo Salvini, ha annunciato che trascriverà all’anagrafe i figli di coppie omogenitoriali, sulla scia di Beppe Sala e altri sindaci “ribelli”. Lo farà anche contro la posizione del governo Meloni e cercando un modo per superare la circolare emanata dai prefetti che blocca le trascrizioni. “Bisogna dare risposte a queste famiglie che chiedono semplicemente di vedere registrati i propri figli” ha detto. “Non ci sono figli di serie A e figli di serie B, perché qui si parla di figli, di persone, del registro dell’anagrafe, di esigenze sacrosante. Se c’è un vuoto normativo, come è evidente in questo momento, va assolutamente colmato”. Mentre Salvini straparla di utero in affitto senza neanche sapere cosa significhi, c’è qualcuno, anche in un partito bigotto come la Lega, dotato di apertura, visione e rispetto delle persone e dei loro diritti. Non condivideremo molto, ma il sindaco Mario Conte per qu

GIANFILIPPO BANCHERI, PRIMO CITTADINO DI DELIA, SU FACEBOOK SI È ARRABBIATO CON CHI SCRIVE «ANDRÀ TUTTO BENE» E POI ESCE DI CASA CON OGNI PRETESTO. UNA SFURIATA APPLAUDITA ANCHE ALL’ESTERO.

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   di solito  considero i cazziatoni  pubblici  come   una  forma  di ipocrisia ed  pulisci coscienza    ma   in una  situazione  di gravissima emergenza  come questa   che stiamo affrontando   . Ed  è per  questo  che  condivido  ed  mi piaciuto , perchè dimostra serietà ( poi non sono del luogo e  qui  non saprei se vera  o  solo di facciata   \  apparenza     )  in  tale  situazione   ,  quella   di Gian Filippo Bancheri    Primo cittadino (  sindaco  )     di  Delià  un piccolo paesino di  quattro mila  anime  della  Sicilia   .  Ecco  la  sua   intervista    all'ultimo  numero del settimanale  oggi  (  foto  sotto a   sinistra  ) Cos’è il genio? È fantasia,intuizione, decisione e velocità d’esecuzione», direbbe il conte Mascetti di Amici miei. Sulla velocità di esecuzione ci sarebbe  da cavillare - il video che l’ha reso famoso dura 8 minuti e 17 secondi  (un’eternità, per i social) - ma Gianfilippo  Bancheri, 38 anni, possiede in abbondanza tutte le altre virtù. Settiman

niente è come sembra . La vicenda del Cliente rifiuta parrucchiera ghanese e del Sindaco leghista va a lavarsi i capelli

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dal corriere della sera 7 febbraio 2020 (modifica il 7 febbraio 2020 | 10:31) Ferrara, il sindaco si fa fare la piega dalla parrucchiera discriminata Messaggio anti-razzista di Fabbri. La donna era stata offesa da una cliente   di Mauro Giordano «Ho pensato che venire a trovare Sandra sia molto più efficace di qualunque comunicato. No al razzismo». Il sindaco leghista di Ferrara, Alan Fabbri, porta la sua solidarietà alla parrucchiera del salone Jean Louis David dell’IperCoop il Castello, dove nei giorni scorsi era avvenuto un episodio di razzismo: una cliente si era rifiutata di farsi lavare e tagliare i capelli dalla dipendente del negozio a causa del colore della sua pelle. Sandra è infatti una ragazza di colore. Impegno e ironia Una vicenda finita anche sulle pagine di siti e quotidiani nazionale, che ha accesso anche le polemiche politiche su Ferrara e la sua guida amministrativa leghista. Ma Fabbri ha subito voluto gettare acqua sul fuo

Salvini ha portato molto come esempio per dare di stupido o farlocco all’avversario politico. Ma .....

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.... autori e lettori fedeli insorgono: non si spara sul fumetto . Leggendo questa  vignetta  di Silvia Ziche  mi  chiedo ma  a che punto siamo ridotti se anche un giornale di centro destra  il foglio , di cui riporto l'articolo sotto è cosi critico e sprezzante verso tali interventi  di  politici ignoranti  ed  retrogradi  quelli  che un tempo si chiamavano vecchi tromboni                                  da   https://www.ilfoglio.it/cultura/    del 30\8\2019 È più forte di loro. Proprio non ce la fanno a liberarsi del tic. Quello che, quando c'è da parodiare o sbeffeggiare l'avversario politico, ti porta a citare Topolino. E con lui altri celebri personaggi della Disney (su tutti Pippo e Paperino, ma c'è stato un'epoca in cui andava piuttosto bene anche la Banda Bassotti). Il tic, lo ha ben spiegato David Allegranti sul Foglio [ prime righe libere il resto dell' articolo a pagamento ] , nasce dal fatto che “un pezzo di classe diri

CASTELBELFORTE. il paese adotta un senegalese aggiornamdento Annullato in extremis il rimpatrio per Marcel, il senegalese per il quale l’intera comunità di Castelbelforte si è mobilitata

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la vicenda  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/07/castelbelforte-il-paese-adotta-il.html  è giunta  ora la notizia   che  da   http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/07/28/ Rimpatrio annullato, Marcel può restare. Già raccolte 500 firme Lunedì 30 luglio al via la procedura per il permesso di soggiorno. E il parroco don Alberto si è già offerto di ospitarlo CASTELBELFORTE. Annullato in extremis il rimpatrio per Marcel, il senegalese per il quale l’intera comunità di Castelbelforte si è mobilitata. La tenacia del parroco, l’appoggio del sindaco, la disponibilità di un avvocato e le quasi cinquecento firme raccolte in paese hanno centrato il primo e più importante obiettivo: quello di non farlo ripartire. Ora, grazie all’intervento delle più alte cariche amministrative, avrà il tempo di presentare tutta la documentazione necessaria per ottenere il permesso di soggiorno. Venerdì 27 luglio Marcel, accompagnato dal suo legale,

CASTELBELFORTE Il paese adotta il senegalese: tante firme per farlo restare Un giovane africano deve andarsene perché non ha il permesso di soggiorno. La comunità gli dedica una festa. Con lui anche il sindaco leghista Gazzani

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da   http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/07/24    di  Giancarlo Oliani CASTELBELFORTE. Fassar Marcel Ndiaye, cittadino senegalese destinato al rimpatrio volontario in Africa per la mancanza del permesso di soggiorno, è il protagonista di una petizione firmata da numerosissimi cittadini di Castelbelforte che vorrebbero trattenerlo nella comunità perché parte della loro grande famiglia. Quasi una sorta di adozione cittadina per l’uomo che da tanti anni lavora e fa volontariato nel paese del Mantovano. Fassar Marcel Ndiaye stringe la mano al sindaco Massimiliano Gazzani Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità. Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività. Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e pa

esiste ancora il rispetto dell'articolo 21 della nostra costituzione ? i fatti di : Ivrea, srotolano uno striscione per Regeni al comizio di Salvini: identificati e schedati ed Mantova, consigliere di CasaPound parteciperà al Gay Pride: espulso dal movimento

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Leggendo le storie che trovate sotto come nel titolo mi faccio la domanda e mi da la risposta . la risposta è NO . Infatti Fermati e identificati per aver esposto uno striscione dove si chiedeva verità per la morte di Giulio Regeni durante una manifestazione elettorale del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. È successo ieri sera a Ivrea, durante il comizio a sostegno del candidato del centro destra Stefano Sertoli al ballottaggio delle comunali che si terranno domenica. Un piccolo gruppo di manifestanti, attivisti Radicali e di Amnesty International, ha srotolato uno striscione poco lontano dalla Serra, l'edificio simbolo dell'epopea olivettiana scelto dal neoministro per la sua manifestazione, ma subito sono stati fermati dai funzionari della polizia che seguivano il ministro. “Sono stati fermati e schedati mentre manifestano con civiltà contro l’inciviltà di Salvini a pochi metri dal ministro – scrive sul suo profilo Facebook l'ex consigliere comu