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26.3.25

anche l'autismo ha la sua giornata ipocrita è il 2 aprile

  anche  l'autismo    ha  la  sua  giornata   ipocrita  è il 2  aprile  


All'istituzione    della giornata   ( il 2  aprile  )  per  la giornata    dell'autismo  . Mi  chiedo   , come  ho

già fatto  per quella  sul bullismo  ,   ma se  invece  di  fare  queste  giornate  celebrative  per  lo  più ipocrite  e lavacoscienza  perchè   non  si  fanno  progetti   ed iniziative  per  tutto l'anno ?

 1..  2 ... 3  stormshift   e  accuse di cinismo  in arrivo  .  Ma sinceramente    non m'importa  perchè  so   di non esserlo  ma  soprattutto    come  riporto  dal botta  e risposta  ripreso  dal Fq  del 24\3\2025    non sono  l'unico a  pensarla  cosi  

Autismo Un giorno di celebrazioni, poi la Politica dorme sonni tranquilli

Si parla  di    “cambiamento”, ma resta solo una parola vuota, usata anche per la disabilità, settore sempre più trascurato. Con l’avvicinarsi del 2 aprile, torneranno le solite celebrazioni ipocrite: un solo giorno dedicato all’autismo, mentre per i restanti 364 non si fa nulla di concreto. Non bastano documenti inutili, tavoli di lavoro politici o convegni autoreferenziali: servono impegni reali, tempi certi e il rispetto dei diritti, senza doverli elemosinare. Chi non ha il coraggio di lottare per questo dovrebbe farsi da parte. Le famiglie continuano a combattere un sistema che, invece di garantire i diritti, li ostacola. Investire oggi nell’autonomia di un bambino autistico significherebbe garantirgli indipendenza domani, ma le leggi esistono solo sulla carta e restano inapplicate. Il prezzo lo pagano sempre le famiglie, sempre più sole. Il “Dopo di Noi” è lasciato alle fondazioni private, l’inserimento lavorativo si trasforma in sfruttamento, mentre il progetto di vita personalizzato diventa un business per consulenti a pagamento. La disabilità è diventata un affare per chi specula sulle difficoltà altrui, ma la dignità umana non può dipendere dalle possibilità economiche. Non devono esistere servizi e vite di serie A e B. Il 2 aprile sarà solo una vetrina per politici e associazioni in cerca di visibilità. Le famiglie dovrebbero boicottare queste celebrazioni vuote e trasformarle in una vera lotta. Dobbiamo unirci per un obiettivo comune: garantire ai nostri figli il diritto a una vita dignitosa e felice.

GIANFRANCO VITALE (PADRE DI UN ADULTO AUTISTICO GRAVE)


CARO GIANFRANCO, il problema delle “Giornate per” purtroppo non riguarda solo l’autismo. Pensi al 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, quando tutti si ricordano dell’“emergenza”. Ma certo, nei casi come la disabilità, la presa in giro appare maggiore. Da sempre, la politica si riempie la bocca di intenti, promesse, provvedimenti che rimangono tali solo sulla carta e la sensazione, come scrive, è che ci siano cittadini di serie A (che si possono permettere cure e prestazioni) e cittadini di serie B, abbandonati a loro stessi. Io non so se boicottare le celebrazioni serva a svegliare la classe dirigente. So che la nostra Costituzione prevede che nessuno debba rimanere indietro e che, se la politica non è in grado di garantirne l’applicazione, i cittadini dovrebbero quanto meno scegliersi dei rappresentati diversi.

un cavallo al funerale del padrone il fantino Carlo Uleri un giovane di 53 anni

   a  chi  come  Rizzi  dice  che  noi sardi   maltrattiamo  gli  animali    ecco la   risposta   IL 13 marzo Ai funerali del fantino...