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22.11.24

non sapevo che dire a una donna Perché ti stai truccando? A me piaci così» fosse violenza e le pubblicita sociali contro il femminicidio \ violenza di genere

 
Ieri, mentre  sminchionavo \  cercavo   storie   per il blog   mi sono imbattuto   due  pubblicità   sulla  giornata     del  25  novembre  cioè  la  giornata  conro  la  violenza   sulle  donne  ed  i femminicidi  . la   prima   (  vedere   il  video sotto )  sublime  e  fatta  benissimo   perchè  spiega  (  ancora ce n è bisogno  visto l'alto numero  di episodi   ,   quando  e No e  quando è Si    quando  è violenza. La  campagna è stata   lanciata  dalla  Fondazione Una Nessuna Centomila   e  si  chiama  Se io non voglio, tu non puoi, per sensibilizzare sulla violenza di genere e promuovere una cultura basata sul rispetto del consenso. La campagna punta a combattere i pregiudizi che spesso colpevolizzano le vittime invece di condannare i colpevoli. Domande come “Perché non hai gridato?” o affermazioni come “Ma gli piaceva, no?” o “Sei stata tu a invitarlo a casa” ribaltano le responsabilità, trasformando la vittima in colpevole. La Fondazione intende sfatare questi stereotipi, ribadendo con forza che il silenzio non è consenso e che ogni donna ha il diritto di dire “no” in qualsiasi momento.



A sostenere “Se io non voglio, tu non puoi” si sono uniti numerosi artisti, musicisti e attori, tra cui Fiorella Mannoia, Achille Lauro, Giuliano Sangiorgi, Paola Cortellesi, Luca Zingaretti, Manuel Agnelli, e molti altri. Le loro voci e i loro volti amplificano il messaggio della campagna, dando forza e visibilità a chi spesso non riesce a farsi sentire.E' vero come dice Marilena Mari Azzolini su tik tok :<< siamo ancora lontane.. ma vedere e avere gli uomini dalla nostra parte è un valore immenso.. grazie >>.


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 La seconda  (      foto in  alto    a  sinistra   )  il cui slogan è     «Perché ti stai truccando? A me piaci così» (che è la frase immaginaria di un uomo possessivo alla sua compagna). Claim: «Se te lo dice è VIOLENZA» (che è la conclusione immaginaria di chi ha ideato la campagna pubblicitaria). IO     che    sono  rimasto   a quando dire 
una cosa del genere era un complimento - e che semmai è body shaming dire a una donna che senza trucco non sta bene - mi  sono  stupito. Se questa è violenza, penso  tutto è violenza. E dopo, cosa ci resta da dire? 
Ma io illuso che dipenda solo dalla situazione e dai toni, non sono  affidabile. E così  ho  chiesto ad   ad alcune amici  e amiche   cosa ne pensassero.
In particolare  questa  con  ******
IO 
 
perchè dire a una donna di non truccarsi e che gli piaci cosi è violenza ? mica   tutti  gli  uomini    che  gli  dicono  cosi   sono necessariament e dei manipolatori  o dei  violenti. 
LEI
 Dire a una donna di non truccarsi e che ti piace così può sembrare un complimento innocuo, ma può anche essere percepito come una forma di controllo o manipolazione. Questo tipo di commento può implicare che il suo valore o la sua bellezza dipendano dal conformarsi alle tue preferenze, piuttosto che dalle sue scelte personali.Inoltre, può essere visto come una forma di violenza psicologica perché mina l'autonomia e l'autostima della persona, facendola sentire giudicata o non accettata per chi è veramente. La violenza psicologica può manifestarsi in molti modi, inclusi commenti che sembrano benigni ma che in realtà limitano la libertà di espressione e l'autodeterminazione di una persona.
È importante rispettare le scelte personali e l'autonomia di ognuno, senza imporre le proprie preferenze sugli altri. 
IO allora non gli si può dire niente ?
LEI
Capisco che possa sembrare complicato, ma non si tratta di non poter dire nulla. È importante comunicare in modo rispettoso e supportivo. Ecco alcuni suggerimenti su come esprimere apprezzamento senza risultare controllanti:
  1. Complimenti sinceri: Puoi dire qualcosa come "Sei bellissima" o "Mi piace molto come ti trucchi" senza imporre le tue preferenze.

  2. Rispetto per le scelte personali: Riconosci che il trucco è una scelta personale e che ognuno ha il diritto di esprimersi come preferisce.

  3. Supporto e incoraggiamento: Puoi mostrare supporto dicendo "Mi piace vederti felice e sicura di te" o "Fai quello che ti fa sentire meglio".

L'importante è che il messaggio trasmesso sia di apprezzamento e rispetto per l'autonomia della persona. 

 IO   Ok grazie   

E le loro risposte hanno suscitato ultteriori  curiose domande che  però   essendo  le  22 passate    non ho fatto   ( oltre  che  la  mancanza  di coraggio  da  parte  mia  di riservarmele   per  il  giorni  dopo  onde  evitare polemiche  , derisioni   ,  e  cazziatoni )   quest'altre  domande      che  ho  preferito  farmele tra me  e  me  . 
Ma se dico «Dài che ti porto a fare shopping», è sequestro di persona? ., «Il risotto o  qualche  altro piatto   di mia o  sua   mamma è più buono», è un reato contro l'onore?  ., «Vieni qui gattina mia»? Abigeato? Dubbio. Se stasera regalo  gli regalassi  un completo di Victoria's Secret o altri  abiti  sexy », cos'è? Istigazione alla prostituzione?

a  voi ogni giudizio in merito 



2.9.19

che palle il politicamente corretto ti va vedere razzismo dove non c'è . il caso di Dior che cancella la campagna social con Johnny Depp

la gente non si rende conto che il significato con gli anni ed i secoli cambia e si trasforma da un significato negativo ad uno positivo . E che le parole possono avere anche un altro significato a seconda dei contesti in cui si usano . Per me vedendo tale video che trovate sotto ,ha passato un sentimento di orgoglio per quella cultura. E sì, questa cultura c'è come base la vita selvaggia e questo che è il bello .  Infatti   rivedendolo   mi sembra l'esatto contrario. E' anzi una manifestazione di rispetto nei confronti della civiltà pellerossa. Ma i soliti bigotti benpensanti devono sempre estremizzare tutto. Spero che alla fine la facciano passare comunque.Che cavolo di mondo siamo diventato. Ma dai cosa c'è di offensivo, è una cavolo di pubblicità .


"Quello spot è razzista!": e Dior cancella la campagna social con Johnny Depp
Forti proteste per la pubblicità di un profumo che fa riferimento alla cultura dei nativi americani

Bufera social su Dior e Johnny Depp per uno spot di un profumo che fa riferimento alla cultura dei nativi americani. La pubblicità, dopo un lancio su Twitter, è stata giudicata "razzista e profondamente offensiva" da un gran numero di utenti e da rappresentanti della comunità nativo americana, e l'azienda cosmetica ha quindi deciso di cancellare il tweet e ogni riferimento alla campagna dai social media.
"Un autentico viaggio nel profondo dell'anima nativa americana, in un territorio sacro, fondante e secolare" recitava il lancio Twitter. Nello spot per il profumo "Sauvage" si vede Depp camminare nella zona delle Red Rocks, nello Utah, impilando delle rocce per segnare il suo cammino, mentre l'attore Canku One Star interpreta una danza di guerra nativoamericana e l'attrice canadese Tanaya Beatty segue a distanza Depp.
L'accusa è quella di appropriazione di elementi per dare l'idea di una cultura selvaggia e arretrata. "E' profondamente offensivo e razzista - ha detto il Ceo del gruppo di controllo dei media IllumiNative -, non ho idea di come nel 2019 qualcuno possa pensare che una simile campagna possa andare bene".
La casa di moda respinge le accuse. In una nota ha ricordato che il filmato è stato realizzato in collaborazione con consulenti nativi americani proprio con l'obiettivo di "evitare i cliché e l'appropriazione e la sovversione culturale che spesso caratterizzano le rappresentazioni dei nativi".


emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...