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Marines e suore, alleanza che non ti aspetti Insieme stanno ripulendo ed recuperando un edificio storico di Caltagirone: per destoinarlo a un centro di recupero per le done sotratte alla tratta

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dalle cronache locali ( https://www.ilfattodicatania.it/     ed  altri  )  Ex istituto Agrario di Caltagirone abbandonato, degradato di proprietà statale è stato donato alla Curia È la scelta voluta dal Sindaco di Caltagirone. L’ ex istituto Agrario  è attualmente abbandonato e ciò ha prodotto incuria, degrado ma soprattutto spinto i soliti incivili a vandalizzare la struttura. Adesso che i costi di un eventuale ripristino sono più alti che mai, si   è  trovata Un’intesa tra Città metropolitana di Catania, Amministrazione comunale e Curia vescovile, per affidarlo a quest’ultima e farne un Centro d’accoglienza.Attualmente la proprietà dell’immobile a Caltagirone è della  Città metropolitana di Catania . La volontà è di mettere la parola “fine” al degrado in cui versa l’ex Istituto tecnico agrario, da tempo abbandonato e oggetto di ripetute incursioni vandaliche, per presumibilmente donarlo alla Curia e tramutarlo in Centro di accoglienza per gli “ultimi”, in particolare ragazze mad

di perfetto non eesiste nulla neppure la scienza . il caso di Giulia Toddet rapiantata e mamma, la doppia vittoria di Giulia Todde Il padre le ha donato un rene nonostante il gruppo sanguigno diverso. Aveva già adottato una bimba, dopo l’intervento è rimasta incinta

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La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette. Belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti, mai! ( radio freccia  )                       da la nuova sardegna del 2\3\2019     di Caterina Angotzi Giulia Todde con Mattia SOLARUSSA. La vita spesso ha più fantasia dell'immaginazione e può procurare grandi e infinite gioie, soprattutto se inaspettate. Per Giulia Todde, 41 anni da compiere, la vita ha il sorriso delicato di Mattia, nato un mese fa, nonostante tutto e tutti. Giulia aveva perso le speranze non solo di diventare mamma ma anche di condurre una vita regolare, quando i medici le avevano diagnosticato nove anni fa una significativa patologia renale, la nefrite lupica, una alterazione della funzione e della stessa struttura renale, una patologia autoimmune che in questo caso era arrivata all’ultimo stadio, impedendo qualunque terapie farmacologica vincente. Per lei rimanevano due sole alternative: il trapianto o la dialisi. In ogn

CASTELBELFORTE Il paese adotta il senegalese: tante firme per farlo restare Un giovane africano deve andarsene perché non ha il permesso di soggiorno. La comunità gli dedica una festa. Con lui anche il sindaco leghista Gazzani

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da   http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/07/24    di  Giancarlo Oliani CASTELBELFORTE. Fassar Marcel Ndiaye, cittadino senegalese destinato al rimpatrio volontario in Africa per la mancanza del permesso di soggiorno, è il protagonista di una petizione firmata da numerosissimi cittadini di Castelbelforte che vorrebbero trattenerlo nella comunità perché parte della loro grande famiglia. Quasi una sorta di adozione cittadina per l’uomo che da tanti anni lavora e fa volontariato nel paese del Mantovano. Fassar Marcel Ndiaye stringe la mano al sindaco Massimiliano Gazzani Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità. Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività. Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e pa